VII Conferenza Internazionale sull’Unità delle Scienze
Rev. Sun Myung Moon
La Rivalutazione dei Valori Esistenti e la Ricerca dei Valori Assoluti
Boston, 24 Novembre 1978
Distinti professori e studiosi, rivolgo un sincero benvenuto a tutti
voi, giunti qui da ogni parte del mondo per partecipare alla Settima
Conferenza Internazionale sull’Unità delle Scienze. Il tema che sarà
discusso è “La rivalutazione dei valori esistenti e la ricerca dei
valori assoluti”. Speriamo che queste discussioni siano una ricerca di
verità e speranze eterne, che possano dare una direzione alla storia
futura.
La vita oggi è diventata caotica e sregolata. La confusione, riguardo
ai valori, è totale; la tecnologia sempre più usata in modo scorretto;
l’uomo ignora il significato e lo scopo della sua vita e molte persone
hanno adottato una filosofia di egoistica ricerca del piacere.
Il problema del caos e della sregolatezza diventa ancora più serio
quando consideriamo che esso non è limitato ad una società in
particolare, ma è esteso a tutti gli individui, famiglie, società e
nazioni del mondo.
Spirito e materia
Sono state avanzate varie spiegazioni a questi problemi: l’uomo moderno
ha rivolto sempre più insistentemente il proprio pensiero verso un
utile immediato, ignorando la religione e lo spirito; nel mondo
moderno, l’umanità è sempre più divisa, e gli individui trovano molto
difficile adattarsi al passo frenetico del mondo e trovare in esso la
propria realizzazione.
Inoltre, gli uomini hanno perso la capacità di distinguere il valore
delle scelte che determinano la propria vita.
All’umanità sono necessarie sia la dimensione spirituale che quella
materiale, e non c’è nulla di intrinsecamente buono o cattivo nel ritmo
di sviluppo e nei molteplici aspetti delle moderne civiltà. Le
difficoltà sorgono quando l’uomo non ha una completa coscienza di se
stesso, o non prende in considerazione la necessità di un giusto
equilibrio fra tutti gli elementi che compongono la vita.
Nella società odierna, in cui i valori e gli ideali sono crollati, ciò
di cui si avverte più urgentemente il bisogno è il ristabilimento di un
sistema di valori di base. L’uomo vive, però, in un mondo di effetto,
in cui non può trovare un tale valore assoluto. Lo stesso essere
assoluto ha bisogno della realizzazione di questo valore che può essere
trovato solo nell’ideale o scopo dello stesso essere causale, che dà
una direzione, o scopo, alle attività del mondo di effetto. Questo
ideale è l’amore.
L’origine dell’amore
Ogni essere realizza scopi duali di esistenza: uno scopo è quello della
conservazione di se stesso, e l’altro è quello della creazione della
dimensione più elevata attraverso l’interazione con altri esseri. In
ogni individuo esistono componenti che interagiscono armoniosamente tra
di loro nel rapporto reciproco di soggetto e oggetto. Inoltre, ogni
essere che vive con questa armonia interiore interagisce con altri
esseri, ottenendo così un essere di più alta dimensione. Ciò avviene
quando un essere prende la posizione di soggetto o oggetto rispetto ad
un altro, ed ha con esso uno
scambio. Come
risultato, l’universo è una gerarchia di esseri di dimensione e scopo
sempre più universali. Esso è composto di soggetti ed oggetti collegati
da interessi reciproci, ed ha in sé una forza universale che porta
verso la realizzazione di uno scopo universale.
Qual’è, allora, il contenuto della potente relazione
reciproca che porta al raggiungimento dell’eterna armonia tra soggetto
e oggetto? Non è altro che un rapporto di dare e avere centrato
sull’amore.
L’amore non trae origine dall’umanità, ma dall’assoluto e immutabile
soggetto causale. Nella religione, questo soggetto o essere causale è
chiamato Dio.
Durante tutta la mia vita ho avuto molte e diverse esperienze di
quest’amore e desiderio di Dio, e le ho comunicate agli altri.
Il senso dell’esistenza
Cerchiamo di vedere casa può essere la cosa più importante e necessaria
per Dio. Non di certo la conoscenza, il potere, la ricchezza, la vita.
La magnificenza dell’universo che Egli ha creato testimonia che Egli
già possiede tutto ciò. L’unica cosa di cui può aver bisogno, quale
origine dell’amore, è un oggetto da amare e dal quale poter ricevere
amore. Egli creò il mondo perché fosse un tale oggetto.
Poiché l’uomo è il centro della creazione, ed è composto dagli elementi
di tutte le cose create, è
l’oggetto dell’amore dell’essere assoluto originale. Quindi, questo
essere assoluto può realizzare il suo ideale d’amore solo attraverso
l’uomo. In altre parole, il punto in cui l’ideale dell’amore è
realizzato è anche il punto in cui l’uomo diventa il perfetto oggetto
dell’essere assoluto. Il punto in cui l’ideale d’amore inizia è il
punto in cui soggetto e oggetto sono uniti in armonia, e rispondono
come un solo oggetto all’amore del soggetto assoluto.
Qual’è quindi la perfezione dell’uomo? Quando un uomo
raggiunge la completa armonia tra mente e corpo (cioè tra soggetto e
oggetto in se stesso), sviluppando la sua personalità, raggiunge le
condizioni per realizzare l’amore assoluto, e diventa un perfetto
oggetto per l’essere di causa che è origine dell’amore. L’armonia tra
mente e corpo mette automaticamente l’uomo in risonanza con l’essere di
causa, come la risonanza di due diapason. Questo è il punto in cui il
mondo d’oggetto (mondo creato) può venire a contatto col mondo di
soggetto (essere originale assoluto).
Armonia in noi stessi
La frequenza e l’intensità dell’armonia raggiunta tra mente e corpo
determina il grado di risonanza tra l’uomo e l’essere assoluto. Quello
che è conosciuto, in termini religiosi, come “caduta dell’uomo”, si
verificò prima che l’uomo raggiungesse questo grado di risonanza, che
gli avrebbe dato la capacità di rispondere all’amore divino.
L’ideale d’amore dell’essere assoluto è che un individuo ideale si
unisca con un altro individuo ideale per formare una famiglia e che
questa famiglia ideale si sviluppi in società ideale, la società in
nazione ideale e la nazione in mondo ideale.
La felicità e la gioia raggiunte grazie a questo amore assoluto si
estendono verso la realizzazione dell’ideale universale e diventano
un’eterna aspirazione d’armonia per tutti gli esseri viventi.
L’amore non è solo un mezzo, ma è un fine in se stesso e tramite
l’amore il tutto raggiungerà unità ed armonia. Tutti gli esseri
vogliono unirsi in amore. Con una giusta risposta d’amore ogni cosa può
entrare nell’unità e nell’armonia perfetta e il contrasto può mutarsi
in accordo. In questo mondo malvagio, anche se incompresi e
perseguitati, i santi hanno mostrato col loro esempio che il conflitto
può essere superato grazie all’amore sacrificale. Solo l’amore è il
mezzo che può portare alla perfezione. Un tale amore non si esaurisce
mai e porta felicità sia a chi lo dà sia a chi lo riceve. L’amore non
si impara pensando, ma deve crescere ed essere sentito dentro di noi.
I valori assoluti, quindi, debbono essere ricercati non attraverso la
conoscenza, ma attraverso l’amore.
Con la percezione fisica l’uomo può conoscere il mondo materiale, ma
non il mondo delle emozioni. Il valore assoluto quindi risiede nella
dimensione dell’amore assoluto. Trovarlo significa conoscere e
possedere Colui che lo ha generato.
Così il luogo dell’essere di causa o Dio, non è nel mondo della
percezione fisica, ma può essere trovato nel regno dell’amore più
profondo.
I valori non assoluti non possono mai essere invariabili ed eterni e
alla fine svaniscono. Le buone idee non sono un sostituto dei valori
assoluti. Varie dottrine e pensieri nella storia della civiltà umana
hanno dato un aiuto all’uomo, ma in molti modi essi hanno sviato l’uomo
e hanno ostacolato il giusto sviluppo della storia.
In questa prospettiva, una rivelazione del vero e definitivo sistema
dei valori è allo stesso tempo traumatico e inevitabile. Bisogna anche
notare che a causa della confusione i valori, i risultati di molti
campi dello studio accademico sono stati traviati e male usati.
Coloro che per primi si rendono conto di questo debbono porre molta
attenzione e trovare una direzione coerente e responsabile nei loro
vari campi di studio. Sento che gli studiosi non dovrebbero essere
indifferenti, ma dovrebbero replicare vivacemente alla odierna
situazione caratterizzata da una confusione di valori e da una distorta
visione della natura, della dignità originale e del destino dell’uomo.
Così non è limitato a nessun particolare campo di studio, ma si applica
in egual misura a tutti i campi e può essere raggiunto nel modo
migliore attraverso sforzi comuni e coordinati, motivati da un senso di
missione.
Distinti partecipanti, spero sinceramente che questa conferenza possa
costituire un’occasione per condurre una proficua discussione che abbia
lo scopo di risolvere i problemi essenziali della società d’oggi, e
possa contribuire notevolmente alla realizzazione del mondo ideale, che
tutti desideriamo.
Vi ringrazio sinceramente per la vostra partecipazione e per i vostri
sforzi.