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Droga

Di: Vlad

Vlad (Filippo Carloni?), l’abbiamo già detto, abita, vive, sopravvive, lavora e si diverte a Cattolica e dintorni dal 17 settembre del 1977. Ha perduto uno dei genitori quando aveva solo tre anni, e nel 1995, a 27 anni rimane solo; ha trovato la forza di vivere e lottare, rivolgendo la sua attenzione alla conoscenza; perciò fa molto uso della logica anche se spesso è istintivo, da quest’istintività nascono i suoi «Scritti»  che riflettono i momenti più intimi passando da angosciose disperazioni a pensieri paranoici fino a felicità impossibili.

Il poeta Vlad, si può dire, che da sempre è alla ricerca dell'uomo, davanti alle innumerevoli difficoltà della vita, per approfondire la sua conoscenza; come Diogene sente il bisogno di evadere e addirittura di estraniarsi in un mondo sereno, in cui potesse dimenticare gli affanni quotidiani e sfuggire alle paure, alle angosce che, in alcuni momenti difficili, lo assillano e lo perseguitano. Lui ha saputo, attraverso le sue ricerche che le sostanze stupefacenti ed eccitanti sono state usate dall’uomo fin dall'antichità, ma il fenomeno della droga, questo è certo, non ha mai assunto le dimensioni che sta assumendo in questi ultimi tempi, facendo sorgere tante legittime preoccupazioni nell'opinione pubblica.

Per il passato il vizio faceva le sue vittime tra alcuni disadattati sociali soltanto ed allignava in ambienti ben determinati e particolari di artisti o pseudo tali. Oggi purtroppo il fenomeno si estende sempre di più, tanto da far pensare alla droga come a una delle malattie di questo secolo. L'uso e, quel che è ancora più grave, l'abuso di sostanze stupefacenti, diventa sempre più comune e si diffonde soprattutto tra i giovani.

«Da una parola può nascere un discorso

Se la tua logica lo permette

Ti darò la droga perfetta

Non puoi scegliere

Non permetto libero arbitrio

Sei forte quando non serve

Gesù è all’inferno lo sai?»

Sì! Da una parola può nascere il discorso che può far capire quanto questa sostanza fa male e il fenomeno della sua espansione, come un «passa parola» silenzioso ha senz'altro aspetti più preoccupanti, come per esempio gli Stati Uniti, ma anche in Italia sta diventando un problema, che ogni giorno angoscia tante famiglie. L'ufficio federale narcotici ha calcolato che 25 milioni di Americani farebbero uso di stupefacenti, come pure è stato accertato che la droga si diffonde tra i giovani tanto che quindici minori sono morti per droga nel 1960, quaranta nel 1964, ottanta nel 1967 e duecentoventicinque nel 1969 e così via fa sempre più aumentare il numero delle vittime.

«Non permetto libero arbitrio

Sei forte quando non serve»

Io te l’ho dico, e non è la prima volta, ma tu non mi dai ascolto e ti metti in coda con quelli che  chiedono la libertà di drogarsi mentre eminenti studiosi vedono una stretta connessione tra diffusione della droga e aumento della criminalità, specie minorile. Infatti, in primo luogo,non è Gesù che è all’Inferno ma la brama dei giovanissimi di provare, senza pensare, ma sanno, che molti eccitanti suscitano nel drogato un comportamento aggressivo; in secondo luogo il tossicomane per procurarsi i mezzi che gli permettono di assecondare il suo vizio, non può trovare di meglio, in genere, che dedicarsi al furto o ad altre attività delittuose, come lo sfruttamento della prostituzione.

«Si al movimento mentale

Da spore di insensatezza nasce vita

Condizione terrena di nullità

Non puoi volare perché sei merda

“Ricordati che il mondo va anche senza di te”

Sei te che non puoi esistere senza il mondo»

«Il mondo va anche senza di te»

Un tempo il fenomeno della droga non aveva le dimensioni odierne e non aveva assunto gli aspetti allarmanti di oggi, tanto che poteva dirsi ben controllato dagli organi preposti alla salute pubblica. Ora il flagello dilaga innanzitutto perché il vizio trova un terreno più fertile per allignare, data la crisi strutturale della società moderna e l'ancora più preoccupante crisi della gioventù, poi in secondo luogo perché la produzione ed il commercio degli stupefacenti consentono guadagni favolosi a chi, senza scrupoli, si dedica a tali attività. D'altra parte si viene a generare un circolo vizioso che spinge a poco a poco il consumatore a diventare spacciatore, per procurarsi le somme che il soddisfacimento del suo vizio richiede; lo spacciatore poi ovviamente sarà il miglior propagandista, creando così nuovi consumatori.

«Sei te che non puoi esistere senza il mondo» Prima di vedere più da vicino quali siano gli effetti e le conseguenze dell'uso della droga, cerchiamo di dire qualcosa, attraverso questa poesia manifesto del male della droga, che porta con essa un male più spaventoso e distruttore per l’umanità:l’AIDS. Sulle cause prime del fenomeno, tentiamo insieme con il Poeta, di analizzare le condizioni sociali che hanno determinato il dilagare di questo terribile vizio.

«Metrica inesistente no poesia

Trasgressione in progressione

Tu sei il mio cane e io sono Dio

Ho la facoltà di distruggerti se serve

Me ne frego! A noi! Boia chi molla!»

«Ho la facoltà di distruggerti» ammonisce il Poeta e noi abbiamo parlato di crisi della società e crisi della gioventù come cause dell'espandersi della droga. Il Poeta ci impone di precisare che la crisi della gioventù è solo un riflesso ed una conseguenza della crisi sociale o meglio della crisi familiare:

«Metrica inesistente no poesia

Trasgressione in progressione».

Il problema della gioventù è sempre esistito da quando esiste il mondo, giacché ogni nuova generazione ha espresso nuove idee, che appunto perciò sono state in contrasto con il modo di pensare degli adulti, dei genitori. Oggi forse il contrasto si è acuito per vari motivi. I giovani di oggi sono più informati dei giovani di un tempo e spesso, o quasi sempre, sono più aggiornati degli stessi genitori che, presi dalla loro lotta continua per assicurare e mantenere quel benessere raggiunto a costo di innumerevoli sacrifici, non sono in grado di sentire quali siano le esigenze dei figli al di là delle loro necessità materiali:

«Metrica inesistente no poesia»

La metafora esplode come una bomba al neutrone, come un’arma chimica, nella mente del lettore; i genitori si preoccupano sempre di più per non far mancare niente ai figli, che non riescono a diventare adulti, proprio per questa eccessiva preoccupazione, proprio perché ad essi è dato troppo. D'altra parte l'eccessiva dinamicità dell'attuale società, il propagandarsi dei mezzi di comunicazione, le modificazioni e le trasformazioni, che si sono verificate all'interno della struttura della famiglia, hanno messo in crisi il rapporto educativo, che ha ricevuto un duro colpo anche per l'incapacità dei genitori a fronteggiare le continue innovazioni:

Trasgressione in progressione».

Ecco il motivo perciò assistiamo ad un fenomeno, che potremmo dire di autonomia culturale dei figli rispetto alla famiglia, che costituisce un motivo di distacco profondo dalla famiglia stessa, con conseguente rifiuto dei modelli di vita da essa proposti e con la contemporanea ricerca di altre norme di condotta. Da ciò la difficoltà del dialogo e quindi la ribellione e l'isolamento dei giovani. Da ciò nasce uno stato di insicurezza, la convinzione dei giovani che l'adulto voglia reprimere la loro volontà di autonomia ed allora reagiscono con la passività, l'aggressività, la fuga dalla famiglia, e, spesso e molti, ricorrono alla droga.

«Trasgressione in progressione».

Il fenomeno della droga è sì importante, ma contro i gruppi di sbandati che passano le giornate in inutili meditazioni sulle scarse e, molte volte, balorde idee che hanno in testa, ci sono i giovani che lottano per cambiare il mondo, come il nostro Vlad, e come lui il mondo artistico e specialmente poetico, che assumono atteggiamenti critici, e lavorano, consapevoli che tutta l'umanità ha bisogno della loro opera.

«Un pretesto per simulare l’Amore assoluto

Inesistente da lontano

Vicino sei già migliore

Fuori è come dentro solo diverso

L’Amore ha un prezzo troppo alto per permettertelo

E l’odio è gratis

Rapido rapito

Raptus davanti allo specchio per sfogare i pensieri repressi»

Sono essi che fanno capire ai loro più sfortunati coetanei che rinnegare tutti i valori che l'uomo ha conquistato nel corso dei secoli, rinnegare l'amore della famiglia, la solidarietà per i simili, la volontà di costruire e produrre per gli altri, è un atteggiamento che non si confà ad un essere umano pienamente responsabile. Contro il male del mondo si reagisce lottando, non fuggendo.

«Non cercare di cambiare è inutile

Al massimo puoi sperare

Solo la natura e il tempo e gli eventi possono cambiarti

Io intanto sto invecchiando ma senza morire

C’è spazio ancora e il vuoto ti sorride»

Sì, un giorno capirai che le varie droghe che si consumano sono tutte gravemente dannose per l’organismo. Le più comuni sono l'eroina, la marijuana, l'haschich, il crack ed altre droghe sintetiche che danno la morte subitanea.

La marijuana, allevia la depressione e l'ansia durante il suo uso. ma dosi eccessive e frequenti generano passività ed un senso di rinuncia alla vita. Né va dimenticato che dopo l'uso della droga subentra un forte stato depressivo che si prolunga per molto. In genere tutte le droghe fanno scemare l'appetito perciò nel drogato, a lungo andare, subentra uno stato di denutrizione e di spossatezza. Occorre ancora ricordare che tutte le droghe fanno scemare il discernimento, danno percezioni alterate e compromettono le capacità di giudizio, perciò, l'individuo non è più in grado di distinguere tra realtà e fantasia.

Ho amato e amo questa poesia, che è denuncia appassionata, sentita e, nello stesso tempo ammonizione e monito, che sbalza tra le righe per penetrare nel cuore e nella mente come frecce. Le metafore sono l’ornamento e l’abbellimento di una lirica, ed in questa ce n’è di metafore che dicono più, molto di più delle parole scritte.

Reno Bromuro

 

 

 

 

 

 

 

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