Al Presidente della Provincia di Matera

    E p.c. al Presidente del Consiglio Provinciale

   Ai capigruppo consiliari

 

 

 

Oggetto: Interrogazione urgente a risposta scritta

 

Premesso che

 

- da notizie evinte dalla stampa regionale, e da un comunicato Stampa del Coordinamento Provinciale del Corpo Forestale dello Stato è stato preso atto di un sequestro di un canale contenente polveri di amianto nella zona industriale di Ferrandina e precisamente il canale risulta ubicato parallelamente alla recinzione della fabbrica Materit, già sottoposta a provvedimenti giudiziari e a successivi provvedimenti di chiusura e sequestro per via del trattamento di materiali contenenti amianto;

 

- detto canale, oggetto del sequestro, finisce, indirettametne nel fiume Basento. E così, il fiume Basento, a distanza di poche settimane, registra un ulteriore fonte di inquinamento (è recente, infatti, la notizia delle acque inquinate provenienti da Tecnoparco, rispetto alla quale, lo scrivente gruppo Consiliare, aveva presentato analoga, preoccupata, interrogazione, tutt’ora in attesa di risposta) che probabilmente dura da un tempo sufficientemente lungo;

 

- è recente la lodevole iniziativa della Commissione Ambiente del Comune di Pisticci che, evidentemente, aveva bisogno di procedere in autonomia per far verificare -a specializzati studi di analisi- le condizioni del fiume Basento in due punti del proprio territorio (in prossimità di Teconoparco e in prossimità dell’area di foce), riscontrandone un elevato livello di inquinanti al di sopra dei limiti tollerati per legge;

 

- tra le aree industriali di Ferrandina e Pisticci è stata da tempo decretata la morte biologica del fiume Basento e, oltre al danno, anche la beffa dei maldestri tentativi di non procedere nell’unica direzione possibile: la bonifica delle aree inquinate da anni e che tutt’ora si continuano ad inquinare involontariamente (è probabilmente il caso attuale dell’amianto a Ferrandina) o volontariamente (è il caso di qualche settimana fa, del canale di scolo proveniente da Tecnoparco).

 

Constatato

 

- che le predette circostanze sono oggettivamente riscontrabili ed oggetto di indagini giudiziarie che tendono a far luce sui responsabili di tali crimini;

- che è propedeutica a qualsiasi eventuale prosieguo di politica industriale (soprattutto in chiave di riconversione dalla chimica a un industria non inquinante) in Val Basento prescindere la bonifica del territorio;

 

 

Chiede

 

- quali iniziative si intendono attivare per aumentare il livello di consapevolezza dei rischi reali che corrono il territorio e i cittadini, spesso inconsapevolmente esposti a fonti inqinanti;

- se si intende procedere, e attraverso quali mezzi, a forme di bonifica del sito interesato.

 

 

Matera, 09 dicembre 2005  

 

 

 

Dott. Vincenzo Dambrosio

Capogruppo Prc alla Provincia di Matera