Comitato per la compatibilità Aeroporto/Città

Al Sindaco del Comune di Bologna

Al Presidente della Regione Emilia-Romagna

Al Presidente della Provincia di Bologna

Agli Assessori alla mobilità e trasporti del
Comune di Bologna, della Provincia e della Regione

Ai Presidenti dei quartieri cittadini:
Navile, Borgo Panigale, S.Donato e S.Vitale

Ai Capi-gruppo di Comune di Bologna, Provincia,
Regione e dei quartieri Navile, Borgo Panigale,

S.Donato, S.Vitale

e, p.c. Alla Camera di Commercio

Al Dipartimento di Prevenzione A.S.L.

Alla Presidenza S.A.B.

Alla Direzione Circoscrizionale Aeroportuale

All'ENAV

Alla Stampa e agli organi di informazione cittadina

Durante la primavera e l'estate di quest'anno il rumore prodotto dall'aeroporto nei confronti delle zone residenziali è tornato ai livelli insopportabili che determinarono le ondate di protesta del 1992 del 1995-1996 e del 1998.

In certi giorni della settimana come il sabato, la domenica ed il lunedì ed in certe fasce orarie come la mattina fra le 11 e le 12, il pomeriggio fra le 14 e le 15, e addirittura la sera fra le 23 e le 24 quando i voli dovrebbero essere sospesi, i passaggi sul quartiere non hanno più soluzione di continuità.

I cittadini più vicini alla pista lamentano rombi e boati a terra durante la notte, rimpiangendo il periodo in cui furono sospesi tutti i voli notturni tranne il postale.

Ricordiamo che nel 1995 il Prof. Faggioli dirigente del Dipartimento di Prevenzione dell'ASL, di fronte a livelli di inquinamento acustico pari a quelli degli ultimi cinque mesi, dichiarò la necessità di interventi urgenti per far uscire da una situazione di rischio sanitario alcune decine di migliaia di persone.

Ma oltre al rischio sanitario, pur prioritario, di fronte a sorvoli continui vi è anche l'impossibilità di rapporti sociali normali (conversare può diventare o attività ridicola o fonte di nervosismo ed irascibilità a seconda del carattere delle persone).

Può diventare impossibile anche lavorare od assistere ad un programma televisivo od ascoltare musica o esercitare qualsiasi attività privata che richieda un minimo di concentrazione.

Tutte cose alle quali crediamo che anche i cittadini del Navile abbiano diritto.

Dopo le crisi degli anni passati i Sindaci dell'epoca, i Presidenti del Quartiere e tutti gli Enti interessati si attivarono sullo stimolo di manifestazioni organizzate da comitati di quartiere per studiare ed attuare misure di contenimento acustico che rendessero compatibile una struttura certamente assai importante per la città e per la regione con le legittime esigenze dei residenti.

Negli anni 1993 e 1994 e per lunghi periodi del 96/97 e 98/99 la situazione, certo sempre ai limiti del tollerabile, poteva definirsi sotto controllo.

L'ultimo provvedimento del maggio 1998 consistente nell'inibizione dei velivoli più rumorosi (i cosiddetti Cap. 2) ha consentito un buon risultato fino al marzo 1999 poi, evidentemente, l'impennata dell'attività del Marconi ne ha vanificato l'efficacia.

Oggi troppi aerei passano sulle nostre teste a tutte le ore del giorno e della notte.

Chiediamo a tutti gli organi competenti, Sindaco in primis, di prendere provvedimenti urgenti ed efficaci per riportare un livello accettabile di vivibilità nel nostro quartiere.

18 settembre 1999

p. il comitato

Andrea Fabbri Mariuccia Fusco