LA BARILLA: SCAPPATI I BUOI, CERCANO LE CORNA
Stranamente, nessuno tra quanti in questi giorni hanno riscoperto la questione Barilla - assessori regionali, sindacati, organizzazione degli imprenditori – ha ammesso che lo smantellamento delle linee era stato concordato – sia pure controvoglia – col verbale d’accordo di fine dicembre tra Regione, Barilla SpA, Confindustria materna, CGIL, CISL, UIL e Rappresentanza sindacale aziendale.
Ad oltre un mese da quella decisione, si fanno avanti vecchi capitani d’industria capeggiati da Angelo Tosto: non sapevano nulla di quel che accadeva a Matera?
Oggi ci si straccia le vesti e si inveisce contro l’imprenditore che ‘offende la nostra Regione’: come mai?
I ‘capitalisti’ nostrani non conoscono la legge del profitto? Non sarà proprio per questa ragione che la Barilla ‘fa orecchio da mercante’? C’è uno straccio di piano industriale? La Giunta regionale lo conosce, visto che lancia alti i lamenti?
O, siamo tutti in campagna elettorale, e quindi è d’uopo che vi si partecipi evocando anche morti da resuscitare, e con essi i parenti sconsolati cui offrire altre promesse?
I ‘capitani coraggiosi’ hanno comunque già dichiarato di non avere interesse speculativo alcuno sul fabbricato e sui suoli ex Barilla. Sarà sicuramente poco, ma questo ci rincuora molto, soprattutto perché è una dichiarazione spontanea. Acquisiamola a verbale!
E ci si consenta un’altra domanda: in quale recondito si discute del presente, oltre che del futuro dell’agroalimentare materano, che com’è noto non è solo Barilla, e che è sotto scacco anche per la disincentivazione UE della coltivazione del grano duro nelle aree tradizionali; l’aumento conseguente dei prezzi si sommerà a quello già insopportabile della distribuzione e dell’inesistenza di infrastrutture viarie e ferroviarie adeguate superare lo svantaggio di non operare in luoghi coerenti ai mercati di destinazione?
Occorre un lavoro duro e non compatibile con il tornaconto elettoralistico delle prossime politiche, o che –tutt’al più- intende concretizzarsi con gli interessi di bottega da consumare alle prossime amministrative materane.
Matera, 30 gennaio 2006
Michele Saponaro, Dipartimento regionale Territorio del PRC