LA MEMORIA NON SI CANCELLA

Dopo l'attentato alle Torri Gemelle, l'11 settembre sarà ricordato in eterno solo per quel tragico anniversario,  i media oramai oscurano quasi del tutto l'11 settembre del '73 quando, in Cile, un criminale colpo di Stato fascista, orchestrato dagli USA, rovesciò il governo democraticamente eletto di Allende per instaurare una delle più feroci dittature militari i cui milioni di morti ancora non si contano.
Il presidente Berlusconi nell'ultimo anniversario ha dichiarato: "Mussolini non ha mai ucciso nessuno", "Mussolini mandava la gente a fare vacanza al confino", andando a calpestare per l'ennesima volta la memoria di una popolazione inerme martoriata dal conflitto, il sacrificio dei gloriosi partigiani, il massacro di milioni di ebrei nei campi nazisti. Inoltre le uccisioni e le persecuzioni politiche fatte dai fascisti in Italia furono innumerevoli, dai grandi oppositori nazionali Matteotti, Amendola, Gobetti, Don Minzoni, i  fratelli Rosselli, Gramsci  fino ad altre vittime sconosciute o magari ignorate come ci furono a Torre, dai fratelli Caravelli a Diodato Bertone, Filippo Russo, Gino Alfani, in una città come la nostra da sempre antifascista, dove venne  tra l'altro appiccato il fuoco alla Casa del Fascio, e che anni dopo vide dalle proprie urne trionfare il SI al referendum per la Repubblica.   Le barbarie dei fascisti, come sappiamo, non si fermarono al "ventennio", oramai si tende a far dimenticare le stragi del terrorismo nero e di Stato, da Brescia a Milano, a Bologna, la strage del treno Italicus, e tanti altri  massacri   coperti ancora oggi  dal segreto di Stato.
Oggi la parte dominante del potere politico intende occultare la memoria e revisionare la storia,   con il pretesto di conseguire una presunta  "pacificazione nazionale, " strumentale invece solo ad attribuire un certo consenso popolare alle politiche incostituzionali di questo Governo e a distrarre l'attenzione pubblica dai problemi reali che aggravano la società di oggi quali la disoccupazione, la precarietà del lavoro, i tagli alle pensioni, il caro-vita che aumenta…
È dovere di tutti i cittadini e di tutte le istituzioni democratiche, condannare le ultime provocatorie affermazioni di Berlusconi e  onorare la memoria di tutti gli uomini e le donne che a Torre, in Italia e nel mondo hanno dato la vita per combattere contro il fascismo e per la libertà.