Al Presidente della Giunta Regionale di Basiloicata
Al Presidente del Consiglio Regionale di Basilicata
Agli Organi di informazione
Il Comitato Regionale Lucano del Partito della Rifondazione Comunista ha esaminato la situazione di crisi manifestatasi nel Centro di Geodesia Spaziale di Matera, , convenendo sulla improrogabile necessità di riavviare, anzitutto, tutte le attività svolte nel Centro, ingiustificatamente sospese dal presidente dell’ASI, prof. Sergio Vetrella. Di tale posizione s’è già fatto interprete - tra gli altri e con interrogazione parlamentare - il senatore Tommaso Sodano del Gruppo PRC
La Regione Basilicata proprietaria del manufatto del Centro di Geodesia Spaziale, e il Comune di Matera nel cui territorio è stato realizzato il Centro, hanno investito ingenti risorse nella convinzione di conseguire anche ritorni in termini di applicazioni della ricerca nel territorio e per il benessere delle nostre popolazioni.
Sicuramente non possono acconsentire alle oscure manovre del presidente dell’ASI che, per incuria, incompetenza e magari per conflitti d’interesse in altre società concorrenti, ha interesse a ridimensionare l’importanza e il valore del Centro.
Non è pensabile che la Regione Basilicata possa acconsentire alla dismissione di importanti attività che in quel centro si realizzano, potenzialmente utili al territorio meridionale e locale, oltre che nazionale e strategico.
Nel Piano Regionale di Sviluppo in formazione per il periodo 2006 – 2013, anche grazie ai finanziamenti nazionali e comunitari sono previste - nel settore Ricerca & Sviluppo - azioni che presuppongono il potenziamento anche del Centro di geodesia Spaziale di Matera. A che titolo, dunque, un gestore di parziali attività svolte in quel centro può sentirsi autorizzato – con comportamenti balzani, se non interessati e mistificatori – a sospendere parti rilevanti e delicate dell’attività del Centro, senza concertare le proprie decisioni con la proprietà che ne è l’immediato interlocutore e con il Ministero della Ricerca Scientifica, e con la Regione Basilicata?
Qual è il piano industriale dell’ASI, e degli altri soggetti che coabitano nel Centro, che giustificano le decisioni adottate, ma anche e contraddittoriamente le mezze promesse cui sembrano costretti dopo l’imprevista alzata di scudi dell’opinione pubblica?
Ci sembrano, queste, ragioni di merito e istituzionali che giustificano una ferma presa di posizione della Regione Basilicata, per pretendere correttezza e trasparenza dall’ASI e da tutti i soggetti coinvolti nella vicenda. E’ una ottima occasione per avviare l’approfondimento e l’articolata definizione del proprio programma di settore, il ruolo che in esso può giocarvi il Centro di Geodesia di Matera, le risorse finanziarie da investire nel programma. E rivendicare – attraverso il tavolo istituzionale di concertazione delle azioni Stato – Regione – comportamenti seri e controlli rigorosi da parte degli organi governativi sui comportamenti di enti sottoposti alla loro vigilanza.
Chiediamo che il Consiglio Regionale di Basilicata, attraverso i propri organismi esamini con accuratezza la vicenda, al fine di dare:
– anzitutto rassicurazioni a quanti in quel Centro attualmente vi lavorano;
- di verificare la legittimità dei comportamenti della direzione dell’ASI e degli altri enti ospitati nel Centro, rivendicando il diritto di conoscere e concordare modifiche al piano industriale e di investimenti delle società che vi operano;
- mettere in campo azioni a tutela della proprietà degli immobili e degli investimenti finora fatti;
- di adottare tutte le misure volte alla definizione di relazioni produttive con il Centro, al fine di garantire l’attuazione delle azioni previste nel PRS in atto e, soprattutto, in quello che si va definendo.
Matera, 13 gennaio 2006
Il Comitato regionale P.R.C.