IL NOSTRO FIUME

IL FIUME NERO

Nome: Torrente Seveso

Lunghezza: 52 Km

Sorgente: Monte Pallanza - San Fermo della Battaglia (COMO)

Quota Sorgente: 490 m

Affluenti sponda sinistra: Rio Rossola, Rio acqua negro, Torrente San. Antonio, Torrente Serenza, Torrente Certesa

Affluenti sponda destra: Torrente Comasinella

Colore acque: Nere nella maggior parte della sua traversata

mappa 1
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  • GEOGRAFIA

    Ubicazione generale
    Il torrente Seveso nasce alle falde del Monte Pallanza nel territorio del comune di San Fermo della Battaglia (Co), in prossimità del confine svizzero, sul versante Meridionale del Sasso Cavallasca, in provincia di Como, circa a quota 490 m ed ha termine nel Naviglio della Martesana entro la cerchia urbana della città di Milano.
    Il torrente può essere suddiviso in tre parti dal punto di vista idrologico.
    La prima parte più settentrionale, dalla sorgente alla confluenza con il fosso Lusèrt, è caratterizzata da forti pendenze e da molti piccoli affluenti;
    la seconda parte centrale, dal fosso Lusèrt alla confluenza con il torrente Certesa, ha andamento tortuoso, ma pendenze modeste;
    la terza parte, la più meridionale, va dalla confluenza con il Certesa allo sbocco nel Naviglio della Martesana. In questa parte il Seveso ha le bassissime pendenze della pianura circostante.

    Affluenti
    L'asta del torrente ha una lunghezza di circa 52 km, 19 in provincia di Milano, di cui gli ultimi 7 nell'abitato di Milano sono tombinati.
    Lungo il suo percorso il Seveso riceve i seguenti affluenti:
    - sponda sinistra: rio Rossola, rio Acquanegro, torrente S.Antonio, torrente Serenza, torrente Certesa.
    - sponda destra: torrente Comasinella.
    Di questi affluenti solo il torrente Comasinella ed il torrente Certesa sono in provincia di Milano.
    Il più importante affluente come contributo per la formazione delle piene è il torrente Certesa, che sottende un bacino di area pari a 62 kmq circa con una lunghezza dell'asta pari a 20 km.


    GEOLOGIA

    Elementi geologici
    Il torrente Seveso ha acquistato la conformazione e il tracciato attuale dopo la fusione dei grandi ghiacciai alpini, quindi in tempi geologici molto recenti. La fusione dei ghiacciai ha causato la deposizione di imponenti apparati morenici e coltri di materiali che caratterizzano la pianura in provincia di Milano.
    Il bacino idrografico del Seveso presenta diversi caratteristiche geologiche, litologiche, geotecniche e idrogeologiche procedendo dalla sorgente fino alle porte di Milano. Di conseguenza l'alveo del corso d'acqua ha caratteristiche diverse in relazione alla zona percorsa.
    Nel tratto montano le valli sono profondamente incise in seguito all'azione dei ghiacciai: il fiume assume carattere torrentizio e scorre incassato fra pareti rocciose, attraversando centri abitati di modeste dimensioni e relativamente distanti fra loro.
    Il Seveso mantiene queste caratteristiche fino all'altezza di Cesano Maderno da dove inizia il tratto di pianura.
    Nella zona valliva il Seveso attraversa centri urbani molto estesi e senza soluzioni di continuità tra l'uno e l'altro assumendo perciò un comportamento idraulico simile a quello di un collettore fognario. In questa area l'alveo del fiume ha subito diverse modifiche perdendo le caratteristiche naturali e scorrendo per parecchi tratti in un alveo artificiale. Per molti chilometri le sponde naturali sono state sostituite da argini in terra, in scogliera o in calcestruzzo per contenere gli effetti delle piene e dell'erosione.
    Nella città di Milano, in periodi successivi, a partire dalla fine del secolo scorso è stato completamente tombinato.
    Dal punto di vista geomorfologico il bacino del Seveso può essere diviso in tre zone: un tratto montano o prealpino, un tratto collinare o pedemontano, un tratto di pianura.

    Tratto montano
    Il Seveso nasce tra formazioni di "Gonfolite" (conglomerati, arenarie, marne) del Burdigaliano-Oligocene superiore, che attraversa fino all'altezza del paese di Luisago. Dal paese di Luisago a quello di Fino Mornasco attraversa formazioni di argille e limi lacustri oloceniche e tardoglaciali.
    L'azione dei ghiacciai prima e la violenza delle acque poi hanno inciso profondamente le rocce formando una valle profonda e stretta.

    Tratto collinare
    Il tratto collinare si può far iniziare da Fino Mornasco da cui si susseguono avvallamenti e alture di tipica morfologia glaciale. In questa zona gli affioramenti rocciosi sono rari perché ricoperti da spessi strati morenici e fluvioglaciali formatisi durante le fasi di espansione e regressione dei ghiacciai. Il torrente attraversa depositi morenici e fluvioglaciali del Pleistocene Medio (Morenico Riss, Fluvioglaciale Riss) e tratti di "Ceppo lombardo" ( conglomerato, sabbie e argille ).
    Il paesaggio, lungo il fiume, è caratterizzato da terrazzamenti alternati a scarpate e da zone che mantengono una buona naturalità alternando boschi e vallate. Il tratto collinare si può considerare concluso all'altezza di Cesano Maderno.

    Tratto di pianura
    Dopo Cesano Maderno il torrente inizia ad attraversare le alluvioni tipiche della pianura lombarda. Questo tratto si trova tutto in provincia di Milano ed è caratterizzato da depositi del Pleistocene Superiore di ghiaie e sabbie fluvioglaciali Würm.
    Le sponde sono molto basse e il torrente scorre a livello del piano campagna, con la possibilità di divagare e allagare la pianura e i centri abitati circostanti.

    ... continua...

    fonte: (Consorzio Idrico e di Tutela delle acque del Nord Milano)