Sezione di Albertazzi

$$$LA corruzione$$$


La corruzione dei politici italiani con l'altissimo numero di scandali e arresti è una delle poche abitudini che sembrano non risentire della crisi economica.


Tangenti, voto di scambio, corruzione, concussione, abuso di potere, associazione a delinquere, concorso in associazione mafiosa: per quanto variegata sia la tipologia dei reati che continuamente vedono molti politici italiani nelle vesti di indagati, arrestati, rinviati a giudizio o condannati, sono i crimini legati all'abuso di potere quelli di gran lunga piu' ricorrenti.

Ormai, la corruzione dei politici italiani è riconosciuta internazionalmente come uno dei tratti caratterizzanti il nostro Paese.

Secondo gli studi internazionali l'Italia risulta uno dei Paesi piu' corrotti al mondo.

Nell'ultima settimana, il caso piu' clamoroso è senza dubbio quello dell'arresto del vice-presidente del consiglio regionale della Lombardia e numero due del PDL lombardo Franco Nicoli Cristiani, accusato di traffico illecito di rifiuti e corruzione, in particolare per aver intascato una presunta tangente di 100'000 euro per "agevolare" le pratiche per l'autorizzazione di una discarica.

Oggi, è stato arrestato anche il consigliere regionale calabrese Giuseppe Morelli, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa, nell'ambito di un'inchiesta che ha portato anche al clamoroso arresto del giudice, presidente di Corte d'Assise e professore universitario Giuseppe Giglio. Inoltre, Morelli si sarebbe "interessato" per favorire la nomina della moglie del giudice Giglio a Commissario straordinario della ASL di Vibo Valentia, e Giglio avrebbe "ricambiato" verificando la sussistenza di eventuali inchieste a carico di Morelli.

La settimana era iniziata sull'onda delle polemiche per lo scandalo che ha colpito Finmeccanica e Enav, con una presunta serie di scambi tra nomine e appalti che chiamerebbe in causa anche nomi eccellenti della politica italiana, familiari e amici.

Erano poi finiti sotto i riflettori col caso Green Money 2 le incredibili rivelazioni dell'ex comandante della polizia municipale di Parma sull'esistenza di una vera e propria prassi consolidata per la cancellazione delle multe irrogate a politici della città emiliana.

E ieri, prima del doppio scandalo di oggi, il procuratore aggiunto di Reggio Calabria, Nicola Gratteri, aveva dichiarato che la mafia al nord controlla il 5% dei voti.