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Breve descrizione degli algoritmi utilizzatiALGORITMI PER IL TRACCIAMENTO DELLE CURVESono previsti due algoritmi: Esaustivo ed Incrementale Algoritmo esaustivoViene calcolato il valore della funzione in tutti i punti dello
schermo, procedendo sequenzialmente da sinistra a destra una riga dopo l'altra: ogni volta
che il valore della funzione cambia di segno, viene disegnato un punto. Algoritmo incrementaleUna volta trovato un punto sulla curva, ci si muove attraverso i
punti adiacenti cercando di restare sempre il più possibile vicini alla curva: la vicinanza
è desunta dal valore assoluto della funzione. In pratica si calcola il valore della
funzione nei punti adiacenti e si sceglie quello in cui il valore assoluto risulta minimo.
Atri algoritmi possibili (non usati in IMPLICIT)Ci sono altri algoritmi che rappresentano variazioni o miglioramenti di quelli qui presentati o si fondano su principi diversi. Tra questi ultimi segnalo a chi fosse interessato un bel programma (commerciale) chiamato GrafEq (di cui si può avere un demo all'indirizzo www.peda.com/grafeq ), che implementa un algoritmo sottrattivo basato sulla esclusione delle regioni di piano che non contengono di sicuro soluzioni: in certi casi è assai lento, però risulta molto più accurato degli altri. ALGORITMI PER LA RAPPRESENTAZIONE DELLE SUPERFICILe superfici danno origine nel piano a zone corrispondenti a intervalli discreti della variabile z : il disegno delle zone si avvale di due algoritmi diversi a seconda che le equazioni siano del tipo z=f(x,y) o f(x,y,z)=0. Nel primo caso si usa l'algoritmo esaustivo già descritto, mentre nel secondo si usa una combinazione dei due; questo secondo è molto più lento, però il problema da risolvere è anche più difficile, in quanto si pone il problema della rimozione delle parti nascoste da quelle in primo piano [IMPLICIT immagina sempre che la superficie sia opaca e di guardarla dall'alto]. La resa tridimensionale delle superfici avviene mediante l'uso di autostereogrammi (da guardare a occhio nudo) o anaglifi (da guardare con occhiali bicolori). La scelta di questa
modalità non convenzionale deriva dal fatto che è l'unica a non richiedere altre
elaborazioni oltre quelle previste per il piano: infatti si passa in modo naturale dal
disegno a zone colorate alla vista stereoscopica, mediante semplici algoritmi che si
trovano nella letteratura. ALGORITMI PER IL CALCOLO DELLE FUNZIONICome si è visto, tutti gli algoritmi si basano sul calcolo del valore della funzione in molti punti diversi: è chiaro che la velocità del tutto dipende criticamente da questa operazione. Quindi si capisce che una grossa fetta del lavoro è stata dedicata a velocizzare al massimo il calcolo. I passi fondamentali sono stati due:
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