Casella di testo: MENO   NOMI   E  MENO PERSONALISMI
PIU’ FATTI, PIU’ IDEE   E  PIU’ PROGRAMMI
 
QUESTO  E’ L’UNICO ACCORDO POSSIBILE PER IL PARTITO DELLA  RIFONDAZIONE COMUNISTA
 
Il Partito della Rifondazione Comunista, forte della sua autonomia dal centro-sinistra, non si è schierato per nessuna delle papabili candidature a Sindaco perché tali proposte, sino ad ora, risultano del tutto prive di contenuti e dettate solo da contrapposizioni di potere interne alla coalizione. Il centro-sinistra si è diviso in due fronti: chi pretende il mantenimento inalterato dello stato attuale di cose e chi pretende l’alternanza alla guida del potere nell’immutato contesto. Nessuno parla di svolta, di cambiamento, di analisi critica del territorio…e chi tanto invoca il ritorno alla politica ed il coinvolgimento popolare ha rifiutato la proposta del Prc di elezioni primarie per il Sindaco. 
Le condizioni affinché si giunga ad un accordo con Rifondazione Comunista sono invece ben altre.
Va rivisto il modello di sviluppo attuale perché ha portato non poca deindustrializzazione, speculazione finanziaria ed immobiliare traducendosi in una riduzione demografica senza precedenti nella nostra area. Pertanto l’area ASI non va destinata né alla grande distribuzione commerciale né ai soli alberghi sulla costa, ma ad un modello di sviluppo integrato che garantisca occupazione certa. 
E’indispensabile una svolta socio-culturale che, abbinata anche ad una seria politica urbanistica, sia volta a far rivivere luoghi degradati e dismessi, sia in termini di gestione partecipata e pubblica che di vivibilità, come potrebbero essere l’ex cinema Moderno e l’intero centro storico.  
Parte di queste proposte sono finanziabili se si decide una volta e per sempre di porre fine agli sprechi che caratterizzano il Comune. Va ridisegnata in tal senso la macchina comunale rendendola più efficiente: tagli alle consulenze esterne, recupero dei fitti passivi mediante l’utilizzo dei propri immobili, riforma delle figure dirigenziali non elettive dell’Amministrazione Comunale al fine di ottimizzare il funzionamento interno e l’erogazione dei servizi pubblici.
Proponiamo e promuoviamo, inoltre, la partecipazione attiva dei lavoratori e della cittadinanza tutta alle scelte fondamentali di sviluppo del territorio, con strumenti quali il bilancio partecipativo e l’istituzione di veri e propri “cantieri sociali”, intesi come luoghi d’interazione, anche conflittuali, con il governo costituito della Città.
Il Partito della Rifondazione Comunista, non rivendicando una propria candidatura a Sindaco, dichiara che solo una figura culturalmente ed eticamente di Sinistra può garantire questa svolta.

 
IL PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA 
CIRCOLO “GINO ALFANI” DI TORRE ANNUNZIATA