La Visione del Principio sulla Storia Provvidenziale di Salvezza
Presentato al Banchetto inaugurale della
The Washington Times Foundation, Washington, D.C.
16 aprile 1996
Onorevoli ospiti, membri della Federazione delle Famiglie per la Pace
nel Mondo, signore e signori,
E' mio grande privilegio essere qui oggi a condividere con voi questo
messaggio sul tema della vera famiglia. Come sapete, la famiglia è la
culla della vita umana e la pietra angolare di un mondo di pace.
Spero che questo incontro possa indicarci la strada per costruire delle
vere famiglie, sane e forti nell'amore di Dio.
Dio è l'essere assoluto, il solo, immutabile ed eterno Dio. E anche la
Sua volontà ha queste caratteristiche. Se gli esseri umani, Adamo ed
Eva, fossero diventati un unico corpo nell'amore di Dio, ogni cosa
sarebbe diventata completa e perfetta. L'origine, lo scopo e il
processo di creazione di Dio, così come causa, effetto e direzione,
sono tutti assoluti.
Dopo esser caduti a causa della loro ignoranza, Adamo ed Eva, gli
antenati dell'uomo, si trovarono in una situazione caotica. Questa
ignoranza e caos si sono espansi dal livello individuale al livello
familiare, nazionale e mondiale ed è stato compito delle religioni e
della Provvidenza di salvezza liberarci da questa sfera della caduta.
Negli ultimi giorni il messia viene per insegnarci chiaramente gli
assoluti, unici, immutabili ed eterni causa, direzione ed effetto in
accordo alla visione divina. Il messia ripulirà il mondo dall'ignoranza
e dal caos e lo farà tornare all'originale cuore di Dio. Questo è il
completamento della volontà divina.
Se questo non accadrà, allora negli ultimi giorni, tutte le religioni,
le ideologie e i sistemi di pensiero e le nazioni decadranno. L'umanità
è ora di fronte al 21° secolo e in pochi anni entrerà nella nuova era
storica del terzo millennio. In questo importante momento desidero
parlarvi sul tema "La visione del Principio sulla storia provvidenziale
di salvezza", così che possiamo prepararci per la nuova era.
Per portare completamento e perfezione nel rapporto fra Dio e
l'umanità, con al centro il vero amore, Dio aveva bisogno che l'uomo
realizzasse una condizione di responsabilità al fine di raggiungere
l'unità con Lui. Pertanto Dio doveva dare ai primi antenati il
comandamento. In altre parole, Egli sapeva che essi erano nel periodo
di crescita, sulla strada per raggiungere la perfezione, perciò stabilì
il comandamento come condizione per i Suoi figli affinché ereditassero
la cosa più preziosa, il vero amore.
Originariamente, il vero amore doveva essere conquistato attraverso
l'esperienza di vita e compreso interiormente. Il vero amore non è
qualcosa che si può imparare con le parole, su un testo scritto, o
andando a scuola; lo si può sperimentare completamente solo nella vita.
Creati come neonati, Adamo ed Eva dovevano crescere e perfezionare loro
stessi gradualmente attraverso le esperienze del cuore di veri figli,
veri fratello e sorella, veri marito e moglie e veri genitori, che
avrebbero abbracciato la loro intera vita. Una persona può perfezionare
lo scopo di creazione e diventare un essere umano ideale solo dopo aver
sperimentato l'amore di Dio nella sua interezza..
Ogni persona desidera che il proprio oggetto d'amore sia dieci milioni
di volte più valido, o persino infinitamente più valido di se stessa.
Allo stesso modo, Dio desidera che l'umanità, il Suo oggetto d'amore
conquisti un valore infinito. Se un essere umano perfeziona se stesso,
allora quella persona ottiene un valore simile a Dio raggiungendo la
Sua divinità e perfezione.
L'ideale divino di vero amore
Dio è assoluto, ma non può realizzare da solo il Suo ideale di vero
amore. Questo perché l'amore ha sempre bisogno di un oggetto, di un
essere da amare. Possiamo comprendere allora qual è la relazione fra il
Vero Amore di Dio e il vero amore dell'umanità, e come essi iniziano e
si perfezionano. Che cosa sarebbe successo se Dio non avesse scelto gli
esseri umani come Suoi oggetti assoluti di vero amore, e avesse invece
desiderato stabilirlo e perfezionarlo in qualche altra maniera? In quel
caso, Dio e l'uomo avrebbero perseguito l'ideale di vero amore con
differenti motivazioni, direzioni e scopi. Dio avrebbe dovuto
raggiungere il Suo ideale d'amore attraverso un oggetto più elevato
dell'uomo e allo stesso modo l'ideale d'amore dell'umanità non avrebbe
avuto nessuna diretta relazione con Dio.
Ma Dio, come soggetto, creò l'umanità come oggetto del Suo vero amore.
Conseguentemente Dio può realizzare il Suo ideale di vero amore solo
attraverso l'umanità. La realizzazione dello scopo di creazione è
perciò il mondo ideale dove Dio e l'umanità sono uniti attraverso
l'amore assoluto. Gli esseri umani furono creati come il più grande
oggetto d'amore di Dio. Solo loro, in tutta la creazione, incorporano
la natura divina. Essi nascono come corpo visibile del Dio invisibile.
Se una persona perfeziona se stessa, diventa il tempio di Dio, un corpo
materiale, visibile, in cui Dio può dimorare liberamente e serenamente.
Il completo ideale divino del vero amore assoluto si realizza e si
perfeziona attraverso l'umanità in una relazione verticale
genitore-figlio.
Dio creò per primo Adamo. Egli doveva essere il Figlio di Dio e allo
stesso tempo il corpo materiale di Dio stesso. Poi Dio creò Eva come
oggetto d'amore di Adamo, così che Adamo ed Eva potessero perfezionare
l'ideale dell'amore orizzontale, che è l'amore coniugale. Eva doveva
essere la figlia di Dio, e inoltre, come sposa, doveva perfezionare
sostanzialmente l'ideale dell'amore orizzontale di Dio.
Il posto in cui Adamo ed Eva raggiungono la perfezione, consumando il
loro primo amore nel matrimonio sotto la benedizione di Dio, è
precisamente il luogo dove Dio incontra la Sua sposa sostanziale.
Questo perché l'ideale di Dio di assoluto amore discende verticalmente
e si unisce nel punto in cui l'ideale dell'amore coniugale fra Adamo ed
Eva si realizza orizzontalmente. Il Vero Amore di Dio e il vero amore
dell'umanità si uniscono e si perfezionano nello stesso punto sebbene
provengano da diverse direzioni, una verticale e l'altra orizzontale.
Perché Dio ha bisogno dell'umanità
L'atto di creazione di Dio era inevitabile. E non possiamo immaginare
la creazione senza uno scopo. Può essere solo una ragione per cui Dio
ha avuto bisogno di creare: realizzare l'ideale del vero amore.
Partendo dal livello più semplice e più basso fino al livello umano,
Dio ha sviluppato la vita sulla base della coppia, soggetto e oggetto,
positivo e negativo, per formare relazioni reciproche nell'ideale
d'amore. L'ideale d'amore della creazione e l'ideale di Dio dell'amore
definitivo non sono separati o diversi. Secondo il Principio di
Creazione la perfezione dell'assoluto amore di Dio si realizza
attraverso la perfezione dell'amore dell'uomo e della donna nel mondo
umano. Questo è il motivo per cui all'inizio Dio creò un uomo e una
donna, Adamo ed Eva.
Lo scopo di Creazione richiedeva che Adamo ed Eva obbedissero al
comandamento di Dio che è il soggetto del vero amore, e richiedeva che
raggiungessero la loro perfezione come vero uomo e vera donna. Inoltre
Adamo ed Eva dovevano diventare una vera coppia unita nel vero amore di
Dio. Quindi avendo dei figli attraverso quel vero amore, sarebbero
diventati veri genitori e avrebbero vissuto nella felicità. Se Adamo ed
Eva avessero perfezionato loro stessi nel vero amore, avrebbero
realizzato il desiderio di Dio di avere un corpo materiale. E
realizzando la loro perfezione come vera coppia, l'ideale dell'amore
assoluto di Dio si sarebbe compiuto.
Quando Adamo ed Eva avrebbero avuto figli di bontà e sarebbero
diventati veri genitori, Dio si sarebbe materialmente stabilito come
genitore eterno e avrebbe raggiunto il Suo ideale; la cittadinanza del
regno dei cieli si sarebbe espansa all'infinito nella vita ultraterrena
del mondo spirituale, basandosi su miriadi di generazioni di
discendenti nel mondo fisico.
Ma Adamo ed Eva, gli antenati dell'umanità, caddero lontano da Dio.
Quando furono espulsi dal giardino dell'Eden, non avevano ancora avuto
figli. Avendoli cacciati, Dio non aveva nessuna base per seguirli e
benedire il loro matrimonio. L'intera razza umana è perciò discesa da
antenati caduti; l'umanità si è moltiplicata senza nessuna diretta
relazione con l'amore di Dio.
Egregi signori, può la caduta dell'uomo essere il risultato dell'aver
mangiato il frutto letterale di un albero? La caduta di Adamo ed Eva fu
in realtà costituita da una condotta immorale contro l'ideale del vero
amore di Dio. Il fatto che Adamo ed Eva dovessero obbedire al
comandamento mostra che caddero quando erano ancora in uno stato di
imperfezione, vale a dire, durante il loro periodo di crescita.
L'arcangelo, che è simboleggiato da un serpente, tentò Eva affinché
mangiasse il frutto del bene e del male ed ella cadde spiritualmente.
Quindi Eva tentò Adamo (e anch'egli era ancora immaturo per mangiare il
frutto) ed essi caddero fisicamente.
L'unico peccato che poteva risultare fatale nel giardino dell'Eden,
dove Adamo ed Eva erano in comunicazione con Dio e vivevano in gioia,
era il peccato di amore illecito. Poiché la prima relazione d'amore
degli antenati umani doveva costituire la perfezione dell'amore di Dio
stesso, essa avrebbe dovuto segnare l'inizio di una celebrazione
destinata a continuare attraverso tutta la storia, con estasi di
infinita gioia e benedizioni per Dio, Adamo ed Eva e l'universo.
Avrebbe dovuto essere un'occasione di gioia in cui l'amore, la vita e
il lignaggio di Dio si sarebbero stabiliti all'interno dell'umanità.
Invece accadde il contrario. Adamo ed Eva coprirono le loro parti
sessuali e si nascosero fra gli alberi, tremando di paura. Disobbedendo
alla legge del Cielo essi avevano stabilito una relazione immorale come
base di falso amore, falsa vita e falso lignaggio.
Come discendenti di Adamo ed Eva, tutti gli esseri umani nascono con il
peccato originale. La caduta ha fatto sorgere un conflitto fra la mente
e il corpo di ogni persona e ha segnato le nostre società riempiendole
di un amore contaminato; le persone fanno cose che contraddicono il
desiderio della loro mente originale.
Prendere responsabilità per l'amore
Secondo l'ideale dell'amore, tutte le relazioni d'amore nei regni
animale e vegetale sono finalizzati unicamente alla riproduzione. Gli
esseri umani costituiscono la sola eccezione; essi hanno la libertà
nella relazione coniugale d'amore; questo è lo speciale privilegio
degli uomini, creati come signori di tutta la creazione. Dio ha dato la
benedizione e l'infinita gioia dell'amore ai Suoi figli e figlie;
tuttavia la vera libertà che Dio concede richiede l'esercizio della
responsabilità umana. Quando un individuo insiste nel praticare la
libertà d'amore senza responsabilità, vediamo quanto grande siano la
confusione e la distruzione che ne conseguono! Raggiungere il più alto
ideale dell'amore umano è possibile solo quando si prende
responsabilità per l'amore.
Possiamo pensare a questa responsabilità in tre modi. La prima
responsabilità è diventare signore del vero amore, essendo veramente
libero e grato a Dio per la libertà d'amore; questa persona deve sapere
come educare e controllare se stessa. La responsabilità per una
relazione d'amore non dovrebbe perciò esser presa semplicemente per
conformarsi alle leggi o alle convenzioni sociali, al contrario una
persona dovrebbe prendere responsabilità attraverso il proprio
autocontrollo e la propria autodeterminazione nel contesto di una
relazione verticale di impegno eterno nei confronti di Dio.
La seconda responsabilità è verso l'oggetto d'amore. Per propria natura
le persone non vogliono condividere con altri l'amore del loro marito o
della loro moglie. L'amore coniugale orizzontale, che differisce
dall'amore verticale fra genitori e figli, perde il suo potenziale di
perfezione nel momento in cui è diviso. Questo perché il principio di
creazione richiede che marito e moglie diventino una cosa sola, in
assoluto amore. Ciascun coniuge ha la responsabilità datagli dall'amore
di vivere assolutamente per il bene dell'altro.
La terza responsabilità dell'amore è nei confronti dei figli. L'amore
dei genitori è la base per l'orgoglio e la felicità dei figli. Essi
desidererebbero nascere come frutto della totale e armoniosa unità dei
loro genitori, uniti dal vero amore, e desidererebbero essere allevati
in quel genere di amore. La più preziosa responsabilità dei genitori
non è solo di provvedere alle necessità esteriori dei loro figli, ma
anche di offrire loro quegli elementi di vita del vero amore che
possono perfezionare la loro spiritualità. Questo è il motivo per cui
la famiglia ha così grande valore. L'esperienza quotidiana del cuore di
veri figli, veri fratelli e sorelle, veri marito e moglie e veri
genitori non può essere acquisita in nessun altro posto che non sia la
vera famiglia.
Se Adamo ed Eva fossero diventati una coppia di vero amore incentrata
su Dio, Dio avrebbe potuto dimorare in Adamo come Suo corpo sostanziale
e in questo modo avrebbe amato Eva. Ancora di più essi sarebbero potuti
diventare veri genitori che incorporavano sostanzialmente Dio, e
sarebbero potuti diventare l'origine dell'amore, della vita e del
lignaggio del bene.
A causa della caduta, invece, Adamo ed Eva divennero il corpo
sostanziale di satana e finirono col diventare l'originale coppia
malvagia, genitori malvagi e antenati malvagi. La loro unione divenne
la radice dell'amore, della vita e della linea di sangue del male. Gli
esseri umani hanno avuto origine da questa radice, essi discendono da
satana, l'adultero, che è il nemico di Dio e hanno ereditato questo
lignaggio di genitori malvagi.
Signore e signori, pensate quanto grande dev’essere stata la sofferenza
di Dio quando, con la caduta, i nostri antenati distrussero il Suo
ideale del vero amore! L'umanità avrebbe dovuto esser costituita dai
figli e figlie di Dio, ma loro non conoscono neppure che Dio stesso è
il loro genitore originale. Tuttavia sebbene i Suoi figli servano
satana, Dio ha lavorato per la Provvidenza di salvezza. Poiché Dio è un
essere assoluto e il Suo ideale di creazione è anch'esso assoluto, Egli
ha portato avanti la Sua Provvidenza di salvezza anche se pervaso da
una profonda tristezza. La Provvidenza di salvezza di Dio è la
Provvidenza di restaurazione, che significa ricuperare il perduto scopo
di creazione, incentrato sul vero amore. La Provvidenza di salvezza è
quindi anche la Provvidenza di ricreazione.
L'essenza della Provvidenza di Dio
Basata su questo punto, la radice della Provvidenza di salvezza è la
ricreazione del seme del figlio originale, l'essere umano che
realizzerà l'ideale di creazione. Ciò che Dio aborrisce - la vita e la
linea di sangue iniziate dal falso amore di satana, l'adultero -
dev'essere purificato. L'essenza della Provvidenza è il compito di
permettere la nascita del vero genitore, il salvatore unito al vero
amore, alla vera vita e al vero lignaggio di Dio.
Poiché gli antenati dell'umanità fallirono nel realizzare la loro
responsabilità ed ereditarono il lignaggio immorale di satana finendo
sotto il Suo dominio, Dio non poteva intervenire direttamente per
riportare gli esseri umani alla loro posizione originale. Inoltre Dio
non poteva né accettare incondizionatamente l'umanità, che aveva scelto
di andare dal lato dell'arcangelo malvagio, né poteva punirla. Così Dio
ha usato la strategia di porre una figura centrale dal lato
dell'arcangelo buono. Venendo colpita per prima, quella figura centrale
stabilisce la condizione di indennizzo per ricuperare ciò che è stato
perduto. satana colpisce per primo, ma come risultato è costretto a
prendere la posizione di perdente. La prima, la seconda e la terza
guerra mondiale (la guerra fredda), sono buoni esempi di questa
strategia. Il lato che colpì per primo, fu anche il lato perdente.
Dalla prospettiva generale della Provvidenza di restaurazione, la base
di collaborazione fra la madre e il figlio è molto importante. Fu così
al tempo di Giacobbe, di Mosè e di Gesù. Dio ha lavorato attraverso la
Sua Provvidenza per separare le persone dalla vita e dal lignaggio
satanici stabilendo la necessaria base di collaborazione fra una madre
che ha realizzato la sua responsabilità di Eva - colei che diede
origine alla caduta - e il secondo figlio della famiglia.
Dio non può relazionarsi direttamente con il primo figlio, poiché
questi è nella posizione di avere una diretta relazione di sangue con
satana, che con la caduta fu il primo a dominare l'umanità. Dio ha
perciò restaurato il lignaggio di sangue di bontà facendo sì che il
secondo figlio, rappresentante il lato del bene, stabilisse una
condizione. Questo affinché il primo figlio, che rappresenta il lato
del male, potesse prendere una posizione subordinata nei confronti del
secondo.
Nella famiglia di Adamo, Dio portò avanti la Provvidenza attraverso il
secondo figlio Abele che avrebbe dovuto prendere una posizione
preminente nei confronti del primo figlio, Caino. Sebbene Eva avesse
fallito, come madre avrebbe potuto fare uno sforzo per creare unità fra
i due fratelli. Alla fine, tuttavia, Caino uccise Abele (Gen. 4:8);
pertanto la Provvidenza di salvezza non si realizzò e dovette essere
prolungata.
Anche al tempo di Noè era richiesta una formula di collaborazione fra
madre e figlio. Ma quella formula di significativa collaborazione non
fu realizzata fino al tempo di Rebecca e Giacobbe.
La caduta fu commessa da tre esseri: Adamo, Eva e l'arcangelo.
L'arcangelo sedusse Eva causando la caduta spirituale, e quindi Eva
sedusse Adamo, causando la caduta fisica. Poiché la Provvidenza di
salvezza è la Provvidenza di restaurazione, il principio di
restaurazione può essere portato avanti solo andando in una direzione
di 180 gradi opposta alla caduta.
Dio perse Adamo, che aveva il seme del vero amore e della vera vita.
Perciò Dio deve trovare un figlio con un nuovo seme libero dall'accusa
satanica. Così come Dio creò Adamo per primo al tempo della creazione,
Dio deve preparare per primo un figlio che non abbia nessuna relazione
con la caduta; ciò in accordo alla Provvidenza di restaurazione che è
la Provvidenza di ricreazione. Questa è la base per l'idea della venuta
del messia. Il messia rifiuta la vita di peccato di coloro che sono nel
lignaggio caduto sotto il dominio di satana. Egli viene come una vera
persona che innesta l'umanità caduta nel seme della nuova vita. Il
messia ha la sua radice in Dio e viene come secondo Adamo che toglie
via tutto il male che fu commesso dal primo Adamo. Questa è la ragione
per cui Dio non può mandare un messia "superman" che agisca solo
attraverso dei miracoli.
Affinché un figlio nasca sulla terra con il seme dell'amore e della
vita di Dio, deve prima esserci una madre. E la madre non può dar vita
a questo figlio in un modo ordinario. Il concepimento deve avvenire
attraverso la formula di restaurazione. Tutta la collaborazione fra
madri e figli nella Provvidenza di restaurazione è una preparazione e
una condizione per il Figlio di Dio di nascere con il seme della nuova
vita, libero dalle accuse sataniche. Ponendo delle condizioni per
evitare gli attacchi di satana e ponendo in posizione subordinata il
primogenito, che rappresenta il male, la madre e il figlio restaurano
l'amore, la vita e il lignaggio che furono presi da satana.
Il significato della vittoria di Giacobbe
La Bibbia, che parla del lavoro provvidenziale di Dio, contiene molte
storie che sono difficili da comprendere. Per esempio Rebecca ingannò
suo marito Isacco e il suo primo figlio Esaù e aiutò il suo secondo
figlio Giacobbe affinché ricevesse la benedizione paterna (Gen. 27).
Dio si pose dal lato di quella madre e di suo figlio, e sebbene essi
usarono metodi che a una prima considerazione sembrano ingiusti, Dio li
benedì per la loro azione.
Nella famiglia di Adamo, Caino e Abele lottarono fuori dal grembo
materno e la loro lotta finì con la morte di Abele, il secondogenito.
Quindi venne Giacobbe. Sulla base dei meriti acquisiti da molte persone
dal lato di Dio che avevano pagato un prezzo di grande sacrificio dopo
il tempo di Abele, Giacobbe alla fine poté raggiungere il livello in
cui satana aveva per la prima volta dominato l'uomo. Quindi Giacobbe
dovette confrontarsi con suo fratello gemello, Esaù. Al guado di
Jabbok, Giacobbe pose la condizione di vittoria spirituale sull'angelo
(Gen. 32:28) e prevalendo poi su Esaù (Gen. 33), che era nella
posizione di corpo sostanziale dell'Arcangelo, Giacobbe poté essere
benedetto come primo vincitore nella storia e per questo gli fu dato il
nome "Israele". Ma a quel tempo egli aveva già quarant'anni.
satana aveva posto il seme del falso amore nel grembo di Eva, che aveva
generato la vita di male. Pertanto, Dio aveva bisogno di purificare il
grembo di una madre dal quale il figlio del Cielo potesse nascere. Quel
periodo di purificazione per la separazione da satana doveva cominciare
al tempo del concepimento e continuare fino all’età di 40 anni; infatti
anche se Giacobbe era stato vittorioso, non aveva potuto realizzare
quella necessaria purificazione. La grande madre che prese
responsabilità per questo fu Tamara.
Il ruolo provvidenziale di Tamara
Tamara aveva sposato Er, il figlio maggiore di Giuda (Gen. 38). Ma Er
scontentò Dio e morì. Secondo gli usi di quel tempo, Giuda diede Tamara
al suo secondo figlio, Onan, che avrebbe potuto dare un figlio a Er. Ma
Onan, sapendo che il figlio di Tamara non sarebbe stato il suo, sparse
il suo seme sul terreno. Questo fu un peccato agli occhi di Dio, per
cui Onan morì. Tamara voleva allora avere come marito Sela, il terzo
figlio di Giuda, ma Giuda non glielo diede. Egli pensava che i suoi
primi due figli erano morti a causa di Tamara e aveva perciò paura che
se anche Sela fosse morto, il suo lignaggio familiare sarebbe finito.
Ma Tamara era sicura che spettasse a lei portare avanti la linea di
sangue del popolo scelto. Per realizzare questo si vestì come una
prostituta, ebbe un rapporto con suo suocero, Giuda, e rimase incinta
di due gemelli. Al tempo della nascita, uno dei due figli, Zerach, mise
fuori la sua mano dal ventre materno per nascere per primo, ma fu
tirato dentro e il secondo figlio, Perez, venne per primo alla luce
prendendo la posizione del fratello più grande. Pertanto il primo e il
secondo figlio combatterono nel ventre di Tamara e quel rovesciamento
di posizioni li separò da satana. Quel fatto divenne la condizione per
la restaurazione nel ventre materno. Come risultato di quella
condizione, il Messia poteva essere concepito nella linea di sangue del
popolo scelto, sulla base della nazione di Israele che avrebbe potuto
elevarsi nell'Impero Romano duecento anni più tardi. La base vittoriosa
sul livello nazionale poteva quindi essere stabilità nel ventre di una
madre libera dall'accusa satanica, preparata per il seme di Dio. Grazie
a questa realizzazione, la madre santa, Maria, emerse come canale
principale della Provvidenza di Dio.
La volontà di Dio è rivelata a Maria
Maria, quando era fidanzata con Giuseppe, ricevette dall'arcangelo
Gabriele il sorprendente messaggio che il messia sarebbe nato da lei
(Lc. 1:31). In quel tempo, se una donna non sposata rimaneva incinta,
veniva uccisa. Ma Maria accettò la volontà di Dio con assoluta fede
dicendo: "Eccomi, sono la serva del Signore; avvenga di me quello che
hai detto" (Lc.1:38).
Maria si consultò con il sacerdote Zaccaria, che era suo parente ed era
molto rispettato. Intanto la moglie di Zaccaria, Elisabetta, con
l'aiuto di Dio rimase incinta di Giovanni Battista. Ella disse a Maria:
"Benedetta tu fra le donne, e benedetto il frutto del tuo grembo! A che
debbo che la madre del mio signore venga a me?" (Lc.1:42-43). Con
queste parole ella testimoniò della nascita di Gesù.
In questo modo Dio fece sì che Maria, Zaccaria e Elisabetta venissero a
sapere prima di ogni altro della nascita di Gesù. Tutti loro ebbero
l'assoluta cruciale missione di seguire la volontà di Dio e servire
Gesù. La famiglia di Zaccaria permise a Maria di rimanere presso di
loro e Gesù fu concepito nella casa di Zaccaria. Elisabetta e Maria
erano cugine dal lato delle loro madri. Ma, dal punto di vista della
Provvidenza di Dio, erano considerate sorelle, con Elisabetta nella
posizione della più grande (Caino) e Maria nella posizione della più
giovane (Abele). Maria ricevette l'aiuto di Elisabetta in presenza di
Zaccaria. Attraverso questa collaborazione, la famiglia di Zaccaria,
sul livello nazionale, indennizzò la mancanza di unità fra la madre e
il figlio con Lea e Rachele nella famiglia di Giacobbe (Ge. 29-30).
Questo permise il concepimento di Gesù. Per la prima volta nella
storia, il seme del Figlio di Dio, il seme del vero padre poteva
nascere sulla terra, libero dall'accusa di satana e attraverso un
ventre preparato. In questo modo l'unigenito Figlio di Dio, il
detentore del primo amore di Dio, nacque per la prima volta nella
storia.
Maria doveva compiere qualcosa che non poteva esser capito dal senso
comune, né poteva essere facilmente tollerato sotto la legge di quel
tempo. Maria, Elisabetta e Zaccaria furono guidati spiritualmente;
seguirono la rivelazione che veniva da Dio, e credettero
incondizionatamente che quella era la volontà e il desiderio di Dio.
Anche se il figlio di Dio poteva nascere sulla terra, egli aveva
comunque bisogno di una barriera di protezione per crescere sicuro in
un mondo satanico al fine di realizzare la volontà di Dio. Dio aveva
sperato che tutte queste tre persone nella famiglia di Zaccaria
stabilissero la necessaria base di protezione. Ci sono molti punti da
considerare riguardo a quanto seriamente loro dovevano impegnarsi per
proteggere e servire il figlio di Dio, e quanto avrebbero dovuto unirsi
uno con l'altro.
Nella Bibbia è scritto: "Maria rimase con lei (Elisabetta) circa tre
mesi, poi tornò a casa sua " (Lc. 1:56). Passato quel tempo, la Bibbia
non riporta più alcuna indicazione di qualche comunicazione fra Maria,
Elisabetta e Zaccaria. Dopo che Maria lasciò la casa di Zaccaria, per
Maria e Gesù cominciarono le difficoltà. La famiglia di Zaccaria
avrebbe dovuto essere, fino alla fine, un muro di protezione per Gesù.
Poco tempo dopo Giuseppe scoprì che Maria era incinta. Quanto grande
dev’essere stato lo shock per Giuseppe! Maria, la sua amata fidanzata,
senza aver avuto nessuna relazione con lui era rimasta incinta dopo
esser stata tre mesi in un altro posto. Fu naturale per Giuseppe
chiedere a Maria a chi apparteneva quel bambino. Che cosa sarebbe
successo se a quel tempo Maria avesse spiegato candidamente ogni cosa?
Se avesse detto tutto, avrebbe potuto essere la fine di quel gruppo
familiare. Perciò Maria rispose semplicemente che era incinta per virtù
dello Spirito Santo.
La gravidanza di Maria cominciò ad essere evidente e le persone che
abitavano vicino a lei ne divennero coscienti. Che cosa sarebbe
successo se Giuseppe avesse dichiarato che lui non ne sapeva niente?
Giuseppe, però, era un uomo giusto. Egli credeva nella rivelazione di
Dio e difese Maria dicendo che lui era il responsabile di quella
gravidanza. Può darsi che Maria sia stata messa in ridicolo per essere
incinta quando ancora era fidanzata, ma evitò la morte per lapidazione.
Giuseppe, che amava Maria, all'inizio la protesse in questo modo.
Tuttavia nel suo cuore restava una profonda angoscia. Quando Gesù
nacque i sospetti di Giuseppe riguardo al padre di Gesù aumentarono e
il suo cuore ne provava dolore. Man mano che Gesù cresceva, i due
divennero sempre più distanti e a causa di questo sorsero
frequentemente problemi familiari. Gesù era visto come un figlio
illegittimo e mancandogli la protezione della famiglia di Zaccaria e
l'amore di Giuseppe, egli crebbe con un'indescrivibile solitudine nel
cuore.
Nessuna sposa per Gesù
Gesù era cosciente della sua strada come Messia, e si dolse per queste
circostanze e per i seri ostacoli che si frapponevano sulla sua strada
per realizzare la volontà di Dio. Il Messia è il Vero Genitore ed è per
realizzare questa missione che egli ha bisogno di ricevere la sua sposa
sostanziale. Gesù doveva rovesciare, proprio alla radice, il falso
amore con il quale l'arcangelo aveva causato la caduta di Eva che stava
crescendo come sorella di Adamo. Conseguentemente, Gesù, al posto di
Adamo come figlio di Dio, avrebbe dovuto ricevere come sua sposa la
sorella più giovane di qualcuno che era nella posizione dell'arcangelo.
Quella sposa non doveva essere altro che la figlia di Zaccaria, la
sorella più giovane di Giovanni Battista. Per realizzare questo in un
mondo dove satana gioca il ruolo di padrone e signore, Gesù aveva
bisogno di una base di protezione formata dalla fede assoluta.
Tragicamente, quella base finì col crollare interamente intorno a lui.
Questo non sarebbe successo se Zaccaria e Elisabetta, che avevano
ricevuto la rivelazione e il sostegno spirituale da parte di Dio,
avessero mantenuto assoluta fede. Se avessero realizzato la loro
responsabilità, Maria sarebbe stata in contatto con loro continuamente,
anche dopo i tre mesi passati nella loro casa. Dio aveva scelto la
famiglia di Zaccaria come la migliore rappresentante dell'intero mondo,
così che anche dopo la nascita di Gesù, essi sarebbero stati in grado
di proteggere, servire Gesù e testimoniare di lui come Messia. Loro non
solo avrebbero dovuto servire Gesù con assoluta devozione, come figlio
di Dio e Messia, ma avrebbero dovuto apprendere la volontà di Dio
attraverso Gesù e avrebbero dovuto seguirlo incondizionatamente.
Inoltre, Giovanni Battista, che era nato proprio per servire Gesù,
avrebbe dovuto realizzare la sua responsabilità di guidare tutti i suoi
seguaci a pentirsi, a credere in Gesù e ricevere la salvezza.
Ma sfortunatamente, sebbene all'inizio Zaccaria, Elisabetta e Giovanni
Battista testimoniarono che Gesù era il figlio di Dio, non c'è prova
che essi lo abbiano poi servito come tale. Il rispettato sacerdote
Zaccaria fu un semplice spettatore e Giovanni Battista rimase separato
da Gesù. Queste circostanze bloccarono le persone dal seguire Gesù e
resero la sua strada molto difficile. E quando i membri di questa
famiglia persero fede in Gesù, guardando a lui da un punto di vista
umano, non ci fu nessun motivo per loro di aiutarlo ad avere la sua
sposa.
Dobbiamo anche considerare l'influenza che la relazione fra Giuseppe e
Maria ebbe su Gesù. Maria doveva restaurare la posizione di Eva e
Tamara attraverso un sacrificio, di conseguenza lei doveva rimanere
solo una fidanzata per Giuseppe; secondo la Provvidenza loro non
potevano essere marito e moglie. Era desiderio di Dio che loro non
avessero relazioni sessuali né prima né dopo la nascita di Gesù.
Giuseppe amava ancora Maria dopo la nascita di Gesù, ma Maria avrebbe
dovuto mantenersi separata da Giuseppe per far crescere Gesù come
figlio di Dio.
Tuttavia le circostanze pratiche non resero facile tutto questo. Anche
se la mente originale di Maria le diceva che non doveva farlo, Maria
ebbe delle relazioni sessuali con Giuseppe. Ebbero figli e fu questo
una ripetizione dell'errore di Eva. Su questa base satana poté aver
dominio su di loro. Ad eccezione di Gesù, tutti gli altri, coloro che
avrebbero dovuto proteggere Gesù, finirono sotto il dominio di satana:
suo padre, sua madre i suoi fratelli di tipo Abele (Giovanni Battista e
i suoi fratelli) e i suoi fratelli di tipo Caino (i figli di Giuseppe).
Gesù visto con occhi umani
Quando satana riesce a dominare qualcuno, quella persona perde tutto il
sostegno e l'ispirazione spirituale. Si perde la fiducia in Dio e il
senso di gratitudine verso di Lui; si comincia a vedere ogni cosa con
occhi umani. Maria non aiutò Gesù per il matrimonio che egli
desiderava, ma addirittura gli si oppose. Questa fu la ragione diretta
per cui Gesù non poté ricevere la sua sposa e non poté diventare il
vero genitore. Questo lo costrinse ad andare attraverso la via della
croce.
Le parole di Gesù a Maria durante il matrimonio a Cana: "Che ho da fare
con te, o donna" (Gv. 2:4), rivelano un cuore di rimprovero a una madre
che ha aiutato il matrimonio di altri, ma ha trascurato di aiutare Gesù
a ricevere la sua sposa, la richiesta più importante della Provvidenza.
In questa prospettiva si può capire perché Gesù chiese: "Chi è mia
madre e chi sono i miei fratelli?" (Mt. 12:48). Di fronte
all'opposizione di Maria, Zaccaria, Elisabetta e infine Giovanni
Battista, Gesù capì di dover rinunciare alla loro protezione per la
realizzazione della sua missione. Pertanto lasciò la sua casa in cerca
di una nuova base spirituale per ricominciare la Provvidenza di
salvezza.
Senza una famiglia e senza una casa, Gesù si lamentò: "Le volpi hanno
le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio
dell'uomo non ha dove posare il capo" (Mt.8:20). Avendo perso la base
costituita dalla sua famiglia, Gesù cercò di sostituirla. Questo è il
senso del suo corso di tre anni.
Alla fine, a causa dell'incredulità delle persone e della perdita di
fede dei discepoli, Gesù dovette subire l'attacco di satana. E con il
crollo della sua base, egli dovette percorrere la strada della croce.
Originariamente Gesù venne sulla terra come messia per dare la
benedizione ai suoi discepoli e a tutta l'umanità. Egli doveva
costruire il regno dei cieli senza peccato, ma a causa della mancanza
di fede in lui, non poté avere la sua sposa, non poté diventare il vero
genitore e non poté portare a termine la sua missione. Questa è la
ragione per cui egli promise di ritornare.
Secondo la Bibbia: "Tutto ciò che legherete sulla terra, sarà legato in
Cielo, e tutto ciò che scioglierete sulla terra sarà sciolto in Cielo".
Oggi, pertanto, ho chiaramente rivelato questa verità su Gesù e Maria
al fine di liberarli, nonostante le possibili difficoltà delle chiese
stabilite, quali la chiesa cattolica e le chiese protestanti.
Completare l'ideale dei veri genitori
Il Signore del Secondo Avvento viene per perfezionare la base della
Provvidenza di restaurazione di Dio lasciata incompleta da parte di
Gesù. Ciò significa che egli ritorna come il seme del vero figlio
originale per completare l'ideale di creazione. Egli viene per
completare l'ideale dei veri genitori, che sono l'origine del vero
amore, della vera vita e del vero lignaggio di Dio. Egli viene sulla
base vittoriosa della Provvidenza fondamentale di Dio fino al tempo di
Gesù. Egli si poggia anche sulla base vittoriosa della vita di Gesù e
trova la sposa che Gesù non poté trovare. Insieme essi diventano i veri
genitori col fine di salvare tutta l'umanità.
Attraverso la benedizione di nuovi matrimoni che passano nell'originale
linea di sangue di Dio, i veri genitori saranno in grado di portare la
salvezza a tutta l'umanità. Le persone diventeranno vere persone
innestate nel vero amore, nella vera vita e nel vero lignaggio di Dio.
Inoltre il messia stabilirà una vera famiglia, creando il regno dei
cieli sulla terra. Pertanto, è il santo matrimonio internazionale che
stabilisce questo nuovo lignaggio quando il signore del secondo avvento
viene nella carne.
Sul livello della grande famiglia mondiale, il Signore indennizza ciò
che fu perso nella famiglia di Adamo e restaura lo stato di vero figlio
maggiore, lo stato di vero genitore e lo stato di vero re che avrebbero
dovuto essere perfezionati nella famiglia di Adamo. Egli trasformerà
questo mondo nel regno dei cieli sulla terra sotto il dominio di Dio,
aprendo il regno dei cieli nel mondo spirituale. L'umanità entrerà
nell'era del regno, sia fisicamente che spiritualmente, incentrata su
Dio e stabilirà un mondo di vittoria, libertà, felicità e unità; creerà
il regno dei cieli sulla terra e nel mondo spirituale che è l'ideale di
creazione di Dio. Questa è la visione del Principio della storia
provvidenziale di salvezza. Spero che in futuro tutti voi possiate
ricevere questa gioiosa benedizione in nuovo matrimonio.
Gentili ospiti, voglio esprimervi ancora il mio ringraziamento per
esservi presi del tempo al fine di partecipare a questo importante
incontro. Spero che voi possiate avere una chiara comprensione della
direzione della storia provvidenziale così da diventare delle vere
guide nella realizzazione di un mondo di pace. Possa Dio benedire voi e
le vostre famiglie.