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Banalissimi istanti

Di: Ileana (Hashepsowe)

Ileana è nata ad Alessandria d'Egitto un po' d’anni fa e come la Poesia è senza tempo e senza spazio, questo il motivo perciò non specifico l’età. Ha sottolineato  in una poesia di essere «eternamente giovane, eppure antica più del mondo!»

Scrive da sempre e mai, prima del suo ingresso nel web, aveva reso noti i suoi «esercizi di parole».

Il suo alter ego è Hashepsowe, nata quattro anni fa nel web. Anche il suo alter ego è senza tempo e senza confini, «figlia della parola scritta e del sogno, libera da schemi e costrizioni come soltanto chi non esiste può essere!»

Con questo nickname anima i forum di discussione e fa il moderatore nella board dedicata a viaggi ed incontri della community.

Per qualche tempo ha frequentato un noto sito, in cui ho cominciato ad elaborare racconti a carattere fantastico sfociati poi nell'esperienza tuttora in atto di creare e gestire un suo sito dedicato alla scrittura creativa. Partecipa ad altri Gruppi Yahoo. Spera un giorno di poter pubblicare a sue spese qualche raccolta di poesie e qualcuno dei suoi racconti.

«Vagito di neonato

Profumo di pane appena sfornato».

L’incipit della lirica mi riporta alla memoria un triste giorno di settembre del 1943. Erano giorni, forse mesi che avevamo perduto il sapore del pane. Gli alleati erano entrati in paese e al centro di esso, senza scendere dalla gip, li sentii gridare alla radio «OCCUPATED PADULI». Ci mettemmo a ridere, li informammo che nella contrada «La Piana» c’erano tredici tedeschi alla macchia, che si procuravano da mangiare elemosinando fuori le «masserie» e il più delle volte erano presi a forcate ed erano costretti a fuggire. I Tre americani che avevano comunicato di avere occupato il mio paese, scapparono come topi inseguiti dal gatto.

Il giorno dopo, di buon’ora, passarono per le vie di Paduli, oltre cento carri armati, una cinquantina di cannoni e oltre mille uomini armati fino ai denti, per fare prigionieri tredici soldati tedeschi che non aspettavano altro.

Il comandante parlò con i notabili del paese e fece lasciare sacchi di farina perché potessimo sfamarci. Era farina di piselli, di fagioli e di ceci. Le donne di Paduli non credevano alla fortuna che era capitata loro: avrebbero potuto sfamare, finalmente i figli e se stesse. Quindi, tutte ad impastare quel tipo di farina e dopo un’ora occuparono tutti i forni pubblici di Paduli; ma ahimè! Il pane si era attaccato al suolo del forno e si riuscì a tirarlo fuori, anche perché l’odore sgradevole non permetteva un lavoro svelto. Il giorno dopo, per non far attaccare la pasta sul pavimento del forno, misero sotto le pagnotte preparate delle foglie di cavolo gigantesche; ma l’odore era sempre schifoso e il pane era di colore verde.

Accanii la mia ira contro mia madre, perché nel sua indole «pacioccone» insisteva nel difendere chi ci aveva preso in giro: quante lacrime pianse quel giorno, più di tutte quelle che aveva versato nei tre anni e qualche mese di guerra.

Questo incipit, è veramente senza tempo, come l’autrice e la Poesia, ma parla di un  altro dolore che, nel nostro tempo: dopo che l’uomo ha camminato sulla Luna è arrivato su Marte, non dovrebbe esistere;ma la nostra autrice «Poeta senza tempo», sa che compito del Poeta è quello di denunciare e di convincere gli uomini a camminare mano nella mano come fratelli, figli dello stesso Padre, e non solo denuncia, ma accusa con vigoria «maschia» i mali di un Continente che se l’uomo non prende provvedimenti drastici e subitanei è destinato a scomparire.

«Sudore caldo d'Africa 
Voce di madre tenera ed antica»

Io canto per te mia madre tenera e antica, perché vedo i miei fratelli gioiscono soltanto quando sentono il «fragore di tuono» per essere certi che ci sono ancora.

«Fragore di tuono 
Gioia di sapere che ci sono
 
Fatica di scalare un monte 
Rosso tramonto all'orizzonte
 
Calore dei raggi nella tiepida brezza 
Persone deluse con la loro tristezza
 
Sommesso mormorio di ruscello 
Il volto caro di un fratello»

L’ira si è placata, perché è entrata in Lei la certezza dell’esserci, allora lo sguardo vaga nel rosso tramonto, lasciandosi abbracciare dai tiepidi raggi del sole insieme alle persone che come lei hanno provato l’amaro senso delle solitudine e della tristezza. Anche il ruscello sommessamente accompagnando il suo canto le mostra il volto di un fratello.              

Tra le righe s’insinua il pensiero più nascosto dell’Io creativo, l'espressione più frequente della solidarietà tra gli uomini,il legame d'affetto che si instaura tra più persone, in con­seguenza di un rapporto di stima, di fiducia reciproco e di comprensione. Poiché il rapporto di comprensione, più profondamente di ogni altra forma di contatto, mani­festa il bisogno di solidarietà, di sentire qualcuno vicino, di veder corri­sposti i propri pensieri, i propri sentimenti.

«Stormire di vento tra le fronde

Odore salmastro di burrasca sulle onde


Volo di falco contro il cielo turchino

Risata di amico in un terso mattino»

Oggi l'uomo ha innumerevoli mezzi di comunicazione, eppu­re non ha mai così acutamente avvertito il senso della solitudine. Il pro­blema è sentito soprattutto nelle grandi città, dove i singoli presi dalle lo­ro mille occupazioni si scambiano rare e del tutto convenzionali manife­stazioni di rapporti umani. Questo stato di cose incide particolarmente sui giovani che, abbandonati a se stessi da genitori che hanno troppi im­pegni, corrono mille pericoli. Le nuove generazioni comunque, forse per reazione stanno riscoprendo di nuovo l'amicizia in una forma inedita fi­nora, priva di formalismi e di remore di qualunque tipo. Non vi sono più limiti dovuti a differenziazione di classi sociali o a diversità di sesso ed il rapporto che si instaura tende soprattutto a procurare un aiuto scambie­vole per affrontare le avversità della vita.

«Incertezza di padre che ha perduto il lavoro

Canto di voce fuori dal coro


Disperazione suicida

Donna violentata che grida


Bacio tra innamorati uniti

Selvaggio spasimo di amanti proibiti


Fremito dolce di sposa innamorata

Sapore di lacrima salata»

L'arte di Ileana è in realtà l'attuazione della sua tesi fondamentale, fusione di ogni genere nella trasfigurazione di immagini ed emozioni che ritornano con forza nelle liriche, mentre i personaggi non sono incarnazione di un simbolo, di un'idea, di un sentimento. In quest’opera ritornano motivi autobiografici, testimonianze della sua sensibilità: impegno d'arte volto a riformare la vita sociale.

«Fiducia negli occhi languidi di un cane

Smorfia sul volto di chi ha fame


Sorriso di bimbo innocente

Solitudine di vecchio perdente


Colore verde di primavera

Pianto di rimorso nella sera»

Ritorna l’Africa con la «Smorfia sul volto di chi ha fame»; l’Africa attraversata dai due tropici: del Cancro e del Capricorno; l’Africa quasi interamente circondata dal mare;  l’Africa povera d’isole; l’Africa povera di monti a nord, ma molto più ricca a sud; l’Africa che all’interno, soprattutto nel sud, possiede molti fiumi e vari laghi. L’Africa con le precipitazioni abbondanti nelle aree attraversate dall’equatore, l’Africa col suo clima tropicale secco, dove le precipitazioni sono scarse ed ha un clima desertico o steppico. L’Africa che a causa dell’uomo, negli ultimi tempi ha avuto molti cambiamenti, uno di questi è il diboscamento, soprattutto nella foresta equatoriale. Nonostante tutto, l’Africa ha sempre avuto una densità di popolazione bassa. L’Africa che nei secoli scorsi è stata terra di colonizzazione e per questo fatto è divisa, attraverso il deserto del Sahara.

«Odor di terra dopo il temporale 
Ultimo rantolo di un malato terminale
 
Istanti di vita ignorati e banali 
Diversi ed uguali
 
Vetro inafferrabile 
Tempo invincibile» 

Il grido finale è lacerante e insieme traboccante speranza: l'amicizia è l'unica base possibile per l’uomo,senza di essa la società tende a scompaginarsi per la disparità delle abitu­dini e dei gusti, per i contrasti tra le nuove e le vecchie generazioni.

«Ultimo rantolo di un malato terminale», per non essere tale solo la famiglia può far sì che il giovane senta fortemente la necessità di corrispondere all'affetto altrui, di stabilire rapporti umani del tutto disinteressati e che prescindono dall'utile conseguibile. Solo il giovane potrà ridare al mondo la sicurezza emotiva necessaria per evitare pericolose forme di disadattamento sociale e una PACE certa e duratura, dove non ci sarà più:

«Vetro inafferrabile 
Tempo invincibile» 

Reno Bromuro

 

 

 

 

 

 

 

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