Quello che era successo ad MG era che voleva intensamente ripetere le
mosse della Dalia Azzurra, tanto intensamente che fece questa prova.
Il digitrasparente (che noi intendavamo una volta come lo schermo azzurro
degli effetti speciali) fece una sovrapposizione sull'immagine che le arrivava
dal cavo e la metteva su disco. La stessa immagine tornava indietro
sul circuito di trasmissione, e la fonte che trasmetteva sul cavo a fibre
ottiche eseguiva controlli randomizzati sui pixel e rifiutava
automaticamente le immagini che erano state modificate. Solo che MG
non stava cercando di modificare l'immagine. Stava cercando di
riprodurla. E ci riusci'. Ottenne una perfetta corrispondenza di tutti
i suoi movimenti, talmente perfetta che il controllo browniano penso'
che fosse la stessa immagine, cosi' perfetta che fini' per essere
accettata e finire sulla fonte che trasmetteva via cavo.

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