10 BUONE RAGIONI PER NON VOTARE BERLUSCONI:

1) Ha appoggiato la guerra in Iraq imposta al mondo dall'amministrazione americana di Bush, trascinando le nostre truppe in una spirale atroce di odio e violenza che ha infiammato il Medio Oriente.

2) Ha adottato una politica di indifferenza, scontro e a volte vera e propria repressione nei confronti di qualsiasi movimento o lotta popolare. Gli esempi più eclatanti sono state le tragiche giornate di Genova durante il G8 con la morte di Carlo Giuliani, la criminalizzazione dei NO-TAV in Val di Susa, l'arroganza verso le popolazioni lucane in occasione del deposito delle scorie nucleari a Scanzano.

3) Ha condotto con il suo governo politiche sociali, economiche e fiscali che hanno reso ancora più drammatico il divario tra ricchi e poveri del nostro Paese, hanno indebolito il potere d'acquisto delle famiglie italiane e hanno aggravato i conti pubblici.

4) Non ha risolto il gigantesco conflitto d'interessi che lo rende (unico caso al mondo) l'uomo più ricco del Paese, il più potente editore italiano e, contemporaneamente, il capo del Governo, con effetti nefasti per la libertà e il pluralismo dell'informazione, come ci ricorda l'epurazione televisiva di Biaggi, Luttazzi e Santoro.

5) Ha fatto approvare dalla sua maggioranza parlamentare, composta anche da vari suoi avvocati di fiducia, una serie di leggi, le famigerate leggi ad personam, che attraverso una riforma dell'ordinamento giudiziario sono servite di fatto ad "aggirare" in qualche modo i processi in cui era coinvolto.

6) Aveva alle dipendenze un "uomo d'onore" della mafia siciliana (Vittorio Mangano, stalliere e fattore della sua residenza), condannato poi all'ergastolo per duplice omicidio e indicato dal giudice Borsellino, nella sua ultima intervista prima di morire, come "uno di quei personaggi che ecco erano i ponti, le teste di ponte dell'organizzazione mafiosa nel Nord Italia".

7) Era iscritto, insieme ad altri suoi collaboratori, alla P2 di Licio Gelli, la loggia massonica che si proponeva di rovesciare l'ordinamento democratico dello Stato.

8) Ha una visione della politica personalistica, aziendalista e populista che lo ha portato spesso a scontri (inusuali nella storia della Repubblica) con le principali istituzioni democratiche quali Parlamento, Presidenza della Repubblica, magistratura.

9) Ha stretto alleanze politiche ed elettorali prima con i postfascisti di Alleanza Nazionale e i razzisti della Lega Nord, ora con i personaggi più oscuri della galassia nazifascista italiana.

10) Fa dell'anticomunismo una bandiera elettorale, ma è un anticomunismo confuso e anacronistico, che ha riportato indietro l'Italia agli anni del dopoguerra, come se 60 anni di evoluzione culturale e intellettuale della politica e della sinistra italiana non fossero mai esisti.

 

A cura di red-home77