Voi che siete riuniti qui oggi avete età molto diverse l’uno dall’altro
- alcuni hanno sui 30 o 40 anni, altri sui 60. Non dovreste aver paura
di invecchiare. Non dovreste perdere la speranza anche se la vita che
avete vissuto finora non ha raggiunto il livello del vostro ideale.
Invece, dovreste riflettere su tutta la vostra vita per potervi
sforzare di più e prepararvi ad offrire voi stessi per il bene della
vostra razza, della nazione e del mondo.
I giovani che hanno 20 o 30 anni possono avere grandi speranze per il
futuro della nazione e per il bene della storia del genere umano. Però,
solo avere speranza non basta; il punto è che non dovete essere
dominati dalle circostanze, ma dovete dominarle. Dovete voi influenzare
le circostanze, confortare le persone sole, incoraggiare chi è
scoraggiato, e mostrare speranza per il futuro. Quindi, dovete pensare
seriamente a che tipo di vita dovreste vivere.
Se noi, membri della Chiesa dell’Unificazione, abbiamo ricevuto una
tale missione celeste di offrire noi stessi per il bene del mondo, che
tipo di vita dovremmo vivere? E un problema serio. A questo punto,
dovete diventare una persona che può dare nuova vita alla storia.
Pensiamo ai nostri antenati che hanno vissuto in questo paese e sono
morti. Secondo voi hanno desiderato che il loro paese fosse debole? No,
hanno sicuramente sperato che questa nazione fosse molto più forte e
più ricca. Se è così, allora quando realizzeremo sulla terra l’ideale
che i nostri antenati hanno tanto desiderato? Dobbiamo creare delle
condizioni sulla terra per poter realizzare la loro speranza.
Quindi, dobbiamo dare uno stimolo ottimista alla nazione ed essere
fortemente soggettivi. Ma se siamo già diventati una tale persona
oppure no è un problema serio. Dovete pensare: Devo riuscire. Devo
riuscire almeno nel mio campo. Dobbiamo avere sicurezza, armonizzandoci
con l’ambiente. Guardando la situazione attuale da questo punto di
vista, che tipo di strategia dovremmo sviluppare? E un altro problema.
Dovremmo adottare una strategia convenzionale? Dovremmo iniziare questa
battaglia spirituale dichiarando: Siamo abbastanza numerosi e potenti,
quindi possiamo lottare? Possiamo avere una tale attitudine adesso? Non
abbiamo ancora raggiunto questo livello.
Perciò, quale strategia dovremmo adottare? C’è una sola strategia per
realizzare la nostra meta: l’attacco di sorpresa. E quando dovremmo
farlo? Dovremmo attaccare alla piena luce del giorno? Nessuno lo
farebbe. In realtà, è naturale farlo a mezzanotte. Ci sono diversi tipi
di mezzanotte. Se ci sono mezzenotti tranquille e mezzenotti di
tempesta, allora dovremo operare in una mezzanotte di tempesta - una
mezzanotte che tutti odiano, in cui nessuno ha voglia di muoversi. Un
tale cammino non è un cammino semplice. Piuttosto, è un sentiero che ci
chiede di salire sulla cima di una montagna scoscesa. E un cammino
spinoso, ma è proprio nell’arrampicarci per il sentiero più ripido che
decidiamo la nostra vita o la nostra morte. Nessuno, tranne un
commando, potrebbe farcela per quella strada. Allora chi può diventare
questo corpo speciale di attacco nel nostro paese, oggi? Non c’è
nessuno salvo i membri della Chiesa dell’Unificazione.
Convinzione di morire per la causa
Che tipo di attitudine spirituale dovremmo avere per avventurarci su
questo sentiero? Pensare che possiamo morire mentre attacchiamo il
campo nemico. Questa convinzione è buona. Allora sicuramente se
moriremo resusciteremo. Dobbiamo affrontare la situazione con
un’attitudine fiduciosa come questa.
Non possiamo intraprendere una missione pericolosa senza un’attitudine
così forte. La fede assoluta è imperativa. Dobbiamo perseverare, avendo
fede fino alla fine. Dobbiamo avanzare su questo sentiero con speranza,
non importa quanto tempo ci vorrà. Nel caso in cui non potessimo
compiere questa missione nella nostra generazione, dobbiamo lasciare un
testamento e farla realizzare dai nostri discendenti. La nostra
missione è realizzare la volontà del cielo, che è rimasta incompiuta.
Da questo punto di vista, il cammino che il membro dell’Unificazione
deve fare non è mai semplice. Dovete essere consci del nostro destino,
che è quello di riportare la vittoria attraverso miracoli incredibili
che nessuno può immaginare. Quindi dovremmo riflettere sulla nostra
vita ed essere critici verso noi stessi.
Voi o siete in posizione di guida nel Movimento dell’Unificazione,
oppure state seguendo le sue guide. Dobbiamo vivere per questa nobile
causa e morire per essa. Dobbiamo concentrare tutti i nostri sforzi.
Sappiamo molto bene che si devono fare molti sacrifici per seguire
questo cammino, ma dobbiamo combattere fino all’ultima persona.
Supponiamo che ognuno di noi si sia sacrificato, e che l’ultima persona
stia per morire. Cosa dovrebbe fare in quel momento? Non dovrebbe
morire con il nemico, ma con il Padre Celeste. Questo tipo di persona è
un uomo saggio. Gesù ha vissuto in questo modo. Gesù ha vissuto con il
Padre Celeste in ogni circostanza.
Questo tipo di cammino è l’unico col quale possiamo radicare
profondamente la tradizione celeste nel mondo satanico permettendogli
così di ereditare le nostre realizzazioni storiche. Tutto è contenuto
nell’attitudine di Gesù quando morì dicendo: “Sia fatta non la mia, ma
la Tua Volontà”. Perciò, dobbiamo seguire un cammino che sia
all’altezza del suo standard. Questo è il cammino più giusto.
Poiché Gesù ha seguito un tale cammino, il suo ideale è stato
perseguito per tutta la storia ed ha influenzato profondamente il mondo
d’oggi. Poiché lui ha fatto questo, il Cristianesimo si è
necessariamente sviluppato come religione mondiale e una tale religione
non potrà mai morire. Dobbiamo capire esattamente che questo tipo di
cammino religioso è l’unica via che crea la base per la vittoria
mantenendo fermamente i legami della tradizione. La nostra chiesa è
stata fondata per il bene del mondo, è stata fondata per addossarsi i
problemi del mondo, che sono in verità un fardello pesante.
Il 38° Parallelo divide questo paese, ma se c’è un problema più grosso
del 38° Parallelo, dobbiamo determinarci a risolverlo. Il problema più
grave non è il 38° parallelo nel nostro paese; non dimenticatevi mai
che rimane anche il problema del 38° Parallelo tra noi e i due ti paesi
della Cina e dell’Unione Sovietica. Il 38° Parallelo coreano è stato
creato come una specie di terreno di preparazione per eliminare in
futuro il 38° Parallelo in Cina e in Unione Sovietica. Se possiamo
risolvere il problema del 38° Parallelo nel nostro paese, e quello del
secondo e del terzo 38° Parallelo a livello mondiale, potremo avere una
posizione soggettiva sul nuovo mondo e saremo in grado di offrirgli una
chiara direzione. In questo modo avremo il potere di spezzare
completamente la resistenza del comunismo a livello mondiale.
Il comunismo ha finora invaso altre nazioni a livello mondiale
camuffandosi, e noi dobbiamo sapere chiaramente che dietro questa forza
c’è Satana. Il comunismo ha formato il suo sistema di attività
centrandosi sul male: questo è sicuramente il lavoro di Satana.
Possiamo riportare la vittoria contro un simile Satana? Questo è il
problema.
Dobbiamo chiaramente sapere quanto è importante contribuire al bene del
mondo, della storia e del cosmo, più che al successo di noi stessi come
individui o nazione. Tutti sono uguali nel senso che vivono nutrendosi
di cibo, ma il problema è nel tipo di vita che viviamo. La cosa
importante da considerare è cosa lasceremo dietro di noi alla fine
della nostra vita. E se lasciamo qualche cosa, non dovrebbe essere
soltanto per il bene di una nazione. Dobbiamo lasciare qualcosa che sia
fondata nella tradizione dell’Unificazione, qualcosa che sia a livello
mondiale. Deve essere qualcosa che tutta l’umanità, coi suoi 3 miliardi
di persone, accetterebbe a braccia aperte.
I comunisti hanno cominciato a preoccuparsi
Oggi, anche i comunisti hanno una chiara consapevolezza della nostra
determinazione. Cominciano ad essere in ansia. A seconda del grado di
questa loro preoccupazione, programmano la loro seconda e terza
strategia. Noi, però, non dovremo mai essere sconfitti. Per vincere,
dobbiamo essere superiori in tutti punti, dal primo all’ultimo,
attingendo la nostra forza da Dio. Se sapremo far questo, la soluzione
sarà molto facile.
Poiché in realtà le cose non si compiono così facilmente, vuol dire che
la nostra strategia deve essere tale da poter vincere anche se siamo
sconfitti. E com’è possibile vincere quando siamo sconfitti? Questa è
la strategia del Padre Celeste.
Se guardiamo alla storia, le brave persone hanno sempre dovuto
soffrire. Guardate i santi: se vediamo solo questo punto, appaiono come
persone sconfitte. Però, i santi non sono mai stati sconfitti; alla
fine hanno sempre riportato la vittoria. Questa è la strategia del
Cielo, la stessa strategia usata da Gesù. Di conseguenza, la strada che
percorreremo non potrà mai essere semplice, ma sarà una strada piena di
dolori e sofferenze. Colui che ricerca una strada facile è sicuramente
un traditore del Cielo.
Nella Chiesa dell’Unificazione, coloro che hanno lavorato per il
proprio beneficio sono tutti scomparsi. Se le persone lavorano in
silenzio per il bene della nazione e del mondo, senza curarsi se gli
altri le osservano o no, stabiliscono fra loro un profondo legame,
senza bisogno di promesse fatte a parole. Perciò, anche nella
preghiera, è estremamente importante pregare in un posto che nessuno
conosce e fare sinceramente del nostro meglio. Questo tipo di persona è
quella che rimane fino alla fine: una persona così diventa un tesoro
nel cuore di Dio. La Chiesa dell’Unificazione sta facendo uno sforzo
disperato per creare questo tipo di persone. Stiamo impegnandoci in
questo modo per creare un tipo di fede che possa rappresentare decine
di milioni di persone. Solo quando mettiamo in pratica questo tipo di
vita possiamo liberare il cielo.
Una persona che sale in cima a una montagna per piangere per il bene
del Cielo è una persona più seria di quella che prega per la pace del
mondo. In questo senso la preghiera di Gesù nel Getsemani era una
preghiera estremamente seria, più seria di qualsiasi altra preghiera.
Se c’è un tale tipo di persona, allora il Cielo non può far altro che
abbracciarla e prendersene profondamente cura. Dobbiamo sapere che
questo tipo di persona è l’oggetto di speranza per tutto il genere
umano. Il Cielo lavora centrandosi su questo tipo di individuo. Chi
vive per se stesso non può lasciare una luce per gli altri, mentre una
persona che vive per il bene della nazione, per il bene del mondo, per
il bene del Cielo, è in grado di entrare nella sfera della resurrezione.
Una sola cosa rimane fino all’ultimo, il Cielo. Coloro che vivono per
il bene del Cielo sono in grado di vivere fino alla fine.