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Per Casalecchio l' ambiente non e' cosa dei cittadini! La Commissione di Garanzia del comune di Casalecchio ha respinto come improponibile la richiesta di un referendum abrogativo sulla vendita di "montagnola di sopra". Non vogliamo entrare qui nel merito delle tante motivazioni portate per dichiarare, all' unanimità, l' improponibilità del quesito referendario. A noi paiono francamente faziose e tali per cui su nessun atto della amministrazione comunale si potrebbe proporre un referendum. Una di queste motivazioni tuttavia e' di una estrema gravità, che va ben oltre all' aver concorso a respingere la legittima istanza dei cittadini firmatari. Si afferma infatti che non essendo la tutela ambientale esclusiva materia di una amministrazione comunale non si può sottoporre a referendum atti che non la rispettano perché si invade il campo di competenze di altri livelli istituzionali. E' una tesi che ha dell' incredibile: un Comune può riversare gigantesche colate di cemento (vedi zona A e B), abbattere alberi, compromettere parchi e magari concedere il proprio territorio a una megacentrale termoelettrica e i cittadini devono accettare tutto perché altrimenti fanno atti di eccessiva rilevanza politica! Nel denunciare questo grave attentato alle più elementari norme di democrazia chiediamo a tutte le associazioni ambientaliste e alle forze politiche della sinistra di esprimere la loro condanna di questa interpretazione della legge sul referendum e di ristabilire nelle istituzioni preposte la piena disponibilità degli strumenti di democrazia. Commissione Ambiente
PRC Bologna Bologna li 2/03/2003 |
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