Agenda 2000" è una comunicazione sul futuro
delle politiche dell'Unione Europea (UE) presentata dalla Commissione nel
luglio del 1997, all'indomani del Trattato di Amsterdam
che aveva concluso la Conferenza Intergovernativa. Tecnicamente essa nasce come
risposta alle richieste formulate dal Consiglio Europeo di Madrid del dicembre
1995, in relazione alle domande di adesione all'UE dei
paesi dell'Europa centro-orientale (PECO) - rispetto alle quali i relativi
pareri sono allegati ad Agenda 2000 - ed alla evoluzione da imprimere alle
politiche comunitarie di fronte alle sfide poste dalla prospettiva di una
Europa allargata. Tuttavia, con Agenda 2000 la Commissione Europea va ben al di là di tale mandato e propone una riflessione a tutto
campo rivolta a due obiettivi: da un lato, stilare un primo bilancio della fase
di rafforzamento del processo di integrazione economica e politica dell'UE e di
riforma istituzionale dei trattati avviata con l'Atto Unico del 1986 e,
dall'altro, delineare le prospettive future delle politiche comunitarie.
Si tratta, dunque, di un documento di ampio respiro
strategico - probabilmente destinato ad avere una certa longevità politica ed a
costituire un riferimento di lungo periodo - in cui si traccia lo scenario di
sviluppo dell'UE per l'inizio del nuovo secolo e si individuano le linee
evolutive delle politiche comunitarie in un contesto unico, in relazione alla
loro compatibilità con i nuovi obiettivi ed i nuovi principi di fondo
dell'Unione e con il vincolo di bilancio imposto dal quadro finanziario
definito per gli anni oltre il 2000.
Agenda 2000 si concentra su due grandi aree:
·
Politica regionale come strumento di solidarietà
tra le regioni e i cittadini dell’Unione, volta stimolare lo sviluppo nelle
regioni meno avanzate e a creare nuovi e duraturi posti di lavoro
·
Politica Agricola
Comune(PAC) focalizzata
sulla tutela dell’ambiente, la qualità dei prodotti alimentari e la vitalità
del mondo rurale.
Gli
interventi si basano su alcuni principi e temi di interesse
comune:
·
Adeguamenti strutturali per ridurre il ritardo dovuto alle
insufficienti infrastrutture di base, alla forza lavoro non qualificata e allo
scarso sviluppo della ricerca tecnologica
·
Occupazione come obiettivo centrale e oggetto della strategia
europea per l’occupazione
·
Sviluppo sostenibile e inserimento di garanzie di tutela
ambientale nelle politiche e nella programmazione
·
Pari opportunità di genere nelle azioni finanziate dai fondi
strutturali, in particolare nello sviluppo dell’occupazione e nella lotta all’esclusione
sociale
·
Partenariato allargato per quanto riguarda sia i soggetti
partecipanti (tutti i portatori d’interesse, comprese le parti sociali e le
associazioni non governative) che le fasi di intervento
(preparazione, attuazione, sorveglianza e valutazione)
L’ultima riforma. Agenda 2000.
Per fare di queste
priorità una serie di strumenti giuridici, la Commissione ha presentato, il 18
marzo 1998, alcune proposte legislative sui diversi temi enunciati nella sua
comunicazione. Nella riunione tenutasi a Berlino il 26 marzo 1999, il Consiglio
europeo, ha raggiunto un accordo politico sulle proposte della Commissione, il
che ha consentito alle istituzioni di approfondire l'analisi del pacchetto
legislativo di "Agenda 2000" e di adottare le misure definitive
immediatamente dopo le elezioni del Parlamento europeo, nel giugno del 1999.
In
quella sede, i capi di Stato e di governo hanno assegnato 260 miliardi di euro alle azioni strutturali dell’Unione per il periodo
2000-2006
Le
voci di spesa sono:
·
Agricoltura (spese per la PAC, sviluppo rurale e misure di allargamento)
·
Azioni strutturali (fondi strutturali e fondo di coesione)
·
Politiche interne
·
Azioni esterne
·
Amministrazione
·
Riserva (riserva monetaria per aiuti d’urgenza e per garanzia)
·
Strumenti di preadesione: ammodernamento agricoltura e sviluppo
rurale (SAPARD), sviluppo infrastrutture, trasporti e tutela ambiente (ISPA),
sviluppo regionale, sociale, ristrutturazione industriale e sviluppo piccole e
medie imprese (PHARE)
·
Allargamento (agricoltura, azioni strutturali, politiche interne,
amministrazione)
Ammissibilità
delle spese
L’ammissibilità
delle spese è regolata dalle norme nazionali, salvo norme
comuni specifiche decise dalla Commissione europea (regolamento CE n. 1685 del
28/07/2000 – regolamento (CE) n. 1145/2003).
Per
essere ammissibili le
spese devono rispettare le seguenti condizioni:
·
Definizione
precisa della data iniziale, finale e dei beneficiari finali
·
Gli
stati membri devono accertarsi che l’operazione finanziata dai fondi non subirà
modifiche sostanziali nei cinque anni successivi alla data di decisione di partecipazione
Come si
accede
Gli
stati membri presentano alla commissione europea un piano che contiene
l’analisi dei problemi strutturali individuati, gli obiettivi da raggiungere e
la strategia da adottare. La commissione adotta l’elenco delle zone ammissibili
a ciascun obiettivo e gli orientamenti per la programmazione. Le Autorità di
gestione degli Stati membri redigono i Quadri comunitari di sostegno (QCS), i
Programmi operativi (PON e POR) e i Docup (Documenti
unici di programmazione) e li trasmettono alla Commissione per l’approvazione.
Lo Stato membro adotta i Complementi di programmazione (CdP)
e li trasmette per informazione alla Commissione europea.
La normativa relativa ai Fondi strutturali, così come
riformata nell’ambito di Agenda 2000 si basa su un regolamento recante
"disposizioni generali relative ai Fondi strutturali", il n. 1260/1999 del 21 giugno 1999, al quale si
aggiungono regolamenti specifici, i quali definiscono, per ciascuno dei Fondi
strutturali previsti (FSE,
FESR,
SFOP), la missione da svolgere e le
azioni che possono beneficiare dell'intervento. Lo sviluppo rurale è
disciplinato dal regolamento 1257/’99, che
completa la normativa generale sul FEOGA, contenuta nel regolamento 1258/’99. Il riorientamento riguarda
inoltre anche il Fondo di coesione.
I FONDI
I fondi
strutturali sono strumenti finanziari proposti dall’Unione europea per:
Promuovere lo
sviluppo e l’adeguamento strutturale delle regioni europee in ritardo sviluppo
·
Riconvertire
le aree in declino industriale
·
Lottare
contro la disoccupazione
·
Facilitare
l’inserimento professionale dei giovani
·
Accelerare
la riforma agraria
La Comunicazione
della Commissione europea “Agenda 2000” ha riformato la disciplina dei fondi
strutturali per il periodo di programmazione 2000/2006, riducendo il numero di
strumenti e concentrandone l’efficacia. Per questo settennio i fondi
strutturali sono quattro:
·
FESR
(Fondo europeo di sviluppo regionale). Il fondo promuove la
coesione economica e sociale attraverso la correzione dei principali squilibri
regionali esistenti nell’Unione europea.
Nella
programmazione per il periodo 2000/2006,il FESR
contribuisce a:
-
finanziare la cooperazione transfrontaliera,
transnazionale e interregionale
-
sviluppare, economicamente e socialmente, le città e
le zone sub-urbane in crisi
Il compito
principale del FESR, nel rispetto della strategia di sviluppo sostenibile, è
quello di contribuire a ridurre:
-
il divario tra i livelli di sviluppo delle
regioni europee
-
il ritardo delle regioni europee più
svantaggiate
Nello specifico, i
finanziamenti del FESR sostengono:
-
la produttività e la competitività delle
piccole e medie imprese
-
lo sviluppo locale dell’economia e dell’occupazione
per creare posti di lavoro
-
la ricerca e lo sviluppo tecnologico
-
lo sviluppo delle reti locali. Regionali e
transeuropee nei settori dei trasporti, delle telecomunicazioni e dell’energia
-
la protezione e il miglioramento
dell’ambiente
-
la parità occupazionale tra uomini e donne
·
FSE
(Fondo sociale europeo). E’ il fondo comunitario che serve a prevenire e
combattere la disoccupazione e sviluppare le risorse umane e l’integrazione
sociale nel mercato del lavoro. Tale fondo sviluppa queste finalità:
-
capacità di inserimento professionale
-
spirito imprenditoriale
-
capacità di adattamento
-
pari opportunità
I destinatari
delle azioni finanziate dal FSE sono.
- giovani e adulti in cerca di occupazione
- portatori di handicap, ex detenuti,
extracomunitari, tossicodipendenti.
-donne
·
FEAOG
(Fondo europeo agricolo di orientamento e di garanzia).
Questo fondo serve a finanziare la PAC e definisce il quadro del sostegno
comunitario per lo sviluppo rurale sostenibile.
·
SFOP
(Strumento finanziario di orientamento alla pesca). E’
il fondo comunitario della pesca, che contribuisce all’equilibrio tra
conservazione, gestione e sfruttamento razionale delle risorse ittiche.
Uno dei
principali scopi delle riforme di Agenda 2000 è
migliorare l’efficacia dei fondi strutturali e di coesione. I Fondi strutturali finanziano programmi di
sviluppo in tutti e 25 gli Stati membri, mentre il Fondo di Coesione è uno
strumento a favore di quegli Stati membri che hanno un prodotto interno lordo
inferiore del 90% alla media comunitaria e che stanno attuando un programma di
convergenza economica. Per quanto riguarda i Fondi strutturali, la più
importante novità prevista da Agenda 2000 è la maggiore concentrazione degli
aiuti attraverso la riduzione da 6 a 3 del numero di Obiettivi
prioritari:
Iniziative Comunitarie
Le Iniziative
Comunitarie - che si distinguono dai Fondi strutturali perchè si occupano di
temi specifici - sono le seguenti:
Nel quadro di Agenda 2000, l'Unione Europea ha proceduto
a riformare
numerose delle sue grandi politiche. Queste
riforme, che mirano a trovare soluzioni innovative ed efficaci
alle comuni sfide che l'Europa deve affrontare.
A questo scopo l'Unione ha raddoppiato il suo sostegno
finanziario per rafforzare la coesione economica e
sociale dell'insieme della Comunità e ridurre il divario tra
i livelli di sviluppo delle varie regioni.
Per cogliere questa occasione
storica offertaci dall'U.E. occorre una ristrutturazione radicale della
macchina
amministrativa regionale, che ha mostrato fino ad oggi
difficoltà, ritardi ed inefficienze nel gestire i fondi
strutturali. Basti pensare al basso livello
di spesa registrato nel periodo di programmazione 94-99 ed
all'incapacità di attivare la spesa nel periodo
seguente 2000-2006: il primo anno è trascorso senza aver speso
un euro per la Sicilia.
Con i fondi di Agenda 2000 si interverrà sulle seguenti variabili di
rottura:
.Capacità di esportare
.Grado di indipendenza
economica
.Capacità di attrazione
dei consumi turistici
.Intensità di accumulazione
del capitale
.Capacità di attrazione
di investimenti esteri
.Partecipazione della popolazione al mercato
del lavoro
.Capacità di offrire lavoro regolare
.Capacità di esportare prodotti ad elevata o
crescente produttività
.Capacità di sviluppo dei
servizi alle imprese
.Capacità di finanziamento
.Condizioni di legalità e coesione sociale
Il Por
Il POR Sicilia persegue anche l’obiettivo
della massimizzazione delle risorse esterne al
programma. Funzionale a tale scopo è l’Intesa Istituzionale di programma
stipulata tra il governo nazionale e quello regionale nel settembre 1999, dalla
quale scaturisce l’impegno a far convergere l’azione delle parti, attraverso
appositi strumenti di attuazione, verso gli obiettivi di sviluppo individuati
in ambito regionale. A questi ultimi sarà attribuito,
attraverso la ripartizione tra gli Accordi di Programma Quadro, il complesso
delle risorse disponibili, potenziando gli effetti degli investimenti
attraverso l’uso coordinato delle risorse ordinarie del bilancio dello stato
regionalizzato, delle risorse destinate alle aree depresse, delle risorse
comunitarie, delle somme destinate al cofinanziamento nazionale/regionale degli
interventi comunitari, delle risorse regionali, delle risorse degli enti
locali, delle eventuali risorse private.
Il POR Sicilia è articolato nei
seguenti assi:
1.Le
risorse naturali ( € 2.367.639)
Gli interventi si
concentreranno sulla protezione e valorizzazione delle risorse naturali, sull'emergenza
risorse idriche e rifiuti.
2.Le
risorse culturali ( € 1.098.983)
Gli interventi si
concentreranno sul recupero, valorizzazione ed internazionalizzazione delle immense
risorse culturali dell'Isola.
3.Le
risorse umane ( € 974.808)
La valorizzazione delle risorse
umane riveste un carattere di centralità per immettere un forte tasso di innovazione nel sistema sociale nel suo complesso.
Fattori chiave per tale
valorizzazione saranno:
l’integrazione tra i sistemi di
costruzione di capitale umano (scolastico, formativo e della ricerca);
l’inclusione delle fasce deboli e
svantaggiate anche attraverso il recupero delle energie disperse; la
promozione delle pari opportunità; la
riqualificazione della Pubblica amministrazione per meglio
rispondere ai nuovi compiti;
4.I
sistemi locali di sviluppo ( € 3.348.331)
Si
prevede di incentivare la diffusa progettualità dal
basso facendo leva sul potenziamento delle risorse
locali attraverso i PIT. Particolare attenzione verrà
prestata allo sviluppo delle risorse acquatiche,
acquacoltura, attrezzature dei porti di pesca, trasformazione e
commercializzazione
5.Le
città ( €
561.000)
Si provvederà a fornire le città metropolitane di “servizi
evoluti” per lo sviluppo economico e sociale;
parallelamente verrà attuata una strategia di sviluppo per i numerosi centri
urbani medi che rappresentano
l’armatura urbana del territorio siciliano ed hanno un forte legame
con i sistemi produttivi locali, da
sviluppare attraverso la costruzione di una struttura reticolare tra le sedi
di erogazione dei servizi ed i
soggetti economici e sociali.
6.Le
reti e nodi di servizi ( €1.041.372)
Verrà completato e potenziato il sistema infrastrutturale siciliano,
necessario per attenuare la persistente
situazione di isolamento e di perifericità in cui tuttora si trova la
Sicilia ed aumentare la competitività del
sistema produttivo regionale.
A
quanto sopra esposto si aggiungerà una azione
regionale trasversale mirante, attraverso una apposita area
di Project Cycle managment, a far acquisire alla Regione Sicilia
ulteriori risorse e maggiore visibilità
internazionale attraverso la partecipazione ai principali programmi
transnazionali comunitari. Questa
struttura dovrà da un lato curare direttamente, ove possibile, la
partecipazione della Regione ai programmi
comunitari ma dovrà anche essere il punto di riferimento in termini di
consulenza ed assistenza per quanti,
Enti
locali, associazioni, enti di ricerca ed istituzioni vogliano avviare
progettazioni comunitarie
individuando la Regione quale partner.
In
particolare si prevede l'inserimento della cultura siciliana nei circuiti
internazionali attraverso il
programma di iniziativa comunitaria Cultura 2000 ed i gemellaggi fra città.
Gli
assi sono stati individuati in base a un approccio
integrato che, grazie al contributo di tutti i settori, faccia convergere gli
interventi verso la lavorazione e la mobilitazione delle risorse del
mezzogiorno. Questo è anche il motivo della scelta strategica che favorisce i
progetti integrati territoriali (PIT). L’articolazione della strategia in assi
prioritari ha lo scopo di concentrare gli interventi sulle aree che possono
avere un impatto più rilevante sulla crescita economica del mezzogiorno.
Per
ogni asse è stata individuata una specifica strategia con i relativi obiettivi globali che si articolano in obiettivi specifici. Questi
ultimi riflettono le diverse linee di azione previste
all’interno di ogni asse.
Asse 6: reti
e nodi di servizio Sicilia
I trasporti rappresentano per la Sicilia un settore strategico,
per superare la marginalità e la perifericità propri
dell’isola. Un efficiente sistema dei trasporti costituisce, infatti, una
precondizione necessaria per avviarne e supportarne lo sviluppo. A questo scopo
la Regione Siciliana si è dotata, con la stipula degli Accordi di Programma
Quadro, di uno strumento operativo importante per la realizzazione degli
interventi infrastrutturali ritenuti prioritari e
volti ad innalzare il livello di efficienza
e qualità del sistema in termini di sostenibilità ambientale e di
sicurezza, perseguendo il riequilibrio modale e l’intermodalità. Coerentemente
con questi obiettivi, con il
Complemento di Programmazione del POR 2000/2006, sono state
attivate le misure relative a:
“Completamento,
adeguamento e ammodernamento rete
stradale” (6.01) La misura tende al
riassetto e miglioramento dei livelli di servizio mediante interventi di
completamento e ammodernamento, al fine di incrementare il livello di
connettività della rete stradale e autostradali, velocizzando i collegamenti
tra nodi urbani, e tra aree costiere e dell’entroterra, per migliorare
l’accessibilità alle grandi direttrici autostradali e favorire gli scambi
produttivi e la mobilità delle persone allo scopo di ottimizzare i flussi di
interscambio locali ed extraregionali ed i collegamenti tra i principali
distretti produttivi e le aree metropolitane. Beneficiario finale: ANAS e
Consorzio Autostrade Siciliane
“Miglioramento del livello di servizio delle linee
ferroviarie” (6.02) La misura è rivolta all’ammodernamento e al potenziamento della
rete ferroviaria,
al fine di incrementare il livello di connettività, velocizzando i
collegamenti tra i nodi urbani e tra aree costiere e dell’entroterra,
facilitando l’accessibilità
alle grandi direttrici ferroviarie.
Si ricerca altresì il riequilibrio modale sia sul versante urbano
e metropolitano (infrastrutture per il trasporto di massa in sede fissa), sia
sul versante del trasporto
merci (ferroviario e marittimo).
Beneficiari finali: RFI s.p.a. (Rete Ferroviaria Italiana);
“Potenziamento
infrastrutture portuali, servizi
e logistica” (6.03);
La misura tende al potenziamento delle infrastrutture portuali e
dei nodi di interscambio, elevandone qualità,
efficienza e sicurezza per la crescita del trasporto combinato, con particolare
riferimento al cabotaggio. Beneficiari finali: Regione Sicilia, Autorità
Portuali – Enti locali territoriali o Commissari Deleganti ai sensi di ordinanze di protezione civile.
“Riqualificazione e creazione di poli aeroportuali secondari”(6.04).
La misura tende a superare la marginalità e perifericità di alcune aree, aumentandone l’accessibilità mediante un
miglioramento dei collegamenti aerei ottenuto
con il potenziamento e l’ammodernamento delle strutture aeroportuali.
Verrà favorita, quindi, la mobilità di merci e persone
con spostamenti veloci e sicuri, verranno innalzati gli standards
di qualità del servizio con l’adozione di nuovi sistemi di controllo del
traffico aereo e la dotazione di attrezzature per la sicurezza in volo e a
terra, e infine si attuerà l’interconnessione con le altre reti trasportistiche a livello locale e
regionale. Si attuerà, inoltre, l’interconnessione stradale tra
gli aeroporti ed i principali bacini urbani.
Beneficiari finali: Società di gestione AIRGEST s.p.a.;
Agenda 2000 si propone , inoltre, di
favorire l’internazionalizzazione dell’economia siciliana.
Come
può la Sicilia divenire un ambiente favorevole per la localizzazione di nuove
imprese?
Come è possibile trasformare la Sicilia da terra di
"imprenditorialità difficile" a zona favorevole per uno sviluppo
imprenditoriale sufficientemente rapido?
Non si intende offrire risposte sicure e definitive a tali quesiti di politica
industriale locale e territoriale tanto stringenti e tanto coinvolgenti; è
tuttavia forse possibile provare a tracciare alcune coordinate di base che ripercorrano
le macrotendenze generali di sistema, le opportunità e le minacce che oggi si
presentano e che presumibilmente si presenteranno negli anni che ci attendono e
che possano consentire di operare il passaggio dell'Isola da luogo per così
dire "repulsivo" all'impresa a terreno fertile e laborioso per nuovi
stabilimenti imprenditoriali di vario genere.
Occorre un rapido rinnovamento delle istituzioni locali per poter, in tempi
sufficientemente brevi, fare della Sicilia un polo di attrazione
per imprese, capitali umani, finanziari e tecnologici. In questo vasto
importante compito il ruolo e la funzione degli imprenditori e professionisti
siciliani, e specialmente dei giovani delle due categorie, non sono di poco
conto: essi si pongono quale momento di avanguardia e
di discontinuità e quale fulcro per la crescita dell'economia siciliana,
cercando continuamente di comprendere l'evoluzione ambientale, trasformare le
imprese in modo flessibile e stimolare le istituzioni ai vari livelli (locale,
nazionale, europeo) nella direzione dell'attrazione di nuovi energie
imprenditoriali e della creazione di ricchezza complessiva. Le misure relative allo sviluppo dell’economia siciliana sono: “Reti e servizi per la Società dell’informazione” (6.05) La
misura è finalizzata alla promozione ed allo sviluppo della Società
dell’informazione, da realizzare essenzialmente
mediante la diffusione delle reti e dei collegamenti fra le pubbliche
amministrazioni e l’erogazione di servizi telematici finalizzati a migliorare i
rapporti fra le istituzioni, anche a vantaggio delle imprese e dei cittadini.
Beneficiari finali: Regione Sicilia – Province – Comuni.
“Internazionalizzazione
dell’economia siciliana” (6.06 – 6.07) La misura tende a rafforzare l’apertura del tessuto istituzionale,
economico e produttivo siciliano nei confronti dell’estero attraverso una
strategia di sistema complessiva a un approccio
programmatico a carattere trasversale. Beneficiari finali: Azioni a titolarità regionale: Regione
Siciliana, Azioni a regia regionale: Amministrazioni
comunali, Amministrazioni provinciali, Partenariati
locali responsabili della gestione di interventi di programmazione negoziata,
soggetti selezionati attraverso bando pubblico.
“Iniziative per la legalità e la sicurezza (6.08)” Obiettivo
operativo della misura è lo sviluppo di iniziative
finalizzate alla diffusione e divulgazione di una “cultura della legalità” e
delle regole di vivere civili. Le azioni che la misura prevede sono destinate
sia a bambini che a altre fasce di utenza. Tende a rafforzare il senso della legalità
della responsabilità civile.
Misura 6.02 e relativo bando
DIPARTIMENTO
REGIONALE DEI LAVORI PUBBLICI POR SICILIA 2000/2006
BANDO
CIRCOLARE PER LA SELEZIONE DEGLI INTERVENTI DI “COMPLETAMENTO, ADEGUAMENTO e
AMMODERNAMENTO RETE FERROVIARIA “ A VALERE SULLA MISURA 6.03
PREMESSA:
DESCRIZIONE DELLA MISURA
La misura, in
coerenza con l’Accordo di Programma Quadro Stato-Regione per il trasporto
ferroviario tende al riassetto e miglioramento dei livelli di servizio mediante
interventi di ammodernamento e potenziamento, al fine
di incrementare il livello di connettività
della rete ferroviaria, velocizzando i collegamenti tra nodi urbani e tra aree costiere e
dell’entroterra, per migliorare l’accessibilità alle grandi direttrici
ferroviarie e favorire gli scambi produttivi in interazione con le
infrastrutture portuali e le mobilità delle persone.
La misura verrà attuata in stretta conformità con i criteri e
indirizzi di attuazione previsti al Capitolo 3° del POR. Senza pregiudicare la
possibile revisione del POR, in seguito
all’adattamento dello strumento di programmazione regionale dei trasporti nel
limite della disponibilità di risorse finanziarie della misura gli interventi
selezionati sono di seguito elencati:
a) Velocizzazione
mediante rettifiche di tracciato e conseguenti modifiche alla linea di alimentazione elettrica della linea di collegamento tra i
nodi urbani di Palermo e di Agrigento, l’intervento, in particolare riguarda la
tratta compresa tra la situazione di Fiumetorto e il nodo di Agrigento, compresa
la tratta Agrigento bassa – Porto Empedocle intervenendo sulla sede
ferroviaria, sulle opere d’arti e connesse tecnologie.
L’amministrazione
responsabile per il miglioramento del livello di servizio delle
linee ferroviarie è l’Assessorato regionale del Turismo – Dipartimento
regionale dei trasporti e delle comunicazioni, Responsabile di misura è il
Dirigente Generale dei trasporti e delle Comunicazioni. La misura interessa
vaste regioni della Sicilia centro-meridionale. Il soggetto proponente e il, beneficiario finale è la Società Rete Ferroviaria Italiana
(R.F.I.) S.p.A; tutti i soggetti
previsti dalla normativa regionale vigente per i lavori pubblici sono le
imprese, società private, professionisti ecc..
PROCEDURA PER L’ATTUAZIONE E CRONOGRAMMA
La misura, a regia regionale
, si attua attraverso l’Accordo di Programma Quadro Stato – Regione per
il trasporto ferroviario , ed è finalizzata alla realizzazione degli interventi
sopra descritti .
La Rete
Ferroviaria Italiana (R.F.I.) S.p.A , in quanto beneficiario
finale , affiderà ai sensi della normativa vigente gli incarichi attraverso
procedure di evidenza pubblica.
La realizzazione
degli interventi avviene con le modalità e i tempi descritti nelle schede di intervento allegate all’ APQ.
I criteri di
selezione riguardano il recupero dell’efficienza di base della
infrastruttura ferroviaria , la capacità di incidere sulla funzionalità
delle tratte prescelte , il miglioramento delle condizioni ambientali e della
sicurezza.
SPESE AMMISSIBILI
Le disposizioni normative che regolano
l’ammissibilità delle spese sono contenute nell’
articolo 30 del regolamento (CE) n. 1260/1999 del 21.6.1999 e nel regolamento
n. 1685/2000 come modificato dal regolamento (CE) n. 448/2004.
In particolare
sono ammissibili, alle condizioni previste dal suo citato Regolamento, le
seguenti spese:
CONNESSIONE ED INTEGRAZIONE
CON ALTRE MISURE
La misura è
complementare e sinergica con gli interventi previsti nel PON-Trasporti essendo
finalizzata al miglioramento della rete ferroviaria regionale anche in relazione al potenziamento delle reti transeuropee TEN
(corridoio plurimodale (tirrenico-ionico); nonché con le azioni che ha in corso
la Regione finalizzate al riordino delle reti di trasporto pubblico locale,che
ha tra gli obiettivi principali quello della integrazione fra le diverse
modalità di trasporto.
Gli interventi interagiscono con le seguenti
misure del PON Trasporti:
BANDO DI GARA PER IL SISTEMA DEI
TRASPORTI E DELLA RETE FERROVIARIA DELLA REGIONE SICILIANA
L’ente appaltante
è la Presidenza della Regione Siciliana.
L’oggetto
dell’appalto è dato dall’affidamento del servizio: “ANALISI DEL SISTEMA
COMPLESSIVO DEI TRASPORTI E MERCI DELLA REGIONE SICILIANA E PROGETTO DI SISTEMA
DELLA RETE FERROVIARIA DELLA REGIONE SICILIANA”.
L’importo
dell’appalto secondo lo studio previsto dall’APQ
Trasporto ferroviario stipulato il 5 .10.2001 con le risorse per “Aree
depresse”, ha un importo a base d’asta di € 774.685,35 IVA inclusa. Il termine
entro il quale completare il servizio è 210 giorni
dalla data di notifica del decreto approvativi del contratto.
Riguardo le modalità di
pagamento si procederà con un’anticipazione del 20% a seguito della notifica
del decreto approvativo del contratto e con un saldo dell’80% a seguito ed in
conseguenza della emissione da parte dell’Amministrazione del “Certificato di Coerenza
dello Studio”.
Per quanto
concerne i soggetti ammessi a presentare offerte
saranno liberi professionisti, società di professionisti e imprese sia in forma
singola che in forma di raggruppamento temporaneo in possesso dei requisiti
minimi. Ai soggetti ammessi si richiede il certificato iscrizione alla C.C.I.A.A.
per attività inerente l’oggetto dell’appalto e il
certificato di iscrizione all’Albo Professionale per i professionisti; la
certificazione avente ad oggetto il nominativo del legale rappresentante e la
idoneità dei suoi poteri alla sottoscrizione degli atti di gara; dichiarazione
legale rappresentante nella quale si attesi: l’assenza in capo al soggetto
richiedente delle situazioni di esclusione previste dal D.Lgs, l’assenza di
condizioni ostative previste sul pubblico impiego; per la capacità economica e
finanziaria: referenza bancaria attestante la consistenza economico
dell’offerta;per la capacità tecnica: elenco dettaglio con relativa
documentazione autenticata comprovante la realizzazione negli ultimi 5 anni, di
servizi di studi di fattibilità, analisi, pianificazione e progettazione di sistemi
di trasporto, per un fatturato totale non inferiore a 2 volte d’asta della
presente gara. La incompletezza o carenza di dati
richiesti, determinerà la esclusione dell’offerta. La cauzione provvisoria pari
al 2% dell’importo a base d’asta , da presentarsi
anche mediante polizza fidejussoria o bancaria, della validità di mesi 6.
In caso di
raggruppamento di imprese si richiedono dichiarazioni
conformi all’art. 11 del D.Lgs. I raggruppamenti dovranno a pena di esclusione presentare altresì dichiarazioni a firma
autenticata dei legali rappresentanti dei soggetti raggruppandi dalle quali
risultino le parti del servizio che saranno eseguite dalle singole imprese.
ACCORDO
DI PROGRAMMA QUADRO
tra
il Ministero dell’Economia e delle Finanze,
il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti,
la Regione Siciliana,
la Ferrovie dello Stato S.p.A.
la Gestione Governativa Ferrovia Circumetnea
Articolo 1
Recepimento delle premesse
1. Le Premesse di cui sopra e
gli Allegati formano parte integrante e sostanziale del presente Accordo di
Programma Quadro.
Articolo
2
Finalità
1. Il presente Accordo di
Programma Quadro è finalizzato a realizzare il potenziamento del trasporto
ferroviario nella Regione Siciliana, che costituisce un elemento indispensabile
per accrescere la competitività del sistema produttivo regionale e per
contribuire al riequilibrio territoriale. Tale obiettivo di potenziamento è
perseguito attraverso gli interventi individuati nel presente Accordo, tra i
quali, quelli già finanziati sono dettagliatamente specificati nelle schede
costituenti l’Allegato 1, estratte dall’applicazione informatica di cui alla
Delibera CIPE n. 44 del 25 maggio 2000, nel cui ambito sono
anche fornite le informazioni previste dall’art. 2, comma 203, lettera c),
della Legge 662/96.
2. Le Amministrazioni dello
Stato e l’Amministrazione della Regione Siciliana si
danno reciprocamente atto che gli interventi individuati sono coerenti con gli
atti di pianificazione e programmazione generale e settoriale, per quanto di
rispettiva competenza.
3. Le Parti sottoscrittrici
prendono atto che gli interventi di competenza di FS S.p.A. previsti nel
presente Accordo di Programma Quadro, verranno
sottoposti alle procedure di valutazione indicate negli Articoli 8 e 9 del
Contratto di Programma 2001-2005 stipulato tra il Ministro dei Trasporti e
della Navigazione e la FS S.p.A..
4. Le disposizioni contenute
nel presente Atto integrano e innovano le disposizioni eventualmente contenute
in Accordi, patti e analoghe fattispecie negoziali, strettamente inerenti ai
programmi e agli interventi oggetto dell’Accordo di Programma Quadro, stipulate
anteriormente tra i soggetti sottoscrittori del
presente Accordo.
Articolo
3
Quadro Finanziario
1. Per quanto concerne gli
interventi ferroviari ricadenti nella Regione Siciliana, l’impegno delle Parti
si riferisce alla programmazione, progettazione e realizzazione dei programmi di intervento riportati nei successivi prospetti A e B, nei
limiti delle coperture finanziarie dettagliate nei medesimi prospetti e nelle
schede allegate (Allegato 1).
Prospetto A (miliardi di
lire)
OGGETTO DELL’INTERVENTO |
Soggetto responsabile |
FINANZIAMENTI DISPONIBILI |
|
|
|
|
|
Costo
“a
finire” stimato (non
finanziato) |
1 |
2 |
3 |
4 |
5 |
6 |
|||
Finanziamenti assegnati a FS S.p.A. con C.d.P. 1994-2000 e Addenda |
L.388/2000 Finanziaria 2001 |
POR Sicilia |
Del. CIPE 142/99 “Aree depresse” |
Ex lege n.64/86 Del. CIPE 13.3.96 |
TOTALE Importo interventi finanziati e previsti in APQ) |
|||
Direttrice Palermo-Messina (schede TFA11-TFA12-TFA13-TFA14) |
FS |
1.628,138 |
283,149 |
|
|
|
1.911,287 |
|
Direttrice Messina-Catania-Siracusa (schede TFA21-TFA22-TFA23) ivi compreso il nodo di Catania |
FS |
633,000 |
|
|
|
|
633,000 |
700,000 |
Nodo di Palermo (schede TFA31-TFA32) |
FS |
650,663 |
|
|
45,000 |
80,000 |
775,663 |
239,410 |
Linea Palermo-Agrigento (schede TFA41) |
FS |
|
|
270,000 |
|
|
270,000 |
|
Studio di fattibilità relativo al
potenziamento delle linee regionali (scheda TFA51) |
Regione Siciliana |
|
|
|
3,000 |
|
3,000 |
|
TOTALE PROSPETTO A |
|
2.911,801 |
283,149 |
270,000 |
48,000 |
80,000 |
3.592,950 |
939,410 |
2. Per quanto concerne gli
interventi indicati nel prospetto A:
- nella colonna 1 dei
finanziamenti disponibili sono riportati i finanziamenti già assegnati alla FS
S.p.A., compresi quelli accordati con il 3° Addendum
al Contratto di Programma 1994-2000; negli importi indicati non risultano
inserite le contabilizzazioni delle opere eseguite
anteriormente al 1998 per quanto concerne i diversi tratti di raddoppio delle
linee Palermo-Messina (che ammontano a L. 1579,341 miliardi) e Messina-Catania–Siracusa
(che ammontano a L. 683,554 miliardi) ed
anteriormente al 1996 per quanto concerne il potenziamento del nodo di Palermo
ed il collegamento con l’aeroporto di Punta Raisi
(che ammontano a L. 183,378 miliardi);
- Nella colonna 2 dei
finanziamenti disponibili risultano inseriti gli
importi previsti nel nuovo C.d.P. 2001-2005 a carico
dei finanziamenti recati dalla Legge Finanziaria 2001 per le opere in corso a
cura della FS S.p.A..
- Nella colonna 3 dei finanziamenti
disponibili sono indicate le risorse provenienti dal POR Sicilia, Misura 6.1.2
(270 miliardi di lire), destinate all’intervento di velocizzazione e rettifica
di tracciato della tratta Fiumetorto-Agrigento; con
riferimento a tali risorse, la Regione si impegna a
provvedere a tutte le procedure amministrative necessarie e, comunque, ad ogni
adempimento occorrente, per dare alla FS S.p.A. l’effettiva disponibilità dei
finanziamenti previsti in tempi compatibili con le attività che la FS S.p.A.
stessa dovrà espletare per la progettazione e realizzazione degli interventi.
- Nella colonna 4 dei
finanziamenti disponibili sono indicate le risorse che fanno carico ai
finanziamenti assegnati alla Regione Siciliana sui fondi “Aree depresse” di cui
alla Delibera CIPE n.142 del 6.8.99, destinate al
potenziamento del Nodo di Palermo (45 miliardi di lire) e allo studio di
fattibilità riguardante il potenziamento delle linee regionali (3 miliardi di
lire); per quanto riguarda la quota destinata al potenziamento del Nodo di
Palermo, la Regione si impegna a provvedere a tutte le
procedure amministrative necessarie e, comunque, ad ogni adempimento
occorrente, per dare alla FS S.p.A. l’effettiva disponibilità dei finanziamenti
previsti in tempi compatibili con le attività che la FS S.p.A. stessa dovrà
espletare per la progettazione e realizzazione degli interventi; per quanto
concerne lo studio di fattibilità riguardante il potenziamento delle linee
regionali, esso sarà realizzato a cura della Regione Siciliana sulla base di
quanto previsto dalla legge 144/99 e le Parti si danno reciprocamente atto sin
d’ora che la realizzazione degli interventi oggetto dello studio stesso,
risulterà condizionata dall’esito dello studio medesimo, dalle valutazioni di
FS in ordine alla realizzabilità degli interventi ivi previsti, da effettuarsi
secondo le procedure attualmente contemplate per gli interventi compresi
nell’ambito del Contratto di Programma 2001-2005, sottoscritto tra Ministro dei
Trasporti e della Navigazione e Ferrovie dello Stato, dalla reale disponibilità
dei necessari finanziamenti e dalle previsioni della domanda di servizi di
trasporto avanzata dalla Regione Siciliana, in coerenza con i compiti di
programmazione territoriale riconosciuti alla stessa.
- Nella colonna 5 dei
finanziamenti disponibili sono indicate le risorse recate dalla Delibera CIPE
del 13.03.96 (ex-lege n. 64/86) per un importo di 80
miliardi di lire, riferito al potenziamento del nodo di Palermo per le quali il
Ministero dell’Economia e delle Finanze si impegna a
dare attuazione a quanto al riguardo specificatamente previsto dalla Delibera
CIPE 4 aprile 2001 n.44 riguardante “Contratto di
Programma 2001-2005 tra il Ministro dei Trasporti e della Navigazione e le
Ferrovie dello Stato S.p.A.”.
- Nella
colonna 6 dei finanziamenti disponibili è indicato il totale di questi
ultimi ripartito per ciascun intervento.
- Nell’ultima colonna del
prospetto (intitolata Costo “a finire” stimato) sono riportati i finanziamenti
occorrenti per il completamento dei programmi relativi al
raddoppio Giampilieri-Fiumefreddo e al potenziamento
del Nodo di Palermo. A riguardo le parti concordano
che tale quantificazione ha finalità ricognitiva e la
costituzione di impegni dello Stato in materia di individuazione delle priorità
e delle coperture finanziarie risulta disciplinata nell’ambito delle procedure
previste dal Contratto di Programma 2001-2005 stipulato tra il Ministro dei
Trasporti e della Navigazione e la FS S.p.A..
Prospetto B (in miliardi di
lire)
Interventi in ambito urbano |
Costo complessivo |
POR |
Altre Risorse |
Del. CIPE 142/99 “Aree depresse” |
Prolungamento della linea metropolitana della F.C.E. nella tratta urbana di Catania (schede TFB11-TFB12-TFB13-TFB14-TFB15) |
516 |
202 |
314 |
- |
Chiusura dell’anello ferroviario di Palermo, linea Notarbartolo-Giachery-Centrale (scheda TFB21) |
225,2 |
73 |
135,52 |
16,68 |
Realizzazione della MetroFerrovia
di Messina (scheda TFB31) |
73 |
- |
- |
73 |
TOTALE PROSPETTO B |
814,2 |
275 |
449,52 |
89,68 |
3. Per quanto concerne gli
interventi riportati nel prospetto B:
- l’intervento riferito a
Catania riguarda il potenziamento e la trasformazione della Ferrovia Circumetnea nelle aree urbane di Catania e di Misterbianco. L’intervento e le risorse finanziarie occorrenti sono dettagliate nelle schede TFB11 - TFB12 -
TFB13 - TFB14 - TFB15 allegate al presente Atto. Per la realizzazione
dell’intervento in questione le Parti interessate
richiamano quanto previsto dall’Accordo sottoscritto il 29.01.2001 tra la
Ferrovia Circumetnea Gestione Governativa e la
Regione Siciliana.
- l’intervento riferito a
Palermo riguarda la chiusura dell’anello ferroviario di Palermo, linea Notarbartolo-Giachery-Centrale.
L’intervento e le risorse finanziarie occorrenti sono
dettagliate nella scheda TFB21 allegata al presente Atto.
- l’intervento riferito a
Messina riguarda il potenziamento e l’attrezzaggio
tecnologico della metroferrotramvia Messina-Giampilieri. L’intervento e le risorse finanziarie occorrenti sono dettagliate nella scheda TFB31 allegata al
presente Atto. Per la realizzazione dell’intervento in questione
le Parti interessate richiamano quanto previsto dall’Accordo di
Collaborazione sottoscritto il 09.03.2001 tra la Regione Siciliana, il Comune
di Messina e la FS S.p.A..
4. Le Parti prendono atto che i
costi stimati per la realizzazione dei singoli interventi potranno subire
variazioni più o meno rilevanti, in relazione al
livello di definizione dei relativi progetti.
Articolo 4
Ulteriori interventi sulla rete ferroviaria
1. I soggetti sottoscrittori
prendono atto che nell’ambito dell’Allegato Tecnico (Parte 2° - Aree
prioritarie d’intervento – Settore Trasporti) all’Intesa Istituzionale di
Programma sottoscritta tra il Governo e la Regione Siciliana in data 13.9.1999
è stato previsto il completamento del raddoppio delle
dorsali ferroviarie Palermo-Messina e Messina-Catania-Siracusa.
2. Le Parti si danno
reciprocamente atto che l’utilizzo delle risorse finanziarie comunitarie del
QCS 1994-2000 e del Q.C.S. 2000-2006 (PON), è
regolato, rispettivamente, dall’art. 7.3 del Contratto di Programma 1994-2000 e
dall’art. 12 del Contratto di Programma 2001-2005, sottoscritti tra il Ministro
dei Trasporti e della Navigazione e la Ferrovie dello Stato S.p.A. e sarà, comunque, destinato al completamento degli interventi che
interessano il territorio regionale previsti nei succitati Contratti di
Programma.
3. Per la definizione di ulteriori interventi di potenziamento della rete
siciliana di interesse nazionale, il quadro di riferimento programmatorio
sarà costituito dal Nuovo Piano Generale dei Trasporti e dallo Strumento
Operativo per il Mezzogiorno, elaborato nell’ambito delle procedure per
l’attuazione del Q.C.S. 2000-2006.
Articolo
5
Traghettamento
dello Stretto di Messina
1. Il collegamento della rete
ferroviaria siciliana con il continente è assicurato tra l’altro dalla F.S. S.p.A. con l’esercizio di un
servizio di traghettamento dei viaggiatori e delle merci svolto a mezzo di
natanti; in particolare, per quanto riguarda la mobilità dello Stretto il
citato servizio è effettuato attualmente con mezzi veloci.
2. Le parti sottoscrittrici,
nel prendere atto di quanto riportato al precedente comma 1, concordano
sull’opportunità di istituire, entro 90 giorni dalla stipula del presente
Accordo, un apposito Gruppo di Lavoro con un
Rappresentante per ogni soggetto firmatario, con l’esclusione di Ferrovia Circumetnea Gestione Governativa, del quale potrà far parte
un Rappresentante della Regione Calabria, con il compito di esaminare le
problematiche relative al servizio di traghettamento svolto da FS S.p.A. con
mezzi veloci tra Messina e Reggio Calabria, anche con riferimento all’articolo
12 della legge 522 del 28/12/99.
Articolo
6
Nucleo
operativo per la soluzione delle problematiche autorizzatorie
1. Le Parti sottoscrittrici
condividono la necessità di accelerare le procedure autorizzative
in corso e quelle future necessarie alla fase attuativa degli interventi ferroviari; di conseguenza, è
riconosciuta l’esigenza che tutte le Strutture preposte al rilascio dei
benestare operino uno snellimento dei relativi iter di competenza, al fine di
conseguire una riduzione dei tempi connessi con la fase autorizzativa.
In particolare, tenuto conto che in tale processo sono coinvolti molteplici
soggetti, che non risultano sottoscrittori del
presente Accordo e che, comunque, la Regione può svolgere un ruolo determinante
nella problematica in questione, le Parti costituiscono presso il Dipartimento
dei Trasporti della Regione Siciliana uno specifico Nucleo Operativo,
coordinato dal Soggetto responsabile dell’Accordo di cui al successivo articolo
8, con il compito di svolgere ogni utile iniziativa per il rapido ottenimento
di tutti i benestare necessari agli interventi ferroviari citati nei precedenti
Artt. 3 e 4. Il Nucleo Operativo suddetto è composto,
oltre che dal Soggetto responsabile dell’Accordo, da:
§ un
rappresentante del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – Servizio
Vigilanza sulle Ferrovie;
§ un
rappresentante del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – Direzione
Generale dei Sistemi di Trasporto ad Impianti Fissi;
§ un rappresentante della
Ferrovie dello Stato S.p.A.;
§ un rappresentante della
Ferrovia Circumetnea Gestione Governativa;
§ un rappresentante del
Dipartimento della Programmazione – Regione Siciliana;
§ un rappresentante del
Dipartimento dei Lavori Pubblici – Regione Siciliana.
2. I nominativi
dei suddetti rappresentanti saranno formalizzati al soggetto responsabile
dell’accordo entro 30 giorni dalla data di stipula del presente atto.
Articolo
7
Impegni
dei soggetti sottoscrittori dell’Accordo di Programma Quadro
1. Ciascun soggetto
sottoscrittore si impegna, nello svolgimento
dell’attività di propria competenza:
a) a
rispettare i termini concordati e indicati nelle schede-intervento di cui
all’Allegato 1 al presente Accordo, estratte dall’applicazione informatica di cui alla delibera CIPE n.
44 del 25.5.2000;
b) ad utilizzare forme di immediata collaborazione e di stretto coordinamento, con
il ricorso in particolare agli strumenti di semplificazione dell’attività
amministrativa e di snellimento dei procedimenti di decisione e di controllo
previsti dalla vigente normativa;
c) a procedere con periodicità
semestrale alla verifica dell’Accordo e, se necessario, a proporne gli
eventuali aggiornamenti al Comitato paritetico di attuazione
di cui all’Intesa Istituzionale di Programma;
d) ad attivare e utilizzare
appieno ed in tempi rapidi tutte le risorse finanziarie individuate nel
presente Accordo per la realizzazione delle diverse attività e tipologie di intervento;
e) a rimuovere ogni ostacolo procedurale
agli stessi imputabile in ogni fase procedimentale di
realizzazione degli interventi e di attuazione degli
impegni assunti, accettando, in caso di inerzia, ritardo o inadempienza, le
misure che saranno adottate ai sensi dei successivi articoli e, comunque, nei
limiti dagli stessi previsti.
2. Le Parti prendono atto che,
per quanto riguarda la Ferrovie dello Stato S.p.A., si
applicano le procedure previste dal Contratto di Programma tra la F.S. S.p.A. e il Ministro dei
Trasporti e della Navigazione.
3. La Regione Siciliana
formalizzerà alla FS S.p.A. l’impegno ad acquistare servizi regionali, in
termini di tracce orario, sulle linee ferroviarie oggetto di potenziamento, in relazione al processo di trasferimento delle competenze
previsto dal decreto l.vo n.400/99.
Articolo
8
Soggetto
responsabile dell’attuazione dell’Accordo di Programma Quadro
1. Ai fini della vigilanza
sull’attuazione del presente Accordo, i soggetti firmatari individuano, quale
soggetto responsabile dell’attuazione, il Dirigente Generale pro-tempore del Dipartimento Trasporti e Comunicazioni
della Regione Siciliana.
2. Al soggetto responsabile
compete le vigilanza sull’attuazione dell’Accordo,
pertanto:
a) promuove, su
richiesta di almeno un Responsabile d'intervento, di almeno un soggetto
sottoscrittore ovvero d'ufficio, le eventuali azioni necessarie a garantire il
rispetto degli impegni assunti dalle Parti con il presente Accordo, e sollecita
gli eventuali adempimenti necessari per l’attuazione di quanto previsto
dall’Accordo stesso da parte di altri soggetti comunque coinvolti nell’ambito
del processo attuativo, avvalendosi anche del Nucleo
Operativo di cui al precedente art. 6;
b) vigila in modo continuativo
sullo stato di attuazione dell'Accordo, attraverso il
monitoraggio dell'attività svolta dai Responsabili d'intervento;
c) individua
i ritardi e le inadempienze assegnando, nel caso, al soggetto inadempiente un
congruo termine per provvedere; decorso inutilmente tale termine, segnala
tempestivamente l'inadempienza al Comitato di Coordinamento di cui al
successivo art. 10;
d) garantisce il monitoraggio
semestrale sullo stato di attuazione dell’Accordo,
trasmettendo al predetto Comitato di Coordinamento le schede di monitoraggio
relative a ciascun intervento e coordinando, nello specifico, l'attività dei
Responsabili d'intervento di cui al successivo art. 9;
e) qualora necessario, propone
gli eventuali aggiornamenti del programma di attuazione
degli interventi al predetto Comitato di Coordinamento.
Articolo
9
Soggetto
responsabile della realizzazione del singolo intervento
1. Per ogni intervento previsto
dal presente Accordo i soggetti sottoscrittori, al momento
della sottoscrizione dell’Accordo di Programma Quadro, provvedono
all’individuazione ed alla nomina del responsabile della sua realizzazione,
come indicato nelle schede allegate. L’individuazione del soggetto responsabile
della realizzazione del singolo intervento è effettuata scegliendo tra i
soggetti sottoscrittori quello che risulta depositario
del maggior numero di attività/impegni tesi alla realizzazione del singolo
intervento nell’ambito dell’Accordo medesimo.
2. Il responsabile del singolo
intervento ha il compito di:
a) monitorare costantemente
l’attuazione degli impegni assunti dai soggetti che hanno sottoscritto la
singola scheda di intervento, ponendo in essere tutte
le azioni opportune e necessarie al fine di garantire la completa realizzazione
dell’intervento nei tempi previsti e segnalando al Responsabile dell’Accordo
gli eventuali ritardi e/o ostacoli tecnico-amministrativi che ne dilazionano
e/o impediscono l’attuazione, nonché ogni altra informazione da questi
richiesta;
b) aggiornare, con cadenza
almeno semestrale, la scheda di monitoraggio dell’intervento comprensiva di ogni informazione utile a definire lo stato di attuazione
dello stesso, e trasmettere al responsabile dell’Accordo una relazione
esplicativa contenente la descrizione dei risultati conseguiti e delle azioni
di verifica svolte, l’indicazione di ogni ostacolo amministrativo, finanziario
o tecnico che si frapponga alla realizzazione dell’intervento e la proposta
delle relative azioni correttive, l’individuazione dei progetti non più
attivabili o non completabili, e la conseguente disponibilità di risorse non
utilizzate.
Articolo
10
Comitato
di Coordinamento degli Accordi per il settore trasportistico
1.
Il Comitato di Coordinamento è organismo comune agli Accordi per il settore trasportistico (Trasporto Aereo, Trasporto Ferroviario,
Trasporto Marittimo e Trasporto Stradale). I soggetti firmatari individuano
quali componenti del suddetto Comitato:
- il
Direttore Regionale pro-tempore della Direzione
Regionale della Programmazione della Regione Siciliana;
- il
Direttore Regionale pro-tempore del Dipartimento
Regionale Trasporti e Comunicazioni della Regione Siciliana;
- il Direttore Regionale pro-tempore del Dipartimento Regionale Lavori Pubblici
della Regione Siciliana;
2. Al Comitato di Coordinamento
compete la vigilanza del processo complessivo di realizzazione degli Accordi
nel Settore Trasportistico, e la gestione dei
rapporti con il Comitato Paritetico di Attuazione
dell’Intesa. Il Comitato:
a) promuove e coordina
l’attività di monitoraggio degli Accordi di competenza dei singoli Soggetti
Responsabili di Accordo, al fine di garantire la
cadenza semestrale di tale attività;
b) elabora le informazioni
ricevute dai singoli Soggetti Responsabili di Accordo
e ne verifica la completezza e la congruità. Cura la trasmissione delle schede
di monitoraggio al Comitato Paritetico di Attuazione
dell'Intesa; laddove ne rilevi la necessità può richiedere ai suddetti
Responsabili supplementi informativi, nonché disporre verifiche sullo stato di
attuazione degli interventi;
c) a corredo delle schede di
monitoraggio, per ciascuno dei singoli Accordi nel Settore Trasportistico,
presenta al Comitato paritetico di attuazione una
relazione semestrale sullo stato di attuazione. La relazione deve contenere per
ciascun intervento l’indicazione di ogni ostacolo
amministrativo o tecnico che si frapponga alla realizzazione e l’eventuale
proposta di iniziative correttive da assumere ai fini di superare l’ostacolo.
La relazione contiene, inoltre, per gli interventi finanziati con le risorse
del QCS 2000-2006, le informazioni relative all’espletamento
delle procedure di attuazione e controllo previste. Nella relazione sono
evidenziati i risultati e le azioni di verifica svolte. Nella relazione sono,
tra l’altro, individuati i progetti non attivabili o non completabili ed è
conseguentemente dichiarata la disponibilità delle risorse non utilizzate, ai fini dell’assunzione di eventuali iniziative
correttive o di riprogrammazione, revoca e/o
rimodulazione degli interventi, nei limiti descritti nel comma 10 del
successivo art. 12.
d) esperisce tempestivamente il
primo tentativo di conciliazione relativamente alle
controversie che insorgano tra soggetti partecipanti all'Accordo secondo quanto
previsto al successivo art. 11.
Articolo 11
Procedimenti
di conciliazione o definizione di conflitti tra i soggetti partecipanti all’Accordo
1. Il Comitato di Coordinamento
degli Accordi per il settore trasportistico, in caso
di contrasti in ordine all’interpretazione o
all’esecuzione delle obbligazioni previste nel presente Accordo, su istanza di
uno dei soggetti interessati dalla controversia o anche d’ufficio, invita le
Parti interessate a rappresentare le rispettive posizioni per l’esperimento di
un tentativo di conciliazione.
2. Qualora
in tale sede si raggiunga un’intesa idonea a comporre il conflitto, si redige
processo verbale nel quale sono riportati i termini della conciliazione. La
sottoscrizione del verbale impegna i firmatari all’osservanza dell’accordo
raggiunto.
3. Qualora, invece, le
controversie permangano, la questione verrà rimessa al
Comitato istituzionale di gestione, che opererà, comunque, nei limiti di quanto
previsto al comma 10 del successivo Articolo 12 del presente Atto.
4. Ove in
ordine alle predette controversie venga adita l’autorità giudiziaria
ordinaria, le Parti che sottoscrivono il presente Accordo stabiliscono
comunque, sin d’ora, la competenza del Foro di Roma.
5. Gli eventuali conflitti
insorti tra soggetto attuatore e l’impresa che
realizza l’intervento vanno composti così come
previsto dal contratto d’appalto.
Articolo 12
Poteri
sostitutivi in caso di inerzie, ritardi e inadempienze
1. L’esercizio dei poteri
sostitutivi si applica in conformità con quanto previsto dall’ordinamento
vigente.
2. L’inerzia, l’omissione e
l’attività ostativa riferite alla verifica e al
monitoraggio da parte dei soggetti responsabili di tali funzioni costituiscono,
agli effetti del presente Accordo, fattispecie di inadempimento.
3. Nel caso di ritardi, inerzie
o inadempimenti, il soggetto responsabile dell’Accordo di Programma Quadro
invita il soggetto sottoscrittore, al quale il ritardo, l’inerzia o
l’inadempimento sono imputabili, ad assicurare che la struttura da esso dipendente adempia entro un termine prefissato. Gli
atti inerenti, con motivata relazione, sono trasmessi al Comitato di
Coordinamento a cura del Soggetto responsabile dell’Accordo.
4. Il soggetto a cui è
imputabile l’inadempimento è tenuto a far conoscere, entro il termine
prefissato, al Soggetto responsabile dell’Accordo ed al Comitato di
Coordinamento le iniziative assunte ed i risultati conseguiti.
5. In caso di
ulteriore inottemperanza, o di mancato adeguamento alle modalità
operative prescritte, il Comitato di Coordinamento invia gli atti, con motivata
relazione, al Comitato paritetico di attuazione formulando, se del caso, una
proposta circa le misure da adottare in via sostitutiva.
6. Il Comitato paritetico
propone al Comitato Istituzionale di Gestione le misure da adottare in relazione agli inadempimenti.
7. Il Comitato Istituzionale di
Gestione adotta le misure individuate dal Comitato paritetico di attuazione o le altre che ritenesse più opportune per
risolvere le controversie, ivi comprese, nel rispetto delle normative vigenti
per gli organismi coinvolti, la nomina di commissari ad acta
ai sensi della legge 135/97 e la riprogrammazione
degli interventi previsti nel presente Accordo.
8. Ove le azioni di cui ai
commi precedenti non garantiscano il risultato dell’adempimento o lo
garantiscano in modo insoddisfacente, il Comitato Istituzionale di Gestione attiva le procedure per la revoca del finanziamento in
ragione della titolarità dei fondi.
9. La revoca del finanziamento
non pregiudica l’esercizio di eventuali pretese risarcitorie nei confronti del soggetto cui sia imputabile
l’inadempimento contestato per i danni arrecati. Ai soggetti
che hanno sostenuto oneri in conseguenza
diretta dell’inadempimento contestato, compete comunque l’azione di ripetizione
degli oneri medesimi.
10. Ai fini di quanto previsto
nei commi 5, 6, 7, 8 e 9 del presente articolo, le Parti prendono atto che, per
quanto riguarda la Ferrovie dello Stato S.p.A., si
applicano le procedure previste dal Contratto di Programma tra la F.S. S.p.A. e il Ministero dei
Trasporti e della Navigazione e che la riprogrammazione,
la rimodulazione e la revoca, anche mediante l’applicazione dei poteri
sostitutivi, esclude, comunque, tutte le opere finanziate alla F.S. S.p.A. ed a Ferrovia Circumetnea Gestione Governativa.
Articolo 13
Disposizioni generali
1. Il presente Accordo di
Programma Quadro è vincolante per i soggetti sottoscrittori. I controlli sugli
atti e sulle attività poste in essere in attuazione
dell’Accordo stesso sono successivi.
2. L’Accordo è in vigore fino
alla completa attuazione degli interventi in esso
previsti.
3. Qualora l’inadempienza di
una o più parti sottoscrittrici comprometta
l’attuazione di un intervento previsto nell’Accordo, sono a carico del soggetto
inadempiente le spese sostenute dalle altre Parti per studi, piani, progetti e
attività inerenti all’intervento medesimo.
4. Per concorde volontà dei
sottoscrittori, l'Accordo:
· è prorogabile;
· può essere modificato o
integrato;
· possono aderirvi altri
soggetti rientranti tra quelli individuati dalla lettera b)
del punto 1.3 della delibera CIPE 21 marzo 1997, la cui partecipazione
sia rilevante per la compiuta realizzazione delle attività e degli interventi
previsti dal presente Accordo.
5. Alla scadenza del presente
Accordo, il Comitato paritetico di attuazione, su
segnalazione del Soggetto Responsabile dell’Accordo, è incaricato della
risoluzione di eventuali incombenze relative alla definizione dei rapporti
pendenti e delle attività non ultimate, comunque previste nell’ambito
dell’Accordo medesimo.
Palermo, li
5 ottobre 2001