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Sono diversi i luoghi di interesse religioso che riguardano l'intero territorio crotonese. Quelli che più di vicino riguardano il nostro territorio, sono senza dubbio i tre elencati in questa pagina.

Da notare il filo conduttore di questi tre diversi monumenti religiosi.

Come si può notare, riguardano tutti la crocifissione di Gesù Cristo. Sembrano quasi che vogliano ricordarci i tragici momenti della Passione di Cristo.

Il S.S. Ecce Homo di Mesoraca, raffigurando Gesù con i segni della flagellazione, rappresenta l'inizio della passione.

Il S.S. Crocifisso di Cutro, che esprime diverse sensazioni in base all'angolatura dalla quale lo si  guarda, indica la morte di Gesù.

La Sacra Spina che si trova a Petilia Policastro, ha come ultimo messaggio la Resurrezione di Cristo.

 

 

Nel santuario dei frati minori francescani è custodita una statua lignea raffigurante il "Cristo sulla Croce", scolpita nel XVII secolo da frate Umile Pintorno da Petralia. È particolare la triplice espressione del volto a seconda delle angolazioni da cui lo si osserva: dal centro sorridente, da sinistra sofferente, da destra l’aspetto del Cristo morto. La scultura è stata dichiarata “monumento nazionale” nel 1940 ed è stata restaurata nel 1999.La tradizione popolare narra che nel 1854 vi fu una forte siccità, che colpì fortemente le colture di cereali. I contadini si rivolsero ai frati del santuario affinché, grazie alle loro preghiere, il Santissimo Crocifisso mandasse la pioggia tanto desiderata. Monsignor Antonio Piterà, primicerio della collegiata decise di portare la statua in processione per le vie del paese, in segno di penitenza, e al termine della processione, finalmente la pioggia pose fine alla siccità, salvando il raccolto.In seguito, la festa del Santissimo Crocifisso è diventata la festa patronale del paese, celebrata ogni anno nella giornata del 3 maggio. Inoltre, in ringraziamento per la grazia ricevuta fu deciso di celebrare ogni sette anni una festa speciale che dura dal 30 aprile al 3 maggio, con due processioni: la prima di penitenza, accompagnata dal suono di marce funebri, e la seconda, invece, caratterizzata da segni di giubilo per il dono divino. Una festa straordinaria si è svolta nel 2000, in occasione del Giubileo. L'ultima festa settennale ordinaria si è svolta invece nel 2002; la prossima è prevista per il 2009.

MONUMENTI RELIGIOSI

  • Chiesa Madre, dedicata alla Santissima Annunziata venne ricostruita nel 1832 dopo che era stata distrutta dal terremoto dell'anno precedente.
  • Chiesa del Crocifisso, parrocchiale retta dai frati minori francescani con annesso convento. Vi si conserva l'effige miracolosa del Santissimo Crocifisso.
  • Chiesa di Santa Maria della Pietà, uno dei più antichi edifici di Cutro.
  • Palazzo Santa Chiara, sede del consiglio comunale

Tratto da wikipedia

 

Statua S.S. Crocifisso

Chiesa della S.S. Annunziata

 

Il santuario del SS. Ecce Homo si erge maestoso, tra pini e cipressi, a m. 553 sul livello del mare, ai piedi del monte Giove (m. 1240), popolato di elci e di annosi castagni.

Il luogo sacro di Mesoraca è ormai famoso in tutto il mondo perchè custodisce da più di tre secoli la prodigiosa statua dell′ Ecce Homo. 
Si tratta di una bella, suggestiva e drammatica insieme, scultura in legno a mezza figura come quella pur famosa e assai somigliante di Calvaruso (ME) dello stesso autore, Fra′ Umile Pintorno da Petralia (PA) della scuola del ‘600 siciliano influenzato dal barocco spagnolo e dalla drammaticità dettata da certi obiettivi della Controriforma. Attorno alla statua di Mesoraca si sono alternati diversi studiosi, critici d′arte e appassionati e tra i tanti ci piace citare il frate francescano poeta, pittore e cultore d′arte, scomparso a Cutro di recente, P. Pacifico Zaccaro. Scriveva che l′Ecce Homo è "ritratto nel momento in cui viene presentato alla folla, tutto ferito e sanguinante, con i polsi strettamente legati da una fune. L′espressione veristica della sofferenza del corpo martoriato dai flagelli è come concentrata nel volto che suscita profonda pietà, Gli occhi aperti e penetranti non esprimono ribellione o condanna, ma mitezza e perdono. Ti guardano e penetrano nell′intimo del cuore, ti tengono e ti soggiogano profondamente." La sacra scultura dell′artista petralese è collocata in un′artistica cappella ottagonale barocca edificata nel 1780 con decorazioni di Salvatore Giordano e nel primo decennio del nostro secolo i fratelli Ranieri da Soriano Cal. vi aggiunsero decorazioni con smalto e foglietti d′oro zecchino. Ai lati della cappella troviamo sei pregevoli tele incorniciate a stucco del pittore P. Griffo del 1835.
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

www.mesoraca.net

S.S. Ecce Homo

Santuario Ecce Homo

 

Il santuario della SANTA SPINA si erge in una natura incontaminata tra faggi e castagneti. Il santuario custodisce la Sacra Spina da cui ne deriva il nome. Essa è venerata dal popolo petilino perchè li salvò da un terribile terremoto e per ringraziare la spina, ogni secondo venerdì di marzo si va in pellegrinaggio al santuario con la processione del calvario, una manifestazione in costume. La chiesa si presenta con una vasta navata centrale, l'altare è composto da fregi e da decori di stile barocco, in alto all'altare c'è la cappella dove si trova la preziosa spina adornata da molti decori. Il tetto è decorato da molti dipinti attribuiti al pittore Cristoforo Sant'Anna. I tre portoni sono sfarzosi e sono decorati con fregi di stile barocco. Nel retro della chiesa si trova l'oratorio, una piccola costruzione, eretta per ricordare che in quel punto si e' fermato il cavallo che porto la Spina nel santuario.

 

 

Tratto da wikipedia

 

 


 

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