Preghiera cittadina mensile

 GENOVA

Preghiera per la pace

Perché in cantiere?
Fino ad aprile 2002 la preghiera per la pace era un appuntamento a cadenza settimanale. Poi per alcuni mesi è stata fatta a cadenza mensile. Momentaneamente è sospesa perché non ci sono più le forze per garantire la musica, il canto e la preparazione della preghiera ogni venerdì.
Puoi darci una mano a farla ricominciare?
Fai parte di un gruppo che vorrebbe avere un momento di preghiera regolare? Volete venire a pregare con noi? Fai parte di un ordine missionario e puoi portarci testimonianze dal Sud del Mondo?
Scrivi a Francesca (
aidi_f@yahoo.com)

La storia della preghiera
Quando nell’aprile 1999 la situazione in Kosovo riempiva le pagine dei giornali, pensammo che oltre agli alimenti, alle tende o ai medicinali, alle popolazioni in guerra poteva anche servire che qualcuno pregasse per loro.
L’accordo fu facile: "ci vedremo tutti i venerdì sera a pregare per chi in quel momento è sotto la minaccia delle bombe, finché la guerra non finisce!" Fin dall’inizio sapevamo però che tante sono le guerre dimenticate dai telegiornali perché troppo lontane, troppo complicate, troppo povere. Nella preghiera ci sarebbe stato spazio anche per queste.

Quando la situazione in Kosovo migliorò, noi sapevamo che c’era ancora bisogno di pregare. Per il Kashmir e per il Burundi, per Timor Est e per la Repubblica democratica del Congo, per l’Angola e per la Sierra Leone,... E così la preghiera per la pace è continuata e continua. Ogni settimana, nella chiesa di S.Pietro in Banchi, una chiesa nel cuore del centro storico, una sera, il venerdì sera, in cui Genova possa fermarsi a pregare e a riflettere sulla pace nel mondo!

La struttura della preghiera
Questa preghiera è fatta di cose semplici:
I canti di Taizè, che ripetono più volte una frase della Bibbia o di qualche Padre della Chiesa, sono per noi un modo dolce di accostarci al mistero di Dio.

Come intenzioni di preghiera usiamo le notizie tratte dall’agenzia di stampa dei missionari (
MISNA) o dalla rivista Internazionale. Cercandovi informazioni sulle guerre, ma anche segnali di speranza e pace.

La lettura del Vangelo è come una luce che aiuta a capire e dare un senso alle vicende umane, spesso segnate dalla fatica e dalla sofferenza. E i lumini sparsi nella chiesa e di fronte alle icone ci aiutano a ricordare questa verità.

Fare silenzio ci consente di provare ad ascoltare meglio la voce di Dio e a riflettere sulle notizie dal mondo.

In conclusione c’è sempre il Padre nostro, la preghiera più semplice e più "completa" dei cristiani.
Il canto spesso prosegue liberamente ed ognuno può uscire dalla chiesa quando preferisce.

(su)