Casella di testo: Lettera PRC per Metropolis su proposta di militarizzazione
Il ricorso alla militarizzazione del territorio per risolvere il grave problema della criminalità organizzata nella nostra città rappresenta il fallimento della politica, come abbiamo già avuto modo di ribadire durante il Consiglio Comunale straordinario che si tenne a febbraio su questa tematica. Ora si torna a parlare di emergenza criminalità perché a subirne le conseguenze sono stati dei rappresentati delle forze dell’ordine, che tutti ci chiedevamo da troppo tempo dove fossero, insieme alle istituzioni preposte, mentre la camorra continuava a dimostrare spavaldamente di possedere un terzo della città. “Oltre la soglia”, per usare un’affermazione dell’ass. Ricciardi, ci siamo già da troppo tempo, ed i cittadini sono stufi di subire la prepotenza di malavitosi senza scrupoli. Prepotenza che, ripetiamo, non è soltanto quella palese e pericolosissima della camorra, ma anche quella di chi quotidianamente viola le regole di civile convivenza, per esempio occupando abusivamente il suolo pubblico, guidando e sostando in modo barbaro per le strade cittadine, sporcando e danneggiando qualunque cosa, di chi al momento delle elezioni utilizza come bacini elettorali soggetti le cui attività e i cui atteggiamenti dovrebbe invece emarginare e contrastare, il tutto per conservare intatto il proprio potere. La verità è che questa Amministrazione non è neanche in grado di dare il buon esempio e di attivarsi con fermezza e perseveranza per risolvere quegli abusi che soltanto essa può punire perché di sua competenza.  Il difficile problema della camorra si risolve sottraendo ad essa le reclute che va a reperire tra disoccupati, soggetti emarginati, bambini abbandonati a se stessi e preda di adulti che la società ha lasciato indietro. Le uniche vere e durature armi per combattere la criminalità e gli atteggiamenti criminosi (che appartengono a tanti) sono dunque il lavoro, il recupero sociale dei soggetti a rischio (soprattutto dei bambini e delle donne), un’efficace opera di sensibilizzazione al rispetto per il prossimo, per l’ambiente in cui si vive, di informazione nell’uso delle droghe (che riguarda tantissimi giovani anche della “Torre-bene”) e di tutte le conseguenze che esse possono avere su chi ne fa uso, senza tralasciare la giusta punizione che il trasgressore delle regole deve subire e non facendo finta di non vedere o ricorrendo alle famose “amicizie”. Soltanto la prevenzione e non la militarizzazione del territorio potrà salvare la nostra agonizzante città.
 
La segreteria del circolo PRC “G. Alfani” di Torre Annunziata