Casella di testo: IL SINDACO RITIRA LE DIMISSIONI
I COMUNISTI CONTINUANO L’OPPOSIZIONE
 
La città di Torre Annunziata versa, ormai da oltre un ventennio, in uno stato di perenne emergenza occupazionale, sociale, civile, demografica ed ambientale.
Negli ultimi anni la città è apparsa alla cronaca nazionale come la città dei pedofili, delle mamme coraggio uccise dalla camorra perché avevano denunciato i soprusi subiti dai figli; la città dei grandi scandali, dal cancelliere del tribunale che scappa via con tutta la cassa sotto il naso della Procura alle recenti inchieste della magistratura toscana che denunciano casi di forte speculazione immobiliare e finanziaria nell’ex area ASI a danno dei lavoratori e dei giovani.
 
Torre Annunziata ha perso oltre 15mila abitanti negli ultimi 20 anni, 12mila posti di lavoro, fabbriche che chiudono nell’attesa illusoria del solo turismo, a 320 famiglie povere sono stati inspiegabilmente bloccati i pagamenti del reddito di cittadinanza da parte del Comune, la città non è più fornita nemmeno di un suo Pronto Soccorso oltre che di un suo ospedale civile, nessun bambino nascerà più a Torre.
  
Tutto questo avviene mentre continuano a chiudere le ultime industrie come ICE, Metalfer Sud, Officine Torresi, Carpenteria e Stampaggi, fino all’ultimo caso della Tau – Siemens che ha di recente proceduto al licenziamento collettivo di tutte le sue unità.  
 
Mentre la città sta andando completamente allo sfascio, l’unica discussione all’ordine del giorno tra i partiti che siedono in Giunta  consiste nel chi deve fare l’assessore, chi il vicesindaco, chi il presidente del Consiglio Comunale e così via.   
 
Il Partito delle Rifondazione Comunista, fermo nella sua scelta di autonomia a questo centro-sinistra, propone alle altre forze politiche della Sinistra di opposizione che sono fuori dal Consiglio Comunale, al Sindacato, all’associazionismo, alla società civile indipendente ed ai cittadini tutti, di avviare un Laboratorio della Sinistra presso il quale tutti i cittadini possano rivolgersi per sottoporre i problemi del territorio. Un luogo di discussione aperto a tutti, democratico e dal basso, e dal quale possano partire proposte avanzate per il cambiamento.
 
Il solo strumento della delega in bianco, il voto dato a titolo personale a questo o a quel consigliere comunale, il quale, molto spesso, dopo eletto andrà anche a cambiare partito, è un mezzo che, come i fatti dimostrano, non dà risultati né per il bene del territorio né per quello della comunità locale.
 
E’ venuto il momento in cui tutti i cittadini, oltre al voto, si facciano anche sentire direttamente, si impegnino a controllare l’operato degli amministratori che hanno votato o di chi doveva fare a loro l’opposizione, per poi, insieme, fare proposte. 
CON PIÙ LOTTE E PIÙ PARTECIPAZIONE
IL CAMBIAMENTO È SEMPRE POSSIBILE
 

IL PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA DI TORRE ANNUNZIATA
CIRCOLO “GINO ALFANI”
(Ottobre 2006)