Le forze avversarie. La maledetta Sicherheit
Ma chi erano questi avversari? Le forze impiegate per
fronteggiare la resistenza armata delle nostre zone erano costituite da
un caotico agglomerato di corpi e di milizie: i Tedeschi, che in sostanza
muovevano le fila di tutte le operazioni, erano affiancati da un nugolo
di reparti di carattere militare e poliziesco.
Oltre alla G.N.R. (Guardia Nazionale Repubblicana) e alla famigerata Legione
Muti, c'erano la X Flottiglia MAS, alcuni battaglioni di bersaglieri e
di alpini, le Fiamme Bianche, allievi e graduati di varie Scuole Ufficiali
e, dulcis in fundo, le Brigate Nere, costituite d'ordine dal Duce, il
quale non aveva esitato, vista la carenza di volontari e di reclute, ad
arruolare i giovanissimi ragazzi delle case di correzione. Tutte queste
forze erano organizzate in un Comando Militare Regionale, alle dipendenze
del Gen. Raffaele Delogu, con sede in Alessandria e con estensione operativa
in tutta la Liguria, su parte dell'Astigiano, sul Piacentino e, appunto,
sul Vogherese.
Proprio a Voghera era nata una sorta di SS italiana, la Sicherheit (nome
che resterà tristemente famoso in tutto l'Oltrepò, passando
nel dialetto e nel linguaggio comune come "sicarai", termine
con il quale si vuole definire un delinquente spietato, un criminale dei
peggiori), per opera di un ex colonnello di aviazione, Alberto Alfieri,
che dopo la sua morte fu sostituito dal colonnello Fiorentini, coadiuvato
nelle sue tristi imprese dal vice comandante Pastorelli.
Originariamente la Sicherheit era, a detta di Don Rino Cristiani, cappellano
dei partigiani che ne sperimentò più volte la ferocia, "un
corpo di polizia politica che aveva il compito di torturare e di uccidere,
più che di fare la guerra", ma quando, dopo il 5 luglio del
'44 si trasferì a Varzi e cominciò ad occuparsi anche delle
vere e proprie operazioni militari contro i partigiani, segnò il
nostro territorio di orrendi delitti, catture, distruzioni, incendi, violenze
di ogni tipo.
Spetta ad essa il desolante primato di aver sparso quassù il sangue
di italiani uccisi da altri italiani, e di averlo fatto vigliaccamente,
attraverso l'inganno e su vittime innocenti.
Tratto da PAESI E GENTE DI QUASSU'
Storia - Vita - Arte - Bellezze dei 19 Paesi della
Comunità Montana dell'Oltrepò Pavese
Edizione a cura del CENTRO CULTURALE "NUOVA PRESENZA" - Varzi
1979
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Varzi
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