Autore:
Sconosciuto
Anno 1896
Italia
bella, mostrati gentile
e i figli tuoi non li abbandonare,
sennò ne vanno tutti ni' Brasile
e 'un si rìcordon più di ritornare,
Ancor
qua ci sarebbe da lavorà
senza stà in America a emigrà.
Il
secolo presente qui ci lascia, il millenovecento s'avvicina; la fame
ci han dipinto sulla faccia e per guarilla 'un c'è la medicina,
Ogni po' noi si sente dire: E vo là dov'è la raccolta
del caffè.
L'operaio
non lavora e la fame io divora e qui' braccianti
'un san come si fare a andare avanti. Spererem ni' novecento, finirà
questo tormento, ma questo è il guaio:
il peggio tocca sempre all'operaio.
Nun
ci rimane più che preti e frati, moniche di convento e cappuccini,
e certi commercianti disperati di tasse non conoscono i confini.
Verrà
un dì che anche loro dovran partì
là dov'è la raccolta del caffè.
Ragazze
che cercavano marito vedan partire il loro fidanzato, vedan partire
il loro fidanzato e loro restan qui co i sor curato.
Verrà
un dì,,.
Le
case restan tutte spigionate, l'affittuari perdano l'affitto, e i topi
fanno lunghe passeggiate, vivan tranquilli con tutti i diritti.
Verrà
un dì,,,
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