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Operare una stazione radio portatile presuppone l'accettare una serie di compromessi determinati dall'esigenza di contenere
peso, ingombro e consumo delle apparecchiature che verosimilmente dovranno essere riposte in uno zaino, borsa o altro contenitore destinato ad essere
trasportato. Così si spiegano potenze ridotte, antenne dalla foggia improbabile purchè leggere, radio miniaturizzate ed altre soluzioni appositamente
ottimizzate. Questo progetto nasce dall'esigenza di superare l'autonomia delle batterie a corredo dei nostri preziosi apparecchietti, magari non più così
prestanti dopo qualche anno di battaglie. In particolare la necessità che mi ha spinto a sviluppare la elettrotanica era quella di alimentare, oltre al
portatile VHF, un ricevitore GPS per costituire una stazione APRS. Ma, ad esempio, è possibile collegare una presa USB all'uscita dei 5V per realizzare
una sorta di "Minty Boost all' eritropoietina" col quale ricaricare il cellulare, alimentare a banco i circuiti in fase di test, oppure gli altoparlanti
amplificati per l'mp3....
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