C’è una grande distanza tra la Corea e l’America, eppure Dio mi ha
condotto da tempo in questa nazione. Se non avessi avuto qualcosa di
nuovo da rivelarvi non sarei venuto qui a parlarvi. Perché mai avrei
dovuto, se avessi avuto da ripetervi solamente le cose che già sapete?
Vorrei trascorrere questo tempo insieme apertamente, senza pregiudizi,
cosicché lo spirito di Dio possa parlare direttamente ai vo stri cuori.
Gesù insegnò nel suo Discorso della Montagna:
“Beati i poveri in spirito, perché di essi è il Regno dei Cieli.
Beati i miti perché erediteranno la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia perché saranno
saziati”
(Mt 5:3,5,6).
Per questo vi chiedo umilmente di essere poveri in spirito: vi chiedo
di essere miti, affamati e assetati di giustizia. Allora potremo vedere
il Regno dei Cieli e saremo saziati.
I cristiani e lo stesso Cristianesimo hanno un’ultima montagna da
scalare. La profezia biblica afferma che i cristiani devono affrontare
la fine del mondo con il giudizio del fuoco nel giorno grande e
terribile del Signore. La Bibbia dice che l’avvicinarsi della fine sarà
preannunciata da molti fenomeni straordinari sia in cielo che in terra.
Quando Gesù promise il secondo avvento del Figlio dell’Uomo trasmise un
senso di grande immediatezza, cosicché dal giorno in cui egli ascese al
cielo i cristiani hanno sempre mantenuta viva una forte aspettativa del
suo ritorno sulla terra. Assistere al ritorno del Cri sto è stata la
speranza di ogni cristiano da 2000 anni a questa parte, ma questo
straordinario evento non si è mai verificato. Molti si sono stancati di
aspettare e alcuni hanno deciso alla fine che questo secondo avvento
non si sarebbe avverato in modo letterale e hanno finito per pensare in
questi termini:
“Questo è uno dei metodi adottati da Dio per mantenerci all’erta”.
Non solo il Cristianesimo, ma molte altre religioni del mondo stanno
predicendo l’avvento della fine del mondo. Tuttavia, pur predicendola,
non sono sicure di come questa fine del mondo si manifesterà, cosicché
ognuno interpreta questo avvenimento secondo la visione del fondatore
della denominazione religiosa a cui appartiene. Ma chi effettivamente
sa offrire una comprensione universale di tutto questo?
Penso sia importante chiarire il significato della fine del mondo
profetizzata dalla Bibbia e poi potremo conosce re anche come il
Signore riapparirà al suo ritorno nella pienezza dei tempi.
Innanzitutto dovremmo comprende re che Dio non ha creato il mondo per
poi distruggerlo: il Suo desiderio era che un mondo di bene durasse in
eterno. Il Dio che non crea per l’eternità non può essere un Dio
onnipotente. Il mondo attuale, tuttavia, deve finire perché la caduta
dell’uomo, all’origine, ha dato inizio alla storia del male. La fine
del mondo è necessaria perché non abbiamo realizzato ancora il mondo di
bontà che era nel desiderio di Dio. In vece di diventare figli del bene
siamo diventati creature malvagie.
Adamo ed Eva caddero nel giardino di Eden. A quel tempo non avevano
ancora una profonda comprensione del la volontà di Dio e finirono in
uno stato di confusione che li portò a fare una scelta sbagliata.
Dovevano scegliere tra l’obbedienza a Dio, che avrebbe portato avanti
un mondo di bene, e l’obbedienza a Satana che in effetti provocò la
loro caduta. Tra queste due possibilità, Adamo ed Eva scelsero quella
sbagliata e portarono il male nel mondo. L’intenzione originale di Dio
era di creare il Suo mondo ideale, un mondo di bontà é prosperità che
sarebbe durato per tutta l’eternità. Poiché gli uomini caddero, il
mondo di bene di Dio finì brutalmente e la storia dell’umanità iniziò
in una direzione sbagliata.
La storia del mondo è quindi una storia di male. Dio gettò un buon seme
e desiderava raccogliere buoni frutti, ma Satana rubò la Sua messe
prima ancora che fosse matura e ne raccolse frutti di male. La storia
umana è un raccolto di erbacce.
Esaminiamo il tempo in cui verrà la fine del mondo: questo è molto
importante per noi. Il vangelo dice che negli Ultimi Giorni Dio
separerà le pecore dalle capre. Qual è la differenza tra queste due
specie di animali? La pecora riconosce il suo pastore, mentre la capra
non segue il suo padrone. Oggi voi sapete che il nostro mondo è diviso
in due blocchi opposti, uno è quello del mondo democratico e l’altro è
quello del mondo comunista. Il mondo libero dice: “Dio esiste”, quindi
accetta il suo pastore. Al contrario, il mondo comunista afferma: “Dio
non esiste”, rinnegando così il padrone. Perciò il mon do libero può
essere simboleggiato dalle pecore e quello comunista dalle capre. È dal
momento in cui si sono formati questi due mondi ideologicamente in
antitesi, che possiamo capire che è arrivato il tempo della fine.
Un altro segno degli Ultimi Giorni è la scandalosa immoralità che
permea la nostra società. Satana divenne tale a causa di un amore
impuro: l’amore è infatti un’arma formidabile di Satana tanto che per
poterlo sconfiggere bisogna essere armati di un amore più gran de e
puro. Satana cerca continuamente di ingannare le persone con un amo re
facile, ma l’amore che viene da Dio è meraviglioso e costruttivo nella
sua donazione sacrificale. L’amore satanico è instabile e di breve
durata, mentre quello divino è eternamente immutabile.
Negli Ultimi Giorni questi due tipi di amore si confronteranno,
cozzando l’uno contro l’altro. L’America e il mon do stanno affrontando
ora gli Ultimi Giorni; i due estremi dell’amore sono manifesti: quello
carnale e sporco del libero sesso e l’amore puro, interiore e divino
che tante persone giuste oggi stanno proclamando. L’amore profano e
l’amore del cielo stanno confrontandosi oggi nelle nostre nazioni. Più
l’influenza dell’amore satanico aumenta e più porterà distruzione. Le
fami glie si sgretoleranno, le persone diventeranno corrotte, la vita
diventerà così miserabile al punto che molti si suicideranno. Ma se si
diffonderà l’amore del cielo le nostre vite diventeranno più ricche.
C’è una linea di giudizio che se para questi due mondi di amore e voi
dovete schierarvi o da una parte o dal l’altra: non potete stare in
entrambe.
Gli Ultimi Giorni sono il tempo del la separazione del bene dal male
che stanno diventando sempre più confusi. Perfino il più fervente
cristiano e la chiesa più retta su questa terra non possono proclamare
con orgoglio e convinzione di essere totalmente separati da Satana e
dal peccato e di seguire Gesù esattamente in accordo ai suoi insegna
menti. Nessuno può dire che sta vivendo l’amore perfetto in un mondo
ideale, senza sofferenze e senza lacrime. Oggi nessuna chiesa e nessun
cristiano può dire questo.
Ciò significa che Satana esiste all’in terno delle chiese come da
qualunque altra parte, e che anche là c’è il peccato, così come nel
resto del mondo. Se questo è vero e se è altresì vero che ciò che le
persone di chiesa amano e odia no è lo stesso di ciò che ama e odia il
resto del mondo, allora c’è veramente poca differenza tra il mondo e la
chiesa. Di che cosa si compiace di più Sa tana: della corruzione della
chiesa o del mondo? Egli è più soddisfatto dei peccati commessi
all’interno della chiesa perché proprio sulla base di essi, può
rivendicare di fronte a Dio: “Guarda quelle persone di chiesa: non si
amano fra loro, anzi arrivano persino a odiar si! Non sono neppure
persone di fede”. Se le chiese rimangono come sono adesso, al momento
degli Ultimi Giorni svaniranno nel nulla insieme al male e a tutte le
cose mondane. Dio giudicherà quelle chiese prima di giudicare il resto
della società.
Ciò che mi ha sorpreso veramente quando venni per la prima volta in
America, fu la maniera in cui gli americani usavano i nomi di Gesù Cri
sto e di Dio, a mo’ di esclamazione, non per lodarli, ma per metterli
nella peggiore posizione. Mi chiesi che cosa volesse dire la gente
quando esclamava: “Cristo!” e mi resi conto che quelle espressioni
erano frequentemente usate per descrivere qualcosa di brutto. Che cosa
ha portato a questo tipo di attitudine? Che cosa hanno a che fare le
parole più belle che si possano immaginare con le cose peggiori che
possono accadere alle persone? Vi siete accorti qualche volta che certi
cristiani possono essere peggiori delle persone non religiose? Coloro
che proclamano di credere in Dio possono effettivamente essere peggiori
di quelli che non credono: sono più egoisti, me no capaci di amare e di
donare.
La nazione americana fu fondata su dei principi giudaico-cristiani,
eppure gli americani sono diventati molto individualisti. Ma Gesù era
un individualista? Come hanno fatto gli americani a diventare così
egoisti e individualisti quando Gesù non aveva affatto questa natura
egocentrica? Possiamo concludere semplicemente che se le persone
avessero creduto veramente in Gesù, non sarebbero diventate così.
Invece di credere in lui per portare avanti il suo scopo e la
provvidenza di Dio alcuni credono in Gesù per un loro beneficio
personale. In altre parole, usano Gesù e Dio per i propri scopi. Che
pensate di tutto questo?
Allora cosa vuoI dire “fine del mondo”? Che cos’è che deve finire? Il
male. Dio porrà fine a tutto ciò che è ma le. Dal nuovo inizio di Dio
sorgerà una nuova opportunità per la razza umana e quella bontà che Dio
voleva realizza re nel Suo ideale originale, potrà diventare realtà.
Che cosa farà Gesù al suo ritorno? Verrà a distruggere il mondo? La
parola “giudizio” è frequentemente interpretata per indicare che Dio
nella Sua collera distruggerà ogni cosa. Ma questo non è lo scopo della
venuta del Messia, che è invece quello di realizzare l’ideale lasciato
incompiuto nel giardino di Eden, cioè lavorare per raggiungere la
perfezione individuale, familiare, sociale, nazionale e mondiale. Il
giudizio è quindi il lavoro costruttivo di Dio per la realizzazione del
Suo Regno qui sul la terra.
Nel giardino di Eden, Adamo ed Eva, invece di sviluppare la loro bontà
precipitarono nel peccato. Furono soggiogati da Satana e divennero
figli del peccato. Per questo la Bibbia dice:
“Voi siete di vostro padre il diavolo” (Gv 8:44). Se non si fosse
verificata la caduta il vero signore sarebbe stato Dio, ma oggi Egli
non è il Re di questo universo, perché Satana è seduto sul trono che
spetta a Lui. Dio deve eliminare tutte le conseguenze della caduta
dell’uomo prima di poter veramente regnare sul mondo.
Quindi, “la fine del mondo” è il momento della storia in cui Dio pone
termine a questa storia di male e dà inizio alla Sua nuova storia di
bene. Alla luce di questa definizione, perché mai la Bibbia predice
degli straordinari fenomeni quali segni della fine del mondo?
Accadranno veramente le cose che so no state predette? La Bibbia
afferma:
“Subito dopo la tribolazione di quei giorni, il sole si oscurerà, la
luna non darà più la sua luce, gli astri cadranno dal cielo e le
potenze dei cieli saranno sconvolte”
(Mt 24:29).
Che cosa significa tutto questo? Che cosa ci dobbiamo aspettare? Prima
di tutto, sicura mente queste cose non accadranno letteralmente. Dio
non distruggerà niente nell’universo. Egli spesso esprime la Sua verità
attraverso simboli e parabole e queste affermazioni bibliche saranno
realizzate simbolicamente. In secondo luogo Dio non ha alcun motivo per
di struggere l’universo perché non è stato l’universo a commettere
peccato, ben sì l’uomo e la donna. Siamo stati solo noi a deviare dal
piano originale della creazione di Dio. Perché Dio dovrebbe distruggere
gli animali, le piante o le cose della creazione che hanno realizzato
il Suo scopo così come era nel la Sua volontà? Dio non distruggerà
quelle cose innocenti.
Vorrei che capiste che quando diciamo “fine del mondo” ciò non
significa distruzione del mondo fisico, ma piuttosto fine del vecchio
modo di vita e inizio di una nuova era per l’umanità. Perciò la Bibbia
afferma: “Una generazione va, una generazione viene, ma la terra resta
sempre la stessa” (Ec. 1:4). Nell’Apocalisse leggiamo: “Vi di poi un
nuovo cielo e una nuova terra, perché il cielo e la terra di prima era
no scomparsi (Ap. 21:1). Quel nuovo cielo e nuova terra si riferiscono
all’avvento di una nuova storia di Dio, al tempo di una nuova
sovranità. Dopo aver comprato una casa, non vi ci trasferite forse con
tutta la vostra fami glia e i vostri beni? Solo allora potrete dire di
avere una nuova casa e di esser ne il nuovo padrone. Allo stesso modo
quando gli uomini di Dio occuperanno questo universo, esso diventerà un
nuovo cielo e una nuova terra.
Sappiamo che quando finisce l’inverno, inizia la primavera. Ma possiamo
dire esattamente in che momento comincia la primavera? Chi può
individuare l’esatto istante della transizione? Non potete saperlo
perché il passaggio da una stagione all’altra avviene
impercettibilmente, silenziosamente. La fine dell’inverno è simile
all’inizio della primavera, perciò non esiste un momento di transizione
che sia nettamente distinguibile. In che momento finisce il vecchio
giorno e inizia il nuovo? Sebbene il cambiamento avvenga al buio, non
c’è dubbio che passiamo da un giorno all’altro, Il cambiamento
all’inizio è impercettibile, ma è altresì inevitabile e irrevocabile.
Anche se esistono sulla terra miliardi di persone, nessuna di loro
potrà mai indicare il momento esatto del passaggio dalla fine del
vecchio giorno all’inizio del nuovo. Possiamo perciò comprendere che,
da un punto di vista umano, non è possibile sapere sempre il momento
esatto in cui certe cose avvengono. Ma Dio sa quando la primavera
succede all’inverno e quando la notte si apre al nuovo giorno e può
quindi indicare il momento del passaggio ad una nuova storia.
La nostra entrata in una nuova storia è come una gloriosa alba che
emerge dalla notte più buia. Il punto di transizione tra il male e il
bene non è evi dente, non si nota quando avviene, eppure sicuramente
esso ha luogo, così come è sicuro che il sole sorgerà domani.
Quindi come possiamo sapere quando si avvicina la fine? Dio non ci
terrà nascosto questo momento: Egli non porterà il giudizio al mondo
all’improvviso, senza darne un avvertimento. Dio annuncerà l’avvento
del giorno “grande e spaventevole” tramite i Suoi pro feti. Amos 3:7
dice: “In verità, il Signore non fa cosa alcuna senza aver rive lato il
suo consiglio ai suoi servitori, i profeti”. Dio sceglie il Suo
strumento e attraverso di lui comunica i Suoi piani: è stato così per
tutta la storia biblica.
La persona scelta da Dio come Suo profeta deve essere una che vive nel
nostro mondo di male, ma deve essere anche una persona di fede, che
proprio per la sua fede assoluta si dimostri degna di essere usata da
Dio. Per realizzare questo deve abbandonare ogni posizione mondana di
successo e separarsi totalmente da questo mondo di peccato. Deve
purificarsi tagliando via da sé ogni legame col male e non sarà
popolare nel mondo del male. Dio è bontà assoluta e perciò è l’esatto
opposto del male. Questo è il motivo per cui il ma le perseguita sempre
la persona che Dio sceglie.
Noè fu una di quelle persone, scelte da Dio e disprezzate dal mondo.
Dio gli diede tutte le istruzioni per costruire una nave. Lo mandò
sulla cima di una montagna invece che in riva al mare o lungo un fiume.
L’ordine di Dio appariva così ridicolo agli occhi del mondo che molti
deridevano Noè. Egli fu schernito non perché fosse considerato
particolarmente buffo, ma perché seguiva le istruzioni di Dio con
assoluta fede. Gli occhi del mondo non poteva no capire il modo di fare
di Dio. In questa maniera, dandogli degli ordini tal mente poco
plausibili, Dio mise alla prova la fede dell’uomo che aveva scelto come
Suo campione. Questo è ciò che accadde ai giorni di Noè.
Ai tempi di Abramo non fu diverso. Dio chiamò Abramo, il figlio di un
costruttori di idoli e gli diede quest’ordi ne: “Lascia subito la tua
casa”. Dio non ammette alcun compromesso: prende una posizione in cui
il male può essere totalmente negato perché in nessun altro modo può
iniziare il bene.
Dio disse che avrebbe iniziato una nuova storia nella quale nessun
elemento di male sarebbe rimasto. Egli chiede una risposta totale
dall’uomo. Coloro che seguono la direzione di Dio devono iniziare dalla
negazione assoluta del mondo del male. Questo è il moti vo per cui Gesù
Cristo insegnava: “Chi avrà trovato la sua vita la perderà e chi avrà
perduto la sua vita per causa mia, la troverà”; e ancora: “... i nemici
del l’uomo saranno quelli della sua casa” (Mt. 10:36).
Potreste chiedervi: “Che tipo di messaggio è questo?”. E il modo di
fare di Dio quello di scegliere i Suoi uomini e di metterli in una
posizione in cui sa ranno rifiutati dal male, altrimenti i Suoi
campioni non potrebbero fare niente di buono per Lui.
Dal punto di vista dello standard di Dio, i cristiani di oggi stanno
conducendo una vita molto comoda e questo è molto strano perché non c’è
alcun facile cammino indicato dall’insegnamento cristiano, lo mi chiedo
quanti cristiani sono veramente seri nel seguire la strada di Dio. La
richiesta di Dio è qualcosa di assoluto: non ammette mezzi termini.
Permettetemi di dirvi qualcosa del mio passato. lo sono stato allevato
nel la fede cristiana, in Corea. Il Cristianesimo è il nucleo di tutte
le religioni e la ragione di ciò è che esso insegna il rapporto di
amore e di vita con Dio e il sacrificio di noi stessi per gli altri. Ho
pensato che fosse semplicemente naturale arrivare alla conclusione che
solo nel Cristianesimo, e attraverso il Cristianesimo, si potesse
salvare il mondo intero perché è li che ci viene insegnato come
stabilire una relazione tra noi e Dio basata sulla vita e sul divino
amo re di Gesù.
Ho trascorso ogni giorno della mia giovinezza sperimentando le più
disparate e dolorose situazioni della vita umana: i campi di lavoro, le
miniere di carbone, il lavoro al porto; ho vissuto la vita del
mendicante, del pescatore, del contadino. Cercavo di comprende re ogni
aspetto della vita umana, per sino la realtà delle prostitute. Ho
capito perché le donne diventano prostitute e perché gli uomini vanno
da loro. Ho studiato tutte le miserie della vita umana.
Da studente, a Tokio, viaggiavo in treno cercando i luoghi in cui
viveva no le persone più miserabili e persino nei giorni di pioggia
scendevo dal tre no e mi andavo a sedere su una pan china a fianco
delle persone che sembravano più sofferenti, cercando di fare amicizia
con loro. Pensavo fra me e me: “Se quest’uomo fosse mio fratello
maggiore o mio padre e soffrisse per causa mia, che cosa potrei fare
per lui?”. Osservavo gli studenti della mia stessa università: ridevano
sempre, par lavano e si comportavano molto allegramente e
chiassosamente. Mi paragonavo a loro e pensavo: “Il vostro riso è senza
senso, non ha alcun peso. Ma attraverso il mio silenzio e la preghiera,
poiché io cerco la soluzione ai problemi della vita, le persone
ritroveranno speranza nel futuro”. Sapevo che la gaiezza spensierata
dei miei compagni di scuola sarebbe svanita come una boccata di fumo,
ma il dolore e la tristezza che io stavo condividendo con la gente più
oppressa della società avrebbe portato un nuovo futuro al mondo.
Questo è il modo in cui trascorsi tutta la mia gioventù, andando nei
luoghi dove c’era maggior povertà e miseria, visitando le case dei
minatori e degli operai. Feci conoscenza con persone del ceto medio e
anche dei ceti più alti, provai a risparmiare il denaro per poi
spenderlo in una settimana nel più bello degli hotels. Nel mio
villaggio anche se non avevo mai commesso niente di ma le, le persone
incominciarono a farsi domande su di me e io non potevo muovermi o
vivere la mia vita libera mente. Io pensavo alla nazione e al mondo ma
tutto questo non era stato assolutamente compreso dalla gente che mi
additava, ridendo di me.
Quando poi intrapresi la missione della mia vita, incontrai opposizioni
ad ogni livello, Il mio paese, la società nel la quale vivevo e la
nazione stessa mi vennero contro. La più forte opposizione mi venne
proprio dal Cristianesimo delle chiese stabilite. I ministri religiosi
e gli anziani delle chiese puntavano il loro dito accusatore contro di
me accusandomi di essere eretico e ammonendo i loro parrocchiani in
questi termini: “Non vi avvicina te neppure al Rev. Moon perché è un
demone!” I miei parenti erano trattati male semplicemente perché
avevano qualche legame con me. Se andavo in un ristorante o in una
locanda del paese non ero ben accetto. Eppure non feci nulla di male né
commisi alcun crimine: io stavo solamente perseguendo l’obiettivo più
alto possibile. Essi però non riuscivano a capire.
In simili circostanze, trovare un vero amico e creare una piccola
associazione non era affatto facile, ma senti vo che Gesù e il mondo
spirituale era no con me. All’inizio, non c’era proprio nessuno che
testimoniasse in favo re dell’associazione ed è solo attraverso la
guida e la spinta dello Spirito di Dio che i primi membri si unirono ad
essa.
Durante la guerra coreana impiegai 4 mesi di marcia a piedi per andare
dal la Corea del Nord a Pusan. Quando arrivai là era dicembre e faceva
incredibilmente freddo ma io non avevo un posto dove andare a dormire.
Per evi tare il rigore della notte mi misi a lavo rare nel porto
militare, cosicché, facendo il turno di notte, con quel freddo, mi era
più facile lavorare che non dormire. Durante il giorno andavo sulle
montagne e, fra gli alberi, cercavo un posto per dormire e mi
soffermavo e meditare. Mi piaceva fare questo. Quanto tornavo al lavoro
raccontavo cose interessanti e gli operai si raccoglievano intorno a me
e mi offrivano del cibo. Ma non potevo continuare a vivere in quel modo
perciò mi costruii una piccola capanna che era poco più di una cuccia
di cane: una dimora estremamente semplice fatta di sassi e fango. Non
c’era terreno pianeggiante, così quello su cui l’avevo costruita era
scosceso, e vi scorreva un piccolo corso d’acqua che ne attraversava il
pavimento. Feci il tetto con del cartone. La lunghezza della stanza era
meno di 2 metri. lo indossavo ancora quegli unici abiti che avevo
continuato a portare per 4 mesi. Eppure in quella situazione così
misera le persone spiritualmente preparate arrivarono fino a me.
Allora, come possiamo conoscere con chiarezza la strada di Dio?
Esaminiamo la storia della Sua provvidenza. Oggi noi stiamo aspettando
la fine del mondo. Dio provò già precedentemente a porre fine a questo
mondo di male e iniziare il mondo del bene, ad esempio al tempo di Noè,
e quel mo mento rappresentò un bivio nel corso della storia. Noè era la
figura centrale scelta nella provvidenza di Dio. Per comprendere meglio
la sua missione e il significato della fine del mondo, è importante
conoscere più profondamente come è iniziata la storia del male.
Nel giardino di Eden, Dio diede un comandamento ad Adamo ed Eva. Quel
comandamento era la parola di Dio. Ma Satana li ingannò con una bugia e
quella menzogna era la parola del male. Adamo ed Eva erano nella
posizione di scegliere tra le due parole: la verità da una parte e la
bugia dall’al tra. Scelsero la menzogna. Poiché questo fu il processo
della caduta, alla “fine del mondo” Dio darà la verità al l’umanità; le
parole di Dio verranno at traverso i Suoi profeti.
Quando le persone accettano la parola di Dio passano dalla morte alla
vita, perché la verità conduce alla vita. Gli esseri umani morirono
nella menzogna e noi rinasceremo nella verità. Perciò il giudizio viene
attraverso la parola. La parola del giudizio di Dio è rivelata dai
profeti che Lui ha scelto. Questo è il processo della fine del mon do:
coloro che obbediscono e ascolta no la nuova parola di verità avranno
la vita e coloro che la negano continueranno a vivere nella morte.
Dio scelse Noè perché proclamasse la parola; egli dichiarava: “Il
diluvio sta arrivando, l’arca è l’unica salvezza”. Le persone avrebbero
potuto salvarsi ascoltando le sue parole, invece lo considerarono pazzo
e perirono perché si opposero alla parola di Dio. Secondo la Bibbia
solo gli 8 membri della fami glia di Noè furono i passeggeri dell’arca:
solo queste 8 persone credettero e furono salvate.
Dio aveva detto a Noè: “venuta per me la fine di ogni uomo, perché la
terra, per causa loro, è piena di violenza; ecco io li distruggerò
insieme con la terra” (Gn. 6:13). Ma questo avvenne veramente? Sappiamo
che le persone malvagie perirono, ma fu forse distrutto attraverso il
diluvio il mondo fisico? No. Questo passo non si realizzò alla lettera:
Dio eliminò gli uomini e bandì la sovranità del male, lasciando in vita
solo le persone buone della famiglia di Noè. Questo fu il modo in cui
Dio iniziò a restaurare il mondo originale di bene attraverso Noè. Se
Dio avesse concluso il Suo lavoro di restaurazione del l’uomo a quel
tempo, non avremmo sentito più parlare delta fine del mondo.
Una volta che è realizzato il mondo perfetto di bene, non è necessaria
un’altra fine del mondo: niente potrebbe interferire con la sovranità
eterna del regno perfetto di Dio. Ma il fatto che noi proclamiamo la
“fine del mondo” oggi, prova che la provvidenza non ebbe successo al
tempo di Noè. Quello che accadde a Noè dopo l’inondazione dovrebbe
essere spiegato molto ampiamente, ma oggi non posso dilungarmi molto su
questo argomento. In sostanza comunque il peccato si infiltrò di nuovo
nella famiglia di Noè attraverso suo figlio Cam. Il giudizio di Dio che
era avvenuto attraverso il diluvio, fu perciò vanificato e la storia di
male del l’umanità continuò fino al tempo di Gesù. Con il suo avvento,
Dio tentò nuovamente di porre termine al mondo di male perché Gesù
venne proprio per iniziare il Regno dei Cieli sulla terra. Quindi le
prime parole che pronunciò furono: “Pentitevi, perché il Regno dei
Cieli è vicino”.
In verità, il tempo del ministero di Gesù era il tempo della fine; quel
grande e terribile giorno era stato profetizzato da Malachia circa 400
anni prima della sua nascita:
“Ecco infatti sta per venire il giorno rovente come un forno. Allora
tutti i superbi e tutti coloro che commettono ingiustizia saranno come
paglia; quel giorno venendo li incendierà - dice il Signore degli
eserciti - in modo da non lasciar loro né radice né germoglio (Ml 3:
19)”.
Ma il giudizio portato da Gesù fu letteralmente di fuoco? Ai tempi di
Gesù arrivò mai il giorno in cui ogni cosa venne ridotta letteralmente
in cenere? Noi sappiamo bene che non fu così. Poiché le cose
profetizzate non accaddero alla lettera in quel tempo, alcuni hanno
cominciato a pensare che una simile profezia deve essere riferita al
tempo del Secondo Avvento. Ma non può essere. Giovanni Battista venne
al mon do come l’ultimo dei profeti; Gesù disse: “La legge e tutti i
profeti hanno profetato fino a Giovanni (Mt. 11:13). La venuta di
Giovanni Battista avrebbe dovuto portare a conclusione ogni profezia e
la Legge Mosaica. Questo è ciò che Gesù disse che sarebbe accaduto.
Lo scopo di tutte le profezie prima di Gesù era quello di preparare le
persone al suo avvento e indicare ciò che doveva essere realizzato fino
al tempo del suo arrivo. Queste profezie non riguardavano il tempo del
Signore del Secondo Avvento. Dio mandò Suo figlio Gesù nel mondo con
l’intenzione di realizzare la salvezza completa dello spirito e della
carne. Il Secondo Avvento si rese necessario solo a causa della mancata
realizzazione totale della provvidenza di Dio al tempo del Primo
Avvento. Perché il tempo di Gesù fu allora il tempo della fine del
mondo? Conosciamo già la risposta: è perché Gesù venne per portare
termine alla sovranità del male e per riportare la sovranità di Dio
sulla terra. Questa fu la fine dell’era dell’Antico Testamento e
l’inizio dell’era del Nuovo Testamento. Gesù portò la nuova parola di
verità. Ma le persone, come ricevettero la verità che lui portava? Non
l’accolsero né la onorarono. Erano prigioniere del l’interpretazione
letterale dell’Antico Testamento e non riuscirono a percepire la
presenza dello spirito di Dio nel la nuova rivelazione portata da Gesù.
È ironico il fatto che Gesù fu vitti ma proprio di quelle profezie che
dovevano testimoniare di lui come del Figlio di Dio. Fu proprio
dall’interpretazione letterale della Legge Mosaica che Gesù venne
giudicato un trasgressore e un criminale e il suo insegnamento e il suo
amore vennero rifiutati ciecamente. Al tempo di Gesù molti uomini
dotti, leaders religiosi e molte persone che avevano una posizione
influente nella società e conoscevano bene la Legge e i Profeti stavano
aspettando il Messia. Come sarebbero stati felici di sentire il loro
Messia declamare esattamente l’Antico Testamento, sillaba per sillaba,
parola per parola! Ma Gesù Cristo non venne a ripetere la Legge
Mosaica, bensì a pronunciare un nuovo comandamento di Dio e le persone
non capirono.
Così fu accusato e i suoi avversari gli dissero: “Non ti lapidiamo per
un’opera buona, ma per la bestemmia e perché tu, che sei uomo, ti fai
Dio” (Gv. 10:33). E scritto anche nella Bibbia:
“Allora lo insultarono (uno dei discepoli) e gli dissero: “Tu sei suo
discepolo, noi siamo discepoli di Mosè! Noi sappiamo infatti che a Mosè
ha parlato Dio; ma costui non sappiamo di do ve sia” (Gv 9:28-29).
Questo era il modo in cui le persone consideravano Gesù. Così, molti
che osservavano diligentemente alla lettera la legge mosaica,
disprezzavano l’insegnamento del Cristo. E proprio i capi religiosi più
li gi alla Legge furono i primi ad essere giudicati dalle sue parole e
dalla sua resurrezione. Ora vorrei chiarire il significato di “giudizio
del fuoco”.
Leggiamo nel Nuovo Testamento: “... I cieli si dissolveranno e gli
elementi incendiati si fonderanno! (Il Pt. 3:12). Come potrebbe
avverarsi questa incredibile profezia? Tutto ciò accadrà letteralmente?
No. L’affermazione ha un significato simbolico. Dio non distruggerà la
Sua terra, le Sue stelle, e tutta la creazione senza aver realizzato il
Suo ideale perché se lo facesse diventerebbe un Dio di sconfitta. E chi
sarebbe il Suo vincitore in quel caso? Satana. Ciò non potrà mai
accadere a Dio. Se noi che siamo uomini, una volta che ci determiniamo
a fare qualcosa non ce- diamo fino a che non ne vediamo la
realizzazione, tanto più il Dio onnipotente vorrà portare a compimento
quel la che è la Sua volontà.
Quando nella Bibbia si parla di giudizio dei fuoco non significa che
Dio porterà il giudizio attraverso delle fiamme letterali. il vero
significato è quello simbolico. Prendiamo in considerazione ora un
altro passaggio biblico in cui si parla di fuoco. Gesù proclamava:
“Sono venuto a portare il fuoco sulla terra; e come vorrei che fosse
già acceso!” (Lc 12:49). Ma Gesù andava forse in giro scatenando
letteralmente fuochi e fiamme? No, affatto. Il fuoco nella Bibbia è
un’espressione simbolica che sta a indicare la parola di Dio. Questa è
la ragione per cui Giacomo afferma: “Anche la lingua è un fuoco...” (Gc
3:6). La lingua pronuncia la Parola e la Parola vie ne da Dio. Gesù
stesso dice: “Chi mi respinge e non accoglie le mie parole, ha chi io
condanna: la parola che ho annunziato lo condannerà nell’ultimo
giorno”. (Gv 12:48). Nella società contemporanea la parola della corte
decide il verdetto. La parola è la legge. In questo universo Dio è
nella posizione di giudice e Gesù nella posizione di avvocato con
l’autorità di opporsi a Satana, l’accusatore degli uomini. Satana ci
accusa con le sue parole, ma queste sono false accuse; Gesù sostiene la
causa dei credenti e il suo standard è la parola di verità. Dio è colui
che pronuncia la sentenza:
il Suo amore è io standard, e amore è la Sua parola. Non esiste alcuna
differenza tra il tribunale celeste e il tribunale terreno nel senso
che entrambi esprimono il loro giudizio con la paro la e non col fuoco
perciò il mondo non sarà distrutto da un fuoco letterale quando verrà
il momento del giudizio.
Nella Bibbia si legge “...e il Signore Gesù io distruggerà (l’empio)
con il soffio della sua bocca...” (II Tess 2:8). La parola di Dio è il
soffio della Sua bocca. Gesù venne per colpire i malvagi con la Parola
di Dio. In Isaia leggiamo: “...la sua parola sarà una verga che
percuoterà il violento; con il soffio delle sue labbra ucciderà
l’empio” (Is 11:4). Cos’è quindi la verga che esce dalla sua bocca se
non il simbolo della lingua attraverso la quale egli proclama la Parola
di Dio?
Esaminiamo fino in fondo questo punto considerando ciò che Gesù
insegnava alle persone: “in verità, in verità vi dico: chi ascolta la
mia parola e crede in colui che mi ha mandato, ha la vita eterna e non
va incontro al giudizio, ma è passato dalla morte alla vita” (Gv. 5:24).
Noi passiamo dalla morte alla vita at traverso le parole di verità. Dio
non manderà il Messia per bruciarvi, per dar fuoco alle vostre case o
distrugge re la società. Ma se rifiuteremo la Parola di Dio portata dal
Signore che vie ne non avremo altra scelta che essere condannati dal
giudizio.
In origine Dio creò gli uomini e l’universo per mezzo della Sua Parola,
il Logos: gli uomini, però, Lo rinnegarono e caddero, cosi da allora è
regnatala morte spirituale. Attraverso il Suo lavoro di salvezza, Dio
sta ricreandoci. Noi che siamo caduti per aver disobbedito alla Sua
Parola saremo ricreati se obbediremo alla stessa Parola che ci verrà
portata dal Signore. Accettando- la, dalla morte ritorneremo alla vita.
La morte è l’inferno in cui stiamo vivendo, perciò la Parola di Dio è
il giudice e produrrà in noi un effetto molto più grande di quanto
possano fare le fiamme ardenti di un fuoco letterale.