Modelli Invisibili Situazionisti - By Mark Glendening, 2002

"Isolation creates severe mental disorders…"

Il vero cibo per il cervello sono questi "Invisibili". Nelle pre o post-fazioni dei volumi, in questo caso specifico del vol. 2.4 versione italiana, Pasquale Ruggiero espone quella che fu la teoria Situazionista (o dei Situazionisti), dalla sua fondazione nel 1957 alla sua debellazione da parte dei Freaks. Sono molte le citazioni che vorrei fare da questo "romanzo ad immagini" di Grant Morrison, e dai suoi ottimi translators italiani. Ma restiamo in tema e leggete quanto segue: "Infine, l'IS (Internazionale Situazionista) esaspera la critica al capitale, partendo da posizioni marxiste, ma ribaltandole provocatoriamente. Ne "La societa' dello spettacolo", Debord detourna filosofi degli ultimi 100 anni per aggiornare Marx: ormai il Capitale ha esaurito la sua fase di oppressione dei lavoratori e li ha convertiti in consumatori; l'alienazione, quindi, non avviene attraverso il lavoro ma attraverso lo spreco del tempo libero. Mentre il vero rivoluzionario dovrebbe mettere a buon fine il tempo al di fuori dell'orario lavorativo, il consumatore si ritrova istupidito dallo spettacolo che il Capitale genera per lui! Lo spettacolo e' quindi da intendersi come "relazione sociale mediata da immagini" ed i mass media non sono altro che l'arma con cui viene perpetrata l'oppressione. Insomma, il lavoratore rimane un oggetto passivo da sfruttare anche se con modalita' diverse: "Dopo aver degradato l'Essere in Avere, la societa' dello spettacolo ha trasformato l'Avere in Apparire". Nella storia King Mob fa un'autocritica a se stesso ammettendo che "La figura piu' dannosa di tutte e' quella dell'eroe anarchico. Una creazione della cultura consumistica, ci permette, di credere all'inverosimile simulazione di una prassi rivoluzionaria". Tutta verita', tutto Marx. Chi mastica un minimo di sociologia, sa che essa deriva dalla teologia e che si evolve nel multi-marketing, in cui "gli ultimi resteranno ultimi se i primi sono irragiungibili"(Frankie Hi-NRG). Marx predisse ben piu' di un secolo e mezzo fa questa caduta nel piu' bieco consumismo e diede nozioni per la superstruttura (che piacque molto ad Hitler), ma fece il distinguo fra realta' e apparenza dettando tre regole:
a) l'apparenza nasconde la realta';
b) l'apparenza e' spiegata dalla realta';
c) l'apparenza e' convincente, e in un certo senso, reale.
Inquietante sospettare (iper-vigilanza) che vi siano cospirazioni sotto quella che noi abbiamo sempre e inconfutabilmente definito realta' (e vi sono, parola di spettatore "invisibile" e paranoide); B e C stanno a dimostrazione che se ti fidi dei modelli sociali tutto sommato non devi preoccuparti di altro che seguirli (non ti faranno il lavaggio del cervello, insomma). Il lavoro, la ragazza e quattro bacetti. E divergenze d'opinioni (l'azione secondo Parsons, in Sociologia). Allora io propongo, avendo visitato quel luogo al di fuori di quella che ritenevo inconfutabile realta', altre 3 semplificazioni ai concetti filosofici e sociologici:
a) Sopravvivere, e in esso conservarsi; il tempo e' calcolabile con l'invecchiamento delle nostre cellule e non dalle lancette dell'orologio (che e' un modello situazionista); lo spazio e' necessario, e quando e' stretto dobbiamo allargarlo, altrimenti ci soffoca (e cosi' ho brevemente racchiuso il mio concetto di spazio-tempo);
b) Procrearsi, e in esso adempiere al nostro ruolo di animali e parassiti allo stesso tempo (perche' siamo parassiti ospiti della bolla pianeta terra);
c) Crearsi il proprio UFO personale, che non puo' che essere individuale perche' data la nostra natura non possiamo condividerla con i nostri simili (parassiti); l'UFO e' una trottola, di fatto una macchina del tempo che utilizza l'energia della spirale galattica (guardate l'acqua con il sapone scorrere giu' per il lavandino ed avrete il concetto di galassia a spirale) per sparire nelle varie dimensioni spazio-temporali. Ovvio che ognuno di noi ambisce a questo segreto, ma non ce ne puo' essere per tutti (e soprattutto, ancora non abbiamo una talpa che ci ha fornito delle indicazioni…).
Nota Estemporanea (d'ora in poi indicata come NE): "Sono cosi' contento che stasera l'ho invitata a cena. Altra gente ci guarda invidiosa, ed io sono con una bella bionda che mi sta facendo fare un figurone". Prendiamo ad esempio il situazionismo moderno, anche se (apparentemente) e' stato debellato dal movimento studentesco nei tardi '60 (quegli stessi che ora si divertono a porre nuove "situazioni" delle quali siamo a totale misconoscenza). I media pongono delle situazioni (Il cittadino Kane - Quarto Potere, O.G.Wells) e l'Opinione Pubblica segue le indicazioni a puntino. Presto o tardi qualche infiltrato (la famosa talpa) svelera' i segreti dei Format. Intanto ci giocano, e sulle percentuali dell'Abacus (es.) risultano essere in fottuta maggioranza coloro che ancora credono a Dio. Ma, bastone fra le ruote, ci sono i conservatori. NE: "E' Lei ad introdurre il discorso per prima: poveri maschi, subite l'emancipazione femminile. Si', penso io, tu guadagni piu' del doppio di quanto guadagno io e prendi le mie parti, piccola cicciola". Esiste la fobia per le vecchie, non ricordo il termine, ma ne soffre anche la cantante nera delle Spice Girls, Mel B, e per questo non e' venuta a Sanremo. "Ci sono troppe vecchiette!". I veri conservatori sono le vecchiette. NE: "Sul materasso siamo nudi, e Lei mi lascia disporre del suo sesso come e quanto voglio, e' una graziosissima creatura che non vuole infierire sulle mie debolezze, ma vuole affinare le mie potenzialita'. Io continuo a ricamarla di baci, carezze e slinguate nelle parti intime perche' e' il mio modo di ringraziarla per quello che mi concede…". Sono le vecchiette che vanno in chiesa a pregare la Madonna e il Padre Eterno, non i giovani. Pochi sono i giovani che lo fanno. Ho paura anch'io delle vecchiette, sanno qualcosa dell'antica stregoneria e fanno parlare gli uccelli e le macchine. "OK Stiriamone uno a nuovo, che ci hanno richiesto uno di questi tipi per un nuovo lavoro" (Charles Bukowski). Corri il rischio di cadere in quella regione mentale descritta da Huxley a pag. 62/63 delle sue "Porte della Percezione" se oltrepassi di brutto il borderline. Ecco, il mio mito era Jim Morrison, ed ho fatto come lui, ho testato i limiti della realta'. E' il massimo per chi da adolescente e' cresciuto nella fantascienza scoprire che puoi viverla in prima persona nella realta'. Ma e' pieno di falsita' dall'altra parte (Break on Through), e' meglio accettare la realta' (B e C di Marx) se non hai i mezzi per condizionare l'"oltre". Chi ha il soldo e i mezzi lo fa gia' da molto tempo (leggi: format e scienza del comportamento umano). E in pasto ci danno l'area 51, tanto per sviarci da qualunque sospetto "diverso". Cazzi tuoi, ragazzo. Ci sono le vecchiette, le loro preghiere, il loro essere bigotte per natura. Ma se sopravvivi fino al 2005…forse avra' ragione Henry McLean (Pink Floyd, 1968). Saranno segreti industriali svelati di straforo. Gia' viaggiano da tempo. Parassiti. NE: "Quando una donna ti lascia disporre della sua intimita', vuol dire che sei molto bravo a creare un'intesa".
Ed ora, in conclusione, un piccolo viaggio nel tempo cartaceo, alla ricerca di personaggi noti e alla ricerca di noi stessi:
LETTERA A DOLLY
Cara Dolly, la mia ragazza
non ne vuol sapere di ciucciarmi la mazza
neanche il giorno di San Valentino
lei mi ha voluto sparare un bocchino
Mia cara Dolly, son disperato
davanti a me neanche lecca il gelato
si vergogna di farmi veder come lecca,
si vergogna perfino di aprire la bocca;
i film pornografici la porto a vedere
per fargli perdere un po' di pudore
ma nun ce riesco, niente da fare
con la bocca neanche lo vuole sfiorare.
Se apre la bocca per uno sbadiglio
mi tuffo di corsa ma non centro il bersaglio
ho provato di tutto, anche a legarla,
una volta ho provato perfino a strozzarla
ma non e' servito, ha la bocca serrata
quando la chiude pare saldata.
Cara Dolly mi devi aiutare,
dammi un consiglio su come fare
amica ti prego,aiutami tu
per me e' un'ossessione, non ci dormo piu';
mi devi salvare, io divento pazzo,
se non me lo ciuccia, io quella l'ammazzo
ti mando con un bacio quest'appello disperato
firmato Ricky Memphis dollino un po' arrapato.
Ricky Memphis (poeta metropolitano, ora attore) - Da "Lobotomia" (Black Press Comix) nr. 15 - Maggio 1989
BLIZ NEW WAVE - U2
Il nome degli U-2 deriva dal famoso aereorazzo. La loro musica arriva dall'Irlanda e si definisce "stratosferica". La band si forma sui banchi di scuola della Dublin's Mount Temple School ed e' costituita da quattro giovanissimi elementi: Bono (voce, 20 anni), The Edge (chitarra, 19 anni), Adam Clayton (basso, 20 anni) e Larry Mullin (batteria, 18 anni). Il primo disco "U-2-3", realizzato nel novembre del 1979, attira l'attenzione della rivista rock irlandese "The Hot Press", che grida subito al miracolo, richiamando l'attenzione del mercato discografico londinese, alla continua ricerca di nuovi talenti e continuamente assillato dalla sua tradizione musicale rock (i Rolling Stones dettero il via a questa incessante ricerca). Gli U-2 sono subito ingaggiati dall'Island Records (la casa discografica che pubblica Bob Marley, tanto per intenderci) e incidono "O'Clock Tick Tock", che diventa subito un successo nell'ambiente della new wave. Da Dublino, gli U-2 si trasferiscono subito a Londra e nell'aprile del 1980 realizzano l'album "U-2 Boy", che arriva subito ai primi posti nelle classifiche del new-young-hard-rock. Il resto e' storia recentissima.
Da BLIZ nr.18 (Anno V) - Ci gusta che Bono ora e' la prima Rockstar ad agire in maniera determinante in politica…
Mark Glendening