Come si misurano i Pollini
Precedente Home Successiva

 

Il campionatore pollinico di tipo Hirst, presente in ogni stazione di monitoraggio, utilizza il metodo di campionamento volumetrico basato sulla cattura per impatto delle particelle atmosferiche su una superficie, attraverso l’aspirazione di un determinato volume d’aria. 

L’aria da campionare viene prelevata da una pompa a portata nota e costante, pari a 10 litri per minuto, attraverso una fenditura disposta sempre contro vento e situata in prossimità della superficie di campionamento. Questa superficie è costituita da un nastro di materiale plastico trasparente, fissato al tamburo di deposizione e cosparso di un sottilissimo velo di fluido al silicone che trattiene le particelle aspirate.

Il tamburo di raccolta a sua volta è fissato su di un sistema ad orologeria che ne permette la rotazione ad una velocità costante di 2 mm all’ora, con un’autonomia di carica di almeno sette giorni, in modo da far descrivere al tamburo una rivoluzione completa in una settimana.

Al termine della settimana di campionamento, il nastro viene tolto dal tamburo e suddiviso in sette sezioni, corrispondenti ognuna ad una giornata, poi montate su un vetrino portaoggetti e sottoposte ad apposita colorazione con fucsina basica.

I campioni così preparati vengono quindi esaminati al microscopio ottico, mediante il quale viene effettuata l’identificazione ed il conteggio dei granuli pollinici. Il risultato della conta viene poi rapportato all’intera superficie di campionamento, in modo da ricavare la concentrazione pollinica atmosferica espressa in numero di pollini per metro cubo d’aria.   

 

 

sisp@aslmi1.mi.it
Referenti: Dr. Pasquale Pellino - Dr.ssa Maira Bonini