Riduce all'obbedienza i russi ribelli

Era arrivato da soli quattro giorni quando venne a sapere che a Casa Galeotti, frazione di Bagnaria, una compagnia di russi, da poco passata con i ribelli, si era rivoltata ai comandanti partigiani e nessuno più osava affrontarla. Vi si recò lui con il Moro e quattro partigiani in gamba. Appena giunto ordinò loro di riunirsi nella scuola del posto. Mentre i quattro partigiani stettero fuori entrò lui con il Moro. Tra i russi vi era un tenente che parlava abbastanza bene e capiva l'italiano. Dietro ordine di Primula Rossa si alzò e parlò per tutti. Si lamentò di mille cose di poca e nessuna importanza.
Dopo averlo ascoltato in silenzio gli disse di sedersi e con occhi che schizzavano indignazione ed incutevano rispetto e timore gridò: "Ci avete combattuti fino a ieri. Vi abbiamo ricevuto come fratelli quando non avevamo più bisogno di voi. Vi abbiamo concesso l'onore di combattere al nostro fianco ed ora avete la pretesa di erigervi a nostri giudici? Uno per uno alzatevi, deponete ai miei piedi le armi ed uscite." Non ebbe bisogno di ripetere una parola. Uno per uno fecero quanto ordinato. Infine uscì anche Primula Rossa e gridò:"E adesso chi vuol restare con noi alzi la mano". Tutti guardarono il tenente e infine alzarono la mano. Diede ordine che venissero distribuiti nei vari distaccamenti. Non ebbe più bisogno di richiamarli all'ordine.