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CONFERENZA STAMPA 11/10/2006
Questa prima conferenza
stampa congiunta del Partito della Rifondazione Comunista e del Partito dei
Comunisti italiani è un segnale di enorme importanza perché va nella conferma di
una rivitalizzazione da Sinistra dell’attività politica sul territorio.
La città, così
come l’intero Paese, versa infatti in una fase di crisi dell’economia e della
politica.
La prima Legge
finanziaria del Governo Prodi, come anche sottolineato da una parte del
sindacato e da diversi sindaci, non dà nessuna risposta vera alle ingiustizie
sociali ma al contrario introduce altre imposte indirette come i ticket
ospedalieri che andranno a colpire la povera gente, per non parlare dei tagli
agli enti locali, i quali probabilmente saranno costretti ad aumentare le
imposte e/o a ridurre la spesa dei servizi sociali.
Finora il
Governo Prodi non ha messo al centro della sua agenda, come aveva sbandierato in
campagna elettorale, la questione di Napoli e di un Mezzogiorno distrutto dalle
politiche di Berlusconi e conservato nel suo arretramento dalle amministrazioni
di centro-sinistra.
Napoli e tutta
la Regione Campania stanno infatti per celebrare il ventennio bassoliniano ed
il bilancio è tutt’altro che positivo.
La Campania si
conferma, dopo undici anni dall’approvazione del piano “ciclo integrato dei
rifiuti” targato Rastrelli – Bassolino - Catenacci, maglia nera in Italia e in
Europa per lo smaltimento dei rifiuti, in uno stato di perenne emergenza perché
ha preferito puntare sull’inceneritore e non sulla raccolta differenziata dei
rifiuti poiché, presumibilmente, questi erano i patti con la Fibe e con altri
gruppi d’interesse.
La Regione
Campania è una delle prime in Europa per i costi della politica, alle 6
commissioni ordinarie sono state aggiunte altre 12 speciali.
Nella
modernissima regione di Bassolino la distribuzione degli incarichi
istituzionali, come ai tempi del feudalesimo, sembra riservata a poche famiglie:
la moglie del Ministro Mastella occupa la carica di Presidente del Consiglio
mentre suo cognato siede in parlamento insieme alla moglie dello stesso
Governatore ed al fratello di un altro ministro, Pecoraio Scanio; il figlio
dell’Assessore, della Margherita, alla Sanità Montemarano (ex alto dirigente
della sanità in Campania) viene eletto a furor di popolo consigliere comunale a
Napoli, il figlio dell’On. Casillo, leader oramai indiscusso della cittadina di
Boscoreale, ricopre il ruolo di assessore provinciale.
In Italia ci
sono 70 consigli comunali sciolti per mafia di cui 27 in Campania e quasi tutti
appartengono al centro-sinistra.
In Campania i
beneficiari dell’indulto sono stati 2000 su 7800 detenuti e gran parte di essi
sono tornati a delinquere e questo perché passati dal carcere di Poggioreale al
carcere della disoccupazione e dell’emarginazione sociale. Anche a Torre
Annunziata per contrastare la criminalità non abbiamo di certo bisogno di più
forze dell’ordine o di più telecamere, o cose del genere, ma ci vogliono più
posti di Lavoro, più diritti e più servizi sociali affinché le istituzioni siano
veramente in grado di dare ai giovani un’alternativa e fare così terra bruciata
attorno alla camorra.
Torre
Annunziata viene da oltre venti anni di dismissione industriale spesso
giustificati con la presunta riconversione solo turistica del territorio che
oggi risulta non realizzata ed irrealizzabile.
Mentre la
città,negli ultimi venti anni, ha perso circa 12mila posti di Lavoro e 15mila
abitanti,il ceto politico locale sa discutere solo di chi deve fare l’assessore,
chi il vicesindaco, chi il presidente del consiglio comunale e così via.
I cittadini
difficilmente vengono informati circa la vita amministrativa, e quando vogliono
assistere ai Consigli Comunali sono addirittura tenuti a farsi identificare da
polizia e vigili urbani.
Il Partito
della Rifondazione Comunista ed Il Partito dei Comunisti Italiani consapevoli
che l’alternativa a questo centro-sinistra è non solo un obbligo morale e
politico ma anche una realtà concreta e consapevoli di essere le uniche forze
politiche di opposizione in città
PROPONGONO
Ai sindacati,
alle associazioni, ai movimenti giovanili e non, ai comitati di quartiere ed a
tutti i cittadini di adoperarsi insieme per il cambiamento del territorio.
Il PRC ed Il
PDCI continuano a portare avanti la loro piattaforma programmatica, per la
nazionalizzazione dei suoli dell’ex metalfer e delle altre industrie dismesse
per contrastare la speculazione e per favorire attività produttive vere, lo
sportello unico dell’impresa, lo sportello immigrati della Provincia in città,
il miglioramento e potenziamento delle strutture universitarie, l’avvio del
sistema museale a partire dal recupero dell’ex teatro Moderno, il progetto di
recupero della memoria storica dell’arci oplonti per una nuova valorizzazione
del centro storico cittadino, l’avvio di una vera raccolta differenziata come
unico antidoto alla perenne emergenza dei rifiuti, un nuovo servizio sanitario
nell’ex ospedale, il ritorno al pubblico del servizio idrico dell’ATO 3.
Questi sono
solamente alcuni dei più importanti obiettivi che costituiscono la base del
nuovo Laboratorio della Sinistra che faccia da osservatorio e da governo ombra
della città, un luogo democratico, aperto a tutti i cittadini, a cui tutti
possano rivolgersi per sottoporre i problemi dei loro quartieri, dei loro luoghi
di studio, di lavoro ecc.
Il solo voto
dato a titolo personale a questo o a quel consigliere comunale, il quale una
volta eletto andrà anche a cambiare partito, come oramai generalmente accade, è
uno strumento che non dà risultati per il bene della comunità locale.
Bisogna
adoperarsi per il controllo degli amministratori e di chi dovrebbe far loro
l’opposizione.
Con più lotte
e più partecipazione il cambiamento è sempre possibile.
PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA - Sezione
Gino Alfani
PARTITO DEI COMUNISTI ITALIANI - Sezione
Caraviello
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