EX BARILLA MATERA: LA FARSA CONTINUA
L’incontro odierno, svoltosi presso la Regione Basilicata con la partecipazione di chi come la Barilla ha prima chiuso lo stabilimento e poi trasferito gran parte degli impianti, finanziati con le risorse del post-terremoto, si è risolto come al solito con un rinvio.
Chi da tempo è interessato, parliamo di gruppi locali, a riutilizzare l’ex stabilimento del gruppo di Parma, ha avuto quello che cercava, cioè nulla.
La Barilla S.p.A. come si ricorderà, oltre a beneficiare di ingenti risorse statali per l’acquisizione di antichi mulini e pastifici di Matera, ha trasferito altrove sia il know how sia le tecnologie.
La società del Mulino Bianco, che utilizza a piene mani fondi statali e comunitari non solo per le attività di ricerca, di produzione e di comunicazione, non se la sente di dire che a Matera è rimasta solo la struttura edilizia che oltretutto sorge su un’area che si presta ad essere riutilizzata per attività diverse dalla produzione della pasta e che mirano alla rendita fondiaria.
Il Sindaco di Matera stamani ha orgogliosamente detto che la speculazione verrà sconfitta da un museo. E’ ottimista.
Noi siamo sempre stati dell’opinione che la vertenza Barilla sia stata gestita nel recente passato in modo superficiale. Il futuro si colora di farsa.
Potenza, 21 Febbraio 2006
Pietro Simonetti