Il nome deriverebbe dal francese
antico Hellequin, diavolo buffo
delle leggende medievali. Nel
XVI secolo Arlecchino divenne la
maschera piu’ popolare del
Teatro dell’Arte italiano;
all’abito multicolore aggiunse
una maschera nera sul viso, un
cappello bianco, una borsa di
cuoio legata alla cintura e una
spatola di legno (batocio).
Agli inizi personificava il
servo lazzarone e truffaldino,
mezzano e cinico. In seguito,
soprattutto con Carlo Goldoni,
si trasformo’ nel popolano
malizioso ma in fondo onesto e
sensato. Compagna di Arlecchino
e’ Colombina.