Gioacchino
Chiparo
è nato il 26 gennaio 1939 a Milena (CL) ed è residente a Canelli (AT)
dove lavora. Ha pubblicato cinque libri di poesie: «Versi e non
parole», «Dialogo con le stelle», «Non è più nessuno», «Assurdo
desideri» e «Le solitudine».
Collabora a giornali e riviste letterarie. E’ redattore della
rivista «Il sodalizio letterario» di Rimini, diretta da Egidio
Finamore.
Alcune sue poesie sono state tradotte
e pubblicate in francese, inglese, tedesco e spagnolo.
«La
stampa»
di Torino, nella pagina della redazione d’Asti, del 20 gennaio 2000,
nella rubrica «Freschi di stampa» scrive: «Gioacchino
Chiparo, poeta canellese d’origini siciliane, sta conoscendo nuova
fortuna grazie alla pubblicazione d’alcune sue liriche e alla citazione
in un saggio sulla letteratura italiana del Novecento, Otto poesie di
Chiparo appaiono nell’Agenda 2000 Valnerina, Arte e pensiero
(edizioni Helicon, di Arezzo, 1999); liriche dedicate a sentimenti e
momenti importanti del poeta...».
Giovanni
Vassallo,
nel bisettimanale «La nuova provincia» di Asti, del 23
marzo 2001, sottolinea: «... La sua poesia ha conquistato le fibre
ottiche, i suoi versi viaggiano in rete in un tourbillon di contatti e di
siti di cui è difficile disegnare i contorni...».
Ermanno
Eandi su
Tuttosport del 28 marzo 2001, afferma: «I versi di
Gioacchino Chiparo, sono versi freschi, sinceri, introdotti da un affresco
calcistico, terminano nel tripudio d’affetto di un autentico cuore
bianconero...». Questi per dare un esempio di ciò che affermano i
critici di vari giornali o riviste specializzate.
«Ascolta»
è il canto precipuo della natura; la morte
di un cane o di un gatto con il quale
si è vissuti per alcuni anni è accolta con grande tristezza o
addirittura con cocente dolore. Gli animali sono pronti ad affezionarsi a
chi dà loro protezione e affetto. Le stesse bestie feroci sono affiatate
con i loro domatori e con i custodi del giardino zoologico. Gli animali,
anche se non sono in contatto diretto con gli uomini, hanno un'importanza
enorme sull'ambiente naturale. Una foresta
senza animali in libertà, un cielo non
solcato dai voli degli uccelli, una massa d'acqua
priva di pesci diventano spazi senza vita. Purtroppo molti uomini, in
tutti i tempi, non hanno percepito il contributo dato alla specie umana
dagli altri esseri viventi. Bambini crudeli si divertono a far soffrire
piccole bestiole, per trascorrere qualche
ora di malvagio e sciocco divertimento. Non ci sono parole
sufficienti per deprecare questo stupido ed incosciente modo di occupare
il tempo. Molti adulti, per il solo gusto di manifestare le loro capacità
venatorie, ammazzano uccelli ed animali che
si muovono liberamente alla ricerca di cibo per sé e i loro piccoli.
«Ascolto;
il cinguettio degli uccelli,
il trastullare dei bambini»
Per fortuna è sorta un'istituzione
che, pur lavorando fra grandi difficoltà, cerca di agire in favore degli
animali. Questa società, riunendo attorno a sé chi ama la natura, si
propone di educare gli uomini a capire e ad apprezzare l'aiuto offerto
loro dagli animali. Nel proteggerli l'uomo difende e protegge se stesso.
In questi ultimi tempi, si è posta l'attenzione sul pericolo costituito
dalla distruzione di molte specie di fauna. L'ambiente ecologico,
dove flora e fauna hanno tanta importanza, è turbato dalla distruzione
voluta o anche solo permessa da chi non sorveglia adeguatamente l'uso di
sostanze pericolose, come fumi velenosi e materiali corrosivi. La società
per la protezione degli animali si preoccupa molto di educare i bambini
che, se incrudeliscono su una bestiola
innocente ed indifesa, hanno molte probabilità di trasformarsi, da
adulti, in esseri privi di umanità. Gli adulti che senza giustificati
motivi distruggono gli animali, contribuiscono con la loro incoscienza a
rendere sempre più drammatica la loro vita e quella degli altri. Mi
chiedo che cosa un ragazzo nella nostra epoca è in grado di fare per
proteggere gli animali: può essere molto utile, sia subito sia in
avvenire. Per prima cosa deve essere pronto a capire gli animali,
affezionarsi a loro, evitare nel modo più assoluto di incrudelire,
per gioco o per altri motivi, su nessun essere vivente. Se un ragazzo sarà
convinto della necessità di proteggere gli animali, riuscirà ad impedire
ai suoi amici e ai suoi compagni di gioco ogni azione che sia loro di
danno. Se vedrà qualche bestiola o volatile muoversi con difficoltà
perché ferito, sarà pronto a recargli aiuto con pazienza e buon cuore.
Nelle stagioni particolarmente rigide, si preoccuperà di mettere a
disposizione del cibo per permettere la sopravvivenza degli animaletti più
deboli. Da adulto, il ragazzo sensibile oggi al problema, sarà il primo a
non volere la caccia e ad evitare che si incrudelisca, per un qualsiasi
motivo, contro gli animali. Cercherà di diffondere la sua sensibilità e
il suo amore verso gli animali in tutti coloro che vivono con lui e, in
modo particolare, nei più giovani. La sua azione, prolungandosi nel tempo
e diffondendosi nello spazio, darà un valido contributo alla difesa
dell'ambiente ecologico, riuscendo anche a rendere più serena e sana la
stessa vita degli uomini e degli altri esseri viventi.
«ascolto
il tic-tac dell’orologio,
il suono delle campane,
il canto dei grilli,
il lamento del cuore
io, ascolto».
Allo smarrimento radicato nel carattere — che è tipico
dell'indeciso — si uniscono poi, per creare questo stadio di
indifferenza che trascina verso il conformismo, altri motivi: mancanza di
entusiasmo, di interesse, di contatto vitale con i problemi della
struttura societaria; incapacità di smantellare certe situazioni nella
convinzione che ogni intervento sia inutile. E soprattutto mancanza di
sensibilità sul piano morale. È su questa insensibilità che tutte le
dittature cercano di far leva. Non è difficile, infatti, inserire gli
indifferenti su di un determinato piano politico: essi non hanno
un'opinione personale da difendere, né una emotività che li avverta del
pericolo di certi reclutamenti. L'entusiasmo è stato sostituito, in
questi individui, dall'interesse; e poiché l'inserimento in taluni schemi
politici può offrire vantaggi immediati, così l'indifferente cede quasi
sempre alla lusinga di inquadramenti che lo soddisfino materialmente e che
lo esimano dalla fatica di pensare.
«Ascolto,
i tuoi passi violenti
quando esci da casa,
quando vai dagli amici,
quando vai lontano,
ascolto i tuoi passi...»
L'indifferenza è una fuga dal reale, avverte il Poeta;
fuga verso elementi quantitativi incasellati in una struttura uniforme, e
quindi fuga dal proprio io e dalle proprie responsabilità. L’apatico,
che e uno sradicato, non ha nulla da perdere, nulla da salvare, e può
quindi asservirsi alle forme imperiose della mentalità dominante senza
chiedersi dove essa conduca, quale sia la sua consistenza e la sua
giustificazione. Sente lo sforzo di scegliere e di decidere, e per eludere
tale sforzo accetta sottomissioni formali e incorporazioni forzate che lo
esimono da moleste perplessità. Preferisce immettersi nella collettività
come un semplice numero, perché è ricco di calcoli ma povero di
aspirazioni. Ha perduto di vista uno degli ideali più fecondi che
contrassegnano la storia e che illuminano la coscienza e la vita
dell'uomo: quello di poter costruire.
Il Poeta si chiede atterrito che cosa hanno compiuto certi uomini.
Eppure, sebbene in forma non paragonabile alla loro, in forma velata dai
nostri istinti umanitari, anche noi accettiamo situazioni non sempre
umane.
«Tu,
sei lontana da me!»
La rivista Life, dice
il Kahier, lamenta la disgregazione
della vita familiare e l'aumento della
delinquenza giovanile facendo appello alla religione e al cristianesimo;
ma senza rendersene conto essa pone i semi di ciò che vuole condannare.
Riporta, con precisione fototecnica e con professionale compiacimento i
particolari più disgustosi di episodi, incidenti, suicidi e catastrofi
raccapriccianti; non soltanto giunge, con i suoi flashes
spietati, a stanare la gente nelle ore più
tormentose della morte, del lutto, della disperazione, ma frammischia
accortamente, a queste immagini atroci, illustrazioni di agi sontuosi e di
allegre gozzoviglie. Immagini di bimbi cinesi che muoiono di fame accanto
alla pubblicità di famosi abiti e di Brogan
per bambini, a un prezzo che si aggira sui centoventi dollari: ragazze
greche della EAM in ginocchio con in mano
cartelli dove si chiede pane e libertà e, qualche pagina dopo, i
banchetti con i dirigenti della Standard OIL
Queste le illustrazioni di Life e
anche di molti rotocalchi della nostra
civile Europa.