Preghiera cittadina mensile

 GENOVA

Festa grande per un pacco consegnato!
di Marina Parodi

C'era un uomo che di mestiere faceva il corriere espresso (sapete ? quello che consegna nelle case i pacchi...)
Come tutte le mattine, caricò il suo camion e si preparò al lungo giro di consegne.
Quel giorno aveva 100 pezzi da consegnare.

Iniziò con una cassa di bottiglie di vino, che andava consegnata proprio all’ultimo piano di un lussuoso palazzo del centro. Con il fiatone suonò alla porta. Aprì un distinto signore: "Buongiorno, sì è per me, prego la metta qui, no un po’ più in là, ecco perfetto, arrivederci!"

Poi fu la volta di una anziana signora, a cui trepidante consegnò un pacchetto con un preziosissimo anello. La donna annoiata e indifferente commentò solo : "Ah, lo metta lì con tutti gli altri, poi lo aprirò..."

A una giovane coppia doveva consegnare la lavatrice nuova. Mentre era in cucina e li aiutava a dismballare, i due iniziarono a litigare "Vedi, avevo ragione io : dovevamo prendere l’altro modello" "Invece no, abbiamo fatto bene a seguire il consiglio di mia madre" "Ma cosa dici, non vedi che sta malissimo vicino al frigo" "Piantala, si sa che tu hai un pessimo gusto!" "Perché secondo te era di buon gusto il regalo che tu mi hai fatto a Natale"... Il trasportatore se ne andò un po’ imbarazzato. Un pacco era destinato a un parroco. Era una statua molto bella, ma molto pesante. Il trasportatore era molto in difficoltà, e nell’entrare in sacrestia si ferì una mano contro un’acquasantiera. Ma il parroco lo accolse solo con un "Oh, finalmente me l’ha portata ! Per favore faccia presto, si sbrighi. Sono impegnatissimo, tra 2 min e 40 sec. devo dire messa, tra 45 min c’è la lezione di catechismo, poi c’è la riunione con il gruppo della terza età, poi il comitato di programmazione economica, poi i giovanissimi e la catechesi per famiglie. Capisce, no ?, c’è tanto da fare : faccia presto !" Con la mano ancora dolorante il trasportatore uscì e andò a bagnarla alla fontana del sagrato. Con il passare delle ore e il crescere della fatica, i pacchi pian piano diminuivano. Alla fine ne rimase solo uno. Quando arrivò all’indirizzo segnato sul pacco, aprì la porta un ragazzo : "No mi dispiace, il suo indirizzo è sbagliato, la signora Beatrice Bianchi (quello era il nome della destinataria) non abita più qui, si è trasferita almeno da un mese..." "E sa dove è andata ad abitare ?" "No, io no, ma provi a chiedere al fruttivendolo all’angolo. Lui conosce tutti."

Il camionista si presentò al fruttivendolo e spiegò il suo problema : "Devo consegnare un pacco alla signora Beatrice Bianchi, ma ho l’indirizzo sbagliato. Lei sa dirmi dove posso trovarla ?" "Ah, sì, si è trasferita, in un altro quartiere, me lo aveva detto, però l’indirizzo proprio non me lo ricordo... Provi a chiedere a Piero, lo trova là all’osteria, lui sicuramente lo sa."

Il camionista entrò nel fumoso bar e dietro un bicchiere di vino e un mazzo di carte, trovò Piero, un vecchietto con la barba bianca e due occhi azzurri come il cielo. "Ma sì la Beatrice! La conosciamo tutti qui, faceva la cameriera, è un peccato che si sia trasferita... Ecco le scrivo il nuovo indirizzo".

Finalmente, dopo la lunga ricerca, il nostro amico si trovò di fronte alla porta dell’appartamento della signora Beatrice Bianchi. Il palazzo era in una delle zone più povere e degradate della città, lo squallore del luogo metteva proprio tristezza. Come aveva fatto con gli altri 99 pacchi, suonò e annunciò : "Signora, devo consegnarle un pacco". Aprì una giovane ragazza, mentre da una stanza interna si sentiva il pianto di un ragazzino. "Un pacco per me ?" "Sì, signora ; non è stato facile, ma sono contento di averla trovata..." "E cosa sarà mai ? Non aspettavo pacchi... Oh...mi scusi, la sto lasciando sulla porta ; prego, si accomodi, si sieda, posso offrirle un caffè ? intanto guardiamo cosa c’è nel pacco..." Piacevolmente sorpreso, il corriere accettò volentieri l’invito. Il bambino intanto aveva smesso di piangere e si era avvicinato a osservare curioso quell’ospite sconosciuto. Dopo aver versato il caffè all’ospite, Beatrice aprì il grosso pacco. Non potè trattenere un grido di gioia, quando ne vide il contenuto. Il pacco era pieno di cibi buonissimi, tra cui una grossa torta di compleanno. Insieme ai cibi una lettera. Quando la lesse a Beatrice vennero gli occhi lucidi. Poi spiegò : "5 anni fa litigai violentemente con mia madre, e da allora non ci siamo più frequentate. Ora mi scrive che non vuole più discutere del passato, ma si è ricordata che oggi è il compleanno di Roberto, mio figlio e ci manda un po’ di dolci per festeggiare. E pensare che proprio 10 minuti fa io stavo spiegando a Roberto che non avremmo potuto fare la festa con i suoi amici perché dopo aver pagato le bollette mi sono avanzati pochissimi soldi... È lei che ha permesso tutto questo ! Io...io voglio ringraziarla. Si fermi e festeggi con noi ! "
E così il trasportatore si trovò coinvolto in una festa piena di musica, allegria e risate, insieme con Beatrice, Roberto, i suoi amici e altre persone del vicinato. E alla fine della giornata, potete star certi, fu proprio lui il più contento per quel pacco con l’indirizzo sbagliato!

 

PER L’ANIMAZIONE
minimo 4 persone : narratore, un uomo, una donna ; una persona che faccia muovere il camion
materiale : un camion da bambini, tanti pacchettini, costumi (bastano un cappello e alcuni accessori)per i vari personaggi(signore distinto, signora ricca, coppia di sposi, prete, ragazzo, fruttivendolo, anziano al bar, Beatrice), caramelle per la festa di compleanno
I bambini in cerchio, mentre il narratore e le altre voci raccontano la favola, il camion si muove tra i bambini. Ogni volta che c'è da consegnare un pacchetto, il camion si ferma davanti alle persone travestite dai vari personaggi. Si conclude (festa di compleanno) dando a ciascun bambino una caramella con un bigliettino su cui è scritto il brano del Vangelo Mt 18,12-14
 

PER LA RIFLESSIONE

Questa favola ci aiuta a capire qualcosa di Dio

Dio ama e cerca tutti gli uomini, anche quello del 100 pacco, con l’indirizzo sbagliato, quello che si è perso, quello che è difficile raggiungere ; nell’esempio del Vangelo, Gesù dice anche di più : Dio lascia le 99 pecore che sono "a posto", che sono al sicuro, e va in montagna a cercare quella che si è persa. Il pacco con l’indirizzo sbagliato è prioritario!

Dio porta doni preziosi e gioia. Ma noi come accogliamo Dio e i suoi doni? Con freddezza come il signore ricco, con noia come l’anziana signora, come i due sposi che litigano per un regalo, come il parroco troppo indaffarato? O con gioia e gratitudine come Beatrice o con serena curiosità come il suo bambino? Quando siamo nel bisogno siamo più pronti ad accogliere Dio nella nostra casa, quando invece siamo abituati alle ricchezze non sappiamo neanche riconoscerLo e apprezzare i suoi doni.

Aiutiamo Dio a trovare le persone di cui si è perso l’indirizzo? Diamo a Dio la possibilità di incontrare le persone lontane dalla Chiesa ?