CABANO DIONISIO

contadino, vittima civile; nato a Varzi il 14 luglio 1860 e residente a Varzi in località Casa Martinoli; colpito da un colpo di cannone dei nazifascisti vicino alla sua abitazione il 26 agosto 1944, moriva poco dopo. Il nome di Cabano figura sul monumento eretto a Casa Piazza di Menconico.

CAGNONI EGISTO

socialista, noto uomo politico e dirigente sindacale, già sindaco di Mortara e deputato al Parlamento italiano; nato a Broni il 14 luglio 1875 e residente a Milano; per aver partecipato attivamente alla lotta clandestina, il 20 marzo 1944 viene arrestato a Milano. è incarcerato a San Vittore, trasferito poi al Campo di Fossoli e infine deportato a Mauthausen dove muore il 21 novembre 1944. Una piazza di Broni porta il suo nome, e il suo nome è anche in una lapide posta a Milano in via dei Mercanti, sull'antico Palazzo della Ragione.

CALATRONI ANNA

nata a Stradella il 20 febbraio 1942 e residente a Stradella; uccisa il 18 aprile 1945, vicino alla sua casa, dallo scoppio accidentale di una bomba abbandonata da militi repubblichini. Con lei furono uccisi la sorellina Carla e il fratellino Giuseppe. Un cippo, posto sulla strada che da Stradella sale a Montebruciato, ricorda la disgrazia.

CALATRONI CARLA

scolara; nata a Stradella il 24 marzo 1938 e residente a Stradella; uccisa il 18 aprile 1945 insieme alla sorellina Anna e al fratellino Giuseppe.

CALATRONI CESARE "Franco"

operaio, partigiano della Divisione "Masia", V Brigata "Tundra"; nato a Ziano Piacentino, il 12 febbraio 1924 e residente a Milano; fucilato a Montalto Pavese dai tedeschi il 20 settembre 1944, poco dopo la sua cattura. Una stele, costruita sul posto della fucilazione, lo ricorda. Il nome di Calatroni figura anche su un monumento ai caduti eretto a Fornello di Ziano.

CALATRONI GIUSEPPE

nato a Stradella il 4 dicembre 1939 e residente a Stradella; ucciso il 18 aprile 1945 insieme alle sorelline Anna e Carla.

CALVI ANGELO

studente, partigiano della Divisione "Masia", V Brigata "Tundra"; nato a Viarigi (Asti) il 5 aprile 1921 e residente a Viarigi; ferito gravemente da un colpo d'arma da fuoco partito accidentalmente dall'arma di un suo compagno, veniva subito portato all'ospedale di Borgonovo Val Tidone, dove moriva il 13 novembre 1944. Il nome di Calvi figura sul monumento partigiano eretto a Colombato di Montecalvo Versiggia.

CALVI ITALO

contadino, staffetta della Divisione "Aliotta", Brigata "Matteotti"; nato a Castana il 22 maggio 1916 e residente a Castana; fucilato dalla Sicherheits in un vigneto tra Castana e Valle Scuropasso il 19 novembre 1944, dopo essere stato catturato a Colomba di Castana poche ore prima. Una stele, costruita sul luogo della fucilazione, lo ricorda. Una via di Palazzina di Castana porta il suo nome, così come una lapide posta sulla facciata del municipio di Castana.

CAMPOROTONDO GIORGIO

contadino, staffetta della Divisione "Aliotta", Brigata "Capettini"; nato a Val di Nizza il 2 settembre 1891, residente a Mossago di Varzi; catturato il 13 agosto 1944 lungo la strada per Rosara da militi della Sicherheits, nel corso di uno scontro con i partigiani, veniva fucilato. Il nome di Camporotondo figura nella lapide posta sulla facciata della scuola materna statale di Varzi.

CANEVARI CELESTINO

contadino, partigiano della Divisione "Aliotta", Brigata "Crespi", nato a Zavattarello il 21 settembre 1921 e residente a Zavattarello in località Rossone; caduto combattendo contro la Sicherheits, nei pressi di Rosara di Varzi, il 13 agosto 1944. Un monumento, eretto sulla strada tra Varzi e Rosara, porta il suo nome. Il nome di Canevari è anche sul monumento eretto davanti alla scuola elementare di Zavattarello.

CAPITANI PEPPINO "Falco"

operaio, partigiano della Divisione "Aliotta", Brigata "Capettini"; nato a Redavalle il 26 marzo 1926 e residente a Redavalle; catturato dai tedeschi il 19 dicembre 1944 nella scuola di Brallo, fu incarcerato a Varzi per essere poi trasferito a Bolzano; infine deportato a Mauthausen e assegnato al sottocampo di Gusen, dove morì il 19 marzo 1945. Una lapide, posta sulla scuola di Brallo, lo ricorda. Anche una via di Redavalle porta il nome di Capitani.

CAPITELLI PIERO

ragioniere e studente universitario, partigiano della I Divisione GL, I Brigata; nato a Stradella il 30 marzo 1923 e residente a Stradella; dopo essere stato arrestato alla fine del novembre '44 dalla Brigata Nera di Stradella nei pressi della locale stazione ferroviaria, era incarcerato al "Savoia" di Broni. Vi rimaneva fino al 25 marzo 1945, giorno in cui era prelevato e condotto lungo la strada per Canneto. Qui veniva fucilato. Un cippo, costruito sul luogo della fucilazione, lo ricorda. Il nome di Capitelli è anche nella lapide partigiana posta sulla facciata dell'Università di Pavia; una via di Stradella è a lui intitolata.

CARDOLETI I GERMANO "Redaval"

operaio, partigiano della 60a Brigata "Bonfante"; nato a Redavalle il 16 novembre 1924 e residente a Gallarate (Varese); ferito e catturato in combattimento dai nazifascisti il 21 gennaio 1945, veniva fucilato due giorni dopo a Borghetto d'Arroscia (Imperia).

CARINI CARLO operaio,

partigiano della Brigata "Matteotti", poi Divisione "Dario Barni"; nato a Stradella il 6 luglio 1924 e residente a Stradella; fucilato a Costa di Montecalvo Versiggia il 1° gennaio 1945 dalla Sicherheits dopo che era stato ferito mentre tentava di portare in salvo il compagno Ennio Chiesa. Una brigata della Divisione "Barni" ha portato il suo nome. Il nome di Carini figura sul monumento partigiano eretto a Colombato di Montecalvo Versiggia e una via di Stradella porta il nome di Carini.

CARINI GIUSEPPE "Peppino"

operaio, partigiano della Divisione "Gramsci", Brigata "Gramigna"; nato a Portalbera il 9 dicembre 1925 e residente a Portalbera; ucciso in combattimento il 26 aprile 1945, lungo la strada che congiunge Portalbera con San Cipriano. Un cippo, costruito sul luogo dell'uccisione, lo ricorda.

CARRÀ EDMEO

operaio, partigiano della costituenda Brigata "Matteotti"; nato a Milano 1'11 giugno 1924 e residente a Milano; dopo essere stato ferito gravemente a Rovescala il 16 luglio 1944 dal repubblichino Nicola Pinto, veniva trasportato all'ospedale di Bobbio, dove cinque giorni dopo decedeva. Il nome di Carrà figura, tra gli altri, sul monumento ai caduti della Resistenza costruito nel cimitero di San Damiano al Colle, e una lapide, posta in via dei Mercanti di Milano, sull'antico Palazzo della Ragione, porta il nome di Carrà.

CASARINI ALFREDO "Puppo"

fabbro, partigiano della Divisione "Aliotta", Brigata "Gramigna"; nato a Castelletto di Branduzzo il 17 maggio 1923 e residente a Castelletto; catturato e fucilato da militi della Sicherheits a Castelletto la sera del 4 dicembre 1944. Una lapide, posta sul luogo della fucilazione, lo ricorda. Una via di Castelletto porta il nome di Casarini.

CASLOTTI BATTISTA "Achille"

operaio, partigiano della Divisione "Pinan-Cichero", Brigata "Po-Argo"; nato a Sommo Lomellina il 2 aprile 1926, residente a Voghera in località Torremenapace; deceduto all'ospedale di Voghera il 27 settembre 1945 in seguito a ferite riportate in combattimento. Il nome di Caslotti è sul monumento ai caduti eretto a Torremenapace ed è sul sacrario costruito nel cimitero di Voghera. Anche una via di Voghera porta il suo nome.

CASONATO NARCISO

operaio, partigiano della I Divisione GL, II Brigata; nato a Fossalta di Piave (Venezia) il 6 agosto 1919, residente a Vigliano Biellese (Vercelli); caduto in combattimento, il 7 marzo 1945, lungo la Via Emilia, nei pressi del torrente Bardoneggia. Un cippo, costruito sul luogo dello scontro, lo ricorda.

CASOTTI FELICE ALDO "Monello"

operaio, partigiano della Divisione "Aliotta", Brigata "Capettini"; nato a Minucciano (Lucca) il 1° febbraio 1929 e residente a Genova Nervi; caduto in combattimento il 24 luglio 1944 nei pressi del torrente Aronchio, nel comune di Varzi. Un monumento, costruito sul luogo in cui cadde, lo ricorda. Una brigata garibaldina ha portato il nome di Casotti.

CASSI LUIGI

contadino, renitente alla leva; nato a Nibbiano (Piacenza) 1'11 novembre 1922, residente a Torricella Verzate; deceduto il 7 novembre 1944 all'ospedale di Broni dopo essere stato ferito, mentre tentava la fuga per evitare la cattura, da soldati della Divisione "Littorio". Il nome di Cassi figura in una lapide posta sulla facciata del municipio di Torricella Verzate.

CASTALDI ICILIO "Rico"

contadino, partigiano della Brigata "Matteotti", poi Divisione "Dario Barni"; nato a Borgonovo Val Tidone (Piacenza) il 20 settembre 1915 e residente a Stradella; fucilato nei pressi della località Corriggio di Stradella il 3 marzo 1945. Un cippo, posto sul luogo dell'esecuzione, lo ricorda. Una via di Stradella porta il suo nome.

CASULLO MARIO

operaio, partigiano della Divisione "Aliotta", Brigata "Capettini"; nato a Val di Nizza il 7 aprile 1928, residente a Varzi; catturato dai tedeschi il 19 dicembre 1944 nella scuola di Brallo insieme a un numeroso gruppo di compagni, era incarcerato con loro a Varzi per essere trasferito a Milano e poi a Bolzano; infine era deportato a Mauthausen e assegnato al sottocampo di Gusen, dove moriva il 19 marzo 1945. Una lapide, posta sulla facciata della scuola di Brallo, lo ricorda. Il nome di Casullo figura anche nella lapide posta sulla facciata della scuola materna statale di Varzi.

CATTANEO PIETRO "Bacicia"

operaio, partigiano della I Divisione Piacenza, IV Brigata; nato a Genova il 29 maggio 1925 e residente a Genova; caduto in combattimento contro i rastrellatori nazifascisti il 28 novembre 1944 nelle vicinanze di Peli, nel comune di Coli. Un cippo, a Peli, lo ricorda.

CATTERINI FRANCESCO

contadino, vittima civile; nato a Montescano il 28 ottobre 1885 e residente a Roncole di Canneto Pavese; ucciso per rappresaglia da militi tedeschi vicino alla propria abitazione il 9 agosto 1944. Una lapide, posta sulla facciata del municipio di Canneto Pavese, lo ricorda. Il nome di Catterini figura anche sul monumento ai caduti eretto nella piazza principale di Montù Beccaria.

CAVALLARI MARIO

contadino, inabile al servizio militare, staffetta partigiana; nato a Borgonovo Val Tidone il 9 maggio 1920 e residente a Versa di Montecalvo Versiggia; fucilato dalla Sicherheits a Santa Maria della Versa il 14 febbraio 1945. Un monumento, eretto sul luogo della fucilazione, lo ricorda. Anche una via di S. Maria della Versa porta il nome di Cavallari.

CAVANNA FRANCO

operaio, partigiano della Divisione "Aliotta", Brigata "Crespi"; nato a Bosnasco il 27 marzo 1924, residente a Portalbera; fucilato da militi della Sicherheits, lungo la strada per San Cipriano, il 20 gennaio 1945. Una stele, eretta sul posto della fucilazione, lo ricorda.

CAVANNA GAUDENZO

contadino, partigiano della Divisione "Aliotta", Brigata "Casotti"; nato a Brallo di Pregola il 1° gennaio 1909 e residente a Brallo in località Valformosa; catturato durante il grande rastrellamento invernale, 1'11 dicembre '44, nelle vicinanze di Cella, veniva trasferito a Varzi e poi deportato a Leitmeritz, sottocampo di Flossenbürg, dove moriva il 24 aprile 1945. Il nome di Cavanna è nel monumento ai caduti posto vicino alla chiesa del Brallo.

CAZZOLA ANGELO

operaio, partigiano della Divisione "Aliotta", Brigata "Crespi"; nato a Pinarolo Po il 24 agosto 1925 e residente a Pinarolo Po; catturato dalla Sicherheits il 1° ottobre 1944 nelle vicinanze di San Re di Barbianello, era fucilato vicino ad Arena Po il 14 ottobre. Il nome di Cazzola è in una lapide posta davanti al municipio di Arena Po e nel monumento eretto nella piazza del municipio di Pinarolo Po. Il comune di Pinarolo Po, a Cazzola, ha anche intitolato una via.

CAZZOLA LUIGI

contadino, renitente alla leva; nato a Campospinoso il 10 aprile 1921 e residente a Barbianello; catturato a Barbianello da militi della Sicherheits il 18 novembre 1944 era fucilato nelle vicinanze del paese, lungo la strada per Broni. Una croce, posta sul luogo della fucilazione, lo Cazzola.

CENTENARO BATTISTA

contadino, vittima civile; nato a Cella di Bobbio (Varzi) il 19 giugno 1903, residente a Varzi in località Caposelva; caduto il 23 settembre 1944 vicino alla propria abitazione per mano di un milite della Brigata Nera di Genova. Il nome di Battista Centenaro figura nella lapide posta sulla facciata della scuola materna statale di Varzi.

CENTENARO GIACOMO

contadino, partigiano della Divisione "Aliotta", Brigata "Capettini"; nato a Varzi il 22 luglio 1925 e residente a Varzi; catturato dai tedeschi il 19 dicembre 1944 nella scuola di Brallo insieme ad un numeroso gruppo di compagni, era incarcerato con loro a Varzi per essere trasferito a Milano e poi a Bolzano; infine era deportato a Mauthausen, dove moriva il 3 marzo 1945. Una lapide, posta sulla facciata della scuola di Brallo, ricorda Giacomo Centenaro. Il suo nome figura anche nella lapide posta sulla facciata della scuola materna statale di Varzi.

CENTENARO SERAFINO

contadino, vittima civile; nato a Varzi il 10 maggio 1915 e residente a Nivione di Varzi; dopo essere stato arrestato a Nivione 1'8 agosto 1944 da militi della Sicherheits, veniva fucilato lo stesso giorno a Varzi. Il nome di Serafino Centenaro figura nella lapide posta sulla facciata della scuola materna statale di Varzi.

CHIAPPANO GEROLAMO

sarto, vittima civile; nato a Varzi il 14 settembre 1865 e residente a Varzi; ucciso da un colpo sparato a distanza dai tedeschi il 2 ottobre 1944 nel comune di Varzi, poco lontano dal bivio Penice-Brallo. Il nome di Chiappano figura nella lapide posta sulla facciata della scuola materna statale di Varzi.

CHIESA CESARE

contadino, partigiano della Divisione "Aliotta", Brigata "Matteotti"; nato a Rovescala il 6 agosto 1917 e residente a Canneto Pavese; deceduto il 14 dicembre 1944 a Fabbrica Curone (Alessandria) in seguito a un ferimento subito nel corso del grande rastrellamento invernale. Il nome di Chiesa figura, tra gli altri, nella lapide posta sulla facciata del municipio di Canneto.

CHIESA ENNIO

operaio, partigiano della Brigata "Matteotti", poi Divisione "Dario Barni"; nato a Arena Po il 22 gennaio 1920 e residente a Stradella; ferito in combattimento insieme al compagno Carlo Carini, il 1° gennaio '45, da militi della Sicherheits, veniva fucilato con lui a Costa di Montecalvo lo stesso giorno. Il nome di Chiesa è nel monumento partigiano eretto a Colombato. Anche una via di Stradella porta il suo nome.

CHIESA GINO

contadino, renitente alla leva; nato a Fortunago il 15 ottobre 1924 e residente a Fortunago in località Gravanago; catturato dalla GNR di Montalto Pavese nell'estate '44 a Torre del Monte di Borgo Priolo in seguito ad una delazione, veniva incarcerato a Voghera e infine deportato in un campo di concentramento in Germania, dove si ammalava di tubercolosi. Aderiva alla "Monte Rosa" per poter rimpatriare ed essere curato; moriva in un ospedale di Torino il 29 marzo 1945. Il nome di Gino Chiesa è nel monumento partigiano eretto nelle vicinanze di Costa Pelata di Fortunago.

CHIOCCA ALDO

autista, partigiano della Divisione "Aliotta", Brigata "Capettini"; nato a Pavia il 24 dicembre 1915 e residente a Pavia; caduto il 18 aprile 1945 a Milano. (Mancano altri particolari).

CIGNATTA PIETRO

contadino, vittima civile; nato a Borgonovo Val Tidone (Piacenza) il 2 aprile 1897, residente a Ganaghello di Castel San Giovanni; caduto nello scontro di Ganaghello del 19 aprile 1945.

CIGNOLI ANGELO "Tigre"

operaio, partigiano della Divisione "Cichero", Battaglione "Po"; nato a Bastida Pancarana il 22 ottobre 1925 e residente a Voghera in località Torremenapace; fucilato dalla Sicherheits nelle vicinanze di Tassarole di Montù Beccaria il 24 gennaio 1945. Con lui sono fucilati Franco Furini, Guido Gennaro e Bruno Lanati. Una stele, eretta sul luogo della fucilazione, li ricorda. Il nome di Cignoli figura anche sul monumento ai caduti costruito a Torremenapace e sul sacrario eretto nel cimitero di Voghera. Inoltre una via di Voghera porta il suo nome.

CIPARELLI Don FELICE

parroco di Corvino San Quirico, vittima civile; nato a Paderna (Alessandria) il 6 aprile 1970, residente a Corvino San Quirico; fucilato nella sua chiesa, il 24 novembre 1944, dai nazifascisti. Un cippo, posto davanti alla chiesa di Corvino, lo ricorda.

CIVARDI CELSO "Cinelu"

macellaio, partigiano della Divisione "Aliotta", Brigata "Gramigna"; nato a Castel San Giovanni (Piacenza) il 18 febbraio 1914 e residente a Castelletto di Branduzzo; catturato dalla Sicherheits il 10 dicembre '44 a Castelletto insieme con Giuseppe Barbieri e Battista Longhi, veniva trasportato con loro su un autocarro verso Cigognola. Nelle vicinanze di Panizza, tentava di fuggire ma era ucciso dai militi che lo custodivano. Una lapide, posta sul luogo dell'uccisione, lungo la strada Broni-Scorzoletta, lo ricorda. Una via di Castelletto porta il nome di Civardi.

CIVARDI PIETRO "Fido"

operaio, partigiano della Divisione "Aliotta", Brigata "Matteotti"; nato a Montù Beccaria 1'11 dicembre 1920 e residente a Milano; catturato il 12 dicembre 1944 nelle vicinanze di Monte Capraro (Alessandria), veniva deportato a Mauthausen e assegnato al sottocampo di Gusen II, dove moriva il 25 aprile 1945.

CLERICI ATTILIO

operaio, partigiano della Divisione "Aliotta", Brigata "Pisacane"; nato a Trenno (Milano), il 26 ottobre 1921 e residente a Milano; fucilato a Chiusani di Rocca Susella dai tedeschi, il 20 settembre 1944. Un monumento, a Chiusani, ricorda Clerici, e il suo nome è anche in una lapide posta a Milano in via dei Mercanti, sull'ntico Palazzo della Ragione.

COATTI FELICE

operaio, partigiano della Divisione "Masia", VI Brigata; nato a Lugo (Ravenna) 1'8 marzo 1924 e residente a Dozza (Bologna); ferito dai tedeschi a Grazzi di Romagnese, moriva poco dopo, il 18 dicembre 1944, nonostante le cure prodigategli dai contadini del luogo.

COCCHI GIUSEPPINA

casalinga, vittima civile; nata a Montecalvo Versiggia il 3 maggio 1932 e residente a Montecalvo in località Bosco; uccisa nella propria abitazione l'11 marzo 1945 da un colpo di mitraglia sparato da lontano da militi della Sicherheits. Il nome di Giuseppina Cocchi figura sul monumento partigiano eretto a Colombato di Montecalvo.

CODECASA FERRUCCIO "Ferro"

operaio, partigiano della Divisione "Aliotta", Brigata "Crespi"; nato a Pieve di Fissiraga (Milano) il 24 luglio 1923 e residente a San Giuliano Milanese in località Borgolombardo; dopo essere stato ferito nel corso del grande rastrellamento invernale, era catturato dai tedeschi e, nelle vicinanze di Cantalupo Ligure (Alessandria), il 16 dicembre 1944 era fucilato insieme a Giovanni Pinciroli e altri due partigiani. Una lapide a Cantalupo ricorda Codecasa e Pinciroli. Una via di Borgolombardo porta il nome di Ferruccio Codecasa e di suo fratello Mario, anche lui caduto durante la lotta di Liberazione. I nomi dei Codecasa figurano pure in una lapide posta in via Buozzi di Borgolombardo.

CODOGNELLI GIORDANO BRUNO

operaio, partigiano della Divisione "Masia", V Brigata "Tundra"; nato a Santa Maria della Versa il 5 settembre 1920 e residente a Bollate (Milano); catturato e fucilato a Montalto Pavese, il 20 settembre 1944, dai tedeschi. Una lapide, costruita sul luogo della fucilazione, lo ricorda.

COLLARINI CARLO

operaio, partigiano della Brigata "Matteotti", poi divisione "Barni"; nato a Certosa di Pavia il 7 giugno 1910 e residente a Bereguardo; ucciso la notte del 3 febbraio 1945 dalla Sicherheits lungo la strada tra Barbianello e Pinarolo Po, vicino al ponte della Forca. Una croce, lì eretta, ricorda Collarini.

COLOMBI ORESTE

carabiniere; nato a Rea il 26 agosto 1904, residente a Travacò Siccomario; caduto a Pavia, il 26 aprile 1945, combattendo contro i nazifascisti. Il nome di Colombi è nella lapide posta sulla facciata dell'Università di Pavia. Una via di Rea porta il suo nome.

COLOMBO GIUSEPPE

operaio, partigiano della Divisione "Masia", V Brigata "Tundra"; nato a Milano il 17 settembre 1926 e residente a Milano; fucilato sulla piazza di Cigognola dalla Sicherheits il 19 dicembre 1944. Con lui furono fucilati gli altri partigiani Nildo Magrotti, Giuseppe Montepiani, Giuseppe Quaroni, Carlo Loatti, Carlo Vignali, Romano Fernando Liborio e un mendicante il cui nome è rimasto sconosciuto. I corpi dei fucilati, prima della sepoltura, dovettero rimanere per 48 ore sulla piazza. Il nome di Colombo è su una lapide posta nella piazza di Cigognola, e su una lapide posta in via dei Mercanti di Milano, sull'Antico Palazzo della Ragione.

COMPOSTINI ALDO

operaio, antifascista; nato a Santa Maria della Versa il 20 maggio 1923 e residente a Genova; catturato dai tedeschi durante un rastrellamento nella fabbrica Ansaldo di Genova dove lavorava nell'aprile '44, veniva deportato a Mauthausen (Austria) e dopo vari spostamenti finiva al sottocampo di Gusen, dove moriva il 13 aprile 1945.

CONTE ALESSANDRO

carabiniere in servizio presso la caserma di Santa Giuletta, poi disertore e collaboratore dei partigiani della Divisione "Masia", V Brigata "Tundra"; nato a Pulsano (Taranto) il 19 marzo 1920 e residente a Pulsano; fucilato a Casa Madama di Mornico Losana da militi della Sicherheits il 4 gennaio 1945. Una stele, a Casa Madama, ricorda Conte.

COPPA MARIA

casalinga, vittima civile; nata a Molino Alzano (Alessandria) il 18 marzo 1889, residente a Voghera; uccisa a Voghera il 29 settembre 1944 da una raffica di mitraglia sparata da militari tedeschi. Nella stessa circostanza è ucciso Carlo Sozzani.

CORNAGGIA MEDICI LUIGI "Gigi"

contadino, partigiano della Divisione "Cichero", Brigata "Arzani"; nato a Rivanazzano il 5 luglio 1923 e residente a Rivanazzano; dopo essere stato gravemente ferito nella battaglia di Pertuso (Alessandria) del 23 agosto 1944, veniva trasportato dai compagni a Momperone (Alessandria) dove, nonostante le cure mediche praticategli, moriva due giorni dopo. Una brigata partigiana ha portato il suo nome. La piazza più importante di Rivanazzano è intitolata a Cornaggia.

CORVETTA GIOVANNI

contadino, vittima civile; nato a Varzi il 31 luglio 1896 e residente a Varzi; colpito a morte da un colpo di mortaio sparato dai nazifascisti il 19 settembre 1944, nel corso della battaglia di Varzi. Il nome di Corvetta figura in una lapide posta sulla facciata della scuola materna statale di Varzi.

COSTA ASSUNTA

casalinga, staffetta della Divisione "Aliotta", Brigata "Capettini"; nata a Varzi il 20 aprile 1925 e residente a Varzi in località Bognassi; deceduta insieme ad altre 31 persone il 21 agosto 1944 sotto il bombardamento aereo di Vezimo di Zerba (Piacenza). Il nome di Assunta Costa figura sul monumento eretto a Bognassi ed è in una lapide posta sulla facciata della scuola materna statale di Varzi. Anche una lapide a Vezimo porta il suo nome.

COVINI CARLO "Oscar"

artigiano decoratore, commissario della Brigata "Cornaggia" appartenente alla Divisione "Aliotta"; nato a Voghera il 7 giugno 1906 e residente a Voghera; fucilato a Biagasco di Pozzol Groppo (Alessandria) dai nazifascisti, il 31 gennaio 1945. Con Covini sono uccisi Alberto Piumati, Lucio Martinelli, Anna Mascherini, Giovanni Torlasco e Fulvio Sala. Un monumento-sacrario, eretto nel territorio di Pozzol Groppo, poco lontano dal torrente Staffora, ricorda Covini e i suoi compagni. Una via di Voghera porta il nome di Covini.

COVINI CARLO

ragioniere e studente universitario, disertore dell'esercito della RSI; nato a Stradella il 1° maggio 1920, residente a Arena Po in località Torretto; catturato e fucilato dai tedeschi nelle vicinanze della sua abitazione il 24 novembre 1944. Il nome di Covini è in una lapide posta davanti al municipio di Arena Po e in quella posta sulla facciata dell'Università di Pavia.

CREVANI LUIGI

studente, vittima civile; nato a Romagnese 1'8 febbraio 1934 e residente a Romagnese in località Casa Colombini; ucciso vicino alla propria abitazione, il 29 aprile 1945, in seguito allo scoppio accidentale di una bomba a mano. Il nome di Crevani è sul monumento eretto davanti al municipio di Romagnese.