Nella
poesia di Dante Basili avviene la Metamorfosi della storia che, senza
tradire se stessa, nel sentimento, nella fantasia, nell'arte del poeta si
ravviva e s'innalza. Anzi, pare che attraverso l'anima del poeta palesi
l'intimo suo valore ideale e scopra in questo modo, avanti a noi, la
luminosa bellezza che zampilla nella chiusa:
«Nonostante
l'ardore
anch'egli
trema
quando il
vento soffia
quando il
mare grida
quando la
terra muove»
Com'è
solenne e commovente la scena, che il poeta evoca e compie! Quell'ardore
che gli trema dentro incurante del vento impetuoso, del mare che grida,
mentre la terra trema sotto i passi pesanti dei tyrannosaurus rex.
E, proprio
dallo spettacolo presente, il poeta è respinto nel passato. Indietro!
Indietro! Per ricordare e meditare:
«Nonostante
la tua forza
guardavi
con terrore»
lo
sgretolarsi del mondo perché in esso avvertivi la tua fine. Quanto
somigli all'uomo d'oggi che corre incessantemente verso la china, non
curandosi della terra che gli trema sotto i piedi; continua a correre
nonostante gli avvertimenti della natura; nonostante l'opulenza dei campi
coltivati si arrestino sull'orlo della foresta senza più alberi;
nonostante che un misterioso terrore, una superstizione invincibile, lo
allontana dalla foresta oramai deserta che non ha saputo difendere
dall'attacco indiscriminato e dall'avanzare inesorabile dell'inquinamento.
Il poeta
vede intorno a sé quello, che gli altri non vedono: la poesia sa quello
che la storia tace. La storia registra i fatti accaduti: la poesia
intuisce e scopre le cagioni dei fatti nelle anime dei personaggi storici,
siano individui, siano moltitudini, sia natura vegetale o animale,
integrando, compiendo e interpretando la storia. Il poeta immagina come,
se l'uomo avesse resistito agli attacchi del vento impetuoso, delle maree
furiose, avrebbe potuto preparare la difesa di se stesso e della natura
che gli avrebbe dato la certezza di continuare a vivere, gli affetti e le
passioni:
«questo
novello tiranno
armato solo
d'intelligenza
non
resisterà».
Nelle
società primitive, se una guerra era imminente, i guerrieri erano
chiamati alle armi da corrieri, che divulgavano, di villaggio in
villaggio, di borgo in borgo, di tribù in tribù, il comando del capo.
In questa
poesia del Basili torna il concetto, tornano le immagini; ma con
tutt'altro significato, in tutt'altra situazione. Ancora, ha esclamato il
poeta, cominciando:
«questo
novello tiranno
armato solo
d'intelligenza
non
resisterà».
costretto a
soggiungere:
«armato
solo d'intelligenza
non
resisterà».
Niente pare
mutato, eppure tutto è cambiato.
Dante
Basili è nato ad Urbania (PS) il 26 - 11 - 63. A soli sei anni palesa la
sua precocissima affinità con le arti marziali orientali, nel tentativo
di scrivere un libro sul Kung Fu.
Sempre in
tenera età sorprende le maestre con il suo primo romanzo: l'avventuroso
viaggio in dirigibile di un gruppo d'amici. Purtroppo, come spesso accade.
le insegnanti delle elementari con la loro squisita sensibilità, bollano
lo scrittore in erba come «ossessivo» influendo non poco,
psicologicamente, sul suo futuro.
E' di
quegli anni anche il grande fascino per la musica, soprattutto classica,
che lo vede innamorato perdutamente, ma come accade per tutti i bambini
della stessa età, la passione rimane soltanto tale.
Si diploma
in agraria, studia cinese moderno e classico all'Università di Bologna;
armonizzazione della musica moderna e piano jazz.
A ventun'anni
inizia l'attività di insegnante di arti marziali (attività che continua
tuttora) ritenendo queste essere le uniche cose che riesce a fare
decentemente.
La musica e
la letteratura, pur non avendo sbocchi professionali, hanno grande
rilevanza nella sua vita: nel 1997 pubblica «Soluzioni», il suo primo
romanzo e nel 1999 il CD «La Bestia», con due brani strumentali ed otto
canzoni di cui è autore anche dei testi.
Con questa
poesia affronta, già l'ho detto,il problema della sopravvivenza che
invano combatté il terribile e temibile gigante del passato.