Al Presidente della Regione Basilicata

dott. Vito De Filippo

 

All’Assessore regionale all’Istruzione e Formazione

dott. Carlo Chiurazzi

 

 

 

Oggetto: ricorso giuridico contro DM 775 del 31-01-2006

 

In riferimento al DM 775 del 31/01/2006 che avvia la sperimentazione della riforma del secondo ciclo della scuola superiore, voluta dal ministro Letizia Moratti, si chiede alla Regione Basilicata di intraprendere formalmente le  iniziative già  avviate  da altre regioni d’Italia  compreso il ricorso alla corte costituzionale o al TAR  per bloccare gli effetti del decreto suddetto.

Il ricorso dovrà essere utilmente condiviso e sostenuto da entrambe la Province e pertanto è necessario convocare in tempi brevissimi una riunione che veda il coinvolgimento anche dell’Anci, dell’Upi di Basilicata e del direttore dell’Ufficio Scolastico regionale.

Il ricorso giuridico che si propone dovrebbe contestualmente  impegnarci all’adozione di misure amministrative e finanziarie finalizzate a contrastare l’attuazione del decreto ministeriale e alla diffusione di  una circolare, rivolta a tutti i dirigenti delle scuole superiori della regione, in cui si chiede la non applicazione della riforma e quindi delle successive sperimentazioni.

Si evidenzia la assoluta inopportunità di un provvedimento emanato da un ministro ormai dimissionario, poiché di fatto conclusa la legislatura, e che tuttavia assume una decisione che stravolge il principio della condivisione delle scelte e della concertazione tra Enti Locali e Governo.

E’ altresì indispensabile ribadire che il diritto allo studio deve essere garantito a tutti gli studenti a prescindere dalle personali condizioni economiche e sociali, fino al diciottesimo anno di età, con la premessa obbligatoria che i livelli di istruzione garantiti siano all’altezza di uno scenario economico e scientifico internazionale, che richiede  solide competenze culturali e tecnico-professionali avanzate.

Ne consegue che naturalmente l’accesso all’università deve avvenire sulla base delle capacità acquisite e dei progetti di vita di tutti, in una scuola superire pubblica che promuove pari opportunità e  tiene doverosamente conto non delle condizioni economiche  delle famiglie di appartenenza degli studenti  ma delle aspirazioni di ciascuno.

 

Si rimane pertanto in attesa della convocazione urgente di una riunione presso la Regione Basilicata che ci veda in sintonia interistituzionale ed impegnati  a sostenere le istanze degli studenti , delle famiglie, dei docenti e di tutti gli operatori della Scuola del nostro territorio.

 

Cordiali saluti.

 

 

                                                                                  L’assessora alla Pubblica Istruzione

                                                                                                          Rosa Rivelli