VIII Conferenza Internazionale sull’Unità delle
Scienze
Rev. Sun Myung Moon
Dio e i Limiti della Scienza
La responsabilità della comunità accademica e la ricerca dei valori
assoluti
Los Angels, 22 Novembre 1979
Egregi presidenti delle commissioni,
eminenti scienziati, signore e signori, grazie a voi tutti per aver
deciso di partecipare a questa Conferenza Internazionale sull’Unità
delle Scienze.
In relazione al tema di questo anno,
‘‘La responsabilità della Comunità Accademica nella ricerca dei valori
assoluti”, vorrei esprimere alcune opinioni sull’argomento ‘‘Dio ed i
limiti della scienza”.
L’umanità ha riposto grande speranze
nello sviluppo scientifico di questi ultimi anni, ed ha creduto che la
liberazione dai problemi materiali e spirituali sarebbe stata ottenuta
dall’avanzamento della tecnologia.
Gli scienziati che hanno compreso che la loro è
una missione molto importante quali benefattori dell’umanità, hanno
continuato da un lato a ricercare i principi della scienza, dall’altra
ad applicare la tecnologia a quasi tutti i campi delle attività umane.
I risultati positivi sono stati una fantastica crescita economica, una
ricchezza materiale ed un benessere fisico che l’umanità non aveva mai
conosciuto in precedenza. Però, insieme a questi meriti, la tecnologia
attuale ha demeriti altrettanto grandi, avendo generato problemi quali
l’inquinamento, l’esaurimento delle risorse e l’accumulazione di
tremende armi termonucleari.
Quindi, la stessa scienza che è nata con
il desiderio di realizzare la felicità dell’umanità, ha portato, con i
suoi successi, anche la paura e l’instabilità. Qua!’è il motivo? Il
motivo è che la scienza, coerentemente alla sua posizione di
neutralità, ha escluso ogni considerazione di scopo e valore.
Un mezzo, non un fine
Desidero proclamare che gli esseri umani hanno
valore per la loro propria origine. Essi sono creature di Dio, e sono
stato creati per vivere una vita con una precisa visione di valori in
accordo con Dio
Nonostante fosse, in origine, un essere di enorme valore, l’uomo ha
trascurato questa visione di valori e, credendo nell’onnipotenza della
scienza, l’ha adottata quale sua panacea. Di conseguenza, la tecnologia
è diventata fon te di danni sempre più grandi.
La scienza, nella vita dell’uomo, può essere solo un mezzo,
non può essere il fine. Lo scopo della vita dell’uomo è realizzare lo
scopo per il quale Dio ha creato.
L’uomo è un essere in cui l’essenza fisica è quella spirituale sono
completamente unite. Per questo, sulla fondazione della vita fisica,
egli deve condurre una vita di valori, una vita d’amore, verità,
bellezza, bontà.
Quindi, la scienza che disprezza o non dà importanza ad una vita
ispirata ai valori porta realmente alla distruzione della giusta
valutazione dei valori e conduce all’odierna realtà di paura ed
insicurezza.
La liberazione dell’umanità da questa tragica realtà può essere
raggiunta solo ricercando e scoprendo la vera visione dei
valori. La scienza deve accordarsi ad essa che, è inutile dirlo,
dev’essere basata sui valori assoluti.
Alla ricerca dell’assoluto
Dove trovare questi valori assoluti? Penso che possano essere trovati
solo nell’amore di Dio, e che in effetti la verità, la bellezza, la
bontà, basati sull’amore di Dio siano essi stessi valori assoluti.
Di conseguenza, è ragionevole pensare che la liberano dell’umanità dai
danni causati dal cattivo uso della tecnologia si otterrà solo quando
la scienza stessa riconoscerà Dio ed indirizzerà ed applicherà la
tecnologia nella stessa direzione del Suo amore.
Inoltre, vorrei suggerire che esiste un limite alla scienza nella sua
ricerca della verità i nel campo della natura. In questo secolo
ventesimo, la scienza, nella sua ricerca della verità, si è sospinta
nel campo della filosofia.
Ha dovuto prendere su di sé il problema dell’origine dell’universo,
proprio come avevano fatto le antiche filosofie occidentali ed
orientali. In altre parole la scienza stessa, specialmente la fisica e
la biologia, è stata messa a confronto con problemi ontologici, a lungo
discussi e non ancora risolti.
Infatti certi esperimenti di meccanica quantistica e di biologia
molecolare sono stati condotti proprio allo scopo di esaminare questi
problemi ontologici.
Gli enigmi della scienza
La fisica, quindi, con il metodo scientifico sperimentale, si è
occupata dello studio dell’ontologia, affrontando la domanda ‘‘Qual ‘è
la vera natura della materia?’’ La prima risposta fu: ‘‘L’atomo’’. La
seconda fu: ‘‘Le particelle elementari”.
Infine, la meccanica quantistica rispose che le particelle elementari
sono correlate all’energia stessa. Allo stesso modo la biologia ha
affrontato un simile problema ontologico: “Qual è la natura della
vita?” suggerendo che ‘‘il segreto della vita risiede nelle proprietà
del DNA”
Quindi, nella ricerca della verità che costituisce
l’universo, la scienza naturale ha scoperto molti fatti ed accumulato
una stupefacente quantità di conoscenze. Ma queste sono difficilmente
le soluzioni radicali dei problemi dell’uomo.
Anche se la fisica dei quanti afferma che la natura della materia è
l’energia, noi non sappiamo da dove l’energia proviene, quale fosse il
suo stato o stadio di esistenza precedente, o come e perché essa si
trasferisce dal suo stato a quello di particella.
Come sono venute ad esistere tutti questi tipi di molecole? Perché
ognuna di esse ha la proprietà caratteristica di positività e
negatività? E cosi via.
Ci sono ancora molti problemi da chiarire. Similmente nella biologia
molecolare, che asserisce che la natura della vita sia collegata al
codice DNA, rimangono insoluti problemi importanti.
Come Sono arrivate le quattro unità del codice DNA a possedere
informazioni genetiche, come è arrivato il DNA a possedere la capacità
di duplicare se stesso e così via.
Anche se la scienza, nella sua ricerca della verità, ha finora indagato
sulle cause immediate dei fenomeni particolari, non ha intrapreso la
ricerca del motivo dell’esistenza di per sé.
Quindi l’ultima sfida di fronte alla quale si trova oggi la scienza è
questo problema del perché ultimo dell’esistenza. Il problema ancora
irrisoluto posto nella domanda: “Qual è la natura della vita?” è
proprio il motivo della vita stessa.
Io propongo che, per chiarire questi motivi, si riconoscano prima la
volontà cosmica ed universale che trascende tutte le cose. Quando
chiamate questa volontà cosmica ed universale “Dio”, allora il primo
passo per chiarire quei problemi non risolti è prima di tutto
comprendere lo scopo per il quale Dio ha creato, e poi accorgersi che,
oltre a tutti i fenomeni organici ed inorganici esiste un motivo
causale che dirige ogni cosa verso un certo scopo.
La scienza e Dio
Riassumendo, la stessa scienza che si è sviluppata per la felicità
dell’umanità, oggi è causa di problemi e di danni, e l’unico modo per
liberarsi di questi danni è portare la scienza sotto la vera visione
dei valori centrata sull’amore di Dio.
Man mano che sempre più scienziati si troveranno ai limiti della
scienza, scopriranno che la chiave per trascendere questi limiti è
capire che, oltre ogni fenomeno fisico e biologico, esiste un motivo in
accordo allo scopo di creazione di Dio.
In conclusione, desidero che ognuno di voi abbia successo nella ricerca
della verità in rapporto alla Verità Assoluta.
Sono sicuro che i frutti dei vostri sforzi, espressi nei lavori
presentati in questa conferenza, contribuiranno in modo significativo
alla pace nel mondo.