Autore:
Canzoniere pisano
Anno: 1969
Tu
che sei stato per otto ore a controllare lo stesso congegno, ad azionare
la stessa leva, ad aspettare lo stesso segno, tu che sei stato per otto
ore intento a premere lo stesso bottone, lasci la fabbrica mezzo abbagliato,
un solo rumore ti spacca il cervello; e tutto questo non è che un anello
della catena a cui sei legato.
Il
tuo padrone ti vuole operaio nella sua fabbrica e in ogni momento,
ti ha costruito vicino al lavoro persino un piccolo appartamento; per
i tuoi figli c’è poi l’asilo, per i più grandi c’è il corso aziendale
ma se tu scioperi, questo è un gran male, perdi il tuo posto, perdi
la casa, perde tuo figlio il corso aziendale; e se ti cerchi un altro
lavoro, un’altra casa, un altro alveare, peggio di un cane ti vedi cacciare;
vivi col marchio del dissociato, sei un elemento indesiderato, tu sei
finito, ma non vuoi dir niente: la produzione non ne risente.
Siamo
al guinzaglio del capitale, non puoi più vivere, non puoi pensare, siamo
al guinzaglio del capitale, non sei più libero neanche di amare. La
corda è lunga, ma è un’illusione, bisogna uscire da questa prigione,
la corda è lunga, ma in Asia e in Angola la tiran più forte, ti arriva
alla gola.
Quaranta
milioni di nasi puntati tutte le sere sul televisore, quaranta milioni
di anonima gente che scorre fra i banchi dei supermercati, la sensazione
di essere qualcosa con l’automobile che paghi a rate...
Per
farci tacere, per farci star buoni un solo mezzo hanno i padroni: rubano
in Asia, in Venezuela, ammazzano in Vietnam, in Congo e in Bolivia,
nel Medio Oriente e giù in Rhodesia a Santo Domingo e in Indonesia;
là si presentano quali essi sono, senza la maschera del padre buono.
Siamo
al guinzaglio del capitale...
E
questa pace tanto auspicata, e questa pace tanto lodata, e questa pace
che vuole il padrone si concretizza nell’oppressione; questi vent’anni
di coesistenza sono vent’anni di cieca violenza contro chi suda, chi
è sfruttato, chi del potere è sempre privato.
A
tutto questo una sola risposta: avanti, popoli, alla riscossa!
La
lotta esiste, non è un’illusione, i abbatteremo un giorno il padrone,
la lotta esiste, facciamo la storia non può finire che con la vittoria.
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