COMUNICATO STAMPA

 

Il Partito della Rifondazione Comunista sente il bisogno di precisare la propria opinione sulla vicenda della centrale Ecoil di Ferrandina.

Il P.R.C. ha sempre manifestato la propria contrarietà a quel progetto , e specifichiamo a quel tipo di impianto, poiché,  data la assoluta sproporzione rispetto alla produzione locale di olii esausti e la assoluta non certezza sulla salubrità delle emissioni inquinanti in atmosfera, noi non vedevamo e continuiamo a non vedere le necessarie garanzie per la salute dei lavoratori, delle popolazioni  dei comuni limitrofi e dei territori circostanti.

E’ vero, molto spesso bisogna avere il coraggio di dire dei NO che possono apparire impopolari, ma chi come noi, per lo più figli di operai o operai essi stessi, riconosce, purtroppo con il senno di poi, che se si fossero detti gli stessi NO per la Materit di Ferrandina, la Fibronit di Bari ( oltre 200 morti acclarate), per alcuni impianti a Porto Marghera come a Manfredonia, ecc…., oggi non staremmo qui a piangere questo elenco, purtroppo molto parziale.

Per noi il lavoro è un bene essenziale, soprattutto qui al Sud dove pratiche clientelari, sempre più restie a morire, inquinano ogni giorno la libera vita democratica. Ed è per questo che noi saremo comunque accanto a quei lavoratori , preoccupati per il futuro loro e delle loro famiglie in momenti difficili come quello che attualmente sta vivendo la nostra terra, in una battaglia per il LAVORO come strumento di  liberazione e di riscatto,  e perché non si debba ritornare ciclicamente a stilare elenchi di morte a danno ormai compiuto.

In merito all’impianto Ecoil  che si vorrebbe realizzare, il Partito della Rifondazione Comunista non è pregiudizialmente contro, come si vorrebbe far credere, alla rigenerazione degli olii esausti, ma le questioni,  con molta onestà, vanno spogliate dei loro termini roboanti e mistificatori per essere, invece, chiamate con il loro nome e cognome .

L’impianto in questione altro non è che un termodistruttore per olii e da quello che si evince dal progetto, aldilà delle sorti salvifiche per l’occupazione propagandate dall’impresa proponente di proprietà di un personaggio molto noto alla Basilicata per le sue arti divinificatorie, l’occupazione prevista, unica vera questione seria di questa vicenda, ammonterebbe a circa una dozzina di persone.

Noi  comunisti, pensiamo che il rilancio industriale della Val Basento non passi attraverso questi progetti dal chiaro sapore illusionista, ma,  poiché il futuro occupazionale delle comunità in cui viviamo ci interessa, pensiamo che vada rilanciata una battaglia, anche con una mobilitazione generale delle popolazioni, e noi saremo accanto a voi, come fu per la difesa della PNT, per rilanciare la richiesta di finanziamento del CONTRATTO DI PROGRAMMA VALSUD .

Infatti  tale accordo di programma, oltre a non prevedere impianti nocivi ed inquinanti che di per se non è cosa di poco conto, prevede la completa assunzione dei lavoratori dalle liste di mobilità (INCA, PNT, Nylstar e Calbas) fino ad esaurirle e l’avvio a lavoro ex-novo di circa un centinaio di giovani disoccupati.

Molto spesso nella vita bisogna fare scelte coraggiose, e la nostra lo è poiché abbiamo scelto di stare dalla parte dei lavoratori e dei cittadini nella verità, onestà, correttezza e coerenza.

 

 

 

IL CIRCOLO DI FERRANDINA

E LA FEDERAZIONE PROVINCIALE DI MATERA

DEL PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA