Classificazioni dei beni economici

Beni primari - soddisfano i bisogni primari.   beni secondari - soddisfano i bisogni secondari
Beni diretti - (detti anche beni di consumo) - soddisfano immediatamente un bisogno economico (es. pane, vestiti, automobile etc.).   beni indiretti (detti anche beni di strumentali) - devono subire ulteriori trasformazioni (fasi di produzione) per divenire o realizzare un bene diretto (es. macchinari). Alla fine di una catena di beni indiretti, troveremo un bene diretto o di consumo.
Beni immobili - svolgono la loro funzione economica stando fissi al suolo (es. edificio). beni mobili - svolgono la loro funzione economica spostandosi e muovendosi da un luogo all’altro (es. auto).
Beni presenti - sono quelli esistenti ed utilizzabili nel presente dai soggetti economici beni futuri - sono quelli che probabilmente saranno disponibili per l’individuo dopo un certo periodo di tempo. I beni presenti sono preferiti a quelli futuri perché sono certi (mentre quelli futuri sono solo probabili) e soddisfano bisogni presenti, più sentiti di quelli futuri.
Beni durevoli  - permettono più atti di consumo e, quindi, sono utilizzabili più volte (es. edifici, automobili ecc). beni non durevoli - possono essere utilizzati una sola volta in quanto, dopo una prima utilizzazione, si distruggono (es. cibo) oppure escono dalla disponibilità del soggetto economico (es. denaro). Per "trasformare" beni non durevoli in beni durevoli si accantonano scorte.
Beni fungibili - (detti anche generici) hanno valore non nella loro specifica individualità ma in quanto appartenenti a un certo genere di beni (es. una certa quantità di grano, un litro d'olio, il denaro etc.). beni infungibili - hanno valore nella loro specifica individualità (es. un quadro d'autore, una moneta antica, un pezzo d'antiquariato etc.).