UN RAGAZZO DAGLI OCCHI DI SOLE
Sono tornato dove un ragazzo
dai grandi occhi di sole
ha maturato le sue radici
Sono tornato dove abbiamo
sepolto la nostra giovinezza
e dove il nome di battaglia
nasceva tra bagliori di fuoco
Ed ho ritrovato la mia estate
Lestate dei ramarri sui muri
la fionda dallelastico rosso
i piedi scalzi color di terra
e tutta la luce del giorno
a tingerci dambra le mani
Qui giocavamo alla guerra
fra siepi di rovi e di more
dietro lo scudo delle foglie
povera canaglia della libertà
inerme come grembi di colombe
Raccogliemmo morte e mirtilli
e tra cappotti di lune rosse
rubammo loro alle lucciole
Quando tua madre ingobbita
come la collina che ti colse
soffocò lurlo e i singhiozzi
nella tana duno scialle nero
per te cantarono le cicale
e si schiusero nidi di viole
Cera un profumo di ginestre
nel cielo della tua ultima estate
Ora ti guardo senza piangere
compagno dagli occhi di sole
e mi chiedo se non fu fortuna
quel tuo andartene allora
col freddo sudore di morte
sul tenerume delle labbra
ancora ebbre di latte materno
Te ne andasti e forse fu meglio
perchè adesso solo le pietre
urlano come monumenti nudi
e perchè ragazzo senza nome
siamo ormai pochi a ricordare
il sorriso delle tue tenere vene
che si svuotavano come calici
per lultimo brindisi alla vita.
Giuseppe Bartoli
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