Casella di testo: Emergenza rifiuti

L’ emergenza rifiuti in Campania ed in particolare nella Provincia di Napoli conferma il fallimento del Piano Regionale basato sul cosiddetto “ciclo integrato dei rifiuti” inaugurato da Rastrelli e proseguito da  Bassolino insieme a  Catenacci. 
Questo piano, trasversalmente condiviso da centro-sinistra e centro – destra, nonché dalle varie lobby affaristiche dei rifiuti, a partire dalla FIBE, ha fatto sì che la Regione Campania, a dieci anni dal Piano, sia maglia nera in Italia ed in Europa per la raccolta dei rifiuti. La gravità del Piano sta nel mettere al centro l’inceneritore da realizzare ad Acerra che dovrebbe bruciare 2,5 milioni di tonnellate di rifiuti all’anno dei 2,8 milioni prodotti in Campania, praticamente la quasi totalità dei rifiuti. Incenerimento e raccolta differenziata dei rifiuti non sono dunque compatibili bensì contrapposti: più si preme sull’inceneritore meno si incentiva la raccolta differenziata, viceversa più si favorisce la raccolta differenziata meno si avverte l’esigenza dell’inceneritore se non come residuo, finale e non pericoloso, dello smaltimento dell’immondizia. Inoltre date le dimensioni della crisi, l’inceneritore non garantisce minimamente il superamento della crisi che le nostre città stanno attraversando ma  andrà solo a scoraggiare quella raccolta differenziata che ovunque è stata realizzata ha portato grandi vantaggi economici, occupazionali ed ambientali. Se a Torre Annunziata, come in altri Comuni del napoletano, la raccolta differenziata non è mai partita la colpa non è dei cittadini ma delle istituzioni, a partire dalla Regione che non la ha mai agevolata, andando di conseguenza a favorire lobby come la Fibe che fatturano miliardi bruciando rifiuti, fino ai Comuni come quello di Torre Annunziata che da dieci anni non ha mai fatto e né continua a fare niente di concreto per mettere in condizione i cittadini a poter differenziare i rifiuti.
Il Partito della Rifondazione Comunista di Torre Annunziata chiede alla Regione la moratoria del Piano e la sospensione immediata dei lavori di costruzione dell’inceneritore, né ad Acerra né altrove, e chiede all’Amministrazione Comunale di Torre Annunziata, per risolvere l’emergenza attuale, di collaborare con altri Comuni per l’individuazione di siti per momentanee discariche pubbliche e controllate su territori che non abbiano già dato e con criteri certi di tutela alla salute e su territori compatibili secondo le ultime normative di impatto ambientale. Il Partito della Rifondazione Comunista di Torre Annunziata chiede al Sindaco, simultaneamente alla gestione della crisi, di rispettare la Legge (Decreto Ronchi) che impone  almeno il 35% per cento della raccolta differenziata,  e si dichiara d’accordo con la proposta del Ministro dell’ambiente On. Pecoraio Scanio di commissariare i Comuni che si rifiutano di effettuare la raccolta differenziata perché cosa gravissima ed ingiustificabile.         
 
 
Il Partito della Rifondazione Comunista 
Circolo Gino Alfani Torre Annunziata