Io
c'ho un padrone che non paga mai, / però a Natale fa una bella festa.
Il
mio padrone fa una bella festa / e allora invita tutti gli operai.
I
Rit. Che bella festa, tutta pagata / dalla minestra all'insalata!
Ed alla fine della bella festa / una sigaretta a testa.
Lui
dice a tutti di collaborare / per costruire i nuovi fabbricati,
in
bici noi corriamo a lavorare / e lui ci viene incontro in Maserati.
II
Rit. Che bella festa, che bella festa / per un secondo e una minestra!
Ed alla fine della bella
festa / una sigaretta a testa.
Lui
dice che di notte fa più fresco / e a turno mi concede di provare,
ed
al mattino quando me ne esco / mi aspetta mentre torna da ballare.
II
Rit.
E
dopo un anno che ho collaborato / mi ha convocato il Capo Personale:
all'improvviso
lui m'ha licenziato, / ma m'ha invitato al prenzo di Natale.
I
Rit.
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