Basilicata roccaforte dell’Unione
Da Melfi a Scanzano, la campagna elettorale del Sud ribelle

 

Fischia il vento nella capitale, un vento di cambiamento spinto da un Mezzogiorno finalmente protagonista, da un sud ribelle che ha preso coscienza di sé in terra di Lucania, nelle lotte di Melfi e Scanzano. La Basilicata si riconferma roccaforte politica per i partiti dell’intero centrosinistra.

Qui, in questi anni, Rifondazione Comunista ha seminato cultura politica tra le popolazioni, ha preso parte al governo stesso della regione e delle province differenziandosi dal consolidato agire clientelare, ha saputo ascoltare gli echi pugliesi e quella rivoluzione gentile che sta caratterizzando l’intero meridione.

Ed è sulle ali dell’entusiasmo e della consapevole maturità politica conseguita che in Basilicata si è svolta la campagna elettorale. Ha saputo parlare alla gente da vicino caratterizzandosi per essere riuscita ad unire un vecchio stile, quello tradizionale del volantinaggio “porta a porta”, casa per casa, a quello alternativo e creativo dei Giovani Comunisti che ha portato le persone a non rimanere incollati alle poltrone a fruire passivamente del “Porta a Porta” mediatico.

Grazie a questo impegno militante, il partito ha riscontrato una notevole partecipazione in ogni sua iniziativa, dagli incontri, alla distribuzione dei gadget antiproibizionisti e contro le mafie, dai comizi alle inaugurazioni di nuovi circoli, come a Grottole, Salandra e Trecchina.

Qui, in Basilicata, la gente ha rialzato il capo, è stanca di non contar nulla nelle agende politiche nazionali e con forza chiede un cambiamento radicale. D’altronde di questa terra, nelle stanze di Palazzo Chigi, in questi anni, se n’è parlato solo per pianificare la costruzione di un cimitero nucleare. Ben poco per una regione dove la crisi economica causata dalle politiche dell’ormai ex governo nazionale è tangibile tanto da aver dato vita a nuovi flussi emigratori in direzione nord.

Si ha bisogno di un nuovo sguardo sulle problematicità di questa regione, di maggior sensibilità e apertura mentale. Ed è per questo che si è investito su capoliste donne in Basilicata e su personalità provenienti dal mondo della cultura, dell’associazionismo e dalla galassia dei movimenti.

Oggi, finalmente, si sventolano bandiere e si sorseggia vino rosso, “sacro figlio del sole” di questa terra di Sud. Si ha voglia di festeggiare perchè qui la primavera è sbocciata in tutto il suo splendore.