Madison Square Garden - New York City - 18 Settembre 1974
Signore
e signori, sono molto felice di essere qui stasera. Grazie infinite per
essere venuti. Siamo riuniti in questo imponente auditorio del Madison
Square Garden nel nome di Dio.
Il mio argomento, stasera, è: "Il nuovo futuro del Cristianesimo".
Però,
prima di iniziare a parlare di questo messaggio, vorrei fare
un'osservazione. Non sono venuto qui per ripetere ciò che già sapete.
Sono venuto per rivelare qualcosa di nuovo. Voglio condividere con voi
una rivelazione che viene da Dio.
Vi e un solo Dio, un solo
Cristo, una sola Bibbia. Oggi, tuttavia, nel mondo cristiano vi sono
più di quattrocento denominazioni diverse, che considerano la stessa
Bibbia da punti di vista differenti, dando quindi molte differenti
interpretazioni. Ciò che ci interessa non è l'interpretazione umana
della Bibbia, ma come Dio interpreta la Bibbia e qual è realmente la
Sua volontà. Perciò nessun uomo, da solo, può darci questa
interpretazione. Questa informazione deve venire da Dio, in forma di
rivelazione. Ed io, stasera, voglio condividere con voi questa
rivelazione. Poiché questo messaggio viene da Dio, e poiché è il punto
di vista di Dio, il contenuto può naturalmente essere diverso da quello
che l'uomo si aspetta, perciò, può essere per noi qualcosa di molto
nuovo. In effetti, ciò di cui abbiamo bisogno sono di cose nuove, idee
di Dio, perché l'uomo ha esaurito già tutte le sue idee. Questa è la
ragione per cui sono venuto a parlarvi stasera. Così io chiedo ad
ognuno di voi di aprire la propria mente e il proprio cuore, in modo
che lo spirito di Dio vi possa parlare direttamente.
Per duemila
anni, i cristiani hanno aspettato con ansia il grande giorno finale,
come è profetizzato nella Bibbia, il giorno del secondo avvento del
Signore. Poiché questa è stata la promessa di Dio, il secondo Avvento
di Cristo si realizzerà sicuramente. Perché il Signore deve ritornare?
Egli viene per compiere la volontà di Dio. Allora, qual' è la volontà
di Dio? Sappiamo chiaramente qual' è la Sua volontà? Dio è eterno,
immutabile ed assoluto, e la Sua volontà è pure eterna, immutabile ed
assoluta. Egli creò l'universo e questo mondo con uno scopo ben
definito. Secondo la Bibbia, dopo che il primo uomo e la prima donna,
"Adamo ed Eva", furono creati, Dio diede loro un comandamento: "Ma del
frutto dell'albero della conoscenza del bene e del male non ne
mangiare; perché nel giorno che tu ne mangerai per certo ne morrai" (Gn 2:17). Dio
chiese loro di obbedire al Suo comandamento. Ciò significa che, se
Adamo ed Eva avessero obbedito alla legge, il Suo scopo si sarebbe
realizzato. Tuttavia, Dio chiarì molto bene la conseguenza della
disobbedienza. Egli disse: "Il giorno in cui ne mangerai, morrai". Il
risultato della disobbedienza era la morte.
Ciò nonostante,
Adamo ed Eva disobbedirono a Dio. Il risultato fu la caduta dell'uomo.
L'uomo ebbe la morte spirituale, e lo scopo di Dio non fu realizzato.
La caduta dell'uomo è la sua deviazione dallo stato originario. Adamo
ed Eva non realizzarono lo scopo per cui erano stati creati; fecero una
scelta sbagliata e, di conseguenza, avvenne l'opposto di quello che Dio
originariamente voleva. Dopo la loro disobbedienza, Dio non poteva fare
altro che cacciare l'uomo e la donna dal giardino dell'Eden.
"Giardino
dell'Eden" è un'espressione simbolica per indicare il Regno di Dio
sulla terra. Adamo ed Eva persero il diritto di essere cittadini di
quel Regno, così ne furono cacciati e vissero in un mondo senza Dio,
l'inferno vivente, da loro stessi generato.
Il regno dei cieli sulla terra
Se
Adamo ed Eva avessero obbedito a Dio, avrebbero portato il Regno dei
Cieli sulla terra. Come sarebbe quel regno? Adamo ed Eva furono creati
senza peccato, con la potenzialità di raggiungere la perfezione.
Dovevano crescere fino a questa perfezione obbedendo alle leggi di Dio.
In questo periodo di crescita, il loro rapporto doveva essere quello di
fratello e sorella. Essi dovevano stabilire la vera tradizione di
fratellanza. Che cos'è la perfezione? La perfezione è l'unione totale
dell'uomo con Dio. L'uomo doveva essere il tempio di Dio, ossia in lui
doveva dimorare lo spirito di Dio. Un uomo simile è divino, come è
divino Dio; quell'uomo è santo, come è santo Dio. Gesù fu il primo uomo
perfetto. Questa perfezione è lo stato di cui parlava Gesù, quando
disse:
"Credetemi, che io sono nel Padre e il Padre è in me" (Gv 14:11).
Quando
diventate uno con Dio, la Sua potenza divina è vostra, e voi sarete
perfetti, come è perfetto Dio. Perciò, Gesù stabilì che il fine
dell'uomo era quello di essere perfetti, come è perfetto Dio:
Dunque,
una profezia dice che il Signore verrà con le nubi del cielo, mentre
l'altra, come un ladro di notte. Queste due profezie, in un certo senso
sono in conflitto. Se egli verrà come un ladro, non può allo stesso
tempo apparire sulle nuvole. Allora, dobbiamo scegliere una profezia e
gettare via l'altra? La gente di duemila anni fa non sapeva che il
messaggio di Dio era in simboli. Interpretò alla lettera la parola di
Dio, e fece un grave errore. Quando noi cristiani leggiamo il Nuovo
Testamento, non dobbiamo fare lo stesso errore. Dobbiamo leggere la
Bibbia nello spirito di Dio, e conoscere il vero significato dei
simboli e delle parabole. Duemila anni fa, tutti si aspettavano che
Elia apparisse dal cielo, ma egli non venne in quel modo.
Si
aspettavano che i1 Messia venisse sulle nubi del cielo, ma egli non
venne in quel modo. Oggi la maggior parte dei cristiani si aspettano
che il Signore del Secondo Avvento arrivi sulle nuvole. Avete forse
qualche garanzia che questa volta le aspettative non vengano deluse?
Dobbiamo essere umili e di mentalità abbastanza aperta da accettare
entrambe le possibilità: la sua venuta sulle nubi del cielo e la sua
venuta come un ladro di notte. Se siete convinti che il Signore verrà
sulle nubi, e invece verrà come Figlio dell'uomo, in carne ed ossa,
allora è molto probabile che commetterete lo stesso crimine commesso
dalle persone di duemila anni fa. D'altra parte, se sarete tanto umili
da poter accettare il Signore come figlio dell'uomo, in carne ed
ossa,(l'unico modo in cui egli potrebbe venire come un ladro), allora
non potrete sbagliare. Voi avrete la sicurezza di incontrare il
Signore, in qualsiasi modo egli verrà. L'unica possibilità, per voi, di
non riconoscere affatto il Signore, esiste solo se egli viene come un
ladro. Se viene sulle nuvole, non avete da preoccuparvi. Ogni occhio,
allora, lo vedrebbe. Le reti televisive provvederebbero a questo. Ma io
vi devo dire che Dio non manderà Suo Figlio letteralmente sulle nubi
del cielo. Se guardate verso il cielo in attesa del Secondo Avvento del
Signore, sarete delusi. Egli verrà ancora una volta come uomo, in carne
ed ossa. Questa è la rivelazione di Dio. Questo è provato da importanti
profezie della Bibbia. Nel vangelo di Luca, leggiamo:
"Interrogato
poi dai farisei su quando verrebbe il Regno di Dio, egli (Gesù) rispose
loro dicendo: Il Regno di Dio non viene in maniera da attirare gli
sguardi" (Ls 17:20).
Tutti vedono le nubi del cielo. Ma Gesù ha
detto che noi non potremo osservare la venuta del Regno. Le persone di
duemila anni fa, hanno visto venire il Messia? No, perché venne come
Figlio dell'uomo, in carne ed ossa.
Leggiamo poi una
straordinaria affermazione di Gesù Cristo. Molte persone sempre
chiedono: "Lo dice la Bibbia?". Leggiamo dunque nel vangelo di Luca che
Gesù disse:
"Ma prima egli (il Signore del Secondo Avvento) deve soffrire molte cose ed essere ripudiato da questa generazione" (Lc 1 7:25).
Se
il Signore venisse sulle nubi del cielo, con potenza e gloria, con le
trombe degli angeli che annunciano tale evento, chi oserebbe ripudiarlo
o farlo soffrire? Lo fareste voi? Queste sono le parole di Gesù.
Soffrirà e sarà ripudiato, semplicemente perché viene come Figlio
dell'uomo, in carne ed ossa. Dapprima, le persone avranno difficoltà a
riconoscerlo come Cristo.
Tutte le Chiese cristiane e tutti i
ferventi cristiani aspettano la venuta del Signore sulle nubi del
cielo. Stanno tutti a guardare in alto, in attesa della sua
apparizione. Ma se questa attesa non si avvererà, ed il Signore
apparirà inaspettatamente, come Figlio dell'uomo, nel fisico (come Gesù
è venuto in questo mondo la prima volta), allora, cosa accadrà?
Dapprima le persone lo rifiuteranno e lo faranno soffrire. Non vi sarà
fede in Lui sulla terra. Dapprima il Cristo non verrà accettato. Molti
cristiani lo perseguiteranno. Molti cristiani lo chiameranno
bestemmiatore, eretico, e lo accuseranno di essere posseduto da demoni.
Queste erano le stesse accuse che furono rivolte a Gesù, duemila anni
fa.
Nel vangelo di Luca leggiamo: "E come avvenne ai giorni di
Noè, così sarà anche ai giorni del Figlio dell'uomo. Mangiavano,
bevevano, gli uomini si sposavano, le. donne prendevano marito, fino al
giorno in cui Noè entrò nell'arca, e venne il diluvio, che fece perire
tutti" (Lc17:26-27).
Questa è la descrizione dei giorni del
Figlio dell'uomo. E questo accadrà anche quando il Signore verrà come
Figlio dell'uomo, in carne ed ossa. Come uomo, il Cristo annuncerà il
Regno dei Cieli, ma nessuno gli presterà attenzione. Infatti la gente
lo deriderà, lo ridicolizzerà, lo perseguiterà e farà ogni sorta di
male contro di lui. Nel frattempo, il mondo continuerà, nel solito
modo, occupandosi delle sue preoccupazioni materiali: mangiare, bere,
sposarsi, fino al giorno in cui il Signore salirà sul trono del
giudizio. Quando il mondo lo riconoscerà come il Signore del Giudizio,
sarà troppo tardi! L'arca sarà chiusa. Il giudizio sarà vicino.
Ora,
voglio che ascoltiate questo passo, dove Gesù affermò: "Io vi dico che
renderà loro giustizia con prontezza. Tuttavia il Figlio dell'uomo,
alla sua venuta, troverà forse la fede sulla terra?" (Lc 18:8).
Gesù
si domandava se vi sarebbe stata fede sulla terra al ritorno di Cristo.
Perché? La storia si può ripetere. Duemila anni fa, la fede era
profonda. Le persone pregavano nelle sinagoghe al mattino, a
mezzogiorno, alla sera. Leggevano costantemente le scritture,
scrivendole sui risvolti degli abiti, citandole ogni giorno.
Osservavano i Dieci Comandamenti e tutte le leggi. Portavano le decime
al tempio. Digiunavano in continuazione. Tuttavia, quando apparve il
Figlio di Dio, essi non lo riconobbero e lo misero in croce. Trovò fede
Gesù? Agli occhi di Gesù Cristo, non v'era assolutamente fede sulla
terra.
Allo stesso modo, quando egli ritornerà come Figlio
dell'uomo, in carne ed ossa, la fede potrebbe ancora mancare sulla
terra. Milioni di cristiani e migliaia di Chiese potranno non vedere
mai la venuta del Figlio dell'uomo, perché egli viene come uomo in
carne ed ossa. Ora, infine, leggiamo in Matteo: "Molti mi diranno in
quel giorno: Signore, Signore, non profetammo nel nome tuo, nel tuo
nome non cacciammo demoni e nel tuo nome non facemmo molti prodigi?". E
allora io dirò loro: "Non vi ho mai conosciuto: andate via da me, voi
che operate l'iniquità". (Mt 7:22-23).
Che cosa significa
questo? Perché questi ferventi cristiani, che invocano il nome del
Signore, dovrebbero essere condannati come malfattori? Che genere di
male avrebbero commesso? Attraverso la storia sono stati commessi molti
crimini e molti peccati nel nome del Signore, in nome di Dio. Non vi è
esempio migliore di quello che è accaduto al tempo di Gesù. Le persone
che tramarono per uccidere Gesù e che alla fine riuscirono a metterlo
in croce, furono proprio coloro che seguivano fedelmente la parola di
Dio, giorno e notte. Ma, quando il Figlio dell'uomo venne da loro, essi
commisero il crimine più grave della storia. Uccisero il figlio
unigenito di Dio e fecero questo nel nome del Signore! Allo stesso
modo, quando il Cristo ritornerà, come uomo, nella carne, possiamo
essere sicuri che i cristiani di oggi non saranno i primi a lapidarlo?
Oggi, abbiamo la stessa responsabilità delle persone di duemila anni
fa. Non importa quanto siano buone le nostre opere e le nostre
preghiere. Quando Dio manda Suo Figlio, se non lo riconosciamo e non ci
uniamo a lui, Egli ci dirà: "Allontanatevi da me, operatori
d'iniquità". Se è vero che la storia si ripete, allora, i cristiani di
oggi potrebbero diventare i peggiori nemici del Cristo che ritorna.
Potrebbero tentare di crocifiggerlo ancora una volta, nel nome del
Signore.
Tuttavia, anche se il rifiuto e le persecuzioni
iniziali possono essere molto dure, il Cristo non ritornerà per essere
crocifisso di nuovo. Il Signore del Secondo Avvento sarà vittorioso ed
alla fine verrà innalzato sul trono del giudizio e giudicherà il mondo
come Signore del Giudizio.
Quando sarà innalzato sul trono,
allora ogni occhio lo vedrà. Tutti capiranno chiaramente, senza alcun
dubbio, chi Egli sia. Coloro che lo avranno accusato e rifiutato,
gemeranno e piangeranno per il male che gli hanno fatto. Ma sarà troppo
tardi. Il Signore dirà loro: "Non vi ho mai conosciuti, allontanatevi
da me, operatori d'iniquità". Il Signore sta ritornando e viene come un
uomo. Tuttavia Egli verrà anche con la potenza e la gloria di Dio, e
giudicherà il mondo. Soltanto i miti saranno benedetti. Gli arroganti
vedranno il fuoco inestinguibile .
Il significato delle nubi del cielo
Qual
è dunque il vero significato delle "nubi del cielo"? Teniamo presente,
ancora una volta, che la Bibbia è scritta in simboli. Gesù disse: "Io
sono la vite, voi siete i tralci". Questa è un'espressione simbolica.
Allo stesso modo, la frase "le nubi del cielo", ha un significato
spirituale, non fisico. Nel libro dell'Apocalisse, leggiamo: "Le acque
che hai viste e sulle quali siede la meretrice sono popoli,
moltitudini, nazioni e lingue" (Ap 17:15).
La Bibbia indica che
l'acqua è il simbolo delle moltitudini dell'umanità caduta. Che cosa
sono le nubi? Sono acqua evaporata. L'acqua è spesso impura, sporca,
con molti elementi estranei. Ma quando evapora e forma le nuvole,
lascia dietro d sé le impurità. Così, le persone che sono purificate
dalle "acque" dell'umanità, sono simboleggiate dalle nubi del cielo.
Cristo verrà fra queste persone preparate, il popolo di Dio. Verrà
dunque fra i cristiani consacrati, rinati, fra quelli che si sono
innalzati e purificati dal peccato. Essi formeranno la fondazione del
Regno di Dio quando il Cristo tornerà sulla terra. Questo è il vero
significato delle nubi del cielo.
Lo scopo di Dio realizzato
Il primo Adamo e la prima Eva
Come
sapete, Dio voleva che il Regno dei Cieli sulla terra iniziasse con il
primo Adamo e la prima Eva. Se essi avessero obbedito al comandamento,
avrebbero raggiunto la perfezione e Dio li avrebbe uniti in un
matrimonio divino, stabilendo la prima famiglia sulla terra. Questa
famiglia sarebbe diventata la pietra angolare del Regno di Dio sulla
terra. Adamo ed Eva sarebbero stati il Vero Padre e la Vera Madre
dell'umanità. Il Giardino dell'Eden è l'espressione simbolica di questo
Regno. Questo mondo sarebbe stato un mondo di gioia per Dio.
Il secondo Adamo e la seconda Eva.
Purtroppo,
il primo Adamo e la prima Eva fallirono. Tuttavia, l'ideale di Dio
rimase lo stesso. Dio decise di realizzare quel Regno originario e di
portare a compimento quel mondo di gioia. Dopo 4000 anni biblici, Dio
volle restaurare quel Regno dei Cieli per mezzo di un altro Adamo
perfetto. Gesù Cristo era quell'Adamo perfetto.
Leggiamo nella
Bibbia che Gesù era "l'ultimo Adamo", o il secondo Adamo (1 Cor 15:45).
Egli venne infatti come Adamo perfetto, duemila anni fa, al posto del
primo Adamo, che aveva fallito. Con la restaurazione del solo Adamo non
vi poteva essere alcun Regno. Vi doveva essere una sposa, una madre,
un'altra Eva. Così, Dio voleva che questo Adamo perfetto, Gesù Cristo,
restaurasse la sua sposa, l'Eva perfetta. In questo modo, si sarebbe
restaurata la prima famiglia, persa nel Giardino dell'Eden.
Il terzo Adamo e la terza Eva.
A
causa della ribellione del popolo scelto di Israele, tuttavia, questo
non poté essere fatto. Dio è però deciso a realizzare la Sua volontà.
Per questo ha promesso il ritorno di Cristo. Sono passati circa duemila
anni dalla morte di Gesù. Ed ora, Dio è pronto, ancora una volta, a
mandare Suo Figlio, in qualità di terzo Adamo. Attraverso la storia,
Dio ha sempre realizzato il Suo scopo al terzo tentativo. Il numero
"tre" è veramente il numero di perfezione. Questa volta Dio realizzerà
definitivamente il Suo ideale originario, benedicendo in matrimonio
divino un Adamo ed una Eva perfetti, ponendo così la fondazione del
Regno di Dio sulla terra.
Questa realizzazione finale viene
profetizzata nel libro dell'Apocalisse come le Nozze dell'Agnello. Il
Signore del Secondo Avvento è quell'Agnello, quell'Adamo perfetto. Egli
restaurerà l'Eva perfetta. Entrambi saranno innalzati e diventeranno i
primi Veri Genitori dell'umanità. Alla fine la gioia di Dio sarà
completa.
Poco prima della sua crocifissione, Gesù disse a
Pietro: "A te darò le chiavi del Regno dei Cieli e ciò che legherai
sulla terra sarà legato nei cieli e ciò che scioglierai sulla terra
sarà sciolto nei cieli" (Mt. 16:19).
L'errore fu fatto qui,
sulla terra, il peccato fu commesso qui, sulla terra. Così l'errore
deve essere riparato e l'eliminazione del peccato deve essere
realizzata qui, sulla terra.
Gesù ci chiede di pregare: "Venga
il tuo Regno, sia fatta la Tua volontà, così in cielo come in terra".
La terra è il problema. Ecco perché il Cristo deve ritornare su questa
terra.
Molti cristiani credono che, quando verrà la fine del
mondo, Dio distruggerà ogni cosa, il sole si oscurerà, le stelle
cadranno e la terra sarà bruciata completamente. Allora, solo un
piccolo numero di cristiani sarà innalzato nel cielo ed inizierà il
millennio con Cristo.
"Siate dunque perfetti, come è perfetto il Padre vostro Celeste" (Mt 5:48).
Dio
creò un uomo ed una donna. Perché? Dopo che avessero raggiunto lo stato
di perfezione, Dio voleva unirli come coppia celeste, attraverso una
benedizione in matrimonio celeste. Dio intendeva iniziare il Suo Regno
con Adamo ed Eva come primi marito e moglie. Se questo si fosse
realizzato, allora la benedizione di crescere e moltiplicarsi si
sarebbe compiuta. Egli avrebbe dato loro il potere di moltiplicare i
Suoi figli, che sarebbero stati senza peccato, puri. Che altro potevano
essere? Il peccato non sarebbe mai stato immesso nella razza umana.
Avendo dei figli, Adamo ed Eva sarebbero diventati veri Padre e Madre,
centrati su Dio, i veri Genitori dell'umanità. Questa famiglia,
centrata su Dio, si sarebbe sviluppata poi in una tribù, in una
nazione, in un mondo, di cui Dio soltanto sarebbe stato il Signore. La
perfezione avrebbe regnato dall'inizio, per tutta l'eternità.
Dove
Dio ha creato Adamo ed Eva? Nell'aria? Fuori nello spazio? No, proprio
qui, sulla terra. Perciò la famiglia di Adamo, moltiplicandosi, avrebbe
realizzato l'ideale di Dio qui, sulla terra, e Dio sarebbe divenuto il
centro dell'umanità. Questo non sarebbe stato altro che il Regno di Dio
sulla terra, in cui Dio avrebbe dimorato con l'uomo. Se questo si fosse
realizzato all'inizio, oggi noi non troveremmo così tante differenze di
razze e di lingue. Tutti apparterremmo all'unica razza di Adamo, sotto
l'unica tradizione di Adamo. La sua lingua sarebbe la nostra lingua
universale. Il mondo intero sarebbe in verità un'unica nazione sotto
Dio. Nel piano di Dio, tutti gli uomini dovevano nascere nel Regno di
Dio sulla terra. Noi avremmo dovuto godere della vita celeste sulla
terra, e quando la nostra vita fisica sarebbe finita, saremmo stati
innalzati nel Regno di Dio, nel mondo spirituale, dove avremmo vissuto
per l'eternità. Questo era il piano originale di Dio. In un tale mondo
non vi sarebbe posto né per Satana, né per il male, né per l'inferno.
Dio non ha certamente creato l'inferno per i Suoi figli. Nessun buon
padre costruirebbe una prigione per il proprio figlio appena nato.
Perché Dio avrebbe bisogno dell'inferno per i Suoi figli? Soltanto il
cielo era nella volontà originaria di Dio. A causa del peccato,
tuttavia, l'uomo ha perso il suo valore originario ed è divenuto un
rifiuto umano. L'inferno è come un secchio di rifiuti, ma fu necessario
solo dopo la caduta dell'uomo.
Il regno dell'inferno, il paradiso perduto
Esaminiamo
quindi più a fondo lo stato dell'uomo caduto e del mondo caduto. Gesù
disse: "Voi siete di vostro padre il diavolo" (Gv 8:44). Con la caduta,
infatti, l'uomo ebbe una falsa paternità, quella di Satana. L'uomo ha
cambiato padre. Abbiamo lasciato il nostro vero padre, Dio, e ci siamo
uniti al falso padre, Satana. Il primo uomo e la prima donna sono
divenuti figli di Satana. Sotto questa falsa paternità, Adamo ed Eva si
sono uniti al di fuori delle leggi di Dio, senza la Sua benedizione ed
il Suo permesso. Quando hanno generato dei figli, questi hanno
naturalmente avuto tutti lo stesso falso padre. Nacquero tutti come
figli del peccato, non come figli di Dio. Perciò, la moltiplicazione
dei figli del peccato, di generazione in generazione, ha creato questo
mondo caduto, un mondo di peccato. Poiché non abbiamo avuto Dio come
punto centrale, si è generato un mondo di peccato, un mondo privo di
fede, un mondo di crimine, un mondo di guerra. E noi, le nazioni e le
società di questo mondo, ci possiamo distruggere a vicenda, senza
provare rimorso. Questo è il Regno dell'inferno sulla terra. Il padrone
di questo mondo, in realtà, non è Dio, ma Satana. Ecco perché Giovanni
(12:31) dice che Satana è il principe di questo mondo. Noi sappiamo che
questo universo fu creato da Dio, e che Dio creò l'uomo. Ma Dio non è
il Signore, poiché l'uomo ha cambiato padrone. L'uomo ha tradito Dio e
si è unito ad un falso signore, Satana. Questo Satana è divenuto il
padre dell'umanità. La caduta dell'uomo ha causato grande dolore al
cuore del Padre Celeste. Dio ha perso tutto quando l'uomo si è
rivoltato contro di Lui. Ecco perché leggiamo in Genesi:
"E il Signore si pentì di aver fatto l'uomo sulla terra, se ne dolse nel suo cuore" (Gn 6:6).
Dio
si addolorò perché si realizzò un mondo esattamente opposto alla Sua
volontà. Se questa si fosse realizzata, Egli sarebbe stato felice. Se
la caduta, e le sue conseguenze, erano state preordinate da Dio, perché
Dio dovrebbe essere addolorato nel Suo cuore? Perché dovrebbe pentirsi
di aver fatto l'uomo?
Salvezza è restaurazione
Dio
è un Dio d'amore, un Dio di misericordia. Il Suo cuore prova
compassione e dolore per la morte vivente dei Suoi figli. Egli sa che
nessun uomo è capace di spezzare le sue catene e di liberarsi dal
peccato da solo. Egli sa che vi è solo una potenza capace di portare
l'uomo alla salvezza, Dio stesso. E Dio, nella Sua misericordia, è
deciso a salvare questo mondo.
Che cos'è la salvezza? Salvezza è
semplicemente restaurazione. Che cosa fa un medico per salvare il suo
paziente? Lo riporta al normale stato di salute. Questa è una cura. Che
cosa fareste per salvare una persona che sta annegando? La portereste
fuori dall'acqua, a terra. Questo è un salvataggio.
Allo stesso
modo, Dio salva l'uomo semplicemente restaurandolo allo stato
originario di bontà da uno stato anormale, deviato. Così, salvezza
equivale a restaurazione. Dio vuole restaurare il Regno dell'inferno
nel Regno dei Cieli. Egli ha reso chiara questa Sua determinazione
nella Bibbia:
"Tanto ho detto e tanto eseguirò, tanto ho deciso, tanto farò" (Is 46:11).
Dio
non ha detto che potrebbe farlo. Ha detto che lo farà, mostrando la Sua
assoluta determinazione di restaurare l'uomo e il mondo, riportandoli
al Suo piano originale. Come? Per mezzo del Messia. Per restaurare
l'umanità, Dio ha mandato in questo mondo il Suo unico Figlio, Gesù
Cristo, come Salvatore, come Messia. Duemila anni fa, Gesù Cristo venne
in questo mondo come Generatore di vita. Venne per trasformare tutti
gli uomini di peccato in uomini uguali al Cristo. Venne per restaurare
il Regno dei Cieli sulla terra. Perciò, Gesù Cristo proclamò, come suo
primo vangelo: "Pentitevi perché il Regno dei Cieli è vicino" (Mt4:17).
Con la venuta di Gesù Cristo, le persone erano veramente alla porta del Regno dei Cieli.
La preparazione per il messia
Però,
prima che Dio potesse mandare Suo figlio a restaurare il mondo, doveva
preparare la via passo per passo, iniziando con un individuo ed
estendendosi poi ad una nazione, per stabilire la fondazione di fede
sulla quale il Messia poteva venire. Dopo tutto, questo mondo è il
mondo di Satana. Se il Messia doveva venire su questa terra, senza una
adeguata fondazione, il mondo satanico lo avrebbe distrutto. Così, Dio
lavorò attivamente ed attentamente per stabilire una nazione, una
sovranità, su cui poter avere controllo. La nazione di Israele fu il
risultato di questa preparazione per il Messia. Sulla fondazione di
fede di Israele, Dio poteva mandare il Suo ultimo rappresentante, il
Messia. Allo stesso modo, parallelamente, il Cristianesimo è oggi il
terreno adatto per il ritorno de Messia. I Cristiani devono stabilire
la fondazione di fede per il Secondo Avvento negli ultimi giorni. Oggi,
come mai prima, nel nostro mondo caotico, il Messia è la nostra
speranza. La missione del Messia è la restaurazione, è portare
l'umanità caduta, sofferente, fuori da questo mondo di male e
restaurare l'uomo alla perfezione e al bene originari di Dio. Egli deve
distruggere la sovranità malvagia di Satana su questo mondo e stabilire
la sovranità di Dio. Gesù Cristo venne come Messia, duemila anni fa,
per questo scopo: restaurare il Regno di Dio. Oggi, noi aspettiamo il
Secondo Avvento di Cristo.
Lo scopo di questo Secondo Avvento è
identico: restaurare il Regno originale di Dio. Questo è l'unico scopo,
l'unica volontà di Dio. Noi cristiani siamo il popolo scelto di Dio in
questo tempo. I Cristiani sono i collaboratori di Cristo. Così, siamo
nella posizione di dover preparare una fondazione per il Signore, per
dargli il benvenuto ed accoglierlo, quando verrà, e partecipare alla
sua missione, che è quella di distruggere Satana, eliminandolo dalla
faccia della terra, e di portare tutta l'umanità alla salvezza.
Ma
oggi, i Cristiani non conoscono con sicurezza la volontà di Dio. Noi ci
interessiamo di più della nostra salvezza personale, del nostro proprio
cielo, della garanzia di avere una nostra piccola nicchia in questo
cielo. Ma non è così che Dio desiderava che i Cristiani fossero.
Dove sei tu, mio Davide?
Dio
sta oggi cercando i Suoi "campioni", fra i Cristiani del mondo. Per
compiere il lavoro di Dio è necessario uno spirito di sacrificio.
Quanti Cristiani stanno dicendo: "Usami come agnello sul tuo altare, e
con il mio sacrificio salva questo mondo?" Dio sta cercando uno spirito
che rinneghi se stesso. Dio cerca coloro che porteranno la croce per il
XX secolo. Ma i Cristiani di oggi sono sordi a questa chiamata. Essi
reclamano "il mio cielo", "la mia salvezza". E Dio? E il resto del
mondo? Pensate che potrete mantenere il vostro piccolo pezzo di cielo
mentre il resto del mondo sta crollando? No. Se, d'altra parte, il
mondo intero fosse salvato, non vi sarebbe automaticamente inclusa la
vostra salvezza?
Se le chiese cristiane continuano ad andare in
questo modo, centrate sull'individuo, lo spirito del Cristianesimo è
destinato a declinare. Prima di esigere la nostra salvezza, esigiamo la
realizzazione della volontà di Dio. Dobbiamo liberare Dio dal Suo
dolore, dalla Sua pena. Quando avremo risolto il problema di Dio, il
problema dell'uomo si risolverà automaticamente. Il fuoco cristiano
deve ardere veramente per amore del cuore spezzato di Dio, non per noi
stessi. In duemila anni di storia, i Cristiani hanno avuto grandi
opportunità di portare il mondo intero a Dio. Essi, però, non
conoscevano con chiarezza la Sua volontà, e non hanno potuto agire
quando l'occasione si è presentata. Quella stessa opportunità sta ora
bussando di nuovo alla porta. Questa volta essa è venuta all'America.
Se i Cristiani americani di oggi riconoscono la volontà di Dio nel
nostro tempo e si conformano ad essa, possiamo capovolgere
completamente la situazione del mondo e portare il Cielo sulla terra.
L'ora del Secondo Avvento di Cristo è vicina, ma non siamo consapevoli
dei segni dei tempi. Invece di continuare a chiedere e pregare "Venga
il Tuo regno, sia fatta la Tua volontà, come in cielo, così in terra",
possiamo seguire ora la volontà di Dio, e rendere realtà quel Cielo
proprio qui, in New York, poiché siamo già giunti all'ora del
completamento, fissata da Dio.
Ognuno di noi è parte del corpo
di Cristo; così, quando Cristo viene, noi siamo l'estensione del suo
corpo vivente. Se ognuno di noi è disposto e pronto ad inchiodare il
proprio corpo alla croce, per far vivere il nostro mondo, allora
trasformeremo veramente questo mondo nel Regno dei Cieli. Vivere e
morire per Dio e per Cristo: questo è il privilegio di essere
cristiani! Ricordatevi, la volontà di Dio è di salvare il mondo intero,
non solo i Cristiani, non solo le chiese. Vi è un versetto della
Bibbia, noto universalmente, che tutti abbiamo imparato da piccoli, al
catechismo:
"Poiché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il
Suo Unigenito Figlio, affinché chiunque crede in Lui non perisca, ma
abbia la vita eterna" (Gv 3:16).
L'enfasi è sulla parola
"mondo". Dio ha amato così tanto il mondo, non solo la chiesa, non solo
i Cristiani, non solo un popolo particolare, ma il mondo intero. Per
questa ragione,Per salvare questo mondo, fu mandato il Messia. Se voi
faceste al Signore questa domanda: "Sei il salvatore soltanto dei
Cristiani?", Egli risponderebbe: "No! lo sono il Salvatore di tutta
l'umanità". Se chiedeste a Dio: "Sei tu il Dio dei Cristiani?" Dio
direbbe: "No! Io sono il Dio dell'universo, il Dio di tutta la
creazione, il Dio di tutti gli uomini". Duemila anni fa, le persone
aspettavano la venuta del Messia, ma per un motivo molto egoistico.
Pensavano che il Messia venisse come una specie di conquistatore
militare, per vendicarli e sconfiggere l'Impero Romano, e ricompensare
Israele, con grande gloria e potenza, in senso terreno. In pratica non
capirono nulla. Al contrario, il Messia veniva al popolo di Israele per
usarlo come strumento, o sacrificio, per raggiungere il resto del mondo
e portarlo alla salvezza di Dio.
Sì, Dio ha deciso di restaurare
il mondo intero, di portare tutta l'umanità alla bontà e alla
perfezione. Se Dio non potesse farlo, allora, in effetti, sarebbe un
Dio sconfitto. Sconfitto da chi? Da Satana! Se fosse così, Dio non
sarebbe Dio. Mettetevi nella Sua posizione. Quando volge il Suo sguardo
al mondo cristiano, non penso possa essere soddisfatto. Vede che molto
presto vi sarà una grande battaglia che deve essere combattuta e vinta.
Dio deve avere uno scontro con la potenza formidabile del nemico, la
potenza di Satana, la potenza del peccato. Per questo, Dio ha bisogno
di un Davide moderno per affrontare questo Golia, Satana. Non sentite
il grido di Dio: "Dov'è il mio Davide? Dove sei tu mio Davide?". Dio si
aspetta che i Cristiani gli rispondano: "Sì, mio Signore, io sono il
tuo Davide. La tua volontà sarà fatta!". Purtroppo, i Cristiani
sembrano profondamente addormentati. E quei pochi che sono svegli sono
occupati a combattersi fra di loro. E' venuto il tempo del raccolto, in
questo autunno cosmico, ma Dio non ha lavoratori da mandare nei campi.
Fin
dalla caduta dell'uomo, Dio ha iniziato una guerra divina contro la
potenza di Satana. Questa guerra non è finita. La battaglia finale deve
ancora venire. Cristo viene per la seconda volta, come comandante
supremo, per condurre questa battaglia finale. Quell'ora è giunta.
Tuttavia, purtroppo, nessun soldato celeste è pronto. I Cristiani
dormono. Finora Dio ha potuto condurre una "guerriglia" contro Satana,
non una guerra totale. Tuttavia Dio si è preparato per un gran giorno,
un "D-Day celeste", come il D-Day dello sbarco in Normandia, quando Dio
potrà lanciare un'offensiva su tutti i fronti. Quel giorno è il giorno
del ritorno di Cristo. Questo giorno di Dio è vicino! La Bibbia è il
documento che parla della paziente preparazione di Dio per portare
l'umanità alla battaglia finale. La realizzazione della Bibbia è la
venuta del Signore, il ritorno di Cristo per questo D-Day.
La bibbia è un messaggio cifrato
Che
cos'è la Bibbia, con precisione? La Bibbia è sempre stata un libro
misterioso. Però, essa contiene il messaggio di Dio all'uomo. La Bibbia
non usa un linguaggio semplice, ma è scritta in simboli e parabole.
Sapete perché Dio ha presentato la Bibbia in simboli e parabole? Perché
Dio non ha detto chiaramente la verità?
Attraverso i secoli,
Egli ha scelto ad uno ad uno i Suoi lavoratori, o campioni, da questo
mondo di male. Abramo e Noè erano due di questi campioni. Essi sono
sempre stati in minoranza assoluta, nel mondo di male. Se Dio rivelasse
la Sua strategia troppo apertamente e chiaramente, questa informazione
verrebbe usata dal nemico contro i Suoi campioni. Ecco perché la Bibbia
è scritta come un messaggio cifrato, in modo che solo i suoi "agenti",
i campioni di Dio possano decifrarla, non il nemico.
Lasciatemi
fare un'analogia. Per proteggere la sua sicurezza, l'America invia
all'estero molti agenti, per raccogliere informazioni di capitale
importanza sui suoi potenziali nemici. Quando il quartier generale
entra in comunicazione con questi agenti all'estero, specie in
territorio nemico, comunica forse apertamente e chiaramente? No nessuno
sarebbe così ingenuo. Comunica con messaggi cifrati, messaggi segreti,
in modo che il nemico non possa decifrarli.
Nel corso della
storia, le persone rette hanno dovuto sempre affrontare sofferenze su
questa terra, semplicemente perché erano in territorio nemico, e Satana
non voleva che gli agenti di Dio stessero bene. Tutte le volte che le
forze di Satana scoprirono dei rappresentanti di Dio, cercarono di
distruggerli. Dobbiamo renderci conto che Dio doveva dare le Sue
istruzioni in messaggi cifrati, così la Bibbia è scritta in simboli e
parabole. In un certo senso la Bibbia è intenzionalmente fatta per
essere misteriosa. Come possiamo allora conoscere il vero significato
di questi simboli e di queste parabole? E' semplice, in un certo senso.
Se voi siete un agente e volete decifrare un messaggio cifrato, dovete
avere il codice, o comunicare direttamente con il vostro quartier
generale, in patria. Allo stesso modo, il significato dei simboli e
delle parabole nella Bibbia può essere chiaro quando noi comunichiamo
col nostro "quartier generale": Dio. Questa è veramente l'unica via
sicura con la quale possiamo conoscere il significato fondamentale
della Bibbia. Duemila anni fa il nostro Signore, Gesù Cristo, portò il
progetto per il Regno dei Cieli sulla terra. Tuttavia, Egli non poteva
parlare chiaramente del suo piano, nemmeno ai suoi discepoli. Gesù
parlò in simboli e parabole. Perché? Gesù conosceva le circostanze
avverse in cui doveva lavorare. Vi era un controllo politico, da parte
dell'Impero Romano. Vi era la monarchia al potere, che si opponeva a
qualsiasi cambiamento; infine, vi era un forte sistema e una forte
tradizione religiosa. Tutto ciò poteva compromettere la realizzazione
del Regno di Dio. Gesù venne per accendere il fuoco di una rivoluzione
nell'uomo, la quale, a tempo debito, avrebbe cambiato la struttura e la
vita dell'intera nazione. Però, egli non poteva parlare chiaramente di
questo, nemmeno ai suoi discepoli. Invece, doveva parlare in simboli e
parabole, dicendo: "Chi ha orecchie per intendere intenda" (Lc 14:35).
Se
voi cercate di interpretare la Bibbia letteralmente, parola per parola,
lettera per lettera senza capire la natura del messaggio cifrato,
potete fare un grande errore. Perciò, in questo momento, ciò di cui il
mondo ha bisogno è una rivelazione da Dio. Dio ci deve rivelare il Suo
piano, deve dirci il Suo programma, e darci istruzioni su cosa fare
ora. Egli, infatti, promise questo quando disse:
"Di certo il Signore Iddio non fa nulla, senza che ne riveli il segreto ai Suoi servi, i profeti" (Am 3:7).
Stasera
io sono qui al Madison Square Garden, non per mia volontà, ma in
obbedienza alla volontà di Dio. Dio mi ha chiamato come Suo strumento,
per rivelare il Suo messaggio per la Sua dispensazione in questo tempo,
in modo che vi possa essere un popolo, preparato per il giorno del
Signore. Stasera voglio concentrarmi sulla rivelazione divina
riguardante la venuta del Signore del Secondo Avvento. Per capire
questo chiaramente, dobbiamo prima conoscere il modo in cui Gesù Cristo
venne 2000 anni fa.
Gesù non venne per morire sulla croce
C'è
un enigma storico che non è stato risolto. Per 4.000 anni, prima della
venuta di Gesù Cristo, Dio ha preparato il popolo per il Messia, come
ho spiegato prima. Attraverso i Suoi profeti, Dio ha avvertito il
popolo di essere pronto per la venuta del Messia. Dio lavorava per
creare un senso di attesa, ed in realtà vi era una grande aspettativa
messianica in Israele. All'ora fissata, Dio realizzò la Sua promessa.
Il Figlio di Dio, Gesù Cristo, venne al suo popolo, al momento
opportuno. Cosa accadde poi? La storia ci è testimone. Noi non lo
riconoscemmo, lo rifiutammo, ci ribellammo a lui ed alla fine lo
mettemmo in croce. Perché? Le Chiese cristiane dicono: "Bene, la
risposta a questa domanda è semplice. Dio mandò Gesù per morire sulla
croce. La crocifissione era la volontà predestinata da Dio, fin
dall'inizio". Lasciatemi chiedere allora a questi cristiani: "Che cosa
farete quando il Cristo ritornerà da voi, oggi?". Tutti, senza dubbio,
risponderanno: "Lo riceveremo, gli daremo il benvenuto, ci uniremo a
lui! Lo seguiremo". Lasciate che vi chieda ancora: "Crocifiggerete
Cristo quando apparirà?". La vostra risposta è sicuramente: "No!". Se è
così, allora, cosa si deve dire delle persone di 2000 anni fa? Se
avessero accolto Gesù, come fareste voi oggi, avrebbero dovuto
crocifiggerlo? No! Fu un errore! Per ignoranza crocifiggemmo Gesù
Cristo.
Era la volontà di Dio che il Suo popolo accettasse il
Messia. Invece noi lo crocifiggemmo. Poi, i Cristiani si scaricarono di
ogni responsabilità, dicendo che questa era la volontà di Dio.
Ridicolo! Questo non può essere accettato dalla nostra logica. Qualcosa
deve essere andato veramente male. Che cosa?
L'ignoranza uccise Gesù
Il
popolo di Israele non sapeva chi fosse Gesù di Nazareth. Non lo
conosceva come figlio di Dio. Se avesse saputo chiaramente che Gesù era
il Messia, il Figlio di Dio, non lo avrebbe crocifisso.
"E' venuto in casa sua e i suoi non l'hanno ricevuto" (Gv 1:11).
Ascoltate
la testimonianza di S. Paolo: "Nessuno dei principi di questo mondo
l'ha conosciuto, perché, se l'avessero conosciuto, non avrebbero
crocifisso il Signore di gloria" (1 Cor 2:8) .
Se solo avessero
saputo chi era non avrebbero crocifisso il Signore di gloria. Fu un
errore. L'ignoranza e la cecità uccisero Gesù Cristo!
I
Cristiani non hanno capito cosa veramente accadde al tempo di Gesù. Se
Dio mandò Suo figlio, con l'unico scopo di farlo inchiodare sulla
croce, perché allora, come prima cosa, Egli avrebbe speso tanto tempo
per preparare il popolo ebraico? Sarebbe stato molto più facile per Dio
mandare Suo Figlio fra i non credenti, o perfino in mezzo ai selvaggi.
I avrebbero ucciso prima, e quindi anche la salvezza sarebbe venuta
prima.
Schiavi delle parole dell'Antico Testamento
Perché
il popolo non sapeva chi era Gesù? Che lo crediate o meno, la prima
ragione per cui il popolo di Dio non riconobbe Gesù come Messia, fu a
causa dell'Antico Testamento. Questo vi può sorprendere. Ma il popolo
interpretò l'Antico Testamento alla lettera. Non si rendeva conto che
la Bibbia è un messaggio cifrato. Essi non cercarono il codice per
interpretarlo. Al contrario, presero la Bibbia letteralmente, parola
per parola, lettera per lettera. Divennero cioè schiavi delle parole
dell'Antico Testamento.
Lasciate che vi dia delle prove. Il
libro di Malachia, nell'Antico Testamento, ha uno scopo parallelo a
quello del libro dell'Apocalisse nel Nuovo Testamento. Mostra
chiaramente come sarebbe venuto il Messia. In Malachia troverete queste
parole: "Ecco io vi mando Elia il Profeta, prima che venga il giorno
dell'eterno, giorno grande e spaventevole. Egli ricondurrà i cuori dei
padre verso i figli e il cuore dei figli verso i padri" (Ml 4:5-6).
Chi
era Elia? Era un grande profeta di Israele vissuto circa 900 anni prima
di Gesù Cristo, e, secondo l'Antico Testamento, era asceso al cielo su
un carro di fuoco, in un turbine. Così, il popolo credeva che Elia
sarebbe letteralmente ritornato dal cielo su di un carro di fuoco, ad
annunciare il Figlio di Dio. Questo era quello che il popolo si
aspettava. Ma venne, Elia? Il problema è che Elia non ritornò nel modo
in cui il popolo lo attendeva.
Il popolo non aveva sentito nulla
di un suo ritorno miracoloso. Tuttavia, un giorno sentì un'affermazione
stupefacente. Un giovane di Nazareth, di nome Gesù, veniva proclamato
dai suoi seguaci il Messia, il Figlio di Dio. Questa era davvero
un'affermazione incredibile.
Quale fu la prima reazione delle
persone? "Impossibile!", dicevano, "Come può Gesù di Nazareth essere
Figlio di Dio? Non abbiamo udito nulla dell'Elia". Chiaro, niente Elia,
niente Messia. Per accettare Gesù Cristo come Figlio di Dio, il popolo
doveva rinunciare alle sue tradizioni, vecchie di 4000 anni, e mettere
da parte le Scritture. Ma nessuno era disposto a farlo. La gente di
quel tempo fraintese veramente Gesù, il Figlio di Dio. Gli diceva:
"Non ti lapidiamo per una buona opera, ma per bestemmie; e perché tu, che sei uomo, ti fai Dio" (Gv 10:33).
Ed
essi raccoglievano pietre, pronti a lapidare Gesù Cristo, il Messia.
Inoltre, quando Gesù compì molte opere e miracoli, il popolo non lo
onorò. Al contrario, disse:
"Costui caccia i demoni per opera di Belzebù, il principe dei demoni" (Mt. 12:24) .
Che
tragedia! Gesù Cristo, il Figlio di Dio, il Principe della Pace, fu
disprezzato e ridotto a principe dei demoni! Ponzio Pilato, il
governatore inviato da Roma, non voleva crocifiggere Gesù, non potendo
trovare in lui nessuna colpa. Tuttavia, fu il popolo stesso di Gesù a
gridare: "Crocifiggilo! Crocifiggilo!". Il popolo, preparato da Dio per
ricevere il Messia, voleva che Gesù fosse ucciso e che venisse
liberato, al suo posto, il criminale Barabba. Era questa la volontà di
Dio? No! Gesù Cristo fu vittima dell'ignoranza e della cecità del suo
popolo. Esso interpretò male la profezia, interpretò male l'Antico
Testamento.
Immaginate, se Elia fosse davvero venuto in modo
soprannaturale, su un carro di fuoco dal cielo, come s'aspettava il
popolo, certamente sarebbe stato un avvenimento sensazionale. Provate
ora a pensare ad Elia, che appare di fronte alle moltitudini e
proclama: "Quest'uomo, Gesù di Nazareth, è davvero il Figlio di Dio".
Sono sicuro che tutti si sarebbero inginocchiati e lo avrebbero subito
adorato. Allora, chi avrebbe osato crocifiggere Gesù Cristo?
Ma
la profezia di Malachia non aveva questo significato, non voleva cioè
annunciare tale miracolo. In realtà essa fu un ostacolo al successo
della missione di Gesù. Quando i discepoli di Gesù andarono in tutta
Israele, ad insegnare il Vangelo ed a proclamare che Gesù era il Figlio
di Dio, il popolo non accettò le loro parole, dicendo: "Se il vostro
Signore è il Figlio di Dio, dov'è l'Elia? Le Scritture dicono che prima
deve venire Elia".
Giovanni Battista era l'Elia
I
discepoli di Gesù non erano preparati a rispondere a questa domanda. Di
fatto non avevano una conoscenza profonda dell'Antico Testamento: dopo
tutto, erano poveri pescatori della Galilea, collettori di tasse e
prostitute. Così i discepoli, perplessi, decisero un giorno di andare
da Gesù, per avere un aiuto su questo punto. Il fatto viene riportato
in Matteo:
"E i discepoli gli domandarono: "Perché dunque dicono
gli scribi che prima deve venire Elia?" Ed egli, rispondendo, disse
loro: "Certo Elia deve venire e ristabilirà ogni cosa, ma io vi dico:
Elia è già venuto". Allora i discepoli intesero che era di Giovanni
Battista che egli aveva loro parlato" (Mt. l 7 10-13).
Questo fu
veramente sconvolgente per i discepoli. Allora essi capirono, secondo
la Bibbia, che Gesù parlava loro di Giovanni Battista. Giovanni
Battista era l'Elia? Sì, Gesù lo disse, ma il popolo non ne fu mai
convinto.
Immaginiamo di poter trasportare questi eventi nel
nostro tempo. Giovanni Battista era una persona di enorme influenza,
che godeva di un grande prestigio, come uomo di Dio, su tutta Israele:
proprio come accade oggi a Billy Graham, il famoso leader cristiano.
Supponiamo che un giovane sconosciuto cominci improvvisamente a
proclamare di essere figlio di Dio. Come studiosi delle scritture gli
chiedereste: "Se tu sei il Figlio di Dio, dov'è l'Elia promesso?". Se
quest'uomo dicesse: "Non sai che Billy Graham è l'Elia?", quale sarebbe
la vostra reazione? Senza dubbio direste: "Impossibile! Come potrebbe
Billy Graham essere l'Elia? Non è venuto dal cielo. Sappiamo tutti che
è venuto dal Nord Carolina!". Non potreste accettare questo, vero? Gesù
Cristo si trovò di fronte esattamente allo stesso tipo di incredulità.
Il popolo non poteva accettare Giovanni Battista come Elia,
semplicemente perché egli non era venuto dal cielo. Gli uomini di
duemila anni fa si ostinavano a credere che sarebbe tornato
letteralmente dal cielo: essi furono condizionati dall'interpretazione
letterale dell'Antico Testamento.
Giovanni Battista, uomo di fallimento
Nonostante
tutto ciò, Gesù Cristo continuò a predicare con forza e con autorità,
non curandosi del disprezzo dell'opinione pubblica. Gli ebrei, prima di
liberarsi di lui, volevano essere sicuri, così decisero di rivolgersi a
Giovanni Battista stesso per risolvere definitivamente il problema.
Chiesero a Giovanni:
"Tu chi sei?" Ed egli confessò e non lo
negò, lo confessò dicendo: "lo non sono il Cristo". Ed essi gli
domandarono:"Chi dunque? Sei Elia?". Ed egli rispose: "Non lo sono".
"Sei tu il profeta?" ed egli rispose: "No"" (Gv 1:19-21).
Giovanni
Battista negò ogni cosa. Disse: "Non sono l'Elia". Negò persino di
essere un profeta. Tutti lo conoscevano e vedevano in lui un profeta di
Dio, ma egli disse: "Non sono un profeta". Perché? Egli valutò la
situazione e vide che Gesù Cristo era emarginato dalla società. Gesù
sembrava un perdente e Giovanni Battista decise di non mettersi dalla
sua parte. Pensò che sarebbe stato molto meglio negare tutto. Così
facendo però, Giovanni danneggiò enormemente Gesù, facendolo apparire
come un grande impostore. Dopo la negazione di Giovanni, Gesù non
poteva più far leva su questo punto. Allora, perché Gesù fu crocifisso?
Innanzitutto, fu vittima dell'interpretazione letterale dell'Antico
Testamento. In secondo luogo Gesù fu rifiutato a causa del fallimento
della missione di Giovanni Battista. Nel vangelo di Matteo leggiamo che
Giovanni Battista, aspettando, in prigione, di essere decapitato, mandò
due suoi discepoli da Gesù, per fargli la seguente domanda:
"Sei tu colui che ha da venire o dobbiamo aspettarne un altro?" (Mt 11:3).
Può
essere questa la domanda di un uomo che ha fede in Gesù come Figlio di
Dio? All'inizio Giovanni Battista aveva portato testimonianza a Gesù,
sul fiume Giordano:
"E io ho veduto ed ho attestato che questo è il Figlio di Dio" (Gv 1:34).
Tuttavia,
quella stessa persona, con le stesse labbra, chiedeva ora a Gesù: "Sei
tu veramente il Messia o ne dobbiamo aspettare un altro?". Come deve
essere stata sconfortante questa domanda per Gesù! Che uomo di poca
fede era Giovanni! La missione di Giovanni Battista era molto
importante per il successo della missione del Messia. Dio mandò
Giovanni con lo scopo specifico di "preparare la via al Signore, di
tenere pronto il popolo scelto". Questa era la responsabilità di
Giovanni come precursore di Cristo. Gesù faceva molto affidamento sul
successo della missione di Giovanni Battista. Quando Giovanni gli fece
chiedere: "Sei tu veramente il Messia?", Gesù provò un dolore molto più
grande che se lo avessero pugnalato. Fu sopraffatto dall'amarezza. Si
rifiutò di rispondere "sì" o "no" a quella domanda inconcepibile, ma
disse:
"E' beato colui che non sarà scandalizzato di me" (Mt. 11:6).
Gesù
stava chiaramente dicendo: "Povero Giovanni, uomo di fallimento, tu non
hai più fede in me. Ti scandalizzi del Figlio di Dio. Mi dispiace per
te, Giovanni". Con indignazione, Gesù continuò a parlare di Giovanni
Battista alla folla, dicendo:
"Che andaste a vedere nel deserto?
Una canna agitata dal vento? Un uomo avvolto in morbide vesti? Ecco,
quelli che portano delle vesti morbide stanno nelle dimore dei re. Ma
perché andaste? per vedere un profeta? Si, vi dico è uno più che
profeta"(Mt.11:7-9).
Giovanni, in effetti, era più che un
profeta, perché era venuto per portare direttamente testimonianza a
Gesù Cristo, il Figlio di Dio. Era nato per questa missione
straordinaria. Dio aveva affidato a Giovanni quella importante
responsabilità. Che onore per un uomo essere chiamato "più che un
profeta" da Gesù! Tuttavia Giovanni non fu all'altezza di questo onore,
perciò Gesù disse:
"In verità vi dico che fra i nati di donna
non è sorto alcuno maggiore di Giovanni Battista: però il minimo nel
Regno dei Cieli è maggiore di lui". (Mt. 11:11).
Il fallimento
di Giovanni era tale che perfino il più piccolo nel Regno dei Cieli era
maggiore di lui. Il significato di questa frase di Gesù è stato finora
misterioso. I cristiani non ne hanno capito la vera importanza, perché
non si sono resi conto che Giovanni Battista fallì la propria missione.
Stasera possiamo conoscerne il vero significato. Giovanni Battista era
il più grande fra i nati di donna, grazie alla sua missione, che era
quella di portar testimonianza al Figlio di Dio. Tutti i profeti che
avevano preceduto Giovanni avevano avuto la stessa missione; essi,
però, portarono testimonianza al Messia indirettamente, molto tempo
prima della venuta del Signore. Giovanni era contemporaneo di Gesù, e
aveva perciò il privilegio di portare testimonianza al Cristo vivente.
Per quanto riguarda la missione, Giovanni Battista aveva quella più
grande e più gloriosa di tutte, per questo Gesù disse che egli era il
più grande fra i nati da donna. Tuttavia, nella realizzazione della sua
missione, Giovanni Battista fu il più piccolo; il suo fu il fallimento
più miserabile di tutti. Tutti i profeti che avevano vissuto prima di
lui erano nel Regno dei Cieli nel mondo spirituale. Sapevano chi era
Gesù, il Cristo. Giovanni Battista no. Egli dubitò, divenne scettico ed
infine non riconobbe l'identità di Gesù. Alla fine smise di portare
testimonianza a Gesù come Figlio di Dio. Divenne un uomo di fallimento
e perciò il più piccolo nel Regno dei Cieli. Vi darò un'altra prova
inconfutabile del fallimento della missione di Giovanni Battista. Il
popolo disse a Giovanni:
"Maestro, colui (Gesù) che era con te
di là dal Giordano, ed al quale tu rendesti testimonianza, eccolo che
battezza e tutti vanno da lui" (Gv 3:26).
Allora Giovanni Battista rispose: "Egli deve crescere ed io diminuire" (Gv 3:30).
Per
i cristiani questo dimostra che Giovanni era veramente un uomo umile ed
un grande profeta. Credono che egli, nella sua umiltà, abbia visto che
Gesù doveva crescere e lui diminuire. Al contrario, questa è la prova
dell'arroganza di Giovanni Battista. Se Giovanni avesse creduto
seriamente in Gesù come Figlio di Dio, non avrebbe avuto altra scelta
che quella di diventare uno con lui e di seguirlo con tutto il suo
cuore, in ogni circostanza. Sarebbe stato innalzato o sarebbe caduto
assieme a Gesù, seguendone lo stesso destino. Questo passo mostra che
Giovanni, di fatto, non seguì Gesù, ma prese un'altra strada e lo
abbandonò. Egli davvero non considerò seriamente Gesù. Alla fine,
Giovanni Battista fu decapitato. Avrebbe potuto essere una morte
gloriosa se fosse stato decapitato perché svolgeva la missione
affidatagli, portando testimonianza e proclamando al mondo che Gesù era
il Figlio di Dio. Invece, fu decapitato solo perché denunciò lo
scandalo amoroso della famiglia del re Erode. Questa faccenda non aveva
nulla a che fare con il compito di Giovanni. La sua unica
responsabilità era di servire il Figlio di Dio, ma egli abbandonò
questa missione e morì inutilmente in modo vergognoso. Questa verità va
detta, per quanto sia dolorosa. Gesù, alla fine, disse di Giovanni:
"Dai
giorni di Giovanni Battista fino ad ora il Regno dei Cieli si acquista
con la violenza e i violenti se ne impossessano" (Mt. 11:12).
Ciò
significa che, a causa del fallimento della missione di Giovanni
Battista, il Regno, portato da Gesù, patì sofferenza e fu aperto ad una
competizione. Quando un campione di Dio fallisce nella propria
missione, qualcun altro deve incaricarsi di portarla a termine, in base
ai propri meriti. Perciò, uomini di fede violenta, come Pietro,
assunsero la posizione di Giovanni, in virtù dei loro meriti. Se
Giovanni Battista fosse stato un uomo di grande fede, cosa sarebbe
successo? Egli sarebbe stato veramente il primo discepolo del Figlio di
Dio, Gesù Cristo. Se Gesù fosse diventato re, Giovanni Battista sarebbe
diventato il suo primo ministro. Quella era la posizione che Dio aveva
stabilito per Giovanni. In questo caso, i dodici apostoli, i 70
discepoli e le 120 persone scelte da Gesù, sarebbero venuti dalle fila
dei seguaci di Giovanni. Giovanni avrebbe svolto il ruolo di mediatore,
per portare unità ed armonia fra il popolo scelto d'Israele ed il
Figlio di Dio. Chi avrebbe osato crocifiggere Gesù in questa
circostanza? Nessuno! La crocifissione non sarebbe mai avvenuta.
Sono
sicuro che molte persone, leggendo la Bibbia, si sono chieste, riguardo
a Giovanni: "Se era un uomo così grande, perché non è diventato il
primo discepolo del Figlio di Dio?". Gesù stesso indicò la missione che
Giovanni Battista era venuto a compiere: "Perché tutti i profeti e la
legge hanno profetato fino a Giovanni; ora, se lo volete capire, è lui
l'Elia che deve venire" (Mt 11:13).
Giovanni Battista
rappresentava il completamento dell'Antico Testamento, della legge e
dei profeti. Era il principe della vecchia era. Gesù Cristo venne come
principe della nuova era, e se fosse stato appoggiato da Giovanni,
avrebbe lavorato sulla salda fondazione dell'Antico Testamento. Allora,
la nuova era sarebbe fiorita sul fertile suolo del merito della vecchia
era. Il Figlio di Dio avrebbe potuto stabilire il suo Regno glorioso
immediatamente e Giovanni Battista sarebbe stato la pietra angolare di
quel Regno. Infatti se Egli avesse seguito il Cristo le guide più
influenti di quella società sarebbero state le prime ad accettare Gesù
come il Figlio di Dio. Chi avrebbe allora crocifisso il Signore di
Gloria?
Quando Dio mandò il Suo unico Figlio in questo mondo,
pensate che non volesse che fosse seguito dalle persone più capaci del
suo tempo? Pensate che Dio volesse che soltanto gli emarginati lo
seguissero? Niente affatto! Solo a causa del fallimento di Giovanni
Battista il legame fra il Figlio di Dio e il popolo fu spezzato. Come
risultato, soltanto pescatori, collettori di tasse, prostitute,
lebbrosi, seguirono Gesù Cristo. Questo provocò un grande dolore al
cuore di Dio.
Se, oggi, il Signore ritornasse nel mondo, non
sarebbe forse logico che tutti i capi del Cristianesimo, i vescovi, i
cardinali, il Papa, tutti i leaders religiosi e i grandi ministri del
mondo fossero i primi a dargli il benvenuto? Se essi seguissero il
Signore e diventassero i suoi primi discepoli, sarebbe infinitamente
più facile stabilire il suo Regno. Voi potete dire: "Rev. Moon, con
quale autorità lei sta parlando? Che cosa le dà questa sicurezza?".
Io
ho autorità per dire queste cose. Dio mi ha mostrato la verità. Ho
incontrato Gesù. Egli stesso mi ha mostrato questa verità. Ho
incontrato Giovanni Battista, nel mondo spirituale. Egli stesso mi ha
portato testimonianza della verità di quanto vi ho detto. Dopo queste
straordinarie esperienze spirituali, quando sono tornato alla realtà di
questo mondo, la stessa Bibbia, che avevo sempre letto, assunse un
significato completamente nuovo. Anche se per il momento non potete
accettare queste cose come verità, dovete almeno aspettare, prima di
giudicare. Un giorno sapremo tutti la verità. Tutti, alla fine,
dobbiamo morire. Ognuno di noi finirà nel mondo spirituale, dove la
verità è come la luce del sole, e nessuno potrà ignorarla. Quel giorno,
ciascuno di noi vedrà tutta la verità.
Tuttavia, beato chi può
essere abbastanza umile da accettare la verità mentre ne ha
l'opportunità qui, sulla terra. La conoscenza della verità e di Dio
sulla terra determinano la nostra vita eterna.
Gesù atteso sulle nubi del cielo
Vi
è una terza ragione essenziale per cui Gesù non fu accettato come
Messia. Duemila anni fa il popolo si aspettava che il Figlio di Dio
venisse sulle nubi del cielo, secondo la profezia di Daniele:
"Io guardavo nella visione notturna, ed ecco venire sulle nuvole del cielo uno simile al figlio dell'uomo" (Dn 7:13).
Però
Gesù Cristo non apparve miracolosamente sulle nubi del cielo. Nacque da
una donna, Maria, la moglie di Giuseppe. Il popolo diceva: "Ma come può
questo Gesù essere il Figlio di Dio? E' solo un uomo, come te e me" .
Questa fu un'altra ragione determinante per cui il popolo rifiutò Gesù.
Qualcuno potrebbe dire che la profezia di Daniele non si riferiva alla
prima venuta di Gesù Cristo, ma alla venuta del Signore del Secondo
Avvento. Io dico che non è così. Poiché Gesù testimoniò che tutti i
profeti si completavano in Giovanni Battista, tutte le profezie e la
legge, date prima di Giovanni, erano destinate ad essere realizzate al
tempo di Gesù Cristo. Così la profezia della venuta del Figlio
dell'Uomo sulle nubi del cielo si riferisce alla venuta di Gesù,
duemila anni fa. A quel tempo non c'era il Nuovo Testamento e l'idea
del Secondo Avvento del Signore non era neppure presente nella mente di
Dio.
Questa profezia causò molte difficoltà al ministero di
Gesù. Possiamo constatarlo, nel Nuovo Testamento, nel vangelo di
Giovanni:
"Molti infatti sono i seduttori che hanno fatto
irruzione nel mondo, i quali non confessano Gesù Cristo venuto in
carne: costui è il seduttore e l'anticristo (2 Gv 7).
Ecco cosa
diceva l'evangelista Giovanni, duemila anni fa, a coloro che non
credevano in Gesù Cristo, che lo rifiutarono semplicemente perché era
un uomo in carne ed ossa. Non accettarono Gesù poiché si aspettavano
che qualche essere soprannaturale apparisse sulle nuvole. Giovanni
condannò queste persone con le parole più aspre, dicendo: "Costui è un
anticristo". Queste verità storiche sono state nascoste per il mondo
cristiano. Oggi, per la prima volta, tutti questi fatti del ministero
di Gesù sono portati alla luce. Sì, Gesù Cristo, il Signore, venne con
la missione di realizzare il Regno di Dio sulla terra, ma noi non
l'abbiamo capito. Abbiamo commesso il grande errore di inchiodarlo
sulla croce. E' stata una grande tragedia. Poi, più tardi, abbiamo
detto che questa era la volontà di Dio. Che ironia! Credere che Gesù
venne per morire sulla croce è divenuta la vera fondazione del
Cristianesimo. Ma questo credo sbagliato ha lacerato il cuore di Dio,
continuamente, in questi ultimi duemila anni. Il cuore di Dio fu
spezzato quando Adamo si ribellò contro di Lui, e di nuovo quando Suo
Figlio fu inchiodato in croce, sul Monte Calvario. Tristemente non
abbiamo capito né Dio né Cristo.
Perché, allora, questa verità è
stata rivelata in questo tempo particolare? Perché il tempo del Secondo
Avvento di Cristo è oggi vicino e Dio non vuole che i cristiani
facciano lo stesso errore fatto dal popolo al tempo di Gesù. Soltanto
con una chiara rivelazione della verità, da parte del Padre Celeste,
tutte le Chiese cristiane potranno unirsi in una sola Chiesa. Sì, la
verità ci rende uniti. Se conosciamo la verità, questa verità ci
libererà dai nostri credi sbagliati. Ed io vi dico che la chiara verità
di Dio è stata ora rivelata.
La crocifissione, missione secondaria di Gesù
La
crocifissione non era affatto la missione originale del Figlio di Dio,
ma rappresentò una deviazione dal corso prestabilito. Fu una missione
secondaria, e fu decisa sul monte della trasfigurazione. L'evangelista
Luca ci parla di questo:
"Ed ecco che due uomini conversavano
con lui. Erano Mosè ed Elia che, apparsi con gloria, parlarono della
sua dipartita che stava per compiersi in Gerusalemme"(Lc 9:30-31).
Quando
Pietro, il suo primo apostolo, seppe dalle sue labbra che Gesù avrebbe
sofferto a Gerusalemme e che sarebbe stato crocifisso, protestò
violentemente:
"Non sia mai, Signore! Questo non avverrà mai" (Mt 16:22).
Allora Gesù lo rimproverò aspramente, dicendo:
"Vattene da me, Satana! Tu mi sei di scandalo; tu non hai il senso delle cose di Dio, ma di quelle degli uomini" (Mt 16:23) .
I
cristiani spesso citano questo passo come prova che Gesù venne per
morire sulla croce. Molti dicono: "Guardate cosa ha detto Gesù. Ha
detto che è venuto per morire. Ecco perché ha rimproverato Pietro e lo
ha chiamato Satana. Proprio perché si opponeva alla sua morte sulla
croce". Questa interpretazione non tiene però conto di un punto
essenziale. Gesù rimproverò Pietro dopo aver saputo che Dio aveva
cambiato il suo piano ed aveva modificato la sua missione. A causa del
rifiuto da parte del popolo, Dio sapeva che Gesù non poteva continuare
la sua missione originaria, cioè stabilire il Regno sulla terra.
Difatti per far questo c'era bisogno della cooperazione del popolo. Al
punto in cui era il suo ministero, Dio chiese a Gesù di realizzare
soltanto lo scopo limitato della salvezza spirituale. Gesù perciò si
preparava al suo scopo secondario.
Il povero Pietro non sapeva
nulla di questo cambiamento nella missione di Gesù Cristo Gesù lo
chiamò "Satana", perché, a questo punto, le sue parole apparentemente
confortatrici intralciavano la volontà di Dio. Pietro parlava per
ignoranza e cecità. Gesù non poteva permettersi di non realizzare anche
questa missione secondaria, perché allora veramente la sua venuta
sarebbe stata completamente inutile.
Gesù accettato: il regno dei cieli
Consideriamo
ora ciò che sarebbe effettivamente accaduto se Gesù fosse stato
accettato dal popolo di Israele. Egli sarebbe divenuto veramente Re di
quella nazione. Poi, come Re di Israele, avrebbe unito i suoi discepoli
con tutti i discendenti di Abramo, che includevano le dodici tribù di
Giacobbe e tutte le tribù arabe. Tutti costoro sarebbero diventati
l'unica famiglia del Figlio di Dio. Gesù avrebbe stabilito una
sovranità celeste centrata sulla nazione di Israele e la costituzione
del Regno di Dio sarebbe stata proclamata durante la sua vita. Una
nazione invincibile si sarebbe formata ed in essa la sovranità di Dio
sarebbe divenuta realtà. Quell'unica nazione sotto Dio, a cui il primo
Adamo avrebbe dovuto dare inizio, si sarebbe realizzata con l'ultimo
Adamo, Gesù Cristo, come suo Re. Anche l'Impero Romano si sarebbe
umiliato di fronte al Regno di Dio. Questa è la profezia di Isaia:
"Per
dare incremento all'impero e una pace senza fine al trono di Davide ed
al suo Regno, per stabilirlo fermamente e sostenerlo mediante il
diritto e la giustizia da ora in perpetuo; questo farà lo zelo
dell'Eterno degli eserciti" (Is 9:6).
Perfino dopo la morte di
Gesù, i suoi discepoli marciarono verso Roma disarmati, soffrendo e
versando il loro sangue. Ma, nel giro di 400 anni, l'Impero Romano
crollò di fronte a questo esercito senza armi. Se Gesù Cristo non fosse
stato crocifisso, ma fosse stato il comandante vivente di questo santo
esercito, allora l'intero Impero Romano sarebbe passato sotto la
sovranità di Dio, nel corso della vita di Gesù. A quel tempo, questo
grande impero era il cuore del mondo. Il piano di salvezza di Dio era
di restaurare il mondo intero. Così Dio aveva preparato Roma perché
fosse il centro di tutte le nazioni, in modo che, una volta che il
Regno fosse giunto a Roma, avrebbe potuto facilmente essere portato al
mondo intero. Se Gesù avesse potuto stabilire il suo Regno nell'Impero
Romano, allora, tramite la potenza e l'influenza di Roma, ogni angolo
del mondo avrebbe udito il suo vangelo, mentre egli era ancora sulla
terra. Gesù avrebbe così stabilito la realtà del Regno dei Cieli sulla
terra, e la nazione di Israele ne sarebbe stata il centro glorioso.
Oggi non vi sarebbe il cristianesimo, né Cattolici romani, né
Presbiteriani, né Metodisti, né la Chiesa di Cristo. Nessuna di queste
chiese sarebbe stata necessaria.
Non avete bisogno di un veicolo
quando siete già arrivati a destinazione. Voi sareste già cittadini del
Regno dei cieli. Non vi sarebbero stati né spargimento di sangue, né
martiri nella storia del Cristianesimo. Non vi sarebbero croci sui
campanili delle chiese. Di conseguenza, non vi sarebbe stata nessuna
necessità di un Secondo Avvento di Cristo, poiché la missione del
Messia sarebbe già stata compiuta. Oggi sulla terra non vi sarebbe
Satana, non vi sarebbe peccato. Ogni singola anima sarebbe già stata
restaurata e gli uomini nascerebbero nella bontà e nella perfezione di
Dio. Perché Cristo dovrebbe tornare? Non vi sarebbe alcuna ragione per
il Secondo Avvento. Non vi è bisogno di un dottore quando non ci sono
malati da curare. La triste realtà, invece, è che Gesù Cristo fu
rifiutato. Senza l'obbedienza di Adamo ed Eva, Dio non poté realizzare
il Suo ideale nel Giardino dell'Eden.
Senza la cooperazione del popolo, Gesù Cristo non poté stabilire il suo Regno sulla terra.
La crocifissione ha portato solo la salvezza spirituale
Per
questo Gesù fu costretto a scegliere una strada secondaria, quella
della salvezza spirituale. Dio permise a Suo Figlio di donarsi come
sacrificio, poiché questo divenne necessario, a causa del peccato e
dell'ignoranza del popolo. Questa fu l'importanza e il significato
della crocifissione. Dio permise che Gesù morisse sulla croce come
riscatto pagato a Satana. In cambio, con la resurrezione di Gesù, Dio
poté rivendicare le anime degli uomini, anche se non poté dare la
redenzione del loro corpo. Perciò, la vittoria di Dio non fu nella
croce ma nella resurrezione.
Ecco cosa ha portato la salvezza
che il Cristianesimo offre. Con la crocifissione di Gesù, anche il
Cristianesimo fu crocifisso. Nell'ora della tribolazione del Signore,
nessuno gli rimase fedele. Tutti tradirono Gesù, perfino Pietro lo
rinnegò. Ma, con la resurrezione, anche il Cristianesimo ritornò in
vita. In 40 giorni, Gesù ricostituì l'unità del Cristianesimo. Questo
periodo segnò l'inizio del Cristianesimo odierno.
Sì, la nostra
salvezza viene dalla vittoria della resurrezione. Questa è la vittoria
di Cristo, su cui il potere di Satana non può influire. Tuttavia il
corpo di Gesù Cristo fu offerto come sacrificio e riscatto. Offrendo il
suo corpo, egli offriva anche il corpo dell'umanità. Perciò, la nostra
salvezza è limitata e porta solo ad una redenzione spirituale, poiché
la redenzione del corpo non si potè essere realizzata duemila anni fa.
Il nostro mondo, perciò, soffre ancora sotto il potere di Satana. Il
peccato è ancora prepotentemente vivo e domina questo mondo attraverso
il nostro corpo. S. Paolo gridava angosciato:
"Misero me uomo,
chi mi libererà da questo corpo di morte? Siano rese grazie a Dio per
mezzo di Gesù Cristo, nostro Signore. Così dunque, sono proprio io che
con la mente servo la legge di Dio e con la carne la legge del peccato"
(Rm 7:24-25).
La stessa cosa è per noi. Accettando Cristo,
abbiamo la salvezza spirituale, ma i nostri corpi servono la legge del
peccato, sotto il dominio di Satana, finché il Cristo non ritornerà a
liberarci dalla schiavitù del peccato. Il Signore del Secondo Avvento e
l'unico che ci può dare la salvezza totale, la salvezza sia spirituale
che fisica.
Oggi, il Cristianesimo ha solo il potere di dare la
salvezza spirituale. Diversamente dalla nazione dl Israele, il
Cristianesimo non ha la base fisica. Perciò, il dominio di Dio, nel
Cristianesimo, è solo su un regno spirituale. La grande speranza
dell'umanità è, dunque, il Secondo Avvento del Messia. Questa è la
speranza dell'America, la speranza del mondo. L'America, questa
eccezionale nazione cristiana; deve ora risvegliarsi e prepararsi per
il giorno della venuta del Messia.
I1 Cristianesimo americano è
oggi nella stessa posizione che Israele aveva duemila anni fa.
L'America è destinata ad essere il luogo preparato per il messia del XX
secolo. Dio vuole portare a sé tutto il mondo, ma, per fare questo,
Egli deve prima conquistare l'America. I1 ruolo dell'America è
parallelo a quello dell'Impero Romano di duemila anni fa. Come Roma era
il centro del mondo, in quei giorni, così l'America è il centro del
mondo, oggi. Gesù aveva prescelto Roma. Quando Cristo ritornerà,
sceglierà l'America.
La preghiera nel giardino del Getzemani
Noi
cristiani non abbiamo capito il vero spirito della preghiera di Gesù
Cristo nel giardino del Getzemani. In quel luogo, Gesù disse ai suoi
discepoli: "L'anima mia è oppressa da tristezza mortale; restate qui e
vegliate con me". E avanzandosi un poco, si prostrò con la faccia a
terra, pregando e dicendo:
"Padre mio, se è possibile, passi da me questo calice, però, non come voglio io, ma come vuoi tu" (Mt. 26:38-39).
Egli
pregò in questo modo non una sola volta ma tre volte. Era mortalmente
addolorato. Molti cristiani pensano che egli pregò in questo modo a
causa della sua debolezza umana, anche se la sua missione era di morire
sulla croce. Nulla di più lontano dalla verità! Sotto le persecuzioni
dell'Impero Romano, centinaia di migliaia di cristiani furono
martirizzati. Essi non dicevano: "Per favore, allontana da me questo
calice". Simon Pietro, quando stava egli stesso per essere crocifisso,
disse ai suoi persecutori: "Non sono degno di morire nello stesso modo
del mio Signore. Crocifiggetemi a testa in giù!". Egli non disse: "Per
favore, allontana da me questo calice". Quando Stefano, il primo
martire cristiano, fu lapidato, non disse: "Allontana da me questo
calice". La Bibbia dice che morì in pace, pregando per i suoi aguzzini.
Possiamo prendere degli esempi anche al di fuori della Bibbia. Nathan
Hale, un giovane ufficiale della rivoluzione americana, quando fu
catturato e stava per essere impiccato, disse: "Mi dispiace soltanto di
avere una sola vita da dare per la mia patria". Non disse: "Per favore,
allontana da me questo calice". Pensate che il Messia, Gesù Cristo, il
Figlio di Dio, fosse più debole di tutte queste persone, specie se
fosse veramente venuto con l'unico scopo di morire sulla croce per la
salvezza del mondo? No! Non abbiamo capito il Signore Gesù. La
preghiera nel giardino del Getzemani non viene da una preoccupazione
egoistica, né perché Gesù temeva la morte. Gesù Cristo, il Signore, era
pronto a morire anche mille volte, se questa era l'unica via per
portare la salvezza all'umanità. In realtà egli era ansioso per la sua
missione.
Era addolorato per la sofferenza di Dio, Suo Padre, ed
era preoccupato perché poteva prevedere le terribili conseguenze della
sua crocifissione. Gesù sapeva che la sua crocifissione non era la vera
volontà di Dio, che la sua morte avrebbe rimandato la realizzazione del
Regno dei Cieli di altri duemila anni e che nel frattempo l'umanità
avrebbe sofferto terribilmente. Sapeva che i milioni di seguaci che
sarebbero venuti dopo di lui avrebbero dovuto soffrire, versando il
loro sangue e subendo il suo stesso martirio e che Israele sarebbe
stata abbandonata e distrutta. Soprattutto, il suo unico desiderio era
di essere vittorioso per Dio e di riportare al Suo trono una gloriosa
realizzazione, non certo quello di ritornare al cielo da solo,
attraverso la crocifissione. Non voleva tornare a Dio in quel modo, ma
voleva tornare al cielo in trionfo. Così, nel giardino del Getzemani,
Gesù fece a Dio la sua ultima, disperata invocazione, chiedendo: "Anche
in questo ultimo momento c'è qualche possibilità per me di rimanere
sulla terra, a completare la mia missione?". Se vogliamo diventare
seguaci di Cristo dobbiamo capire il dolore e il tormento provati da
Gesù. Inoltre, se la crocifissione era la completa volontà di Dio,
Giuda, il discepolo che tradì Gesù, dovrebbe essere considerato un eroe
e gli si dovrebbe dare una "medaglia divina", dal momento che qualcuno
doveva pur consegnare al nemico il Figlio di Dio, se doveva essere
crocifisso. Invece, Gesù disse di Giuda: "Guai a quell'uomo per mezzo
del quale il Figlio dell'uomo sarà tradito. Meglio per lui che non
fosse mai nato".(Mt 26:24) .
Perché Gesù gridò sulla croce: "Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?" (Mt27:46).
Se
la crocifissione era la volontà di Dio, Gesù doveva essere molto felice
in quel momento. Poteva gridare: "Dio, sono onorato! Rallegrati Padre,
sono vittorioso!".
Fino ad oggi il Cristianesimo ha
tradizionalmente pensato che Gesù venne semplicemente per morire sulla
croce. Questo è il modo in cui i cristiani hanno giustificato
l'assassinio del Figlio di Dio!
Come si realizzerà il Secondo Avvento del Messia
Oggi
non possiamo credere a nulla che non sia logico: Dio è verità, e la
verità è logica. Non vi può essere perfezione nell'ignoranza. La
preghiera cristiana, da sola, non poteva portare Neil Armstrong sulla
luna. Era necessaria la verità scientifica. Io stesso, una volta,
studiavo materie scientifiche e so che Dio è anche il Dio della
scienza. Perciò, il Suo messaggio deve essere scientifico, logico e
convincente per gli uomini del XX secolo.
E ora vengo al punto
culminante del discorso di questa sera, parlando di come avverrà il
Secondo Avvento di Cristo. Nella Bibbia, leggiamo: "Vedranno il Figlio
dell'uomo venire sulle nubi del cielo con grande potenza e gloria"
(Mt24:30). "Ecco, viene con le nubi" (Ap 1:7).
D'altra parte, nella prima lettera ai Tessalonicesi, leggiamo: "Il giorno del Signore verrà come un ladro di notte" (1Ts5:2).
Se
questa fosse la volontà di Dio, allora Dio sarebbe un Dio di
fallimento, poiché la Sua volontà originaria non verrebbe mai
realizzata qui sulla terra. Egli rinuncerebbe a questa terra a causa di
Satana. Allora Satana diventerebbe davvero il vincitore e Dio sarebbe
sconfitto. Questo non accadrà mai! Dio è onnipotente. Egli non
rinuncerà a questa terra. Essa fu creata per essere il Suo Regno e lo
sarà. Anche questa città di New York sarà il Suo Regno. Voi potete
essere i cittadini del Regno dei Cieli se riconoscerete il Messia che
viene. E' la vostra speranza, la mia speranza, e l'unica speranza
dell'America e di questo mondo. Però, se falliremo nel riconoscerlo, il
Cristianesimo non avrà speranza.
Il Cristianesimo declinerà. Il
suo fuoco spirituale si spegnerà. Le Chiese diventeranno la tomba
dell'antica tradizione. Allora, il nostro mondo sarà condannato ad un
triste destino.
Signori e signore, sono venuto qui questa sera,
al Madison Square Garden obbedendo alla volontà di Dio. La Bibbia dice:
"E avverrà negli ultimi giorni, dice il Signore, che io effonderò del
mio Spirito sopra ogni carne e i vostri figli e le. vostre figlie
profeteranno, e i vostri giovani avranno visioni e i vostri vecchi
sogneranno sogni" (At 2:17).
Stiamo vivendo in un tempo tanto
straordinario, siamo agli inizi di una nuova era! Il Cielo è molto
vicino. Se chiedete con convinzione a Dio, Egli vi risponderà. Gli
dovete chiedere insistentemente: "Come posso sapere se il Rev. Moon sta
dicendo la verità?". Non lasciate che io o chiunque altro risponda per
voi a questa domanda. Lasciate che Dio vi risponda direttamente.
Perciò,
andate in pace, e, vi prego, chiedete a Dio con convinzione e
sincerità. Ponetevi di fronte a Dio in preghiera. Dio vi rivelerà la
risposta. La nuova speranza per l'umanità è il Messia e quel "giorno
grande e spaventevole del Signore" è vicino. Dipende da voi, se quel
giorno sarà grande o spaventevole. Se riconoscerete il Messia, per voi
quel giorno sarà grande. Ma se non lo riconoscerete, allora per voi
quel giorno sarà veramente spaventevole .