The
Gang
E terra e acqua e vento,/non c’era tempo per la paura /nati
sotto la stella
quella più bella della pianura /avevano una falce /e mani gradi
da contadini
e prima di dormire /un padre nostro /come da bambini
Sette figlioli sette /di pane e miele /a chi li do
sette come le note /una canzone gli canterò
E pioggia e neve e gelo / e fola e fuoco insieme al vino
E vanno via i pensieri,/insieme al fumo su per il camino
Avevano un granaio, /e il passo a tempo /di chi sa ballare
di chi per la vita / prende il suo amore /e lo sa portare
Sette fratelli sette /di pane in miele ,/a chi li do
Non li darò alla guerra/ All’uomo nero non li darò
Nuvola lampo e tuono, /non c’è perdono per quella notte
che gli squadristi vennero / e via li portarono coi calci e le botte
Avevano un saluto,/e degli abbracci quello più forte
Avevano lo sguardo /quello di chi va incontro alla sorte
Sette figlioli sette, / sette fratelli /a chi li do
ci disse la pianure /questi miei figli /mai li scorderò
sette uomini sette/ sette ferite /e sette solchi
ci disse la pianura / i figli di Alcide /non sono mai morti
In quella pianura,/ da Valle Re ai Campi Rossi
noi ci passammo un giorno / e in mezzo alla nebbia
ci scoprimmo commossi………….
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