4 aprile 1944
Angeli miei,
ci hanno allungato la vita di 24 ore per sottoporci ad un
interrogatorio.
È stata una giornata densa di pensieri. Tutta la vita mi è
passata innanzi, ma più di tutto, sopra tutto, tu moglie
mia, tu figlia mia.


Il cappellano che ci assiste, e col quale ho avuto anche
un cordiale colloquio, mi ha detto che svolgendo certe pra-
tiche è possibile riavere il cadavere. Fatelo, a me non im-
porta nulla, ma so che per voi può e potrà essere un confor-
to; se, poi, tu facessi la tomba in un posto ove un giorno
(molto lontano) ti potessi riavere vicino a nanna con me,
allora ne sarei contento. Attenderò quel giorno con tutta la
passione mia, ma che venga lontano, in modo che tu possa
vedere i figli di nostra figlia più grandi di quel che ho visto
io mia figlia.
II mondo migliorerà, siatene certe: e se per questo è
stata necessaria la mia vita, sarete benedette.
Io vi benedico per il grande conforto, per il grande so-
stegno che la certezza di essere da voi due ricordato ed ama-
to mi da e che mi fa andare sereno davanti al plotone di
esecuzione. La mia fede mi ci fa andare sorridendo.
Tenetemi nel vostro cuore per tutta la vita, come io per
tutta l'eternità.
Tuo marito, tuo babbo