COMUNICATO: Gli arresti al G8 di EDIMBURGO

 

Dalle notizie frammentarie fornite dagli attivisti che hanno organizzato il contro vertice in occasione del G8 di Edimburgo sappiamo che il compagno Federico Tommasello dell’esecutivo nazionale dei Giovani Comunisti è stato arrestato.

Federico stava partecipando alle azioni di blocco insieme a centinaia di migliaia di donne e uomini, ragazze e ragazzi nella speranza che qualcosa cambi, che alla propaganda buonista e inconcludente dei capi di stato si sostituisca la volontà di costruire un altro mondo, basato su solidarietà, cooperazione, giustizia sociale.

In questo momento l’organizzazione "Respect!" sta curando l’assistenza legale alle compagne e ai compagni arrestati preventivamente per impedire la manifestazione.

Ad Edimburgo stiamo assistendo al prosieguo della repressione che abbiamo visto nelle strade di Genova nel 2001... e la polizia ha imparato a rendersi irriconoscibile. Infatti, sono state eliminate dalle divise le targhette identificative.

Le Giovani Comuniste e i Giovani Comunisti di Basilicata, il Partito della Rifondazione Comunista esprimono piena solidarietà a  tutti gli arrestati chiedendone l’immediata liberazione. Noi continuiamo a pensare che disobbedire al G8 è un diritto e che la libertà di manifestare è un diritto inalienabile. E’ assurdo che continui questo esercizio della violenza contro un movimento di milioni di persone in tutto il mondo.

Siamo con chi ha deciso di manifestare il proprio dissenso al G8 nonostante il divieto.

Il G8 è un organismo illegittimo che continua a presentarsi come detentore di poteri che non ha, ma le cui decisioni influiscono sul futuro di milioni di donne e uomini.

Il mondo del G8 è quello della violenza della guerra permanente, delle menzogne di Blair e Bush, Berlusconi ed altri sul conflitto irakeno, delle loro vane promesse su ambiente e debito. Il loro mondo è quello dove viene prima il profitto, e poi le persone, dove domina l’interesse delle multinazionali, del capitale finanziario e della speculazione.

Abbracciamo tutti gli attivisti che stanno subendo l’aggressione delle forze della polizia globale e Federico tra questi.

 

06/07/2005

Giovani Comunisti di Basilicata