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Sinfonia amara

Di: Sal Messina

Salvatore Messina, o meglio com’è conosciuto nel mondo dell’arte: Sal Messina oltre che poeta è anche un eccellente pittore, il cui obiettivo è inserire la sua Arte nel Contesto Sociale come Funzione della Società. Sal è nato a Catania, nell'agosto del 1939; a diciotto anni lascia la città natale; raggiunge Roma dove frequenta la Scuola Allievi Carabinieri, promosso carabiniere, è destinato a Palermo, Corleone e altre località, dove la lupara canta a voce spiegata, quindi è in servizio continuo, lui afferma: «per fare la conta dei morti ammazzati».

Dopo un anno è inviato a frequentare un corso di sciatore a Vigo di Fassa, nel trentino. Inviato in Valgardena inizia il servizio di controllo delle piste da sci.

Nel 1964, è in Alto Adige, dove sono iniziati gli attentati dinamitardi contro l' Italia. Attentati che in varie occasioni hanno ucciso, Carabinieri, Alpini e Finanzieri.

Per non sopportare le angherie dei terroristi s’iscrive al corso antiterroristico, che frequenta a Bolzano. Promosso, è inviato presso i reparti specifici.

Nelle ore libere dipinge. Ha allestito una trentina di mostre personali e partecipato a collettive.

Ha vinto vari premi e attualmente è presidente e organizzatore di un premio internazionale di pittura.

«Fredde mura di pietra

piangono al buio

lacrime di sangue».

Alcuni medici hanno fatto uso della musicoterapia, affinché il dolorante possa vincere le «fredde mura che al buio piangono lacrime di sangue».Il Dott. Chomet, nel suo libro «Effetti ed influenza della musica sulla salute e le malattie», pubblicato nel 1874, dove tratta di vari casi di guarigioni ottenute mediante la musica. Fra tutti cito una donna, affetta da epilessia, che una mattina, mentre si manifestavano prodromi dell'accesso, stava ascoltando della musica e l'accesso non si produsse; da allora in poi ad ogni accenno di disturbi le veniva suonata della musica, e così giunse a liberarsi del tutto dagli attacchi del male e, grazie alla musica (in questo caso non amara) sparirono le fredde mura e smise di piangere lacrime di sangue.

Nel nostro secolo, e particolarmente negli ultimi decenni, vi è stato un rinnovato e incrementato interesse per la musicoterapia; che si è dimostrato in tre direzioni:

1. Come mezzo per diminuire il dolore fisico, ad esempio da parte di dentisti;

2. Mediante applicazioni collettive negli ospedali e particolarmente nelle cliniche psichiatriche con lo scopo generico di produrre effetti calmanti e tonificanti sui malati.

3. Come mezzo di terapia d’occupazione, facendo suonare e cantare i malati.

Quindi, una terapia musicale scientifica, e particolarmente le sue applicazioni individuali, ossia quelle miranti a curare specifici disturbi in casi particolari, dovrebbe essere fondata su di un’esatta conoscenza dei vari elementi di cui la musica si compone e dell'effetto che ciascuno di loro produce, tanto sulle funzioni fisiologiche quanto sulle condizioni psicologiche.

I principali elementi sono: il ritmo, il tono, la melodia, l’armonia, il timbro.

Sal Messina è riuscito, in seguito alla sua vasta esperienza nel LAV a trasportare anche nella poesia la suddetta terapia, proprio perché non riusciva più a sopportare di vedere «mura fredde e lacrime di sangue»; ha capito che la vita psicologica dell'individuo, ha i suoi ritmi vari e complessi: ritmi d'euforia e di depressione, alternanze di dolore e di gioia, di fervore e di stanchezza, di forza e di debolezza, d’estraversione e di introversione. Tutte queste condizioni sono estremamente sensibili all'influsso dei ritmi musicali. Ha realizzato con l’Arte, limpida e fresca, genuina e affascinante quelle attività in cui i ritmi del corpo, delle emozioni e della musica s’interpenetrano e si fondono.

«Sinfonia amara

che cresce

alla deriva

e muore...

al primo sole».

Nel ritmo dobbiamo distinguere vari elementi: principalmente il tempo o la velocità, andante, moderato, allegro, ecc…, e il metro o misura, gruppo di battiti.

E come, l’autore, ha saputo manifestarlo, questo ritmo! Un esempio pedagogico in prima persona. Sì pedagico! Colui che non insegna illustrando con le parole, ma come Marsilio Ficino, porta il lettore per mano sul «luogo del delitto»: «cresce/ alla deriva/ e muore…/ al primo sole». In questo modo è più chiaro l’insegnamento, è più chiaro per il lettore che viene a conoscenza che «Ognuno di essi ha il proprio influsso; ad esempio, più rapido è il tempo, maggiore è la tensione che si produce».

Quindi, produce anche un’interessante analisi degli effetti psicologici prodotti dai vari disegni metrici dei versi.

Affrontando il «tono». Ci rende edotti che ogni nota, mentre è prodotta fisicamente da una specifica frequenza vibratoria, produce a sua volta ben determinati effetti fisici e psicologici. E’ ben noto, che il suono ha un grande potere sulla materia inorganica; per mezzo del suono si può disporre la sabbia in figure geometriche, si possono spezzare degli oggetti. Quanto più potente deve essere l'azione di tale forza sulla più sensibile e vibrante sostanza viva dei nostri corpi!

«cresce/ alla deriva/ e muore…/ al primo sole»:

Sono un insieme di note ed ognuna ha una particolare qualità che solo un Poeta può riuscire ad esprimere con le parole. Questa qualità produce effetti psicologici, ma non è possibile attribuire una specifica qualità emotiva a ciascun verso; mentre i vari tentativi di collegare il ritmo e il tono dei versi ad ogni nota con un colore corrispondente non hanno dato alcun risultato sicuro, poiché le correlazioni trovate variano da individuo a individuo. Maggiore efficacia dei suoni isolati, hanno le successioni dei versi, che formano gruppi di suoni, nei quali all'effetto singolo di ciascun suono si aggiunge quello dato dal loro avvicendarsi o combinarsi con altri di tonalità differenti.

L'armonia tra la prima e la seconda parte della breve, e pur lunghissima lirica, nel susseguirsi delle parole produce una melodia svelata da una successione di accenti tonali e l'armonia è prodotta dalla sovrapposizione ritmica dei versi che si fondono tra loro, formando gli accordi. Possiamo affermare che in questa lirica di Sal Messina, le dissonanze talora stridenti nella musica di oggi, che è l'espressione dei conflitti, dei contrasti, delle crisi che travagliano l'uomo moderno, tende, con il suo influsso suggestivo, ad accentuarli ed esagerarli, lui li appiana e tutto sembra levigarsi a un tiepido sole primaverile, che riesce, lentamente a far evaporare le «lacrime di sangue» per ridare allo spirito la serenità anelata.

La diversità di natura e di struttura dei versi, metricamente vari sembra includano la voce umana, dal suono di particolare qualità che difficilmente può essere definita se non incamerando, parole, versi, ritmo, tono e armonia, che nel caso di Messina è facilmente riconoscibile, poiché suscita specifiche reazioni emotive. Chiunque abbia sensibilità musicale percepisce la diversa qualità delle impressioni prodotte da un settenario o da un ternario se non mediante l'opportuna combinazione dei versi che formano la lirica come un compositore produce effetti psicologici molto potenti.

Reno Bromuro

 

 

 

 

 

 

 

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